Classifica della Libertà di Stampa 2013: l’Italia 57° al mondo

DAL SITO REPORTER SENZA FRONTIERE

Dopo le cosiddette Primavere arabe e gli altri movimenti di protesta che hanno causato molti “saliscendi” nella classifica dello scorso anno, la Classifica della Libertà di Stampa 2013 di Reporter senza frontiere segna un “ritorno alla normalità”.
La posizione in classifica di molti Paesi non è più attribuibile ai considerevoli sviluppi politici. La classifica di quest’anno rappresenta una più attenta riflessione degli atteggiamenti e delle intenzioni dei governi nei confronti della libertà degli organi di informazione a medio e lungo termine.
Gli stessi tre Paesi europei che guidavano la classifica lo scorso anno detengono le prime tre posizioni anche quest’anno. Per il terzo anno consecutivo, la Finlandia si è distinta come il Paese che più rispetta la libertà di informazione. È seguita da Olanda e Norvegia.
La ‘cattiva’ legislazione sulla stampa continua ad essere un problema, specie in Europa e soprattutto “in Italia, dove la diffamazione deve essere ancora depenalizzata” e si fa un “pericoloso uso delle leggi bavaglio“. Lo stima Reporter senza frontiere (Rsf) che piazza l’Italia al 57/o posto nel mondo, dopo tra gli altri Botswana e Niger, nel suo report 2013.
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L'Ue punta sul treno: adottate le proposte per un quarto pacchetto ferroviario

DAL SITO GREENREPORT

La Commissione europea ha annunciato oggi «Un pacchetto di misure organico per migliorare la qualità e incrementare l'offerta dei servizi ferroviari in Europa. Il sistema ferroviario costituisce un aspetto vitale del sistema di trasporti dell'Unione europea e riveste un'importanza fondamentale per affrontare problemi quali la crescente domanda di traffico, la congestione, la sicurezza dell'approvvigionamento di combustibili e la decarbonizzazione».
L'industria ferroviaria ha un fatturato di 73 miliardi di euro (corrispondente al 65% di quello del trasporto aereo - 112 miliardi di euro) e impiega 800 000 addetti. Il ruolo delle ferrovie è fondamentale per un efficace funzionamento dell'economia europea. Ogni anno sono effettuati per ferrovia più di otto miliardi di spostamenti/passeggero. Circa il 10% del traffico merci in Europa avviene per ferrovia e genera entrate stimate in 13 miliardi di euro. Sul corridoio merci Rotterdam- Genova, ad esempio, transitano circa 130 000 treni all'anno, l'equivalente di quattro milioni di autocarri, sempre su base annua. Ogni anno le autorità pubbliche investono importi considerevoli nel settore ferroviario. Nel 2009, a titolo di esempio, sono stati erogati circa 46 miliardi di euro di sovvenzioni pubbliche. Ma questo tipo di finanziamenti pubblici si sta riducendo. I considerevoli investimenti del settore pubblico, in particolare negli Stati membri dell'Ue-10, in cui le sovvenzioni sono più che raddoppiate in 6 anni, non hanno di per sé garantito un corrispondente aumento della domanda di servizi ferroviari.
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Napoli, gli autobus restano fermi. "Non ci sono i soldi per il carburante"

DALL'ECO DALLE CITTA'

Bus fermi a Napoli per mancanza di gasolio: la quasi totalità degli autobus dell'Anm-Azienda Napoletana Mobilita', sono rimasti nei depositi perché la società non è più in grado di garantire l'acquisto di carburante.
Il blocco praticamente totale dei servizi è spiegato dalla società che precisa come "dei 600 autobus che circolavano fino a pochi anni fa (2009) oggi ne circolano meno di 350 perché - sottolinea - tra tagli governativi e regionali, i contributi che ANM riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazioni, comprare il gasolio etc, si sono ridotti del 40%".
A proposito invece della gestione pratica dell'emergenza, l'ANM conta di ripristinare la normalità nel primo pomeriggio del 30 gennaio (entro le 14 o al massimo le 15) grazie all'arrivo di un'autocisterna di gasolio
Per quanto riguarda il futuro, però, non è possibile escludere nuovi blocchi imprevisti. «Noi stessi abbiamo saputo solo ieri mattina dei problemi che avremmo avuto nella stessa giornata di ieri - aggiunge Teti - Siamo sempre sul filo del rasoio, non siamo un'azienda a regime. Il nostro lavoro è fare il possibile per scongiurare nuove emergenze, ma le nostre difficoltà sono note da tempo».
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Lo smog fa male alla salute del pianeta il doppio del previsto: ecco perché è una buona notizia

DAL SITO GREENREPORT

Gli esperti lo chiamano black carbon, e spiegano che è quel particolare tipo di polvere costituito da carbonio delle dimensioni di 100 nanometri che tutti, nel gergo comune, chiamiamo fuliggine o smog. È un prodotto della combustione - anzi, della combustione incompleta - in particolare di carbone, ma anche legna e diesel.
black carbon aggiunge ben 1,1 watt/m2 al sistema clima, il doppio di quanto finora ritenuto. La novità non consiste nel fatto, ormai ben documentato, che il black carbon contribuisce al riscaldamento globale, sia assorbendo e trattenendo in atmosfera una parte della radiazione infrarossa che la Terra "scarica" nello spazio, sia abbassando l'albedo (la capacità di riflettere la luce solare) di ghiaccio e neve. Questa azione è da tempo ben conosciuta. È l'intensità dell'azione che viene valutata dal nuovo studio a essere, appunto, clamorosa. Perché è il doppio di quanto finora ritenuto.
In fondo è una buona notizia. Perché? Beh, per due motivi principali. Il primo è che il black carbon, a differenza dell'anidride carbonica, ha una vita media in atmosfera molto breve. Pochi giorni. Dunque, un'azione di riduzione delle emissioni ha immediate conseguenze.
Il secondo motivo che rende "buona" la notizia è che noi possiamo effettivamente agire, in maniera relativamente facile, sulle emissioni di black carbon. In particolare possiamo agire sulla fonte principale: le centrali a carbone. E su una fonte quasi analoga, i motori diesel. Ma è possibile ridurre le emissioni anche controllando la combustione della legna.
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Green economy, in Italia va a rotoli

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il governo uscente, purtroppo, ha lasciato i suoi segni sulle energie rinnovabili ma nessuno apre un dibattito su un bilancio negativo che andrebbe urgentemente corretto. In questi giorni l’Enea ha fornito dati molto accurati che dimostrano che dal 1990 il livello di efficienza energetica in Italia è diminuito in tutti i settori. Intanto i prospetti del Gse dicono che nel 2012 la quantità di pannelli installati è crollata rispetto al 2011 (si stimano 4 GW rispetto ai 9 allacciati alla rete nel 2011).
L’occupazione in tutti questi settori appare seriamente minacciata. D’altra parte il governo dei tecnici ha trattato le rinnovabili considerandole solo una spesa e come tale l’ha tagliata. Nel caso delle rinnovabili, averle considerate solo un costo ha significato ignorare il numero di imprese e posti di lavoro creati, la quantità di energia prodotta, il corrispondente calo dell’import di gas, la riduzione delle emissioni e il calo del prezzo all’ingrosso della corrente. Questo significa aver prodotto un effetto recessivo sull’economia già in drammatico rallentamento. Nel 2011, il solo fotovoltaico aveva generato, a fronte di 4 miliardi di incentivi, 39 miliardi di euro di prodotto interno lordo e 40 miliardi di investimenti.
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Cento statistiche ISTAT 2013 (anche ambientali) per capire il paese in cui viviamo

DAL SITO NOI ITALIA

Un Esempio: Rifiuti urbani raccolti
La produzione dei rifiuti rappresenta una delle problematiche ambientali con impatti immediati sulla vita quotidiana. La raccolta separata dei rifiuti permette di migliorare la fase successiva dello smaltimento, mediante un invio mirato agli impianti di recupero e/o riciclaggio, ma un ruolo importante riveste anche la riduzione dei rifiuti a monte. Nella normativa europea relativa ai rifiuti (Dir. 2008/98/CE recepita in Italia con il d.lgs. 205/2010) si sottolinea l’importanza che gli Stati membri si impegnino ad adottare le misure necessarie per ridurre la produzione dei rifiuti e la loro pericolosità. Fondamentale in tal senso risulta la definizione di una politica di progettazione ecologica dei prodotti che permetta di produrre "beni sostenibili" sempre più riciclabili, riutilizzabili e privi, o quasi, di sostanze nocive. Nel 2010 sono 537 i kg di rifiuti urbani raccolti in Italia per ogni abitante, 3,5 kg pro capite in più rispetto all’anno precedente (+0,7 per cento); interrotto, quindi, il trend decrescente iniziato nel 2007.
Questi dati serviranno a fornire indicazioni di progettualità di medio e lungo termine", ha commentato l'assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Andrea Gilardoni, durante la presentazione della ricerca, alla quale erano presenti anche Leonardo Salvemini, assessore all'Ambiente, e Filippo Grassia, assessore allo Sport.
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Chiude il servizio Radiobus, bussini notturni milanesi : fine del sogno metropolitano giallo

DALL'ECO DALLA CITTA'

