Legambiente Valpellice: Auguri 2013

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Siamo a fine anno ed è tradizione festeggiare e farsi gli auguri.
A dire la verità non ho mai capito che cosa si debba festeggiare: a me viene sempre grande tristezza perché penso alle cose belle che sono passate e non tanto alle possibilità future. Quest’anno poi il 2013 si prospetta come annus horribilis dal punto di vista occupazionale e della qualità di vita indipendentemente da chi vincerà le elezioni.
Probabilmente questa malinconia per l’anno vecchio è causata dal mio approccio alle cose molto pragmatico che mi fa godere delle cose concrete.
Comunque ogni fine anno faccio un piccolo giochino che consiste nel fare una tabellina excel con 2 colonne (sono pur sempre un informatico): da una parte metto le cose belle successe nell’anno, dall’altra quelle brutte. Ogni cosa poi ha un peso e quindi non è detto che una lista più lunga sia per forza la "vincente". Se ho proprio voglia divido anche per ambito: personale, Italia, Legambiente, etc..
Alla fine ho un ritratto e un ricordo più o meno bello dell’anno appena trascorso.

L’augurio che posso fare a voi tutti per l’anno prossimo è che in qualunque ambito le cose belle superino in peso quelle brutte.

Auguri di buon 2013 a tutti voi

Il BLOG VA IN VACANZA per un po'.

Euromobility: "Torino si conferma la città più eco-mobile d'Italia"

DAL ECO DALLA CITTA'

Torino mantiene saldamente la prima posizione e si conferma la città più "eco-mobile" d'Italia. Vince ancora, forte di un buon servizio trasporto pubblico, ad una flotta di biciclette condivise e ad un servizio di car sharing tra i più efficienti e apprezzati della penisola, ad una quota superiore alla media di auto a basso impatto ambientale e ad un basso tasso di incidentalità e mortalità sulle strade cittadine. Nonostante ciò i valori di inquinamento atmosferico non riescono a rientrare nei limiti, a causa delle sfortunate condizioni climatiche che interessano Torino e buona parte le città del bacino padano. Sul podio ancora tutte città del nord con il secondo posto a Brescia e il terzo a Parma, ma nella "top ten" si affacciano per la prima volta Ancona al decimo posto e Prato in ottava posizione. Milano guadagna la quarta posizione e subito dopo Bologna che sale dal sesto al quinto posto. Sempre nella “top ten” Bergamo al sesto posto, seguita da Venezia al settimo e Modena in nona posizione. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile, L’Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria.
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Napoli, il pm chiede 232 anni di carcere per 26 imputati di ecomafia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

“Questo è uno dei primi processi che vede alla sbarra l’ecomafia, fino ad ora conosciuta solo come efficace definizione giornalistica”. Il pubblico ministero della Procura di Napoli, Maria Cristina Ribera, inizia così la sua lunga requisitoria nel processo denominato Carosello, iniziato nell’ottobre 2006 a carico di una associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e al disastro ambientale.
“Il disastro ambientale – ha precisato il pm – è in atto e quindi i tempi di prescrizione, per questo reato, non sono decorsi”. Un’ecatombe che sta ancora sprigionando i suoi effetti devastanti. I rifiuti tossici attraversavano il paese, provenivano da Toscana e Veneto, e venivano fintamente trattati prima di essere scaricati nelle terre dell’acerrano, in provincia di Napoli, ma anche nei regi lagni con profitti enormi.
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Dal silenzio alla legge ‘Salva-Ilva’. Il 2012 terribile di Taranto, tra lavoro e malattia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

“Siamo fiduciosi che ora in Italia vi sia una nuova strada, una scelta politica capace di coniugare i valori fondamentali della nostra società”. La famiglia Riva, proprietaria dell’Ilva di Taranto, ha commentato così qualche giorni fa la conversione in legge del decreto “salva-Ilva”. Si è chiuso così l’anno orribile della fabbrica e della famiglia Riva. Le accuse di associazione a delinquere finalizzate al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro e corruzione in atti giudiziari hanno costretto il vecchio Emilio e suo figlio Nicola agli arresti domiciliari dal 26 luglio e un altro figlio, Fabio, a darsi alla latitanza all’estero per evitare il carcere.
Ma il 2012, in realtà, ha colpito e scosso la città di Taranto: dopo decenni di torpore e indifferenza, il 15 dicembre oltre quindicimila persone sono scese in piazza per dire “no all’inquinamento” e schierarsi al fianco dei magistrati dopo che il provvedimento voluto dal ministro dell’ambiente Corrado Clini ha, di fatto, annullato gli atti dell’autorità giudiziaria.
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Non solo Ilva, le 19 industrie che producono (e inquinano) senza l’Aia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Inquinano tanto da essere considerati fuorilegge, ma continuano a produrre. In Italia gli impianti che non hanno ancora ricevuto l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), la licenza necessaria per uniformarsi ai principi dettati dalla Comunità europea, sono 19: acciaierie, raffinerie, centrali elettriche. Che, in deroga – di fatto – alle direttive comunitarie, da anni continuano la loro attività senza averne più il permesso. A dirlo è l’ultimo dossier di Legambiente, Mal’aria industriale, che oltre a indicare i Siti di interesse nazionale (Sin) – le aree contaminate più pericolose che lo Stato vuole bonificare – ricorda come per queste eclatanti infrazioni l’Italia sia stata condannata ancora una volta dalla Corte di giustizia europea.
Il polo petrolchimico siciliano di Gela (leader italiano delle emissioni di ossidi di zolfo e di mercurio), quello di Sassari e quello Eni di Priolo, in Sardegna. Spicca poi lo stabilimento chimico Tessenderlo a Pieve Vergonte (Verbania), “uno degli ultimi impianti clorosoda – fa presente Legambiente – che utilizza ancora la tecnologia a mercurio”. E che, presume l’associazione, proprio per questo potrebbe comunque chiudere presto. Sotto accusa anche l’industria siderurgica Lucchini Spa di Piombino, in Toscana, e l’impianto di produzione di acido solforico di Portovesme, in Sardegna. A livello di produzione di energia, invece, oltre ai vari impianti Eni elencati nel dossier non potevano mancare le centrali a carbone Enel di Porto Marghera, La Spezia e Porto Tolle (quest’ultima in fase di conversione da olio a carbone).
La formula perfetta starebbe nell'elogio
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Per i figli altro che punizioni Meglio gli elogi (e gli abbracci)

DAL CORRIERE DELLA SERA

Madre tigre addio, ora vince l'approccio gentile. Si chiama «terapia di interazione tra genitori e figli» ma, più semplicemente, è la tendenza, propugnata da una parte degli psicologi infantili, ad accantonare le punizioni (per lo meno quelle troppo drastiche) e a privilegiare elogi e abbracci. In pratica, l'imperativo per i genitori è: non fissatevi sui comportamenti «cattivi» ma valorizzate quelli «buoni».
Punire o non punire? «La punizione rende aggressivi» dicono gli psicologi americani citando le statistiche che mettono in correlazione le sculacciate ricevute nell'infanzia con i comportamenti violenti e conflittuali in età adulta. Gli stessi medici, però, bocciano anche l'approccio dialettico: ragionare insieme, soprattutto quando si tratta di bambini molto piccoli, non serve (come, da grandi, non servono avvertimenti «ragionevoli» come quelli stampati sui pacchetti di sigarette).
La formula perfetta starebbe nell'elogio
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Legambiente: Cittadinanza Attiva

DAL SITO DI LEGAMBIENTE NAZIONALE


 
 
La cittadinanza attiva è la partecipazione del cittadino alla vita civile del suo Paese, onorando i propri doveri, e conoscendo ed esigendo i diritti propri e quelli altrui. E’ spesso accostata, a volte fatta coincidere, col volontariato. E’ certo che il volontariato (e l’associazionismo) hanno un ruolo determinante nell’esercizio di una cittadinanza attiva e nella sua incubazione culturale. Entrambi trovano la loro comune radice nel concetto di solidarietà posto alla base dell’articolo 2 della nostra Costituzione: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
Una indagine condotta sulle lingue europee ha mostrato che la traduzione del termine "cittadinanza" non produce necessariamente una parola o una locuzione che faccia riferimento al ruolo dei cittadini in una società nella quale convivono con gli altri: spesso esprime unicamente la relazione giuridica tra il cittadino e il suo Stato. Per indicare la cittadinanza responsabile si usano "partecipazione civica" (Lettonia, Romania), "attitudini civiche" o "coscienza civica" (Polonia), "impegno civico" (Romania) o ancora "diritti e doveri civici" (Germania, Lituania, Paesi Bassi, Regno Unito, Scozia). In tutti i paesi, comunque, questi termini vengono associati a valori come la democrazia, la dignità umana, la libertà, il rispetto dei diritti umani, la tolleranza, l'uguaglianza, il rispetto della legge, la giustizia sociale.
Negli anni recenti, in Italia, l'idea di cittadinanza attiva si è sempre più legata all’immagine della difesa dei diritti dei cittadini visti principalmente nella loro veste di consumatori.

Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti: intervista di Eco dalle Città al Ministro Clini

DALL'ECO DALLE CITTA'

Si avvicina il termine previsto per l'adozione (31 dicembre 2012). A che punto è la redazione del Programma da parte del Ministero?
Sin dall’avvio dei lavori è stata garantita la partecipazione del pubblico alla redazione del programma. La consultazione del pubblico si è rivolta da un lato ai cittadini in generale attraverso un questionario che invitava ad esprimere il proprio punto di vista sulla prevenzione dei rifiuti e sul programma nazionale in particolare. Allo stesso tempo, è iniziata un’attività di consultazione degli stakeholders particolarmente interessati dal programma di prevenzione, attraverso inviti presso il Ministero.
Sono stati inoltre chiamati interlocutori particolarmente attivi nel campo della prevenzione dei rifiuti, come Roberto Cavallo, presidente della Cooperativa Erica e membro del comitato della SERR e l’assessore all’ambiente del Comune di Capannori
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Regno Unito: un modo diverso di pensare l'energia: il NUCLEARE

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Li chiamano “visitor centre”, ma la funzione è una sola: magnificare le doti e i pregi dell’energia nucleare. Il nuovo centro visitatori si trova dunque in Scozia, e di sicuro i turisti si fionderanno a visitarlo come principale attrazione turistica
Oltre ai turisti, chi è invitato in questi posti? Tutti, meglio ancora se bambini e scolaresche della zona, in modo da educarli bene fin dall’inizio. Il messaggio infatti è sempre quello: una centrale nucleare sul vostro territorio non implica nessun rischio e nessun danno alla salute. Anzi, porta generalmente benessere, prosperità e tanto, tanto lavoro. Almeno per quei pochi che potranno esservi impiegati.
E i rischi legati alla produzione e alla gestione delle scorie radioattive, quelli di un possibile attacco terroristico, quelli dovuti alle frequenti fughe (per carità, sempre “nella norma”) di fumi o acque contaminate ecc. ecc? Nessun problema, ci penserà (il futuro è d’obbligo) la tecnologia. Come del resto ci insegna il Giappone.
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Sviluppo, quando il limite non è un limite

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il limite ha quindi due accezioni: una positiva, dove il limite è l’ambito entro cui si ha la certezza di agire, di essere. L’altra negativa, per cui il limite è ciò che ci ostacola, che ci stringe entro confini.
Ma il limite di cui voglio parlare oggi risale al 1972 e si tratta di uno studio, il “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, tratto dal famoso libro “The Limits to Growth” – I limiti dello sviluppo- commissionato dal MIT al Club di Roma. Che, in estrema sintesi, diceva:
Se l’attuale tasso di crescita della popolazione, dell’industrializzazione, dell’inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta saranno raggiunti in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile sarà un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione e della capacità industriale.
Tuttavia è possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale dovrebbe però essere progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano soddisfatte, e ciascuno abbia uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.
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L'esempio Germania: Rivoluzione nel sistema energetico

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Energiewende si traduce in “trasformazione del sistema energetico” e si riferisce alla decisione del governo tedesco di abbandondare le fonti di energia nucleare e fossile in favore delle rinnovabili – solare, vento, geotermico, biodiesel. E siccome la parola “wende” i tedeschi la associano al crollo del blocco comunista, una diversa traduzione è “rivoluzione del sistema energetico”.
E’ un idea nata durante gli anni Ottanta, attuata nel 2000 secondo il “Renewable Energy Act” e grazie al quale il governo si è dato gli obiettivi di:
1. Arrivare al 30% di energia rinnovabile nel 2020, e ad un 60% per il 2050. Per la sola energia elettrica, invece si vuole arrivare al 35% da fonti rinnovabili entro il 2020 e all’80% entro il 2050.
2. Ridurre il consumo di energia del 20% nel 2020 e del 50% rispetto ai consumi nel 2008, rinnovando gli edifici pubblici e privati ad un tasso dell’1-2% l’anno.
3. Abbassare i consumi nei trasporti. Vogliono – e usano proprio le parole “We want” – mettere 6 milioni di veicoli elettrici sulle strade di Germania.
Nel fare tutto questo, i tedeschi pensano di poter fare crescere innovazione e occupazione, rafforzare la loro posizione sui mercati globali con lo sviluppo di tecnolgie nuove, e dare al paese fonti energetiche pulite e sicure.
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AUGURI BUON NATALE dal circolo Legambiente Valpellice

CIRCOLO LEGAMBIENTE VALPELLICE

Buongiorno a tutti,
nei giorni scorsi sono stato criticato da una persona della Valpellice perché ha visto la mia faccia sulla Repubblica a proposito del Blitz di Pendolaria nella stazione di Pinerolo. La critica è purtroppo sempre la solita: “Ma tu che difendi il treno, l’hai mai preso”?
La risposta è stata: “Sì, quando funzionava: 56 minuti da TP a TO-PS!!!, Neanche adesso con l’autostrada si riesce a fare di meglio”. Per difendere questa scelta ci sono tante argomentazioni, ma la cosa importante di questo avvenimento  è che la gente si stupisce nel vedere una persona che si preoccupa o si impegna per un qualcosa per il quale non ha un interesse diretto.
 
Come se Legambiente difendesse i fiumi dalle aggressioni delle centraline idroelettriche per poter pescare di più, come se le osservazioni fatte sui P.R.G.C. servono perchè Legambiente ha un terreno edificabile in ogni comune della Valle o se le osservazioni sulle centrali a Biomassa (con Pirolisi o tradizionali) siano fatte in funzione del centro benessere che non ci lasciano costruire!!!

Possibile che l'unica difesa contemplata (e ovviamente criticata) sia solo quella derivante dalla sindrome Nimby?

Altra cosa capitatami che mi ha fatto nuovamente pensare: un nonno si era stupito tantissimo del fatto che Legambiente fosse un’associazione di volontari e in quanto tale avessi preso un giorno di ferie apposta per la festa dell’Albero della scuola materna di Pralafera.
Possibile che nel 2013 si sia perso il piacere di fare un qualche cosa verso il prossimo senza avere necessariamente un ritorno economico? Avete idea della straordinaria soddisfazione che ho avuto vedendo tutti quei bambini che venivano a chiedermi di Carletto (l’albero piantato), di come stava e di quando sarei di nuovo passato a trovarli.
Queste sono cose meravigliose e veramente impagabili!!!

L’augurio che faccio a tutti, per questo Natale 2012, è che pian pianino la nostra società cambi e che ricomincino a tornare moderni valori come la comunità, la solidarietà e, perché no, il volontariato.

Auguri a tutti

Davide

Consumi di petrolio in Italia: come quelli dei primi anni '60

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Nel 2012 la domanda petrolifera è tornata quelli degli anni '60 pre-boom, ci fa sapere l'Unione Petrolifera (UP) con i suoi dati del Preconsuntivo 2012: il calo è dell’11,4% sul 2011 con 8,1 milioni di tonnellate in meno. Potrebbe essere anche una bella notizia se dietro questo tracollo ci fosse stata un’azione strategica per ridurre i consumi energetici o una spinta alla mobilità pubblica. Niente di tutto questo. Quella che morde è la crisi.
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Ambiente, Giornata Nazionale Alberi è legge

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

“Finalmente abbiamo una legge che tutela il grande patrimonio arboreo e boschivo del nostro Paese. Un bene comune, troppo spesso dimenticato, e che invece rappresenta una delle bellezze dell’Italia da riscoprire e tutelare con maggior impegno. Questa legge rappresenta, dunque, una buona notizia per l’ambiente e per il benessere della collettività: l’istituzione della giornata nazionale degli alberi, il censimento degli alberi monumentali, simbolo storico e culturale di molte città italiane, il monitoraggio sistematico degli interventi di ampliamento e miglioramento del patrimonio boschivo e la promozione di verde nelle città sono, infatti, dei punti fondamentali per rilanciare e tutelare il verde, per avere uno sviluppo urbano sostenibile ed una migliore qualità della vita".
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Acqua inquinata, se i responsabili non si trovano mai

DAL CORRIERE.IT

Cinquant'anni di industria chimica e di carenza di leggi sull’acqua hanno ridotto molti fiumi del nostro paese in ricettacoli di scorie tossiche.
Tutto ciò che produciamo e consumiamo, attraverso uno scarico o dilavato dalla pioggia, finisce prima o poi in un torrente, in un fiume in un lago o in una falda: scarti industriali, solventi, lubrificanti, pesticidi agricoli, ma anche molecole come i ritardanti di fiamma contenuti nelle nostre plastiche di computer, imbottiture di divani e cruscotti di automobili. A dispetto pure dei nostri depuratori che tanto filtrano, ma nulla possono contro molecole e isomeri.
Sembra acqua passata, ma il ciclo dell’acqua è infinito e prima o poi quello che finisce nei fiumi, nei mari e nelle falde, torna di nuovo.
Quello che non torna mai, invece, sono le responsabilità di chi ha inquinato.
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Natale, boom di car pooling col "passaggio" si risparmia

DALLA REPUBBLICA.IT

Crisi o no a Natale, da Nord a Sud sono tanti gli italiani che in questi giorni si sono messi in movimento per ricongiungersi alle proprie famiglie. E molti hanno deciso di abbandonare treni e aerei per utilizzare la macchina. In un modo però un po’ diverso: condividendo il viaggio.
Il sistema si chiama car pooling e funziona grossomodo così: chi ha il mezzo segnala, sui i siti internet dedicati, data ora, luogo di partenze e di arrivo; mette a disposizione il posti liberi; stabilisce il prezzo e aspetta le richieste di chi cerca un passaggio. Una volta raccolte le adesioni ci si da appuntamento e si parte. Si divide il viaggio e si risparmia. Uno spostamento da Milano a Roma non supera i 35 euro, se poi si riesce a riempire la macchina il prezzo cala ancora. Confrontato con un treno ad alta velocità o un volo last minute, non c’è gara. La durata, fatto salvo il traffico, non supera le cinque ore con il vantaggio di poter essere portati sotto casa.
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Piemonte, la Regione in crisi vende anche gli ospedali.

