Se la politica riparte dai pendolari

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Neve, scioperi e guasti informatici sono le ultime calamità in ordine di tempo che si sono abbattute sui pendolari italiani. Questi eventi hanno catalizzato l’attenzione dei media che, una volta tanto, hanno deciso di interessarsi delle vicende di quegli oltre 2,8 milioni di cittadini italiani che quotidianamente usano i treni per recarsi al lavoro.
Viaggiano su carrozze perennemente sporche e sovraffollate, fanno i conti con servizi sempre più scadenti e in perenne ritardo ma, nonostante questo, negli ultimi due anni hanno visto aumentare i prezzi dei biglietti del 18%, a fronte di un taglio medio dei servizi regionali al trasporto pubblico del 10%.
Oggi, ciliegina sulla torta, è stato pubblicato il rapporto Pendolaria di Legambiente che ha presentato la fotografia di un paese sempre più paralizzato dal traffico e dalla cronica mancanza di fondi destinati al trasporto pubblico. Pendolaria non fa che confermare (caso mai ce ne fosse ulteriormente bisogno) che esistono cittadini di serie A e i cittadini di serie B.
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