A Milano nel primo decennio 2000 i cittadini più “metropolitani”, quelli che sperano ancora oggi che muoversi in città anche di notte, senza l’auto e comunque in sicurezza diventi presto un diritto per tutti, soprattutto per le donne e per chi mai potrebbe permettersi di prendere ogni sera il taxi, con le tariffe italiane, avevano sempre tifato per il successo del Radiobus. Nato nel 2000, voluto fortemente dal sindaco Albertini, espressione della volontà del Comune di promuovere un servizio di trasporto notturno (iniziava alle 20 e terminava alle 2.00) accessibile a tutti per la tariffa popolare (sotto i 4 euro) e che potesse prelevare ed accompagnare le donne sole quasi al portone di casa, il Radiobus era un taxi collettivo (un minibus da 16 posti) a chiamata, che si prenotava telefonando ad un call center e chiedendo di essere prelevati o accompagnati a tal ora in tal punto.
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Rinnovabili, come le politiche di Obama iniziano a delinearsi

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Nel recente discorso di insediamento del suo secondo mandato da presidente, Barack Obama ha fatto sperare il mondo delle energie rinnovabili, dato che ha parlato con grande enfasi della minaccia del riscaldamento globale - “fallire su questo tema sarebbe tradire i nostri figli e le generazioni future”
Ora, dopo le parole, inizia a delinearsi anche una linea d'azione: la promozione delle rinnovabili, sembra, passerà soprattutto dalla fiscalità.
Sarà la riforma della fiscalità per le aziende, ha spiegato, a essere centrale nello spingere gli investimenti verso le tecnologie pulite per creare crescita verde. “Le modalità con cui verrà fatta la riforma sulla fiscalità per le imprese può avere un effetto decisivo e di lungo termine nell'incentivare gli investimenti nelle diverse tecnologie rinnovabili negli Usa”
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Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile presentano Ecosistema Rischio Industrie

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

È ancora insufficiente l’informazione ai cittadini sui possibili rischi derivanti dalla presenza sul territorio di impianti industriali che trattano sostanze pericolose e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza.
Sono oltre 1.100 in Italia gli impianti industriali che trattano sostanze pericolose in quantitativi tali da essere ritenuti suscettibili di causare incidenti rilevanti in base alle direttive Seveso e ai decreti legislativi che le recepiscono. Impianti chimici, petrolchimici, depositi di gpl, raffinerie e depositi di esplosivi o composti tossici che, in caso di incidente o di malfunzionamento, possono provocare incendi, contaminazione dei suoli e delle acque, nubi tossiche, e che sono censiti dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in un inventario nazionale aggiornato semestralmente.
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Elezioni: ecco l'agenda degli ambientalisti per la Ri/conversione ecologica del Belpaese

DAL SITO GREENREPORT.IT

Il nuovo modello economico basato su un'economia verde e rigenerativa deve costituire il fulcro dell'agenda del futuro governo e Parlamento, valorizzando gli elementi di forza (parchi, biodiversità, patrimonio culturale, sistema della qualità), garantendo la sicurezza e l'efficienza dell'approvvigionamento energetico e favorendo l'internalizzazione dei costi ambientali per evitare che le minacce ambientali mettano a rischio anche gli asset di forza del Paese. E' indispensabile che finalmente si costruisca anche in Italia un Patto che sia basato su un nuovo paradigma che consideri come inscindibili la dimensione ecologica e quella economica e sociale dello sviluppo».
Gli ambientalisti sottolineano 6 gravi carenze nei programmi elettorali: 1. non assume centralità la grave crisi provocata dai cambiamenti climatici che impone scelte radicali di azzeramento delle emissioni in tutti settori e nel modello produttivo, nonché nelle strategie di adattamento; 2. non emerge una consapevolezza sui servizi ecosistemici garantiti dalla tutela della biodiversità; 3. non ci si pone con urgenza la questione degli indirizzi della nuova politica industriale e della riconversione post-industriale; 4.non si affronta il problema di come calcolare e valutare la ricchezza della nazione attraverso la declinazione di nuovi indicatori di benessere che superino il Pil; 5. non si fa cenno a come si pensi di intervenire per adeguare il corpus dei diritti e dei delitti ambientali; 6. non ci si sofferma sulla cronica e ormai patologica inadeguatezza della governance ambientale, dipendente in buona parte dalla progressiva liquidazione del Ministero dell'ambiente avvenuta negli ultimi 5 anni.
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Dossier Pendolaria, com'è andata?

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Venerdì 25 gennaio, si è tenuta a Torre Pellice, alla presenza di quasi 50 persone la presentazione del Dossier Pendolaria, che è una campagna di Legambiente che ha la finalità di fotografare la situazione del trasporto ferroviario pendolare in Italia. Quest’iniziativa voleva essere altresì un momento di confronto con tutte quelle realtà della società civile della valle che si stanno mobilitando contro tutti i tagli che il nostro territorio sta subendo.
Ottimi gli interventi da parte dei relatori con dati snocciolati che fanno veramente riflettere sulle affermazioni che spesso si sentono dire dai politici: “non ci sono i soldi e bisogna tagliare”. La sensazione sta volta, dati alla mano, è che i soldi vengono solo spesi male.
Rispetto al bilancio regionale, il Piemonte spende lo 0,22% per il servizio pendolare, e nonostante questo, in Italia i pendolari sono un esercito, quasi 3.000.000 in costante aumento: 20% in più dal 2007 ad oggi, nonostante la crisi e forse anche grazie alla crisi che ha obbligato tante persone a spostarsi sui mezzo pubblici per risparmiare.
E’ curioso che nessuna forza politica, soprattutto in questo periodo di elezioni si preoccupi di questa grossa fetta di paese che usa il mezzo di trasporto per lavorare o studiare.
Il Comitato Treno Vivo ci ha invece presentato, anche qui dati alla mano, le difficoltà che il povero pendolare della linea Torre Pellice - Pinerolo deve affrontare tutti i giorni. In fondo un pendolare vorrebbe servizi molto semplici come orari puntuali e treni un po’ più veloci (il tempo di percorrenza dal 2000 ad oggi è aumentato di quasi l’80%), ed evitare che un passaggio a livello non appena la temperatura cala a raggiunge i -1 grado, si blocchi con conseguente interruzione della linea ferroviaria.
Durante la serata si è discusso anche di Ospedali dove la situazione si presenta oggettivamente alquanto difficile: vendita degli Ospedali, realizzazione delle Federazioni, cartolarizzazione degli edifici, esternalizzazione di servizi essenziali, tutte cose che portano verso un'unica direzione: la privatizzazione della sanità.

In Lombardia: 1 cittadino su 10 preferisce la bici per muoversi in città

DALL'ECO DALLA CITTA'

l primo censimento dei ciclisti, realizzato nel settembre 2012, da cui emerge che un lombardo su dieci preferisce la bici a moto e auto per i propri spostamenti in città. Sinora erano state fatte osservazioni solo su singole città lombarde, tra cui Milano. Ora la rilevazione è stata davvero “regionale”, per la prima volta effettuata in tutti i 12 capoluoghi di provincia con modalità omogenee, e ha confermato dei numeri davvero incoraggianti per la mobilità sostenibile.
Questi dati serviranno a fornire indicazioni di progettualità di medio e lungo termine", ha commentato l'assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Andrea Gilardoni, durante la presentazione della ricerca, alla quale erano presenti anche Leonardo Salvemini, assessore all'Ambiente, e Filippo Grassia, assessore allo Sport.
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Saitta: "il Tribunale di Pinerolo andava salvato, il governo Monti persiste nell'errore"

DAL SITO DELLA PROVINCIA TORINO

"Stupisce l'atteggiamento del ministro della Giustizia Paola Severino che questa mattina a Torino all'inaugurazione dell'anno giudiziario ha confermato la scelta di sopprimere il tribunale di Pinerolo nonostante il riconosciuto stardard qualitativo delle servizio offerto. Il Governo Monti ha sbagliato decidendo di sopprimerlo e persiste nel suo errore senza aprirsi all'ascolto del territorio".
Dal Guardasigilli ci saremmo aspettati ben altra risposta che non l'auspicio che la Corte Costituzionale non accolga i ricorsi e non rimedi così ai loro errori".
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Moria delle api, dopo la sentenza Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare)

DAL SITO GREENREPORT.IT

Il rapporto scientifico contiene conclusioni definite "inquietanti" dalla stessa Commissione europea e dopo la sentenza definitiva dell'Efs che dichiara gli insetticidi neonicotinoidi incompatibili con fertilità e vita, Slow Food Italia, Unione nazionale associazioni apicoltori italiani (Unaapi) e Legambiente chiedono che «L'Italia ritiri immediatamente e in via definitiva l'autorizzazione all'uso dei prodotti concianti e granulari che decimano api e insetti utili e che si impegni affinché l'Ue si adegui urgentemente a quanto accertato dalla scienza».
Chi sembra meno pronto è il governo tecnico italiano forse tropo preso dalla campagna elettorale per pensare alle api. Per questo Slow Food, Unaapi e Legambiente chiedono al nostro esecutivo che si attivi per l'urgente e adeguata rivalutazione sia comunitaria e sia nazionale di tutte le autorizzazioni d'uso di preparati fitosanitari a base di insetticidi sistemici.
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Mercedes, Renault e Ford alleate per l'idrogeno