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’operazione di finanza creativa, di tremontiana memoria, in effetti è complessa. Perché riguarda la vendita del patrimonio immobiliare della Regione, comprese le proprietà di Aziende ospedaliere e Asl. Con grandi operazioni di ingegneria finanziaria gli ospedali presto non solo dovranno cedere il loro patrimonio immobiliare ma pagheranno anche l’affitto al fondo che sarà istituito dalla Regione e il patrimonio sarà gestito da un’altra società esterna. I contorni di questa vicenda sono emblematici e lasciano qualche perplessità, sia per quanto riguarda la nomina di Luppi, sia per le modalità in cui verrà gestita la vendita del patrimonio.
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Natale 2012, la ricetta del panettone fatto in casa

DALLA REPUBBLICA.IT

Crisi o no a Natale, da Nord a Sud sono tanti gli italiani che in questi giorni si sono messi in movimento per ricongiungersi alle proprie famiglie. E molti hanno deciso di abbandonare treni e aerei per utilizzare la macchina. In un modo però un po’ diverso: condividendo il viaggio.
Il sistema si chiama car pooling e funziona grossomodo così: chi ha il mezzo segnala, sui i siti internet dedicati, data ora, luogo di partenze e di arrivo; mette a disposizione il posti liberi; stabilisce il prezzo e aspetta le richieste di chi cerca un passaggio. Una volta raccolte le adesioni ci si da appuntamento e si parte. Si divide il viaggio e si risparmia. Uno spostamento da Milano a Roma non supera i 35 euro, se poi si riesce a riempire la macchina il prezzo cala ancora. Confrontato con un treno ad alta velocità o un volo last minute, non c’è gara. La durata, fatto salvo il traffico, non supera le cinque ore con il vantaggio di poter essere portati sotto casa.
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Natale 2012, la ricetta del panettone fatto in casa

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il buon proposito per il Natale 2012 è fare il panettone in casa. Accogliere gli ospiti con il dolce preparato dal migliore panificio della zona è sempre una buona mossa, ma presentarvi in tavola con uno fatto da voi, con le vostre mani, è tutt’altra cosa. La zia odiosa potrebbe cadere dalla sedia per l’invidia. Certo, tutto questo funziona se il panettone vi è venuto bene. Se il risultato delle vostre fatiche in cucina è una ciofeca, meglio lasciare perdere. Iniziate a mettere sul ripiano di lavoro il primo ingrediente: tanta, tanta, pazienza. I tempi di lievitazione del panettone sono infatti piuttosto lunghi, quindi non abbiate fretta, né scatti isterici. Per fare il panettone in casa bisogna essere un po’ zen. Per il resto, ecco qui come procedere alla preparazione
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Legambiente Piemonte: Regali sostenibili

DAL SITO LEGAMBIENTE PIEMONTE

Quest'anno per Natale scegli un Regalo Ecosostenibile, che aiuti l'Ambiente e non produca rifiuti!!!
Regala l'iscrizione a Legambiente? Come fare?
Ccerca il circolo più vicino a te, contattalo e regala la Tessera di Legambiente, l'abbonamento alla Nuova Ecologia e un anno insieme a noi!

Per chi ama gli animali:
  • “Vengo via con te - la felicità oltre la collina di Green Hill”: racconto per immagini dei beagle di Green Hill. Contributo minimo 20,00 euro.


 e altro ancora...

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Legambiente Piemonte: il cenone di natale sostenibile

DAL SITO LEGAMBIENTE PIEMONTE

COSA NON FARE!!!
Antipasto
Pinne di squalo in salsa rosa
Il parlamento europeo ha votato per il rafforzamento del divieto sul finning: una pratica che
consiste nel tagliare le pinne degli squali e rigettarne il corpo in mare.
Prediligi i prodotti locali per ridurre le emissioni di CO2 che si producono durante il
Trasporto dei prodotti.

COSA FARE!!!

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Smog, la corte Ue respinge il ricorso italiano sui limiti di Pm10

DALL'ECO DALLE CITTA'

"La Repubblica italiana, avendo omesso di provvedere, per gli anni 2006 e 2007, affinche' le concentrazioni di Pm10 nell'aria ambiente non superassero, nelle 55 zone e agglomerati italiani i valori limite fissati dall'articolo 5 della direttiva 1999/30/CE e' venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza di tale disposizione. Il ricorso e' respinto quanto al resto (per il 2005 e il periodo successivo al 2007)".
Cio' perche' "gli argomenti addotti dall'Italia non configurano peraltro un caso di forza maggiore che giustifichi il mancato rispetto dei valori limite".
La Commissione ha rilevato "il superamento dei valori limite per un lungo periodo ed in numerose zone" e, nel 2009, ha inviato all’Italia una lettera di diffida che indicava 55 zone e agglomerati italiani nei quali i limiti giornalieri e/o annui erano stati superati nel 2006 e 2007. In seguito non ha accolto l’istanza di deroga, relativamente a 62 zone (situate in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria, Piemonte, Toscana e Veneto, nonché nella Provincia autonoma di Trento) ed a undici zone situate in Campania, Puglia e Sicilia.
"L’Italia faceva valere di aver elaborato una strategia nazionale, che doveva tradursi in un insieme di misure legislative e regolamentari, su scala nazionale, nonché in linee guida per i settori di attività maggiormente responsabili delle emissioni di Pm10, ma non informava la Commissione della loro adozione- spiega una nota- nella sua sentenza odierna, la Corte constata, in via preliminare, che la Commissione non precisa, nel proprio atto introduttivo, gli anni per i quali contesta l’inadempimento". Tuttavia, "la verifica delle relazioni annuali presentate dall'Italia per gli anni 2005-2007 ha mostrato che i valori limite erano stati superati in diverse zone e agglomerati italiani".

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Esempio positivo: la nuova Lombardia, laboratorio per la riduzione del consumo di suolo

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Nessuno ne parla in Italia, ovviamente, perché conviene a molti che il consumo di suolo prosegua caso per caso, Comune per Comune, senza altra regola che non sia la rendita fondiaria (per il privato) e l’accaparramento degli oneri di urbanizzazione (per il Comune). Eppure il 20 settembre 2011 la Commissione Europea ha trasmesso al Parlamento europeo (COM/2011/0571) la “Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”.
Alla voce “Risorsa Terra e Suoli”, l’Unione prevede di approdare al consumo zero di suolo entro il 2050 attraverso: a) densificazione delle aree già urbanizzate; b) emanazione dal livello nazionale e regionale di “linee guida” per indirizzare l’azione dei singoli comuni agli obiettivi di riduzione del consumo di suolo; c) subordinazione dell’accesso ai Fondi Strutturali al rispetto della riduzione del consumo di suolo; d) definizione di precisi limiti quantitativi al consumo di suolo.
La nuova Lombardia può diventare un laboratorio importante per la riduzione effettiva del consumo di suolo. A una condizione: che questa venga finalmente assunta come una priorità.
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Per chi voteranno gli ambientalisti?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

In un qualunque paese europeo, un cittadino più o meno attento alle dinamiche ambientali e chiamato a partecipare alle elezioni sa di poter contare su un partito che per tutto l’arco della legislatura si impegnerà a tutelare il territorio dalla cementificazione, si batterà per la lotta ai cambiamenti climatici, favorirà lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Generalmente è il partito dei Verdi che in paesi come l’Austria, la Germania, la Francia, il Belgio, la Danimarca o la Svezia arriva ad attirare consensi che si aggirano attorno al 10%.
In Italia le cose stanno in modo diverso e, alle elezioni del 2008, il partito dei Verdi è stato confinato al di fuori del Parlamento insieme al proprio misero 3% di preferenze ricevute.
Nonostante questo, però, c’è stato uno sparuto gruppo di parlamentari che per tutto il corso dell’ultima legislatura si è battuto per tenere l’energia nucleare fuori dal nostro paese, per incentivare l’uso delle energie rinnovabili, per mostrare al mondo gli orrori dell’Ilva di Taranto, per porre un freno al consumo di suolo nel nostro paese, per favorire la mobilità sostenibile e per fermare la Tav Torino-Lione. Sto parlando di Ermete Realacci, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che nel 2008 furono eletti nelle fila del Partito Democratico.
Oggi, alla vigilia delle elezioni, si scopre che questi tre campioni della sostenibilità non saranno candidati dal partito, a meno che non partecipino alle “primarie” di capodanno dove, però, non avranno alcuna possibilità di vincere perché alle primarie vince chi possiede un maggiore legame con il territorio e non chi rappresenta interessi diffusi e universali.
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Raccolta differenziata dell’umido in un quarto della città: i milanesi partono bene

DALL'ECO DALLE CITTA'

E’ positivo il bilancio di AMSA sui dati delle prime tre settimane di raccolta differenziata del rifiuto organico. L’attuale regime di raccolta – se mantenuto – significherebbe circa 57 kg di organico annuo pro-capite. Aumentata anche la differenziazione da parte degli esercizi commerciali, con l’obbligatorietà d’uso del sacco trasparente. Al momento la raccolta umido coinvolge circa 170.000 famiglie milanesi. AMSA stima in un + 10% l’incidenza che potrebbe avere il nuovo tipo di recupero sulla raccolta differenziata totale di Milano.
Per saperne di più leggi l'articolo: Raccolta differenziata dell’umido in un quarto della città: i milanesi partono bene

Legambiente Valpellice: modifica sul BLOG

CIRCOLO LEGAMBIENTE VALPELLICE

Ciao a tutti,

 al fine di rendere il BLOG ancora più fruibile, abbiamo inserito una PAGINA nuova totalmente dedicata ai DOCUMENTI prodotti dal CIRCOLO nel 2012.

