Le ragioni della crisi: i limiti dello sviluppo e la decrescita necessaria

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Nei romanzi di fantascienza di una volta, sembrava che nel ventunesimo secolo ci saremmo fatti vacanze sulla Luna tutti gli anni. E invece questo secolo si sta rivelando più simile a un romanzo di Dickens, quando ti raccontava di ragazzi vestiti di stracci che morivano di fame nella Londra dell’800.

E' curioso come siano deboli le soluzioni proposte: ridurre le spese per i servizi e aumentare le tasse per raccogliere risorse che, poi, dovrebbero “far ripartire la crescita.” La crisi, evidentemente, viene vista soltanto come un temporaneo incidente di percorso, rimediabile con piccoli aggiustamenti.

Ma se invece la crisi fosse irreversibile? Di questa possibilità non si legge sui giornali, ma era la conclusione alla quale era arrivato lo studio noto in Italia come “I Limiti dello Sviluppo” e del quale quest’anno ricorre il 40esimo anniversario.

E' impressionante vedere come la crisi in cui ci troviamo oggi corrisponde bene all’inizio del declino previsto dal “caso base” dello studio, ovvero quello basato sui dati che all’epoca erano ritenuti i più affidabili: siamo nel 1972!!!!
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1 commento:

  1. Impressionante la precisione del modello... Di sicuro nessuno ci può dire che la crisi è l'inizio del declino, altrimenti è declino veramente. Ma è giusto farci vivere nell'iilusione?

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