Cari candidati, quale futuro per il solare in Italia?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

I temi fin qui toccati (dalla campagna elettorale) dai tanti candidati alla presidenza del Consiglio, tuttavia, sono stati pochi e l’impressione è che non cambieranno da qui al voto.
Una di queste è la scadenza degli incentivi pubblici a sostegno dell’energia solare fotovoltaica.
A fine 2011 l’Italia era il secondo paese al mondo per produzione potenziale di energia solare: un risultato invidiabile per un paese che nel 2005 era fermo al palo. Il merito di questo boom è stato dei ricchi incentivi assicurati a partire del 2005 dal Conto energia, un sistema di finanziamento presente in tutta Europa che, per 20 anni, assicura fondi pubblici a sostegno della produzione di energia fotovoltaica.
Fino al 2012 gli incentivi italiani erano particolarmente alti se paragonati al resto d’Europa, a dispetto del crollo dei costi di produzione e di installazione dei pannelli registrato negli ultimi anni.
Più inaspettata è stata invece un’altra scelta del governo: l’introduzione di un tetto pari a 6,7 miliardi di euro al totale degli incentivi versati annualmente a sostegno del fotovoltaico. Una volta toccata quella soglia, in altre parole, nessun nuovo impianto potrà contare su finanziamenti pubblici.
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