Dateci un'occhiata ....



AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

Se la politica riparte dai pendolari

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Neve, scioperi e guasti informatici sono le ultime calamità in ordine di tempo che si sono abbattute sui pendolari italiani. Questi eventi hanno catalizzato l’attenzione dei media che, una volta tanto, hanno deciso di interessarsi delle vicende di quegli oltre 2,8 milioni di cittadini italiani che quotidianamente usano i treni per recarsi al lavoro.
Viaggiano su carrozze perennemente sporche e sovraffollate, fanno i conti con servizi sempre più scadenti e in perenne ritardo ma, nonostante questo, negli ultimi due anni hanno visto aumentare i prezzi dei biglietti del 18%, a fronte di un taglio medio dei servizi regionali al trasporto pubblico del 10%.
Oggi, ciliegina sulla torta, è stato pubblicato il rapporto Pendolaria di Legambiente che ha presentato la fotografia di un paese sempre più paralizzato dal traffico e dalla cronica mancanza di fondi destinati al trasporto pubblico. Pendolaria non fa che confermare (caso mai ce ne fosse ulteriormente bisogno) che esistono cittadini di serie A e i cittadini di serie B.
Per saperne di più leggi l'articolo: Se la politica riparte dai pendolari

Scandalo Ilva, abusivismo edilizio, emergenze rifiuti: ma in Italia esiste qualcuno che fa qualcosa per l’ambiente, e quindi per noi stessi e la nostra salute?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Per fortuna sì. Ci sono persone che, spesso senza fare troppo rumore, attraverso la proposizione di idee, pratiche, informazioni, politiche, attività imprenditoriali svolgono un ruolo di rilevanza per l’ambiente. Che, in Italia, è spesso relegato in fondo alla lista degli interessi e delle priorità.
Proprio a queste persone è dedicato il Premio Personaggio Ambiente 2012, che anche quest’anno permetterà a tutti i cittadini di eleggere il loro beniamino verde. Vinto l’anno scorso da Domenico Finiguerra, il Premio Personaggio Ambiente Italia 2012 si propone di assegnare un riconoscimento al candidato che risulterà il più votato dal popolo del web tra una rosa di 21 candidati. Per votare c’è tempo fino al 31 dicembre, e il vincitore di quest’anno sarà premiato nel corso di una cerimonia che si terrà a Roma a fine gennaio. I candidati al Premio sono stati selezionati da un Comitato Tecnico, costituito da giornalisti e blogger ambientali di tutta Italia, di cui quest’anno ho l’onore di fare parte in qualità di rappresentante de ilfattoquotidiano.it.
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“Carbone entro 10 anni principale fonte energetica mondiale prima del petrolio”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

La costante crescita della domanda mondiale, trascinata soprattutto da India e Cina, potrebbe trasformare il carbone nella prima fonte energetica globale nello spazio di pochi anni consentendo il raggiungimento di una sostanziale parità con il consumo di oro nero già nel 2017. È la conclusione raggiunta dagli analisti della Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia, nell’ultimo Medium-Term Coal Market Report (Mcmr). Entro il 2017, spiega lo studio, il consumo globale di carbone dovrebbe toccare quota 4,32 miliardi di “tonnellate equivalenti di petrolio” (la misura del potenziale energetico) all’anno contro le 4,4 dell’oro nero. Un aggancio in vetta, insomma, che dovrebbe essere il preludio a un successivo sorpasso.
Il dato appare decisamente preoccupante dal momento che rischia di complicare gli sforzi di riduzione delle emissione gassose, obiettivo, quest’ultimo, al centro dei programmi di sostenibilità ambientale lanciati a partire dal celebre Protocollo di Kyoto e tuttora particolarmente complesso da raggiungere.
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"Addio ospedali valdesi questa storia finisce qui"

DALLA REPUBBLICA.IT

"LA STORIA degli ospedali valdesi finisce qui". Il moderatore della Tavola Valdese Eugenio Bernardini non nasconde l'amarezza. L'incontro con Renato Balduzzi e con l'assessore alla sanità Paolo Monferino si è appena chiuso ad Alessandria. Un estremo tentativo, con la mediazione del ministro, di salvare l'attività ospedaliera. Nulla da fare: la Regione è inflessibile e la strada dell'Evangelico è segnata, nel suo futuro c'è un poliambulatorio di quartiere (nei locali adiacenti all'ospedale) che Paolo Monferino promette di potenziare. Mentre il vecchio ospedale potrebbe forse finire nel fondo immobiliare della Regione ed essere venduto. Chiaro anche il domani di Pomaretto e Torre Pellice, dove ieri è partita l'ultima protesta per la fine del modello sanitario della Chiesa Valdese.
Per la struttura di via San Pio V resta solo un piccolo spiraglio e riguarda i tempi del trasferimento delle attività: "se sarà necessario spostare gli altri service della senologia al Sant'Anna lo faremo - dice l'assessore - e non c'è alcuna fretta.
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Ospedali Valdesi: video della manifestazione

DAL SITO DI COME DOVE

Video della manifestazione contro la chiusura degli ospedali: Ospedali Valdesi: video della manifestazione

Ilva, governo ottiene la fiducia sul decreto. L’Arpa: “Puglia regione con più emissioni”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il governo ha ottenuto la fiduciaalla Camera sul decreto legge “Salva Ilva”. L’Aula ha risposto alla richiesta dell’esecutivo con 421 sì, 71 no e 24 astenuti. Domani mattina arriverà il voto definitivo sul provvedimento. La richiesta da parte del governo era arrivata nel giorno in cui vengono pubblicati da parte dell’Agenzia per l’ambiente della Puglia i dati relativi al 2011 sulle emissioni inquinanti in tutta la regione. La Puglia, secondo l’Arpa, risulta ”la regione con le maggiori immissioni in atmosfera di carattere industriale per varie sostanze inquinanti a livello nazionale”. Inoltre nella relazione sullo stato dell’ambiente nella regione, si legge anche che nel 2011 la qualità dell’aria in Puglia ha subito un “leggero peggioramento”.
L’Arpa Puglia scrive tuttavia che la situazione delle emissioni industriali inquinanti della Puglia è la peggiore in Italia pur avendo avviato “un importante processo di miglioramento della qualità dell’aria in collaborazione con le principali aziende locali”. I siti industriali di Taranto e Brindisi presentano le maggiori criticità sul piano dell’inquinamento.
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Bici, un mezzo di trasporto come gli altri? La Commissione vota sì

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

La Commissione europarlamentare Trasporti e Turismo ha votato a favore dell’inclusione della ciclabilità e della rete di percorsi ciclabili di lunga percorrenza EuroVelo nella rete TEN T.
E’ una scelta epocale che equipara la bicicletta ai mezzi a motore e inaugura un nuovo modo di pensare i trasporti. D’ora in avanti le opere di ingegneria civile, come per esempio i ponti e le gallerie, dovranno prevedere anche infrastrutture per la mobilità cicilistica.
La variabile bicicletta dovrà essere tenuta in considerazione nei documenti strategici comunitari con misure specifiche nella programmazione europea, nazionale e regionale.
Aprire alla bicicletta significa promuovere la mobilità sostenibile, combattere i cambiamenti climatici e ridurre i consumi di combustibili fossili.
Ovvio che la decisione della Commissione trasporti composta da 90 eurodeputati e guidata dall’inglese Brian Simpson sta ricevendo le pressioni delle diverse lobby perché dal voto dipende l’allocazione delle risorse comunitarie dedicate ai diversi mezzi di trasporto.
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Legambiente presenta la proposta di legge per la demolizione del cemento illegale

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Sono 4.956 (il 10,6%) le ordinanze eseguite su un totale di 46.760 emesse. I risultati di un’indagine dell’associazione ambientalista su 72 comuni capoluoghi di provincia “L’abbattimento delle costruzioni fuorilegge è la migliore cura preventiva contro il vecchio e nuovo abusivismo”
Secondo il Cresme, nella Penisola solo nel 2011 l’industria del mattone illegale ha realizzato quasi 26mila abusi, tra nuove case o grandi ristrutturazioni: una cifra che rappresenta il 13,4 per cento del totale delle nuove costruzioni. E dal 2003, anno dell’ultimo condono edilizio a oggi, sono state costruite oltre 258mila case illegali, per un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro. Un patrimonio che non si riesce ad abbattere.
Legambiente ha perciò presentato un disegno di legge, contenente integrazioni e modifiche normative, per superare le difficoltà emerse finora nell’attuazione delle norme in vigore e per rendere più efficace e tempestivo l’iter delle demolizioni. In particolare servono maggiori azioni di contrasto, partendo prima di tutto dal potenziamento dei poteri delle autorità preposte, ridefinendo disposizioni e tempi per le attività di demolizione, e prevedendo sanzioni più severe, fino alla misura estrema dello scioglimento dell’ente locale inadempiente sul fronte delle demolizioni e del completamento dell’esame delle domande di sanatoria edilizia.
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Legambiente Piemonte: i consigli per gli addobbi natalizi

DAL SITO LEGAMBIENTE PIEMONTE

Gli addobbi
Crea tu le decorazioni usando materiali di origine vegetale (frutta secca, foglie, frutta...)
o recuperando gli imballaggi e tutto ciò che potrebbe diventare un rifiuto ma che puoi recuperare e trasformare in qualcosa di nuovo e originale.