DAL CORRIERE.IT

Ford, Mercedes, Renault e Nissan alleate sulla strada dell'idrogeno. I quattro costruttori hanno annunciato un accordo di collaborazione sulla tecnologia a celle a combustibili. Simile a quello siglato pochi giorni fa fra Bmw e Toyota.
L'obiettivo è condividere i costi in un settore altamente dispendioso per mettere in commercio nel 2017 vetture a fuel cell a prezzi di mercato. Che vuol dire? Che non dovranno costare più di un'ibrida.
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Rapporto Annuale 2012: tutto quello che ha fatto Legambiente Valpellice nel 2012

CIRCOLO LEGAMBIENTE VALPELLICE

Ogni anno, come circolo di Legambiente Valpellice, prepariamo il nostro Rapporto Annuale che è un condensato di tutte le iniziative e tematiche da noi trattate durante l'anno e che consideriamo importanti.
Questo documento è stato scritto sia per i cittadini che possono capire meglio che cosa fa l'associazione, sia per gli amministratori della valle che sono per noi interlocutori indispensabili nel nostro cammino di ricerca di una migliore qualità di vita, nella coscienza che una comunità di individui passa anche attraverso la condivisione di scelte
Noi ci auguriamo che possa essere un utile strumento di confronto
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"La prima notizia è quella che conta" Ci credono anche se poi viene smentita

DALLA REPUBBLICA.IT

Hai voglia a smentire: la prima versione, nonostante sia stata corretta o confutata, resta quella impressa nella mente almeno per chi legge le notizie sul web. Il cosiddetto "Fact checking", che cerca di smascherare soprattutto su internet bufale e affermazioni false, non funziona sulle persone a cui 'piace' la notizia che legge, anche se non veritiera, neanche se è fatto in tempo reale.
Correggere false convinzioni richiede una vera e propria persuasione, non è sufficiente dare una informazione accurata. Questo spiega perché ad esempio un americano su sei ancora crede che il presidente Obama non sia nato negli Usa nonostante un fact checking più che esaustivo".
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Il lusso capitalista fa schifo!

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’italiano è bombardato da una serie di trasmissioni televisive incentrate sul glamuor-spazzatura che porta un idea troglodita del lusso, non inteso come saper godere delle bellezze del mondo, ma come ostentazione.
Poi ci sono i gourmet che NON si emozionano per la ricchezza organolettica dei cibi coltivati con amore da contadini pagati dignitosamente. Il cibo non ha storia per loro, sempre alla ricerca dei piatti a effetto
A Capodanno a Londra un cuoco da strapazzo ha proposto una cena con champagne di 50 anni, tartufo, caviale, filetto di vitello giapponese kobe (cresciuto sollevato da terra con delle fasce nella totale immobilità, e massaggiato per 8 ore al giorno. Giuro!), aragosta, selvaggina avvolta in filigrana d’oro, arrostita nel ventre di un porco estinto perché era stronzo, e per finire dei pistacchi da 5.000 euro al chilo (!!!) frutta, torta e caffé (quello fatto con semi di caffè mangiati e poi cagati da uno schifosissimo Musang delle foreste asiatiche meridionali, una sorta di gatto-scoiattolo; nome scientifico: Paradoxurus hermaphroditus. Giuro!. E giuro anche che una tazzina costa 60 euro, per via di quel retrogusto… Un po’… Come dire…). E tutta questa cena demenziale costava 45mila euro a persona.
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La rivoluzione del girovita: "Adesso siamo più magri"

DALLA REPUBBLICA.IT

"Quasi un italiano su due è in sovrappeso (45,8%), con un aumento record del 28% negli ultimi 20 anni. Ma con la crisi si registra per la prima volta un'inversione di tendenza.
"Nell'ultimo triennio - prosegue la Coldiretti - oltre 250mila persone hanno stretto la cinghia dei pantaloni e sono ora in perfetta forma".
Che la curva dell'obesità in Italia abbia smussato la sua crescita è un dato condiviso. Anche gli Usa nel 2012 hanno registrato un plateau nel numero di individui sovrappeso. I motivi ipotizzati sono due: da un lato un limite naturale ai chili che un uomo può mettere su, dall'altro le informazioni sul rapporto fra alimentazione e salute hanno iniziato a fare breccia.
Che in tempo di crisi le scelte si rivolgano a cibi di scarsa qualità è la preoccupazione anche della Società italiana di pediatria preventiva, che martedì ha lanciato il suo allarme: "Snack, merendine e bibite zuccherate sono cibi gustosi ed economici, che facilmente soppiantano legumi, pesce, frutta e verdura".
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Rifiuti tossici e salute, Balduzzi si è ricreduto

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Qualche settimana fa il ministro alla salute Renato Balduzzi ha dichiarato che a Napoli e Caserta l’incidenza tumorale sarebbe dovuta alla mala alimentazione e alla sedentarietà. Le sue parole hanno suscitato grande indignazione da parte dei comitati campani contro le discariche e di tutta la cittadinanza attiva, che ad Aversa ha contestato duramente il ministro.
Per fortuna il 22 gennaio scorso Balduzzi ha voluto incontrare di persona Padre Maurizio Patriciello (parroco di Caivano in prima linea contro gli sversamenti e i roghi di rifiuti tossici) e alcuni referenti del “Coordinamento Comitati Fuochi” per capire da vicino l’entità del fenomeno dello smaltimento illegale di rifiuti industriali e roghi tossici in Terra dei Veleni (Napoli, nord Napoli e Sud di Caserta). Il ministro ha poi visitato i luoghi degli sversamenti nelle campagne tra Caivano e la provincia di Caserta, tra scarti industriali tessili, di pellame, amianto e altri rifiuti tossici, tra roghi appena appiccati e nuovi sversamenti. Alla vista dello scempio il Ministro ha affermato in maniera chiara che “qui c’è un’altra Ilva”.
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Petizione contro la Vivisezione

DAL SITO STOPVIVISECTION.EU

STOP VIVISECTION dà la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio NO alla sperimentazione animale e di richiedere con forza all’Unione Europea un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali.
L’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea stabilisce che “l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti". Questo riconoscimento ufficiale porta in sé l'obbligo morale di rispettare i diritti fondamentali degli animali, che devono pertanto essere riconosciuti come una priorità dall'Unione europea e dai suoi Stati membri, e tutelati attraverso un coerente quadro legislativo comunitario. Da questo punto di vista, la sperimentazione animale (o vivisezione) è senza alcun dubbio una pratica inaccettabile, in quanto impone illimitato dolore e sofferenza a esseri senzienti e senza difesa.
Alle ragioni dell’etica (condivise, nel sondaggio della Commissione Ue del 2006, dall’86% dei cittadini europei), si aggiunge l’appello sempre più stringente del mondo della scienza che afferma che il “modello animale”, non predittivo per l’uomo, è privo di valore scientifico; infatti non esiste prova statistica che ne dimostri l'efficienza e l’affidabilità.
Se vuoi firmare e vuoi saperne di più: Firma

Se fossi giornalista politico cosa chiederei a chi è candidato?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Verificherei, se fossi un giornalista politico, la disponibilità da parte dei potenziali premier, all’istituzione di un Ministero delle Piccole Opere che, drenando risorse dalle inutili e cosiddette Grandi Opere, valorizzasse scelte e azioni meno visibili ma più utili ed efficaci per il territorio e le comunità locali (come la tutela del paesaggio, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la sistemazione della rete idrica ed energetica, la messa in sicurezza del patrimonio scolastico nazionale, ecc.).
Chiederei, se io fossi un giornalista politico, se il prossimo Parlamento voterà o meno una legge sul Consumo di suolo, per una moratoria che imponga a tutti i comuni italiani uno stop immediato al consumo di territorio, orientando (con risorse, incentivi e sgravi fiscali) il mercato verso la scelta ormai obbligata della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato, e il recupero delle aree dismesse.
Cercherei, se fossi un giornalista politico, di vincolare tutte le coalizioni ad un impegno certo che miri ad imporre il rispetto della legge in merito alla soglia minima di raccolta differenziata (65%) che tutti i comuni dovrebbero rispettare, avviando al contempo un piano nazionale verso rifiuti zero sui modelli pilota di Ponte nelle Alpi – Bl (90% di raccolta differenziata, produzione pro-capite di meno di 30 Kg. di rifiuti all’anno) e di Capannori – Lu (85% di r.d., porta a porta spinto con tariffazione puntuale, progetti per la riduzione alla fonte dei rifiuti).
Ma a pensarci bene, in fondo, se fossi un giornalista politico così molto probabilmente le mie domande farebbero fatica a trovare un luogo (un microfono, una pagina di giornale) o una bacheca per essere poste. Men che meno, temo, otterrebbero risposte.
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Parte da Roma il twitbattito, esperimento di democrazia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Per evitare che anche le elezioni capitoline finiscano per diventare una carovana indistinguibile di candidati inamidati, sorridenti e privi di programma, le associazioni e i movimenti romani hanno deciso di indire un dibattito a mezzo twitter per conoscere la posizione dei diversi candidati rispetto ad alcuni temi ritenuti di fondamentale importanza per i cittadini. Il twitbattito si terrà l’11 febbraio e funzionerà in questo modo:
le domande dovranno essere accompagnate dall’hashtag #TwitBattitoRM
i temi che saranno privilegiati sono la mobilità, l’urbanistica e i servizi
i candidati saranno intervistati dagli utenti di twitter a coppie di due
ad ogni domanda ci saranno due risposte: una versione short (via Twitter) e una più estesa che verrà inviata ai candidati via mail
le testate partner (ad oggi Metro e Paese Sera) pubblicheranno le risposte a ogni domanda data dai singoli al termine del twitbattito
i candidati che prenderanno parte al TwitBattito si impegnano a partecipare a un secondo confronto (che potrà svolgersi via twitter ma anche dal vivo) quando dopo le primarie o le scelte di segreteria saranno definite le candidature dei diversi schieramenti.
Per saperne di più leggi l'articolo: Ecco il twitbattito, esperimento di democrazia

