Cina, smog record nel Paese che funziona ancora a carbone. Voli sospesi

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Pechino, le vie della città vecchia, strette e ancora oggi colme di persone, piccoli negozietti e vita sociale dei tempi andati, capita non di rado di incrociare o essere superati da squinternate vetture a tre ruote, che sputano fumi vari e che ospitano sul proprio retro dei piccoli cilindri neri. E’ carbone, che viene consegnato nelle vecchie case, molte ancora senza un bagno privato, per essere consumate nelle stufe interne. La Cina, seconda potenza economica del mondo, infatti, va ancora a carbone (per il 70% della sua energia).
Fuori Pechino, grandi diramazioni stradali e al carbone delle stufe, si sommano le 12 milioni di auto contate a Pechino nel 2012 (duemila nuove macchine per strada ogni giorno)
Risultato: valori di inquinamento ai limiti dell’umano. Le polveri fini supererebbero anche oggi i 600 microgrammi per metrocubo, di molto superiori ai livelli di sicurezza raccomandati dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
E così la cappa crea mal di testa, attacchi cardiaci (nelle scorse settimane molti medici hanno lanciato l’allarme) e pericoli alla salute soprattutto per i più anziani e per i più piccoli. Solo nella mattinata di mercoledì venti voli dall’aeroporto internazionale di Pechino sono stati sospesi.
Per saperne di più leggi l'articolo: Cina, smog record nel Paese che funziona ancora a carbone. Voli sospesi

1 commento:

  1. Il carbone ora costa poco e quindi si prevede che sarà una fonte molto utilizzata in futuro. Ma costa tanto in termini sanitari...

    RispondiElimina