Palline con lo spago o la lana
- Spago naturale o colorato / lana
- Palloncini
- Forbici
- Colla vinilica
- Acqua
- Contenitore
- Pennello
- Ago / spillo
- Nastro


Gonfia un palloncino della grandezza della pallina che vuoi creare e chiudilo con un nodo; ricoprilo avvolgendo in maniera casuale e disordinata lo spago o la lana e, una volta finito, blocca il filo con un nodo attorno alla chiusura del palloncino.
Lascia circa 15 cm di filo che servirà per creare il cappio. Cospargi di colla vinilica, diluita con un po' d'acqua, il palloncino e lascia asciugare bene. Una volta asciutto, buca il palloncino con un ago ed estrailo dalla struttura di corda. Passa infine il cappio creato con un nastro per appendere la pallina.
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Pendolaria come è andata ieri a Pinerolo?

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Fateci uscire dalla preistoria”. E’ lo slogan dei volontari di Legambiente che hanno manifestato oggi alle stazioni di Torino e Pinerolo insieme ai pendolari per sottoporre all’attenzione del Governo e della Regione Piemonte la situazione di degrado in cui versa il trasporto pendolare: lo stato di abbandono di molte stazioni, la vetustà dei treni, la soppressione delle corse e persino di intere linee (12 in Piemonte!), i ritardi e il conseguente sovraffollamento, l’incertezza dei finanziamenti e del futuro di un settore che interessa quasi tre milioni di cittadini dello stivale. 

“Non si venga a dire che i bilanci in questi anni non permettevano investimenti maggiori – prosegue Dovana -. Ben altre risorse sono andate a spese per opere e progetti inutili o sprecati per politiche poco lungimiranti. E’ una questione di scelte, per migliorare il servizio le regioni dovrebbero investirvi almeno il 5% del proprio bilancio”. E, come dimostrano le esperienze positive di investimenti realizzati in questi anni – dai treni della Val Venosta alla Trento-Malè, dal tram delle Valli di Bergamo a quello di Firenze, fino alla ferrovia recuperata Foggia-Lucera – ovunque si investe e si comprano nuovi treni aumenta enormemente il numero dei pendolari e si tolgono auto dalle strade. 





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Le ragioni della crisi: i limiti dello sviluppo e la decrescita necessaria

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Nei romanzi di fantascienza di una volta, sembrava che nel ventunesimo secolo ci saremmo fatti vacanze sulla Luna tutti gli anni. E invece questo secolo si sta rivelando più simile a un romanzo di Dickens, quando ti raccontava di ragazzi vestiti di stracci che morivano di fame nella Londra dell’800.

E' curioso come siano deboli le soluzioni proposte: ridurre le spese per i servizi e aumentare le tasse per raccogliere risorse che, poi, dovrebbero “far ripartire la crescita.” La crisi, evidentemente, viene vista soltanto come un temporaneo incidente di percorso, rimediabile con piccoli aggiustamenti.

Ma se invece la crisi fosse irreversibile? Di questa possibilità non si legge sui giornali, ma era la conclusione alla quale era arrivato lo studio noto in Italia come “I Limiti dello Sviluppo” e del quale quest’anno ricorre il 40esimo anniversario.

E' impressionante vedere come la crisi in cui ci troviamo oggi corrisponde bene all’inizio del declino previsto dal “caso base” dello studio, ovvero quello basato sui dati che all’epoca erano ritenuti i più affidabili: siamo nel 1972!!!!
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Decreto “Salva Ilva”: sette motivi per non farlo diventare legge

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Non votatelo!
Il nostro appello giunge a poche ore dal voto, ma non vogliamo darci per vinti, perché siamo convinti che una Legge così fatta non tuteli il diritto alla salute dei lavoratori e dei cittadini tarantini e non, poiché la sua applicazione non riguarda solo lo stabilimento tarantino, bensì “l’operatività degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale” come cita il titolo del DL stesso.
Lede la gerarchia dei diritti garantiti dalla Costituzione Italiana, subordinando la tutela della salute, dell’ambiente, del diritto a un lavoro salubre, sicuro e dignitoso alle esigenze della produzione industriale.
Crea un pericoloso e preoccupante precedente e apre spazi incontrollabili di abuso, estendendo a tutti gli stabilimenti industriali “di interesse strategico nazionale” la possibilità di autorizzare, in via derogatoria, la prosecuzione della produzione, anche in presenza di provvedimenti di sequestro emessi dall’Autorità giudiziaria sui beni dell’impresa titolare. Per saperne di più leggi l'articolo: Decreto “Salva Ilva”: sette motivi per non farlo diventare legge

Spagna un esempio da seguire: rinnovabili al 50% e l'elettricità costa quasi la metà

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Il futuro in Spagna è già qui. Almeno in certi giorni, quelli in cui tira vento forte. Come lo scorso venerdì 14 quando l'eolico, producendo 330 GWh, ha soddisfatto il 40,2% della domanda elettrica del Paese, portando, per quel giorno, le rinnovabili al 50,6% del mix elettrico spagnolo.
Senza problemi di rete e con un marcato effetto di riduzione dei prezzi del MWh alla Borsa elettrica: in media è costato 40 € in meno rispetto ai giorni con le rinnovabili al 20%.
le rinnovabili come solare ed eolico, che producono a costo marginale zero dato che non serve combustibile per produrre un kWh in più, abbassano il prezzo dell'energia elettrica in borsa, spingendo fuori mercato gli impianti termoelettrici più costosi. Si stima che in questo modo il solo fotovoltaico nel 2011 ci abbia fatto risparmiare 400 milioni di euro di spesa per l'elettricità
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Rifiuti. La chiusura anticipata della legislatura spalanca le porte alle sanzioni europee

DALL'ECO DALLE CITTA'

Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini da Bruxelles: "E' necessario adottare misure urgenti a livello nazionale che erano all’esame del Parlamento e rischiano di essere vanificate per la chiusura anticipata della legislatura". Tra le situazioni oggetto di infrazione: la gestione dei rifiuti in Campania e Roma
Com’è noto il nostro paese rischia di dover pagare multe pesantissime, 56 milioni di provvisionale e 46 milioni ogni sei mesi, a causa della procedura di infrazione relativa alla messa in sicurezza delle discariche non in regola. Nonostante i grandi progressi ( i siti sono passati da 5000 a 214) c’è ancora molto da fare, e alcune Regioni hanno accumulato gravi ritardi anche per l’uso non efficiente delle risorse finanziarie disponibili e il ricorso a procedure “barocche” di autorizzazione degli interventi necessari.
Per di più il sistema nazionale nel suo insieme sarebbe in grado di assicurare il recupero dei rifiuti prodotti, se sulla situazione italiana non incidesse una normativa nazionale più restrittiva di quella comunitaria. Quest’ultima infatti impone di conseguire l’autosufficienza a livello nazionale. Solo l’Italia ha invece previsto che tale autosufficienza debba attuarsi in ambito regionale e non nazionale, con il risultato paradossale dell’esportazione dei rifiuti all’estero.
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Tv Popolare, un Nuovo modello di televisione partecipata, no profit

DAL FATTO QUOTIDIANO.It

A Torino, grazie all’impegno di un validissimo staff di professionisti del settore, si è creato uno scenario davvero interessante, Ecograffi, periodico web e televisione web specializzata sui temi dell’ecologismo, della salute e delle politiche sociali.
Qual è la mission di Ecograffi?
“La testata nasce per trattare tre argomenti : ambiente,salute e società, troppo spesso affrontati separatamente, per cercare di cogliere ed evidenziarne le interconnessioni esistenti, attraverso il resoconto di fatti, testimonianze e commenti. La sostenibilità non è una formula vuota, ma un valore da perseguire partendo da un’informazione puntuale ai cittadini su tutti gli aspetti che riguardano la tutela del nostro benessere, direttamente collegata all’ambiente in cui viviamo, a sua volta influenzato dal modo con cui affrontiamo la nostra quotidianità. Il lavoro della redazione di www.ecograffi.it parte con la consapevolezza che la conoscenza non ha alcun colore politico, ma si caratterizza per essere lo strumento ideale per affrontare al meglio il nostro futuro.”
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Nuovo soggetto politico a Sinistra:“Cambiare #si può”