Una riflessione forte sulla produzione dei nostri rifiuti e sulla sopravvivenza

DAL SITO DI YOU TUBE

Questo film è stato il vincitore di un festival del cinema in Germania.
Dura 6 minuti e non c'è bisogno di padroneggiare la lingua per capirlo.
Guardatelo fino alla fine ed ognuno commenti come vuole.
La pubblicazione di questo video vuole solo essere uno spunto di riflessione verso tutti gli sprechi alimentari, mah...
Per saperne di più leggi l'articolo: Una riflessione forte sulla produzione dei nostri rifiuti e sulla sopravvivenza

Pendolari della Valpellice: il chiarimento di Extrato sulla questione spinosa dei biglietti

Svelata la strategia europea per i carburanti puliti tra conferme e sorprese

DAL SITO GREENREPORT.IT

Obiettivo per l’Italia: 125.000 punti di ricarica entro il 2020.
Oggi la Commissione ha annunciato un ambizioso pacchetto di misure, "Energia pulita per il trasporto", per «Garantire la creazione di stazioni di rifornimento per carburanti alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all'utilizzo» e sottolinea che «Finora le iniziative prese in questo ambito avevano riguardato principalmente carburanti e veicoli, senza prendere in considerazione la distribuzione. Gli sforzi fatti per fornire incentivi sono stati insufficienti e non coordinati». Il pacchetto è composto da una comunicazione riguardante una strategia europea per i carburanti alternativi, da una direttiva sulle infrastrutture e sulle norme e da un documento di accompagnamento che descrive un piano d'azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto (Gnl) nel trasporto marittimo.
I fattori principali che ostacolano l'uso di carburanti puliti nell'Ue sono tre: l'elevato costo dei veicoli, un basso livello di accettazione da parte dei consumatori e la mancanza di stazioni di ricarica e rifornimento.
Verrà proposto un pacchetto di obiettivi vincolanti per gli Stati membri, che prevedono un livello minimo di infrastrutture per carburanti puliti come energia elettrica, idrogeno e gas naturale, nonché standard comuni a livello Ue per le attrezzature necessarie
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Cari candidati, quale futuro per il solare in Italia?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

I temi fin qui toccati (dalla campagna elettorale) dai tanti candidati alla presidenza del Consiglio, tuttavia, sono stati pochi e l’impressione è che non cambieranno da qui al voto.
Una di queste è la scadenza degli incentivi pubblici a sostegno dell’energia solare fotovoltaica.
A fine 2011 l’Italia era il secondo paese al mondo per produzione potenziale di energia solare: un risultato invidiabile per un paese che nel 2005 era fermo al palo. Il merito di questo boom è stato dei ricchi incentivi assicurati a partire del 2005 dal Conto energia, un sistema di finanziamento presente in tutta Europa che, per 20 anni, assicura fondi pubblici a sostegno della produzione di energia fotovoltaica.
Fino al 2012 gli incentivi italiani erano particolarmente alti se paragonati al resto d’Europa, a dispetto del crollo dei costi di produzione e di installazione dei pannelli registrato negli ultimi anni.
Più inaspettata è stata invece un’altra scelta del governo: l’introduzione di un tetto pari a 6,7 miliardi di euro al totale degli incentivi versati annualmente a sostegno del fotovoltaico. Una volta toccata quella soglia, in altre parole, nessun nuovo impianto potrà contare su finanziamenti pubblici.
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Taranto, Todisco: “Decreto Salva Ilva viola 17 articoli della Costituzione”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il decreto Salva Ilva, che autorizza l’Ilva a produrre e commercializzare i prodotti, viola 17 articoli della Costituzione e si pone “in stridente contrasto con il principio costituzionale della separazione tra i poteri dello Stato”. Il gip di Taranto Patrizia Todisco, nell’ordinanza con la quale ha sollevato questione di legittimità costituzionale della legge, ha rilevato che con la legge 231 del 24 dicembre scorso, “si ha una “sospensione” ingiustificata dell’operatività della legge solo per alcune imprese e non per altre. Tutto ciò sulla base di criteri eccessivamente generici”. Inoltre “per un periodo di 36 mesi in sostanza l’impresa ha la possibilità di inquinare anche se, per avventura, è possibile stabilire molto prima di tale termine che la stessa non si adeguerà alle prescrizioni stabilite dall’Aia“.
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Cronache dall'Italia in crisi: "Così siamo diventati poveri"

DAL SITO REPUBBLICA.IT

I NUMERI non rendono l’idea. Siamo assuefatti, bombardati.
Ma quasi la metà del paese non ha lavoro, lavora al nero, ha redditi sotto i mille euro. La media delle famiglie italiane guadagna meno di ventimila euro l’anno, dicono i dati ministeriali, con buona pace delle discussioni sulla patrimoniale per chi ha redditi sopra il milione o il milione e mezzo.
C’è differenza fra ventimila e un milione, una differenza così grande che genera, in chi non trova ascolto, rabbia, ostilità, fragilità, disillusione. Siamo tornati poveri, dicono i dati Istat. Più di otto milioni di italiani, una famiglia su dieci spende circa mille euro a testa al mese, la cifra sotto la quale l’Istat stabilisce la soglia di povertà relativa.
L’ascensore sociale non è solo fermo, guasto, bloccato dal malaffare e dal malgoverno. Torna indietro. Non sale: scende. I figli hanno un destino peggiore dei padri, il giovane laureato in Legge, figlio di operai del Sud, ha vergogna a dire che non sa che farsene del suo titolo, non sa come spiegarlo ai genitori. Non va avanti, non può tornare indietro.
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Nube di metandiolo a Parigi: le istituzioni ci proteggono davvero dalle vere emergenze “moderne”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Ieri mattina presto a Parigi non si respirava o, meglio, l’aria sapeva di uova marce. La gente si è svegliata dal sonno sentendo quella che è considerata essere “puzza di gas”. Panico!
Ma, a furia di non creare panico, poi si creano più danni. Mi ritornano ancora alla memoria le rassicurazioni delle autorità americane subito dopo il crollo delle Torri Gemelle: le polveri non sono pericolose per la salute. Quella dichiarazione tranquillizzante ora costa 4,7 bilioni di dollari di risarcimenti, per quanto il denaro possa risarcire guai come quelli che si sono obiettivamente e per nulla inaspettatamente verificati.
Il problema è che queste istituzioni che ci dovrebbero proteggere non hanno nessuna esperienza di vere emergenze “moderne” e non hanno protocolli per gestire gruppi enormi di persone. Credo che Parigi non abbia un piano di fuga per emergenze sanitarie. Quindi, le affermazioni che sono uscite sono solo per tutelare l‘inefficienza di queste organizzazioni. Come posso io prestar loro fede?
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Auto elettriche, la Fiat rischia di rimanere ferma al palo

DAL SITO GREENREPORT.IT

Se non ha una spina, tutto quello che conosciamo di tecnologicamente avanzato ha una batteria. Tutti quei dispositivi ai quali siamo morbosamente attaccati e che si illuminano, suonano, comunicano e si muovono contengono una batteria ed è sempre più spesso una batteria al litio.
Il costo della batteria al litio scende e scenderà sempre di più perché adempie quindi a quella regola del mercato che determina i prezzi in base alle quantità: più vendite, minor prezzo.
Inoltre le batterie al litio hanno un ciclo vita sempre più longevo, possono essere riutilizzate e riciclate, sono centinaia di volte migliori di quelle di dieci anni fa, mentre tra dieci anni saranno migliaia di volte più performanti di quelle attuali. Le batterie determineranno il successo dei veicoli elettrici perché oggi rappresentano l'unico loro difetto, ma è un tallone d'Achille destinato a durare poco.
I veicoli elettrici sono così avanzati che non è solo l'industria e l'economia ad esserne sorpresa, impreparata, lo siamo anche noi nel vedere qualcosa che potrebbe stravolgere il nostro modo di muoverci, spendere e vivere.
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Cina, smog record nel Paese che funziona ancora a carbone. Voli sospesi

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Pechino, le vie della città vecchia, strette e ancora oggi colme di persone, piccoli negozietti e vita sociale dei tempi andati, capita non di rado di incrociare o essere superati da squinternate vetture a tre ruote, che sputano fumi vari e che ospitano sul proprio retro dei piccoli cilindri neri. E’ carbone, che viene consegnato nelle vecchie case, molte ancora senza un bagno privato, per essere consumate nelle stufe interne. La Cina, seconda potenza economica del mondo, infatti, va ancora a carbone (per il 70% della sua energia).
Fuori Pechino, grandi diramazioni stradali e al carbone delle stufe, si sommano le 12 milioni di auto contate a Pechino nel 2012 (duemila nuove macchine per strada ogni giorno)
Risultato: valori di inquinamento ai limiti dell’umano. Le polveri fini supererebbero anche oggi i 600 microgrammi per metrocubo, di molto superiori ai livelli di sicurezza raccomandati dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
E così la cappa crea mal di testa, attacchi cardiaci (nelle scorse settimane molti medici hanno lanciato l’allarme) e pericoli alla salute soprattutto per i più anziani e per i più piccoli. Solo nella mattinata di mercoledì venti voli dall’aeroporto internazionale di Pechino sono stati sospesi.
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Torino, ecco il testo del Bici Plan

