Rifiuti. La chiusura anticipata della legislatura spalanca le porte alle sanzioni europee

DALL'ECO DALLE CITTA'

Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini da Bruxelles: "E' necessario adottare misure urgenti a livello nazionale che erano all’esame del Parlamento e rischiano di essere vanificate per la chiusura anticipata della legislatura". Tra le situazioni oggetto di infrazione: la gestione dei rifiuti in Campania e Roma
Com’è noto il nostro paese rischia di dover pagare multe pesantissime, 56 milioni di provvisionale e 46 milioni ogni sei mesi, a causa della procedura di infrazione relativa alla messa in sicurezza delle discariche non in regola. Nonostante i grandi progressi ( i siti sono passati da 5000 a 214) c’è ancora molto da fare, e alcune Regioni hanno accumulato gravi ritardi anche per l’uso non efficiente delle risorse finanziarie disponibili e il ricorso a procedure “barocche” di autorizzazione degli interventi necessari.
Per di più il sistema nazionale nel suo insieme sarebbe in grado di assicurare il recupero dei rifiuti prodotti, se sulla situazione italiana non incidesse una normativa nazionale più restrittiva di quella comunitaria. Quest’ultima infatti impone di conseguire l’autosufficienza a livello nazionale. Solo l’Italia ha invece previsto che tale autosufficienza debba attuarsi in ambito regionale e non nazionale, con il risultato paradossale dell’esportazione dei rifiuti all’estero.
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