DALLO SPIFFERO.IT

Prima uscita pubblica del “nuovo” soggetto politico ispirato da mezza sinistra torinese. Ci sono Gallino, Revelli e Mattei, ma anche Fiom e Rifondazione. Le parole d'ordine: equità, ecologia e legalità. Tra i promotori anche due sindaci No Tav
Una cosa è certa, a sinistra di Bersani c'è ancora vita, come testimoniano anche gli Arancioni di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli ed ex dipietrista che nelle scorse ore ha individuato nel magistrato Pietro Ingroia un possibile candidato premier.
I nomi, è vero, sono sempre i soliti, quelli della sinistra torinese, un mix tra università e buona borghesia radical chic, intellighenzia e sindacato come nella più radicata tradizione comunista e post comunista italiana.
La prima uscita ufficiale è questa mattina, ore 9, al cinema Lux, nella Galleria San Federico: ci saranno il sociologo Luciano Gallino e il magistrato antimafia e No Tav Livio Pepino, il sociologo-storico Marco Revelli e la scrittrice Chiara Sasso, ma anche pezzi importanti della Fiom, come Pasquale Loiacono e Ugo Bolognesi, il teorico dei beni comuni, Ugo Mattei, Rifondazione Comunista rappresentata dalla consigliera regionale Eleonora Artesio. E poi gli amministratori, dai sindaci valsusini Emilio Chiaberto (Villar Focchiardo) a Dario Fracchia (Sant’Ambrogio), fino all’assessore di Rivalta Gianna De Masi.
Si parla di una riconversione ecologica dell’economia con un no secco nei confronti delle grande opere, a partire dall’alta velocità in Valsusa; la riproposizione dalle tasse sui redditi alti e sui patrimoni e il potenziamento del welfare, passando per la drastica riduzione delle spese militari e il rifiuto di condoni, conflitti d’interesse e leggi ad personam. In tre parole: legalità, ecologia, equità.
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Ponte sullo Stretto, pasticcio da 500 milioni. Il governo adesso è nei guai

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Pagheremo caro, pagheremo tutto. Gli appaltatori del ponte sullo Stretto si sentono già in tasca almeno 500 milioni di euro di penali per lo stop alla costruzione. Il goffo tentativo del governo dei tecnici di fermare la valanga con un decreto legge non è servito. Il consorzio Eurolink (formato da Impregilo, Condotte, Cmc, Sacyr e altri minori) ha già spedito la raccomandata per chiedere il recesso dal contratto e il pagamento delle penali dovute. Nella migliore delle ipotesi si finirà in tribunale, cosicché uno stuolo di avvocati si aggiungerà alla lunga lista di chi si è arricchito con il ponte mai fatto. Il decreto che sospende tutto per due anni, per chiudere la partita in modo indolore, è considerato illegale dai costruttori, forti anche della protesta dell’ambasciata di Spagna a Roma (Sacyr è spagnola), che ha diffidato il governo italiano dal cambiare per legge il contenuto di un contratto. Probabilmente il governo ha giocato duro supponendo che i protagonisti della strana vicenda avessero la coscienza abbastanza sporca da non protestare. Solo che l’estate scorsa Impregilo è passata di mano, dal gruppo Gavio al gruppo Salini. Il nuovo padrone può battere cassa senza aver nulla da temere sul passato.
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Biocombustibili: menzogne e volute omissioni

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Una delle più grandi truffe ambientali giocate ai danni della Terra e dei poveri della Terra dal capitalismo in questi decenni è quella dei biocombustibili.
Sponsorizzati dallo stesso protocollo di Kyoto per ridurre le omissioni di CO2 nell’atmosfera, ed utilizzati essenzialmente per la sostituzione totale o parziale di benzina e gasolio nei motori delle automobili (specie in Sudamerica e soprattutto in Brasile), in realtà essi producono molto più danni che vantaggi.
Innanzitutto, quello che non si dice è che per produrre biocombustibili, in molte parti del mondo si procede alla deforestazione. Appunto in Brasile, dal 200 al 2007, più di 154.312 chilometri quadrati di foresta sono andati perduti: un’area pari alla superficie della Grecia. E gran parte di ciò è avvenuto per fare spazio proprio a coltivazioni di biocarburanti.
Nel 2006 gli Stati Uniti hanno utilizzato ben il 20% del loro raccolto di mais per produrre cinque miliardi di galloni di etanolo (che non sostituisce peraltro la benzina, ma viene aggiunto ad essa), da soli sufficienti a sostituire appena l’1% del consumo di petrolio.
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Londra, il risparmio su approvvigionamenti vale il rischio sismico dello shale gas

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Lo shale gas britannico è di nuovo realtà. Con una decisione a lungo meditata, il Ministero dell’energia del Regno Unito ha infatti posto fine a una moratoria in vigore da un anno e mezzo restituendo alla compagnia privata Cuadrilla Resources il permesso di effettuare esplorazioni nella regione del Lancashire, nell’Inghilterra nord-occidentale. La Cuadrilla, l’unica società britannica e detenere l’autorizzazione per una simile attività, aveva dovuto fermare gli impianti circa 18 mesi fa quando i dintorni della cittadina di Blackpool erano stati investiti da una serie di scosse sismiche provocate dalle operazioni di ricerca ed estrazione. Un evento, quest’ultimo, che aveva scatenato le proteste degli ambientalisti, da sempre molto scettici circa la “sostenibilità” delle attività estrattive di questo particolare tipo di risorsa.
Secondo quanto annunciato dal Committee on Climate Change del governo britannico, ripreso ieri dal Telegraph, se il Regno Unito dovesse continuare a puntare sul gas (tradizionale e shale) i costi delle bollette per ciascuna famiglia dovrebbero aumentare di 600 sterline entro il 2050. Se gli investimenti principali fossero diretti al contrario sulle rinnovabili e sul nucleare, gli aumenti potrebbero essere di appena 100 sterline entro il 2020 e di 200 entro il 2050. Nello scenario più ottimistico, riferisce ancora il quotidiano, lo shale potrebbe compensare appena il 10% della domanda di gas entro il 2030.
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Trivellazioni nel Lago Petrusillo, che c’è nell’acqua?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Viggiano è un piccolo comune in provincia di Potenza considerato l’epicentro del petrolio lucano.
E’ qui infatti che arriva la maggior parte del petrolio della Val D’Agri Lucana ed è qui che sorge il cosiddetto “Centro Oli“, un mostro di ferro, zolfo, fumi e veleni, che da 15 anni raccoglie il petrolio per trattarlo e per eliminarne gli scarti sulfurei. Si innalza laddove prima c’erano vigneti, allevamenti di bestiame e aria pulita.
Viggiano è anche il posto dove è più evidente lo stampo dei petrolieri, e dove si combatte la battaglia d’immagine per convincere il resto d’Italia a seguirne l’esempio.
Intanto, in Italia non esistono limiti per le concentrazioni massime di idrocarburi nei sedimenti dei laghi. Si può allora usare come confronto la soglia dei 60 milligrammi/chilogrammo, che è il valore totale ammesso dalla legge per le concentrazioni di idrocarburi nei suoli.
Se si usa questo limite, il risultato delle analisi è che il 70% dei campioni analizzati mostrano concentrazioni di idrocarburi superiori ai limiti legali. Uno dei campioni mostrava addirittura 559 milligrammi/chilogrammo di idrocarburi, quasi dieci volte di più di quanto considerato legale!
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Blitz di Pendolaria a Pinerolo

LEGAMBIENTE VALPELLICE

In questi giorni la stampa nazionale ha dato parecchio risalto al Dossier di Legambiente Pendolaria nel quale la "nostra" linea Pinerolo - Torre Pellice risulta essere al 3° posto nella classifica dei disservizi:
Leggi l'articolo del Fatto Quotidiano: Articolo
Leggi l'articolo di Repubblica: Articolo
Leggi l'articolo sul sito di Legambiente: Articolo 
 
Proprio per dare ancor più risalto e pubblicizzare il dossier che verrà presentato ufficialmente il 18 dicembre, ci saranno blitz in tutta Italia nelle stazioni reputate maggiormente significative.
 
Per il Piemonte il blitz si farà a Pinerolo per sottolineare il disagio dei pendolari della "nostra" linea a simbolo della situazione regionale.

Quindi: ci troviamo alla  
Stazione di Pinerolo MARTEDI' 18 DICEMBRE ORE 14

DOBBIAMO ESSERE TANTI, con striscioni, "panini" e quant'altro.