DALL'ECO DALLE CITTA'

Presentata in Comune dagli assessori Lubatti e Lavolta la bozza del piano urbano per la mobilità ciclista.
Il documento, che nelle sue premesse ricorda gli obiettivi sottoscritti dalla Città a favore della mobilità a due ruote (su tutti la Carta di Bruxelles che la impegna entro il 2020 a far sì che il 15% di spostamenti in città avvenga in bici), traccia intervento per intervento, i passi da compiere. La rete di piste che nel 1990 era di 33 km e oggi è di circa 175 km, dovrebbe raggiungere nei prossimi anni il traguardo di 310 km tra piste, corsie, percorsi ciclabili e zone 30.
Ma come intende il Comune non far restare il Bici Plan un semplice libro dei sogni? Il piano prevede che la Giunta stabilisca annualmente precisi step da compiere e, sempre con cadenza annuale, verifichi il loro effettivo raggiungimento.
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Sostenibilità ambientale: l'appello di Nimbus

DALL'ECO DALLE CITTA'

Chiediamo al mondo dell’informazione di rompere la cortina di indifferenza che impedisce un approfondito dibattito sulla più grande sfida della storia dell’Umanità: la sostenibilità ambientale, estremamente marginale nelle politiche nazionali degli ultimi 20 anni e ad oggi assente dalla campagna elettorale in corso.
Milioni* di articoli rigorosi, avallati da accademie scientifiche internazionali, una su tutte l’International Council for Science, nonché numerosi programmi di ricerca nazionali e internazionali, mostrano la criticità della situazione globale e l’urgente necessità di un cambio di paradigma.
Il dominio culturale delle vecchie idee della crescita economica materiale, dell’aumento del Prodotto Interno Lordo delle Nazioni, della competitività e dell’accrescimento dei consumi persiste nei programmi dei governi come unica via d’uscita di questa crisi epocale. Queste strade sono irrealizzabili a causa dei limiti fisici planetari. Una regola di natura vuole che ad ogni crescita corrisponda una decrescita. La crescita economica, con i paradigmi attuali, segna la decrescita della naturalità del pianeta. I costi economici di queste scelte sono immani e le risorse finanziarie degli stati sono insufficienti a sostenerli.
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Raccolta differenziale: cambiare si può, l'esempio di Villafranca d'Asti

DAL SITO E.R.I.C.A.

Villafranca d'Asti, è un comune di 3.139 abitanti della provincia di Asti.
A partire dal mese di aprile 2002, il Comune di Villafranca d’Asti ha deciso di cambiare il sistema di raccolta rifiuti e il sistema di pagamento dello stesso da parte dei cittadini.
La raccolta è basata su 7 raccolte separate con contenitori di piccola volumetria (240 – 660 - 1100 litri) in oltre 20 isole ecologiche nelle quali i cittadini possono conferire umido, carta, vetro, lattine e ferro, sfalci e potature da giardino, imballaggi in plastica, pannolini. La raccolta della frazione residuale è organizzata con il sistema porta a porta e i cittadini sono tenuti ad usare solo i sacchetti forniti dall’amministrazione (in plastica semitrasparente di colore viola).
La raccolta bisettimanale è fatta solo per i sacchetti conformi; quelli non conformi non sono raccolti, ma verificati e viene sanzionato il responsabile una volta identificato.
L’introduzione della tariffa puntuale ha avuto una notevole influenza sulla raccolta differenziata e sulla produzione complessiva dei rifiuti (Tabella 4).


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Legambiente boccia il Piano del Turismo del ministro Gnudi: non sembra fatto per l'Italia

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Questo piano sembra fatto per un paese qualsiasi – afferma Angelo Gentili, responsabile nazionale del settore Turismo di Legambiente – ma l’Italia non è un paese qualsiasi. Il piano Gnudi non tiene infatti conto delle specificità e delle bellezze del nostro Paese, dell'intreccio tra agricoltura di qualità e territori tutelati e di pregio, o delle suggestive specificità dei nostri centri minori.
Sembra non considerare affatto l'importanza di un turismo diffuso, capace di restituire una sorta di modello unico italiano che conserva straordinarie capacità di ripresa nonostante il momento di grave crisi. L'obiettivo centrale del piano è infatti il rilancio delle grandi strutture con una logica datata e perdente, oltre che non adatta per il sistema Italia”.
Occorre puntare su tutte le forme di turismo diffuse e sulla valorizzazione della bellezza declinata in molti modi diversi nel nostro territorio. Bisogna investire su quella parte dei nuovi turismi, che è oggi in crescita e che vede un viaggiatore attento alla sostenibilità ambientale, alle peculiarità storiche e paesaggistiche dei nostri territori. Ma di tutto questo non c'è traccia nel Piano del Turismo proposto dal ministro Gnudi, che ripropone formule ormai obsolete e prive di efficacia anche dal punto di vista economico, arrivando addirittura a ipotizzare la nascita di “nuove Costa Smeralda””.
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Campagna elettorale: dove è finito il clima?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Rispetto a quattro anni fa spicca il balzo della quota rinnovabile dal 7,4 al 13,3%, il calo del petrolio dal 42,6 al 37,5% e quello più contenuto del gas (dal 35,9 al 34,6%). Nel mese di novembre appena terminato il mercato elettrico ha registrato la flessione più consistente da tre anni ad oggi con le vendite delle centrali termoelettriche calate del 22,8% rispetto a novembre 2011, a fronte di un aumento del 33% delle rinnovabili.
Qualcosa di epocale sta avvenendo e sembrerebbe un buon punto di partenza per riflettere sulle scelte energetiche in campagna elettorale e lanciare con coraggio anche in Italia un cambio di marcia a sostegno delle azioni per il clima e la salute. Lo ha fatto Obama nel suo discorso inaugurale da Presidente al secondo mandato
La campagna elettorale appena incominciata invece si concentra sulle poltrone, sulle alleanze e gli schieramenti. Vanno in cavalleria le proposte su agricoltura, urbanistica, filiere a chilometro zero, protezione del territorio, trasporti, riduzione delle emissioni e sostegno alle fonti rinnovabili, che pure interessano le discussioni della gente comune, ma non rimbalzano mai dai tweet dei capolista, ossessivamente occupati dalla geometria delle future coalizioni.
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Reati contro i No Tav? Quelli non fanno notizia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

C’è una storia che possiamo definire “minore” rispetto alla Tav. È la storia di tutti i reati che sono stati commessi contro i No Tav e che non troveranno mai un colpevole. Perché, ahimé, la giustizia e l’informazione qui in valle paiono proprio essere a senso unico.
Certo, mi si dirà, anche Antonio Ferrentino ha subìto atti vandalici. Peccato che quando a subire il taglio dei pneumatici è Ferrentino – a suo tempo presidente della Comunità Montana e fiero oppositore della Tav, poi fulminato sulla via di Damasco ed ora Sì Tav – la cosa faccia notizia e Stefano Esposito (deputato Pd, ndr) si scagli contro il clima di intimidazione, mentre se a subire il taglio dei pneumatici è un tale No Tav di nome Giovanni Vighetti la cosa passi del tutto inosservata. Da un lato c’è l’intimidazione. Dall’altra? Da una parte lo sdegno. Dall’altra?
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Inchiesta Tav a Firenze, Legambiente: «Fermare i lavori e tornare alla soluzione in superficie»

DAL SITO GREENREPORT.IT

Il "terremoto" giudiziario che sta interessando Firenze e la Toscana nasce anch'esso sotto terra, dove da qualche tempo e tra molte incertezze sono iniziati gli scavi per il sottoattraversamento ferroviario della Tav, il progetto che prevede la costruzione di una galleria di sei chilometri per "bypassare" la città e consentire la realizzazione del cosiddetto passante, parte del Nodo fiorentino dell'alta velocità.
Il malaffare non ha comunque nulla a che vedere con la sostenibilità di un progetto o con le "disattenzioni" delle istituzioni.
Legambiente: «Non è mai troppo tardi - ha dichiarato Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana - Non basta ricostituire l'Osservatorio Ambientale sui lavori che la talpa Monna Lisa dovrebbe compiere nel sottosuolo di Firenze. Questo è un adempimento necessario, ma sostanzialmente burocratico e non sufficiente. L'esigenza vera è, invece, che tutti si assumano le proprie responsabilità, morali e politiche. Ammettendo, finalmente, che il progetto di sottoattraversamento della città gigliata è sbagliato, costosissimo e dannoso per la collettività.
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Francia: deraglia un treno carico di uranio

DAL SITO GREENREPORT.IT

E' deragliato un vagone che trasportava uranio naturale impoverito, cioè l'ossido di uranio (U3O8) che si presenta sotto forma di polvere e che Areva, proprietaria del carico, assicura sia «Stabile, incombustibile, non solubile nell'acqua e non corrosivo». La multinazionale di Stato del nucleare francese ammette però che il materiale è radioattivo, anche se ad un livello basso. I vigili del fuoco, arrivati sul luogo dell'incidente con un veicolo speciale, hanno accertato che per il momento non c'erano fughe radioattive dal vagone carico di uranio.
Il pensiero degli antinucleari francesi e italiani è andato subito ai treni carichi di scorie nucleari che partono da Saluggia per raggiungere La Hague, e in molti si chiedono cosa succederebbe se uno di quei convogli con materiale altamente radioattivo subisse lo stesso incidente capitato ieri alla stazione di Saint-Rambert-d'Albon.
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Legambiente Valpellice: 25 gennaio ore 21 presentazione Dossier Pendolaria

