Elezioni: ecco l'agenda degli ambientalisti per la Ri/conversione ecologica del Belpaese

DAL SITO GREENREPORT.IT

Il nuovo modello economico basato su un'economia verde e rigenerativa deve costituire il fulcro dell'agenda del futuro governo e Parlamento, valorizzando gli elementi di forza (parchi, biodiversità, patrimonio culturale, sistema della qualità), garantendo la sicurezza e l'efficienza dell'approvvigionamento energetico e favorendo l'internalizzazione dei costi ambientali per evitare che le minacce ambientali mettano a rischio anche gli asset di forza del Paese. E' indispensabile che finalmente si costruisca anche in Italia un Patto che sia basato su un nuovo paradigma che consideri come inscindibili la dimensione ecologica e quella economica e sociale dello sviluppo».
Gli ambientalisti sottolineano 6 gravi carenze nei programmi elettorali: 1. non assume centralità la grave crisi provocata dai cambiamenti climatici che impone scelte radicali di azzeramento delle emissioni in tutti settori e nel modello produttivo, nonché nelle strategie di adattamento; 2. non emerge una consapevolezza sui servizi ecosistemici garantiti dalla tutela della biodiversità; 3. non ci si pone con urgenza la questione degli indirizzi della nuova politica industriale e della riconversione post-industriale; 4.non si affronta il problema di come calcolare e valutare la ricchezza della nazione attraverso la declinazione di nuovi indicatori di benessere che superino il Pil; 5. non si fa cenno a come si pensi di intervenire per adeguare il corpus dei diritti e dei delitti ambientali; 6. non ci si sofferma sulla cronica e ormai patologica inadeguatezza della governance ambientale, dipendente in buona parte dalla progressiva liquidazione del Ministero dell'ambiente avvenuta negli ultimi 5 anni.
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1 commento:

  1. In questo periodo di elezioni c'è un pullulare di produzione di documenti su vari temi più o meno importanti. Mi sembra però che la preoccupazione dei politici sia quella delle alleanze, quindi non nel merito dei problemi

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