L'iniziativa è una BLITZ molto veloce, quindi PUNTUALI

POI, ANDIAMO TUTTI INSIEME ALLA MANIFESTAZIONE DEGLI OSPEDALI


Legambiente Valpellice

Due visioni a confronto sull'auto elettrica del futuro

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Nel mondo del mercato dell’auto, in piena rivoluzione, ci sono tanti competitor, ma due grandi imprese spiccano tra tutte, due visioni del futuro, accomunate solo dagli enormi investimenti degli ultimi anni e dai rischi che i loro fondatori stanno correndo, chi meno e chi, forse, troppo.
Tesla nasce in California per produrre auto elettriche di qualità, con grande autonomia e per coniugare prestazioni e comfort con ambiente e risparmio. Già oggi è possibile guidare da Los Angeles a San Francisco per oltre 500 km senza emettere CO2 e consumare benzina, fermandosi quando necessario nelle stazioni “Supercharger” realizzate dall’azienda per garantire una ricarica veloce e completamente gratuita, a patto di possedere una Model S, ovviamente.
Dall’altra parte uno scenario completamente diverso, uno standard tecnologico per sostituire le batterie e non ricaricarle, per “vendere” km come nelle telecomunicazioni si tariffano i “minuti” di conversazione. Better Place nasce nel 2007 ed è oggi operativa in Danimarca e Israele, con altri progetti molto avanzati in Cina, Australia e Giappone.
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In Italia ci sono comuni virtuosi, la politica se ne accorge?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Oggi in Italia ci sono 22 comuni che producono tutta l’energia e il calore necessario per i cittadini e l’amministrazione pubblica da un mix di fonti rinnovabili. Sono 319 i comuni che hanno reti di teleriscaldamento alimentate da fonti rinnovabili e offrono così ai cittadini risparmi dal 30 al 45%. I comuni che producono con impianti a energie rinnovabili l’energia necessaria all’amministrazione pubblica sono invece 2.068 (vedi rapporto di Legambiente sui comuni rinnovabili).
Questi comuni risparmiano denaro e migliorano quindi i servizi per i cittadini proteggendo l’ambiente, evitano all’Italia una parte delle multe che dobbiamo pagare perché siamo in ritardo con la realizzazione degli accordi di Kyoto, diminuiscono l’inquinamento e aumentano la salute dei cittadini e contribuiscono alla diminuzione dell’importazione dall’estero di petrolio.
Credo che non sarebbe né difficile né molto costoso mettere al centro dell’azione del Pd la valorizzazione delle esperienze innovative. Innanzi tutto il partito dovrebbe dire quali sono le iniziative migliori, quelle da imitare e stendere quindi le linee generali di un programma per i suoi sindaci. Poi si potrebbero applicare agli amministratori metodi che misurino i risultati del loro lavoro. E si potrebbero escludere da future candidature quegli amministratori che hanno dimostrato di essere incapaci.
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Inchiesta di Repubblica: Pendolari, vita di serie B

DALLA REPUBBLICA.IT

Il 2012 è stato l'anno "orribile" del trasporto locale su ferro. Sancito il "divorzio" tra cittadino in movimento e chi dovrebbe fornire il servizio. Diari di viaggio drammatici sulle linee che portano la gente a lavorare nelle grandi città. Una catena finanziaria pubblica del tutto insufficiente. Trenitalia si difende: "Con le Regioni 770 milioni di crediti scaduti. Se fossimo un'azienda normale avremmo già dovuto interrompere il servizio"
Si chiama Pendoliamo, è il primo social network italiano interamente dedicato ai pendolari in carrozza. Quelli che tutti i giorni fanno i conti con ritardi, disservizi, cancellazioni dei treni. Un contenitore di esperienze dove gli utenti iscritti (esiste anche un application per smartphone) possono: condividere le loro vicissitudini sui binari; leggere le news dei siti dedicati alle maggiori tratte pendolari; accedere a informazioni in tempo reale e statistiche storiche sui ritardi; ricevere una notifica, per ora solo via email, quando il treno cambia orari; twittare e scambiare foto con chi prende gli stessi treni.
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Animali investiti, ora è obbligatorio il soccorso. Entra in vigore la riforma del codice della strada

DALLA REPUBBLICA.IT

Prima era solo una questione di coscienza, ora è anche di legge. Chi investe un cane o un gatto in strada non può più fare finta di niente e tirare diritto, ma è obbligato a fermarsi per prestargli soccorso. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di ieri del decreto attuativo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, entra in vigore a partire dal 27 dicembre la modifica del Codice della Strada che equipara lo stato di necessità di trasporto di un animale ferito a quello delle persona, prevedendo tra l'altro l'utilizzo di sirena e lampeggiante per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila.
Il decreto ministeriale fissa, fra l'altro, le caratteristiche delle autoambulanze veterinarie, le cui attrezzature specifiche saranno individuate dal ministero della Salute, la certificazione anche successiva dello stato di necessità di intervento sull'animale da parte di un veterinario e gli stati patologici che fanno scattare questo riconoscimento, ossia trauma grave, ferite aperte, emorragie, alterazioni e convulsioni.
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Le Province dopo il mancato riordino: a chi le competenze?

DALL'ECO DALLE CITTA'

Quali conseguenze avrà sulle competenze la mancata approvazione del decreto per il riordino delle Province? Ci possono essere più scenari. Qualche decisione dovrà essere presa e sicuramente sarà scritta nella legge Stabilità che diventerà probabilmente un provvedimento 'omnibus'. Stante all'attuale situazione ci troveremmo in una condizione paradossale perché non ritorneremmo alle condizioni delle Province precedenti bensì alle condizioni della prima legge che affermava che le province erano abolite e le competenze passate ai Comuni e alle Regioni. Ci sarebbe un caos istituzionale. Proprio oggi (giovedì 13 dicembre ndr) il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, è a Roma per un incontro con il governo su come uscire da questa situazione.
Non saluto con favore quanto è accaduto, è un'occasione mancata: era opportuno che si facesse una riforma sensata con una riduzione del numero delle province e con una redistribuzione migliore della struttura delle competenze.
Inoltre adesso diventa un po' problematico parlare di città metropolitana. Anche la città metropolitana prevista nella nuova legge decade. E' necessaria quindi almeno una chiarezza sul fatto che le vecchie competenze delle Province restino vigenti.
Per saperne di più leggi l'articolo: Le Province dopo il mancato riordino: a chi le competenze?

Bielorussia: 5 milioni di persone vivono ancora in zone contaminate.

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

La situazione attuale in Bielorussia, testimoniata dalla delegazione di Legambiente appena tornata dal Paese dell'ex Unione Sovietica, è gravissima. Cinque milioni di persone continuano a vivere nelle aree della Russia, Bielorussia e Ucraina contaminate dall'incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986. Nel sud della Bielorussia, dov'è caduto il 70% del fall-out radioattivo, le famiglie vivono in situazioni di povertà assoluta, bevendo e mangiando solo acqua e cibo fortemente radioattivi, che provoca un abbassamento delle difese immunitarie e varie patologie tumorali, soprattutto nei bambini.
Legambiente continua a intervenire sul posto tramite aiuti sanitari e progetti di cooperazione, come quello che ha permesso di realizzare e ampliare il reparto pediatrico di terapia intensiva, all'ospedale di Gomel. “Anche per l'anno 2013 – spiega Angelo Gentili, responsabile nazionale di Legambiente solidarietà – abbiamo siglato un nuovo accordo per portare 100 bambini dalle zone fortemente radioattive al Centro Speranza di Vileijka: una struttura ecoefficente in un'area non contaminata, dove oltre a giochi e laboratori creativi, i bambini mangiano cibo non radioattivo. Inoltre i piccoli ospiti vengono monitorati dal punto di vista medico per evidenziare eventuali patologie per poterli poi seguire anche durante l'anno: un speranza concreta per le vittime innocenti della catastrofe nucleare di 26 anni fa”.
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Moto e motoslitte con garanzia di impunità

DAL FATTO QUOTIDIANO.It

Fa notizia il fatto che siano stati individuati e sanzionati dei tizi beccati a scorazzare con le loro motoslitte, tra l’altro in mezzo a ciaspolatori e scialpinisti. Quello che all’estero sarebbe la norma, da noi è l’eccezione. Nel senso che è un’eccezione che vengano elevate sanzioni contro chi esercita attività motoristiche in luoghi vietati in barba alle leggi regionali, come accade in Piemonte. Anche se, ad onor del vero, a nord delle Alpi la norma è anche rispettare le regole.
Con le moto nella bella stagione (spesso prive di targa per tutelarsi meglio dalle sanzioni), e con le motoslitte d’inverno (sono ben 50.000 le motoslitte sulle nostre montagne). Tanto, penseranno, “anche se ci sono le norme non ci sono quelli che le fanno rispettare.”
Risultato di queste allegre scorribande, i danni ai pascoli e ai sentieri d’estate, il pericolo di valanghe e danni al manto nevoso d’inverno. Con buona pace di Paolo Rumiz: «Viviamo in mezzo alla finzione e al frastuono e il recupero di una dimensione acustica della vita passa attraverso il silenzio. E la montagna è il grande serbatoio del nostro silenzio».
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Commercio illegale fauna: un affare da 19 miliardi di dollari all'anno

DALLA REPUBBLICA.IT

Il commercio internazionale di fauna selvatica vale 19 miliardi di dollari all'anno, ed è il quarto più importante al mondo per la criminalità organizzata dopo lo spaccio di droga, la contraffazione di marchi e il traffico di esseri umani. Lo denuncia il dossier Combattere il traffico illegale di fauna selvatica; una consultazione con i governi di Wwf e Traffic (la rete di monitoraggio del commercio della fauna selvatica, creata da Iucn - Unione internazionale per la conservazione della natura - e Wwf).
«I crimini contro la natura sono aumentati in modo allarmante negli ultimi dieci anni e sono sempre più spesso condotti da organizzazioni criminali a livello mondiale, per cui abbiamo bisogno di una risposta che sia globale», ha commentato Jim Leape, direttore generale di Wwf International. «Sono spesso le comunità più povere del mondo a essere danneggiate da questo commercio illegale, mentre le bande criminali e i funzionari corrotti traggono profitto»
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Conferenza Stampa Torre Pellice sui tagli alla sanità con l'on. Merlo

COMUNICATO STAMPA COMUNE DI TORRE PELLICE

“Tagli alla sanità, le richieste del pinerolese” è il titolo della conferenza stampa che si terrà venerdì 14 dicembre alle ore 15 presso il Comune di Torre Pellice. Promossa dall’on. Giorgio Merlo, interverranno i sindaci di Torre Pellice Claudio Bertalot e di Pomaretto Danilo Breusa; i Presidenti dell’ex distretto sanitario Val Chisone Laura Zoggia e Val Pellice Livio Bruera. Saranno presenti i sindaci del pinerolese, una rappresentanza sindacale del territorio e i lavoratori del comparto sanitario interessato. Torino 13 12 2012

Sondaggio: Cos'è cambiato nella percezione delle questioni ambientali.