CIRCOLO LEGAMBIENTE VALPELLICE

venerdì 25 gennaio ore 21 presso la sala consiliare del comune di Torre Pellice, il circolo Legambiente Valpellice, con il patrocinio e la partecipazione del comune, ha organizzato la presentazione del Dossier Pendolaria che è una campagna nazionale con la finalità di fotografare la situazione del trasporto ferroviario pendolare in Italia.
Da questo dossier è emerso, ed è stato argomento sui quotidiani nazionali, che la linea Torre Pellice - Pinerolo ha raggiunto il poco ambito 3° posto nella classifica dei disservizi e per questo motivo ci sembrava d'uopo organizzare una serata sul nostro territorio.
Purtroppo la nostra Valle (ma la stessa cosa si può dire per il Pinerolese) oltre a restare sempre più emarginata a seguito di un cattivo servizio di trasporti, tema centrale della campagna Pendolaria, sembra rientrare in un disegno di dismissione totale: chiusura Comunità Montana, chiusura Ospedale, tribunale e camera di commercio sempre più lontane.
Allontanano i servizi e tolgono i mezzi per raggiungerli.
Alla luce di queste problematiche ci piacerebbe che alla serata di venerdì prossimo si parli anche di Ospedale, Scuola e che possa essere un momento di confronto con tutte quelle realtà della società civile che si stanno mobilitando contro questi tagli.
Per saperne di più leggi il Comunicato Stampa: Presentazione Pendolaria
Gauarda il Volantino: Valpellice fine corsa?

Presa la banda dei ladri di carta Mancano seimila tonnellate

DALLA STAMPA.IT

Cinque arrestati e il titolare di una cartiera denunciato. Smantellato un segmento di un’organizzazione che si occupa del riciclaggio illegale di carta, prelevata dai contenitori dei condomini della periferia Nord e Sud.
«Abbiamo notato un forte calo dei rifiuti cartacei nei cassonetti di nostra competenza, una diminuzione di oltre il 10 per cento, a fronte di un meno 5 per cento degli altri prodotti, che la gente butta via meno a causa della crisi»,
«I nostri dati indicano seimila tonnellate in meno raccolte rispetto al 2011, che equivalgono a circa 1 milione di euro di mancato incasso.
Carta e cartone possono valere una modesta fortuna, se commerciate in buone quantità. Sono quotate dai 30 ai 50 euro alla tonnellata (60-80 il cartone).
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Piove sul carbone: a Brindisi l’Enel rischia il buio. Ma il rimedio è fuorilegge

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Fra dieci giorni, migliaia di pugliesi rischiano di rimane al buio. Ed Enel, da parte sua, a Brindisi, corre il pericolo di impantanarsi, perdendo la certificazione di qualità ambientale di cui si fregia. Non solo. Un altro capitolo è pronto ad arricchire, a sorpresa, la saga giudiziaria sull’inquinamento derivante dalla centrale a carbone di Cerano, tra le più grandi d’Europa. Sono queste le conseguenze più immediate che potrebbe avere l’allagamento del nastro trasportatore, dopo il nubifragio del 15 gennaio scorso. L’impianto termoelettrico, infatti, ha un’autonomia che non supera le due settimane.
Enel ci stava provando a rimediare in tutta fretta alla piena, che ha paralizzato quello che è l’esofago della centrale Federico II. Lo stava facendo senza dire niente a nessuno. Senza chiedere autorizzazioni. Senza preoccuparsi di non far arrivare in porto acque ormai, presumibilmente, contaminate dalle polveri di carbone. “Un comportamento inspiegabile, singolare, da piccola azienda a conduzione familiare”, chiosa il direttore di Arpa Puglia, Giorgio Assennato.
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Inquinamento da mercurio: firmato a Ginevra l’accordo internazionale

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Raggiunto a Ginevra l’accordo tra 140 paesi per un trattato internazionale legalmente vincolante per limitare l’uso di mercurio, sostanza gravemente tossica per la salute umana. Una lunga, dura settimana di negoziati, coordinati dall’agenzia Onu per l’Ambiente (UNEP), conclusa la mattina di sabato all’alba, che ha prodotto un testo lungamente atteso dalle associazioni ambientaliste.
I danni di questo elemento (in particolare del metilmercurio, MeHg, la forma in cui questo composto si trova nell’ambiente), provoca tumori, malattie respiratorie, perdita dei denti e infezioni cardiovascolari.
Con il nuovo accordo ONU siglato a Ginevra aumenteranno i controlli sulle emissioni e verrà limitato l’uso di mercurio in un numero elevato di prodotti, dal bando globale dei termometri (in Italia già in vigore), alle amalgama dentali usate per le otturazioni, all’uso nelle lampadine a basso consumo.
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Rifiuti in Valle d'Aosta. Il Governo impugna la legge regionale approvata dopo il referendum

DALL'ECO DALLE CITTA'

Nella seduta di venerdì 18 gennaio, il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’impugnativa della legge regionale valdostana numero 33 del 2012, approvata dopo il risultato del referendum del 18 novembre 2012 che ha bocciato la costruzione del pirogassificatore.
ome spiega una nota della Regione, nella scheda dell'impugnativa della legge in materia di rifiuti, "non risulterebbe ammissibile la procedure referendaria propositiva, in relazione a quanto previsto dall'articolo 15 dello Statuto speciale".
Legambiente Valle d'Aosta considera "apprezzabili e condivisibili" le dichiarazioni dell'assessore regionale all'ambiente Manuela Zublena. "La strada è tracciata - ha spiegato Legambiente - gli scenari alternativi agli inceneritori sono in fase di verifica: indietro non si torna".
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Piemonte: Cota, “Fuga per la vittoria”

DALLO SPIFFERO.COM

Roberto Cota guiderà le liste della Lega Nord alla Camera nelle due circoscrizioni del Piemonte (l'ex ministro all'Economia Giulio Tremonti capolista al Senato).
Ma giura che non si tratta affatto di un disimpegno né presente né futuro dalle responsabilità di governo. «Non abbandonerò la Regione, resterò a fare il Presidente fino alla fine del mandato», assicura il governatore cercando di contrastare la vulgata che la sua scelta nasconda l’intenzione di mollare la poltrona al piano nobile di piazza Castello o, quanto meno, quella di assicurarsi un “paracadute” nel caso, nient’affatto ipotetico”, che il quadro politico locale possa precipitare. A onor del vero, pochi ci credono ma va registrata correttamente la solenne promessa: “resterò fino alla fine”. Dipende quale e quando sarà questa fine, ovviamente.
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Energia elettrica al 100% con meno dell’1% del territorio. Studio WWF

DAL STO QUALENERGIA.IT

Lo studio, “L'atlante del fotovoltaico” (Solar PV Atlas Solar Power in Harmony with Nature), redatto in collaborazione con tre aziende del settore fotovoltaico (First Solar, 3Tier e Fresh Generation) dimostra attraverso sette casi - in sei Paesi e una regione: Indonesia, Madagascar, Messico, Marocco, Sud Africa, Turchia, e lo stato indiano del Madhya Pradesh - che basterebbe meno dell'1% della superficie globale del suolo per soddisfare il totale della domanda di energia elettrica prevista nel 2050, anche se si generasse elettricità esclusivamente tramite energia fotovoltaica.
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Con la bici si risparmia più di uno stipendio!

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Da qualche giorno gira sui social network un’immagine che dice: “vuoi uno stipendio in più? chiedimi come”. Sullo sfondo compare la sagoma di una bicicletta e ai piedi dell’immagine una specie di didascalia: “Usando la bici invece dell’auto risparmierai un minimo di 1.500 euro all’anno
In realtà, secondo l’ultimo rapporto di Federconsumatori l’automobilista italiano spende una media di 4.628 euro all’anno solo per il mantenimento della propria auto, cifra che diventa 7.073 euro se si considerano anche bollo, costo di acquisto e ammortamento.
In più ci sono i costi dell’automobile che però vengono sostenuti dalla società nel suo insieme: sono i costi sanitari per curare le malattie causate dall’inquinamento, le inefficienze generate dal traffico, il costo degli incidenti stradali, del riscaldamento globale e del rumore.
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Gaeta: sono tornate le rotte delle navi dei veleni?

