Gaeta: sono tornate le rotte delle navi dei veleni?

DAL FATTO QUOTIDIANO


Da un punto di vista strettamente formale la vicenda potrebbe apparire come una sorta di peccato veniale. “Non abbiamo trovato rifiuti pericolosi”, spiegano dai vertici dell’Arpa Lazio. Di fatto, però, le 2800 tonnellate di materiale ferroso non rispettano le specifiche imposte dalle norme comunitarie per esportare senza problemi materiale da recupero. Troppo contaminato. Ma è seguendo la filiera che ci si imbatte in tanti elementi troppo sospetti. I primi di dicembre dello scorso anno una lunga fila di camion provenienti in buona parte dall’area del Casertano avevano iniziato ad accumulare i rifiuti ferrosi sulla banchina del porto di Gaeta. Decine di camion, in un viavai che sembrava non terminare più.
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