DALL'ECO DALLE CITTA'

Il sondaggio commissionato da Conai a Ipsos[1] non riguarda solo i rifiuti ma fornisce un quadro di come gli italiani concepiscono la sostenibilità al giorno d'oggi. L'attenzione che cresce anche se l'ambiente non è in testa alle preoccupazioni del momento.
In questo scenario complesso, è abbastanza prevedibile che ambiente e mobilità destino minori preoccupazioni: impensieriscono, infatti, solo il 4-5% del campione (circa 2 milioni di Italiani).
Minore preoccupazione, però, non significa minore attenzione: rispetto a 15 anni fa, infatti, siamo più attenti all’ambiente e lo sono molto di più i singoli cittadini di quanto non lo siano le imprese. Questo accresciuto interesse è dovuto alla sempre maggior centralità del tema, per una crescente consapevolezza dell’imprevedibilità degli eventi naturali e dell’esauribilità delle fonti energetiche.
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Caccia, vittime innocenti e mancata informazione

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

22 morti e 75 feriti dall’inizio della stagione venatoria, di cui 6 morti e 16 feriti tra la gente comune. Non è ancora terminata la stagione e già i numeri sono indicativi di un aumento sensibile e preoccupante. Nell’intera scorsa stagione, i morti tra i cacciatori sono stati 10 (i feriti 62), tra la gente comune 1 (i feriti 13). La caccia fa vittime innocenti, sia che siano uccelli, ungulati od umani.
Fa più notizia un cane che azzanna un bambino piuttosto che un padre che lo ammazza, pur involontariamente.
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Fotovoltaico senza incentivi in Italia, adesso?

DALL'ECO DALLE CITTA'

l momento, di quelli storici, è arrivato un paio di settimane fa: l'annuncio della prima proposta commerciale per fare fotovoltaico senza incentivi e guadagnandoci. La grid parity è dunque già arrivata in Italia? A leggere il comunicato (qui, pdf) con cui Officinae Verdi, la Esco di Unicredit e WWF presenta la sua proposta commerciale per le piccole medie aziende sembrerebbe di sì: vi si parla di energia prodotta a 0,09 euro/kWh e dunque già competitiva con quella della rete. A un'analisi più approfondita dell'offerta si scopre però che non è esattamente così e che l'entusiasmo va un po' frenato: fare fotovoltaico in grid parity in Italia in questo momento è sì possibile, ma solo in casi molto particolari, quasi eccezionali. È questa la conclusione cui siamo arrivati esaminando la proposta commerciale di Officinae Verdi con l'aiuto di alcuni esperti indipendenti.
la grid parity c'è già, sì. Ma in condizioni molto particolari: impianti che possano godere del regime di scambio sul posto (e dunque di potenza inferiore ai 200 kWp) e che servano clienti con bollette salate e consumi alti in orari tali da soddisfarli quasi completamente con l'energia del sole.
Se da una parte iniziative come quella di Officinae Verdi hanno il merito di far capire alle piccole e medie aziende italiane che il fotovoltaico può essere un ottimo investimento per tagliare bolletta, dall'altra sbandierare il raggiungimento della grid-parity come si fa nel loro comunicato può essere controproducente per un settore che al momento ancora non è in grado di reggersi sulle proprie gambe senza incentivi
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Vengo via con te, la storia commovente dei beagle scampati alla vivisezione ora è un libro

COMUNIATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

“Quella di Green Hill è una bella favola che speriamo abbia davvero un lieto fine. Per il momento i risultati raggiunti sono molto soddisfacenti: i cani e le cucciolate nate in queste settimane sono liberi ed affidati a mani premurose, lontano dalle gabbie e dai tavoli delle sperimentazioni che li avrebbero condannati ad una vita peggiore della morte”.


Il 13 dicembre a Torino, in via Santa Chiara


"Vengo via con te" è il titolo del nuovo libro fotografico curato da Legambiente per i tipi di Altea. Sarà presentato giovedì 13 dicembre alle 17.30, presso il ristorante vegano/vegetariano Casa Mad, in via Santa Chiara 24 bis/c, nel cuore del Quadrilatero. Il libro ripercorre la recente liberazione dei 2.639 cani Beagle dall’ex canile lager di Green Hill (Montichiari, BS), alcuni dei quali saranno presenti alla serata, accompagnati dai loro affidatari. Oltre a loro interverranno Fabio Dovana, Presidente Legambiente Piemonte e Valle d'AostaAntonio Morabito, Responsabile nazionale Fauna e Benessere animale per Legambiente ed Enrico Moriconi, Medico Veterinario Dirigente ASL TO 3. Moderatrice dell'incontro sarà la giornalista Elena Donà, accompagnata dal suo cane blogger Vidar.
Sarà l'occasione per fare il punto sulla battaglia legale ancora in corso e per riflettere sul tema scottante della vivisezione a scopo di ricerca.

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341mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi. Il casalese Bidognetti accusato di disastro ambientale

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’accusa è di disastro doloso, avvelenamento delle falde acquifere aggravati dal metodo mafioso. Il reato viene contestato al gotha dei Casalesi, i vertici del clan e l’ala imprenditoriale. Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata dalla Dia di Napoli, su ordine della Procura partenopea, a Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto ‘e mezzanotte”, rinchiuso al 41 bis.
Una perizia consegnata alla Procura di Napoli, nel 2010, aveva ipotizzato che nel 2064 ci sarà il picco della degenerazione delle sostanze inquinanti e in particolare del percolato, derivante dalle 341mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi (a cominciare dai fanghi dell’Acna di Cengio) che, oltre a 500 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi e 305 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani, raggiungeranno le falde più profonde avvelenando centinaia di ettari di terreno. A oltre vent’anni di distanza arriva l’accusa di disastro ambientale. I protagonisti noti sono tutti in carcere, ma sono ancora da accertare i responsabili politici, amministrativi che hanno consentito la copertura di questo enorme business che ha distrutto la terra campana.
Per saperne di più leggi l'articolo: 341mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi. Il casalese Bidognetti accusato di disastro ambientale Legambiente su Bidognetti: Bidognetti: disastro ambientale. Legambiente parte civile

L'importanza della dismissione delle centrali nucleari

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Proprio per il declino dell’atomo nello scenario energetico futuro si apre una fase in cui la dismissione degli impianti nucleari assume importanza cruciale per la sicurezza.
Sono innumerevoli i reattori ormai al limite di longevità prevista, e di conseguenza, sono sempre maggiori le quantità di combustibile, scorie e infrastrutture da decontaminare e ritrattare in sede locale e nelle sedi convenzionate a livello internazionale. Si tratta di operazioni costosissime, che spesso non avvengono in trasparenza, che sono coperte da accordi internazionali semisegreti, da trasporti scortati dai militari, da creazione di depositi temporanei fuori norma ma comunque inaccessibili a controlli pubblici. Parliamo di un problema che riguarda l’intera filiera mondiale, ma che assume contorni di massimo allarme per il nucleare italiano.
A fronte della delicatezza del tema, sia sotto il profilo della salute che della portata degli impegni finanziari, la situazione si è fatta drammatica. Credo che occorra riprendere in maniera organica il dibattito sul nucleare italiano realizzato, con un duplice obiettivo: da una parte valorizzare il significato strategico della fine del nucleare in Italia nel nuovo contesto internazionale, dall’altro entrare nel merito dei problemi che ancora sussistono oggettivamente e dei problemi ulteriori che ha creato fin qui la gestione della Sogin.
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Dossier Pendolaria di Legambiente

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE VALPELLICE

Legambiente lancia una giornata di mobilitazione contro “i soliti vecchi treni”.
Pendolaria, la campagna dell’associazione dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno. Perché la vita dei pendolari, purtroppo, non migliora, ma si fa sempre più incerta. Quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono largamente aumentati, complici governo e amministrazioni regionali.

Tagli e aumenti tariffari negli anni 2011 e 2012
Regioni
2011
2012
Taglio ai servizi
Aumenti tariffe
Taglio ai servizi
Aumenti tariffe
Abruzzo
-10%
+20%
-10%
+4,5%
Calabria


-10%

Campania
-10%
+12,5%
-10%
+10%
Emilia-Romagna
-3%
+10%


Lazio


-3,7%
+15%
Liguria
-12%
+20%
-10%
+10%
Lombardia

+23,4%


Marche
-13%



Piemonte
-5%
+10%
-5%
+12,5%
Puglia


-15%
+4%
Toscana
-3,3%
+1,5%
-3%
+20%
Umbria
-3%


+25%
Veneto
-3,35%
+15%


Elaborazione Legambiente su dati Regioni e Trenitalia

 Pinerolo-Torre Pellice
Le linee ferroviarie in Piemonte hanno subito un duro colpo nel corso del 2012 con 12 tratte definitivamente soppresse, e un disagio indescrivibile per i pendolari. Una delle situazioni più gravi è quella della Torre Pellice-Pinerolo, tratta che poi permetteva ai passeggeri di proseguire per Torino.
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