DAL FATTO QUOTIDIANO


Da un punto di vista strettamente formale la vicenda potrebbe apparire come una sorta di peccato veniale. “Non abbiamo trovato rifiuti pericolosi”, spiegano dai vertici dell’Arpa Lazio. Di fatto, però, le 2800 tonnellate di materiale ferroso non rispettano le specifiche imposte dalle norme comunitarie per esportare senza problemi materiale da recupero. Troppo contaminato. Ma è seguendo la filiera che ci si imbatte in tanti elementi troppo sospetti. I primi di dicembre dello scorso anno una lunga fila di camion provenienti in buona parte dall’area del Casertano avevano iniziato ad accumulare i rifiuti ferrosi sulla banchina del porto di Gaeta. Decine di camion, in un viavai che sembrava non terminare più.
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Valpellice: manifestazione contro chiusura Ospedali della Valle


GLI AMMINISTRATORI DEI COMUNI  -  LE CHIESE LOCALI - LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI – LE ASSOCIAZIONI LOCALI

MANIFESTAZIONE

A DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA E DEI PRESIDI SANITARI DEL TERRITORIO

INCLUSE LE VALLI MONTANE

NEL NOSTRO TERRITORIO SONO A FORTE RISCHIO

GLI OSPEDALI DI TORRE PELLICE E POMARETTO

E LA RSA DI BIBIANA

COMPATTI CONTRO LE DECISIONI DI CHIUSURA
DELLA REGIONE PIEMONTE
IL 29 GENNAIO ALLE ORE 11.00  A TORINO

IN VIA ALFIERI 15 PRESSO LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE A DIFESA

DELLA SANITA’ PUBBLICA E DEI
SERVIZI IN MONTAGNA

CONTRO QUALSIASI ULTERIORE TAGLIO
PER IL VIAGGIO ABBIAMO PREVISTO UN PULMAN CON FERMATA ALLE ORE 9,10 A VILLAR PELLICE PRESSO LA PIAZZA DEL MERCATO, COSTO € 8,00 PRENOTAZIONE ENTRO VENERDI’ 25 ORE 14,00 PRESSO GLI UFFICI COMUNALI TEL. 0121-930712. IL RIENTRO E’ PREVISTO PER LE ORE 16,00

Il 2014 sarà l'Anno europeo contro lo spreco alimentare

DALL'ECO DALLE CITTA'

Grazie a una campagna avviata dalla bolognese Last Minute Market, l'Europa ha deciso di avviare una serie di iniziative per contrastare lo spreco alimentare.
Un fenomeno, quello del cibo ancora buono che finisce nella pattumiera, di proporzioni sempre più allarmanti: secondo alcune stime, addirittura il 50% dei prodotti alimentari che finiscono sul mercato europeo si perde lungo la filiera quando è ancora commestibile, trasformandosi inesorabilmente in rifiuto. Uno studio pubblicato dalla stessa Commissione Ue, inoltre, stima la produzione annuale di rifiuti alimentari nei 27 Stati membri a circa 89 milioni di tonnellate, ossia 179 kg pro capite, con un'elevata variabilità fra i singoli paesi e i vari settori, senza contare gli sprechi a livello di produzione agricola o le catture di pesce rigettate in mare.
Secondo i dati elaborati da Last Minute Market, la società spin-off dell'Università di Bologna che ha promosso a Bruxelles la campagna “Un anno contro lo spreco“, solo per quanto riguarda il settore domestico nel nostro paese va perduto in media il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati. Quasi 1.700 euro di spesa alimentare ancora perfettamente commestibile. Un danno ambientale ed economico che l'Europa sembra non più disposta a tollerare.
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Il Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica: 14 domande ai partiti

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Il Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica ha inviato ai partiti 15 domande sulla Strategia Energetica Nazionale e sullo sviluppo del settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
D 3 - Concordate sulla priorità da assegnare all’approvazione di un ddl fiscale che introduca la carbon tax e preveda una graduale uscita dal sistema dei benefici fiscali, diretti e indiretti, a favore delle fonti fossili?
D 5 - Siete disponibili ad approvare immediatamente un provvedimento che per l’edilizia nuova o soggetta a ristrutturazioni rilevanti, sia essa pubblica o privata, anticipi allo 01.01.2016 l’adozione della Direttiva 2010/31/UE sui “quasi zero energy building”, come già deciso nel Regno Unito?
Domanda 12 - Vi impegnate a sostenere lo sviluppo dell’energia termica da fonti rinnovabili e se sarà necessario ad adeguare misure e stanziamenti previsti dal Decreto 28 Dicembre 2012 per questo scopo?
Per saperne di più leggi l'articolo: Il Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica: 14 domande ai partiti

Ilva, Tribunale del Riesame: “La legge in contrasto con la Costituzione”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Per il tribunale del Riesame di Taranto, la legge “salva Ilva” è in “contrasto con gli articoli 3, 24, 102, 104 e 112 della Costituzione nella parte in autorizza ‘in ogni caso’ la società Ilva spa di Taranto” alla commercializzazione dei prodotti finiti e semilavorati sequestrati il 26 novembre dello scorso anno.
I magistrati hanno motivato la decisione spiegando che l’articolo 3 della legge voluta dal ministro dell’ambiente Corrado Clini “presenta evidenti profili di contrasto innanzitutto con articolo 3 della Costituzione, ossia il principio di uguaglianza, dal momento che identici fatti-reato, se commessi alcune imprese, possono determinare il sequestro del prodotto del reato medesimo e la conseguente incommerciabilità di beni, se commessi, invece, da Ilva spa non comportano analogo effetto.
Per saperne di più leggi l'articolo: Ilva, Tribunale del Riesame: “La legge in contrasto con la Costituzione”

Alessio Ciacci, Personaggio Ambiente: un movimento che cresce

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Alessio Ciacci, assessore all’ambiente del Comune di Capannori, è il nuovo Personaggio Ambiente 2012. Per l’assessore toscano, è “la vittoria di un movimento che cresce”, ricordando come la strategia Rifiuti Zero a Capannori abbia creato decine di posti di lavoro, risparmi sui costi di smaltimento, benefici ambientali enormi e tanta partecipazione cittadina.
“Oggi Rifiuti Zero – afferma Ciacci – ha contagiato centinaia di movimenti, comitati, associazioni, oltre 120 Amministrazioni comunali dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, più di 3 milioni di cittadini e reti di collaborazione in tutto il mondo. Rifiuti Zero è una delle strategie indispensabili alla costruzione di prospettive di sostenibilità per la nostra civiltà. In un mondo finito e con crescenti crisi di approvvigionamento per materie prime ed energia non ci possiamo più permettere, come succede in Italia, di sprecare oltre il 60% dei materiai post-consumo in discariche o inceneritori”.
La buona politica fatta di progettualità sostenibili e che rendono protagonisti i cittadini crescono in un’Italia dove invece è purtroppo in continuo aumento la sfiducia verso le istituzioni.
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Centrale a carbone Brindisi Nord: Legambiente Puglia propone un progetto alternativo

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Per la centrale termoelettrica di Brindisi Nord la A2A, socio di riferimento di Edipower, dopo il 2015 prospetta l’esercizio di un solo gruppo da 320 Mw (ed è l’unico punto di connessione con il piano industriale per Moncalfone), da alimentare in co-combustione con carbone e Combustibile Solido Secondario (CSS), senza indicare la relativa classe di appartenenza, che altro non è che il CDR, noto come combustibile secco derivante dai rifiuti urbani.
La proposta Legambiente: "Non solo bonifica ma distretto tecnologicamente avanzato delle fonti rinnovabili impiegando i lavoratori di Edipower"
«In seguito all’intervento di bonifica – spiegano Francesco Tarantini e Fabio Mitrotti, rispettivamente presidente di Legambiente Puglia e presidente del Circolo di Legambiente Brindisi - Legambiente propone di creare, nell’area di insediamento dei gruppi della centrale da dismettere e con il diretto coinvolgimento della stessa A2A, un distretto tecnologicamente avanzato delle fonti rinnovabili finalizzato alla ricerca, alla sperimentazione, alla produzione e commercializzazione di componenti ed alla realizzazione di un impianto fotovoltaico o termodinamico con nano componenti, in sostituzione del gruppo da 320 Mw fumosamente presentato da A2A. Tutto ciò impiegando nella fase di bonifica, costruzione e gestione del Distretto i lavoratori di Edipower».
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Inquinamento, siamo tutti dei lemming?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Non c’è supporto scientifico solido, ma l’immaginazione popolare vuole che i lemming, piccoli roditori artici, si comportino in una maniera particolare: quando la loro colonia diventa troppo grande e quindi il cibo comincia a scarseggiare, si suicidano. In massa si avviano verso il mare dove trovano la morte per annegamento. Se la cosa risponde a verità, nel loro Dna ci sarebbe un’istruzione che fa scattare un’attrazione incoercibile verso il mare dove troveranno la morte. Il problema è “sono consapevoli che vanno verso la morte?
Anche noi umani ci siamo trasformati in lemming: ci stiamo suicidando in massa e temo che pochi se ne rendano davvero conto.
Abbiamo modificato l’ambiente in cui viviamo tanto da cambiare il clima. Cataclismi meteorologici come uragani, inondazioni e quant’altro sono sempre più all’ordine del giorno. Abbiamo visto a dir poco insolite tempeste tropicali a New York. L’uomo con le sue attività ha inquinato l’aria tanto da renderla in alcuni casi non più idonea ad essere respirata. Abbiamo avvelenato l’acqua ed il suolo tanto da rendere questo ambiente non più ospitale per la vita. Ci ammaliamo più spesso e ci ammaliamo sempre di più di malattie infrequenti quando non sconosciute del tutto, o ci ammaliamo di malattie mai prima riscontrate insieme – sindromi nel linguaggio medico – malattie che portano più o meno lentamente alla morte.
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Dossier Legambiente: Mal’aria di città 2013

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Alessandria, Frosinone, Cremona e Torino guidano la classifica delle polveri in città. La Pianura Padana si conferma zona critica con 18 città tra le prime 20 posizioni ma smog e rumore colpiscono tutto il Belpaese. Legambiente: “Interventi immediati per città più vivibili, moderne e sicure".
Il 2013 è stato denominato “anno europeo dell’aria”. Nel nostro caso però, “anno europeo dello smog” sarebbe stato forse più realistico e appropriato viste le performance delle città italiane in termini di inquinamento atmosferico: nel 2012 in tutti i principali centri urbani sono stati superati i livelli di polveri fini (PM10).
Per il pericoloso PM2.5 (frazione delle polveri, con diametro inferiore ai 2,5 micron), nonostante il monitoraggio sia obbligatorio già dal 2011 e sia fissato il valore obiettivo di 25 microgrammi/metro cubo come media annuale, ancora oggi sono disponibili i dati di poche città.
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Dati della Provincia di Torino: Pinerolo compresa

IL MIGLIOR DISCORSO DEL MONDO - Presid Josè Mujica

DA YOU TUBE

Guardate questo video di un discorso pronunciato da Pepe Mujica, presidente dell’Uruguay, alla Conferenza per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nel giugno 2012 a Rio de Janeiro. E’ interessante come un politico possa parlare così di politica, di mercato, di ambiente, di felicità. E’ accusato di essere demagogico “al contrario”, ma intanto dà un bell’esempio di vita da presidente, vivendo modestamente e devolvendo quasi tutto il suo stipendio in beneficenza.
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Gratis sui mezzi pubblici, si può fare, l'esempio di Tallin

DAL SITO CLICKMOBILITY.IT

Tallinn - La capitale dell'Estonia conta 420 mila residenti, che dall'inizio del 2013 posson usufruire gratuitamente del trasporto pubblico urbano. Ai residenti è richiesto, unicamente, di acquistare una carta verde al costo di 2 euro.
Nel marzo 2012 è stato indetto un referendum sull'abolizione delle tariffe dei trasporti pubblici, la maggior parte dei cittadini che si è recata alle urne ha votato favorevolmente e considerato che i ricavi della vendita dei biglietti coprivano appena un terzo dei costi di gestioni della rete la giunta comunale ha valutato positivamente la possibilità di rendere gratuito il servizio, preventivando una perdita di circa 12 milioni di euro alle casse comunali: «Con questa scelta Tallinn salvaguarderà la coesione sociale garantendo pari opportunità di muoversi ai cittadini di ogni strato sociale – si legge in un comunicato del Comune – Per molti automobilisti il trasporto pubblico gratuito sarà un forte incentivo a lasciare a casa la propria vettura. Ciò permetterà di ridurre l’inquinamento e il rumore e sul lungo periodo miglioreranno gli standard di vita di tutti i cittadini»
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Contro la chiusura degli ospedali valdesi: dal tempio alla piazza

DAL SITO DI RIFORMA

Come la raccolta firme, anche la manifestazione di sabato scorso era stata pensata come un momento per «tastare» il polso della situazione, per capire quanto la gente fosse attenta e interessata al problema, grave, della chiusura degli ospedali e della revisione della sanità piemontese tutta. La risposta è stata forte e decisa. Neppure la Ced, attraverso le parole del suo presidente, il pastore di Bobbio Pellice Gregorio Plescan, si aspettava e sperava un’affluenza del genere.
Venendo ai numeri di sabato, non si può certo rimanere delusi ma si è soltanto all’inizio, un buon punto di partenza. Nonostante la giornata fredda e nebbiosa erano più di 600 le persone presenti dentro e fuori dal tempio e durante la manifestazione la Ced ha comunicato che le firme raccolte nelle varie chiese sono state più di 6000. Un segnale che la popolazione del territorio inizia a sentire questo problema in modo diverso rispetto a qualche tempo fa e ci si sta rendendo conto di quanto sia importante salvaguardare questo servizio.
Sicura per il 29 gennaio è la manifestazione, sempre a Torino dei sindaci anche perché il direttore generale dell’AslTO3 si è dichiarato disposto a parlare con essi.
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Avvelenamento da piombo come spiegazione della violenza

DAL FATTO QUOTIDIANO

Vi ricordate della vecchia benzina “super”, quella “rossa”? Si, proprio quella che era praticamente l’unico carburante che si usava fino agli anni 1990. Si cominciò ad eliminarla a partire dal un decreto del 1994 ed è poi stata proibita definitivamente nel 2002.
Il piombo è tossico per l’organismo umano e la sua eliminazione dalla benzina era inevitabile. In forti dosi, il piombo provoca la malattia detta “saturnismo” che causa guai come l’anemia, deformazioni ossee, danni cerebrali e può portare alla morte. Era una cosa di cui già soffrivano gli antichi romani che avevano preso la cattiva abitudine di usare recipienti di piombo per uso alimentare.
Non sembra che ci siano dati disponibili per l’Italia, ma l’ondata di violenza che ha colpito le città degli Stati Uniti negli anni ’90 si correla molto bene con l’avvelenamento da piombo. In primo luogo con la quantità di piombo nell’ambiente come risultato sia dell’uso della benzina super, sia di vernici al piombo nelle case e altri fattori. Poi, c’è una correlazione diretta fra la probabilità di commettere un crimine violento e la quantità di piombo misurata nel sangue.
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Spesi male i fondi europei per l'efficienza energetica

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Italia bocciata sull'utilizzo dei fondi europei per l'efficienza energetica: la Corte dei Conti Europea ha esaminato i risultati dei 5 miliardi spesi dai Paesi membri in efficienza energetica, valutando gli investimenti con un'indagine sui tre Paesi che hanno maggiormente attinto ai fondi UE, Italia, Repubblica Ceca e Lituania. Il giudizio è negativo: gli obiettivi di investimento in termini di costi-benefici, che dovrebbero idealmente realizzare il massimo risparmio energetico al minimo costo, non sono stati raggiunti.
La motivazione? Secondo la Corte, i progetti selezionati dalle autorità per il finanziamento degli Stati membri non avevano “obiettivi ragionevoli in termini di costi-efficacia”, come per esempio il costo per kWh risparmiato.
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La crisi è ecologica. Le altre crisi una conseguenza

DAL FATTO QUOTIDIANO

La Terra, che ha la capacità di reagire alle piccole modifiche, cercherà di mantenere la situazione dei suoi componenti entro valori vitali, ma la sua capacità ha dei limiti. Infatti l’Ecosistema totale si comporta come un essere vivente: anche un organismo umano ha la possibilità di riportare la temperatura interna entro la fascia 36-38 gradi che gli consente di vivere, ma se qualcosa forza la temperatura fuori da quella fascia per tempi apprezzabili, non riesce a riportarsi in situazione vitale, ed è la fine. Così avviene per la Terra e per i complessi (ecosistemi) che ne fanno parte.
Ecco i principali guasti di questa crisi globale:
- Spaventosa sovrappopolazione umana e crescita continua;
- Perdita della biodiversità, unica garanzia di mantenimento dello stato stazionario e vitale;
- Distruzione delle foreste e di altri ecosistemi (paludi, savane, ecosistemi acquatici, Oceani, ecc.): enorme consumo di territorio;
- Alterazione dell’atmosfera terrestre.

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Ilva: ‘Babbo, uccidi il mostro!”, il titolo shock di un disegno di un bimbo di Taranto

DAL FATTO QUOTIDIANO

Il disegno raffigura una minacciosa ciminiera che appesta l’aria e che sparge i veleni ed un babbo, parimenti imponente, che si appresta ad abbatterla; il bimbo, autore del disegno, sa bene, purtroppo, ciò di cui parla e che raffigura in quanto affetto egli stesso da un cancro.
E’ stato fornito innanzi tutto un aggiornamento del problema ambiente-salute in relazione all’infanzia sulla base della più recente letteratura scientifica: citiamo ad esempio la presenza di oltre 300 sostanze chimiche estranee già nel cordone ombelicale che indubbiamente si correla con l’incremento dei tumori nei bambini (di cui il nostro paese detiene un ben triste primato), i vantaggi economici per la riduzione dell’esposizione a mercurio e piombo che tanto impattano sullo sviluppo neuropsichico, ma anche i benefici che fortunatamente il latte materno mantiene pur in presenza di contaminazione ambientale, benefici di cui nessun bambini deve essere privato, specie nelle aree a rischio.
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Nuova mobilità: Pedalapapà! - Chi sono

DALL'ECO DALLE CITTA'

Eco dalla Città ospita le testimonianze di Luigi Bosio, papà di due bimbi che in alternativa all'auto ha scelto di acquistare un “carretto-traino” per la bici da utilizzare per gli spostamenti casa-nido-lavoro. On line il primo racconto
Mi chiamo Luigi e sono papà di due bimbi di dieci mesi, Alessandro e Federico. Come potete immaginare i figli sono una cosa stupenda, ma richiedono molto impegno, ancor di più perché sono gemelli. Ovviamente, comportano un grande investimento economico. Recentemente io e mia moglie, che rientrerà nel mondo del lavoro, ci siamo interrogati sulla necessità di acquistare una seconda auto perché la gestione famigliare richiede più mezzi di trasporto, soprattutto per i bimbi, che vanno al nido. Dopo qualche riflessione soprattutto economica, mi è venuta un’idea bizzarra, almeno per il nostro Paese: acquistare un “carretto” da attaccare alla bicicletta da utilizzare per gli spostamenti casa-nido-lavoro e viceversa e, in generale, per tutti gli spostamenti urbani immaginabili: la gita al parco, la spesa settimanale, il mercato del sabato ecc.....
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