Comunicazione SADEM: Fermate della linea ex 901 (sostitutivo della ferrovia)

DAL SITO SADEM

SI ELENCANO, QUI DI SEGUITO, LE FERMATE DELL'AUTOLINEA IN OGGETTO - EFFETTUATE CONGIUNTAMENTE DA SADEM E CAVOURESE - PRESENTI SULLA TRATTA "TORRE PELLICE/PINEROLO E VICEVERSA":
TORRE PELLICE - STAZIONE FS;
LUSERNA S. GIOVANNI - ROTONDA PRALAFERA;
LUSERNA S. GIOVANNI - PIAZZA PARTIGIANI;
LUSERNA S. GIOVANNI - DAVANTI MICROTECNICA;
PONTE DI BIBIANA
BRICHERASIO - DAVANTI SCUOLE;
BRICHERASIO - CAPPELLA MORERI;
BRICHERASIO - STR. VAL PELLICE N. 67;
SAN SECONDO DI PINEROLO - TRATTORIA VALPELLICE (CANTINE);
SAN SECONDO DI PINEROLO - STR. VAL PELLICE N. 70 (VILLA GLICINI);
SAN SECONDO DI PINEROLO - ROTONDA SUPERMERCATO BASKO (BIVIO BIMA);
PINEROLO - MOVICENTRO.

LE CORSE SADEM PRESENTI IN ORARIO, CON TRANSITO IN PINEROLO-CITTA', DOPO LA FERMATA DI SAN SECONDO DI PINEROLO (BIVIO BIMA) EFFETTUANO LE SEGUENTI FERMATE:

PINEROLO - PONTE CHISONE;
PINEROLO - VIA SALUZZO (FRONTE ENEL);
PINEROLO - PIAZZA CAVOUR;
PINEROLO - MOVICENTRO.

ALCUNA VARIAZIONE DI PERCORSO E FERMATE, INVECE, PER LE CORSE SCOLASTICHE E OPERAIE.

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Palermo. La Procura sequestra la discarica di Bellolampo

DALL'ECO DELLA CITTA'

La Procura di Palermo, con un provvedimento urgente, ha disposto il sequestro della discarica Bellolampo del capoluogo siciliano. La decisione è stata annnunciata dal Procuratore capo Francesco Messineo, che però tiene a sottolineare: "La discarica è sequestrata ma non chiuderà, i rifiuti potranno continuare a essere conferiti a Bellolampo".
La gestione della discarica sarà adesso affidata dalla Procura all'assessore regionale ai Rifiuti della Sicilia, Nicolò Marino, un ex pm, che dovrà individuare un 'custode' giudiziario. "E' stata una decisione necessaria - ha detto Messineo - perché il percolato si è infiltrato nelle falde acquifere e rappresenta un pericolo per gli abitanti".
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Elezioni 2013, maledetta amata terra mia

DAL SITO DEL FATTO QUOTIDIANO.IT

Devo ammettere che come contadino lascerei molto a desiderare.
Ho confuso addirittura il tempo della semina con quello del raccolto.
Certo, avevo lungamente e pazientemente dissodato il terreno e cercato con tante energie di estirpare tutte le erbacce che avrebbero potuto nuocere ai giovani virgulti.
Avevo curato i semi con attenzione e annaffiato con tanto amore.
Ma forse ho sbagliato i tempi, non ho saputo riconoscere e rispettare le stagioni.
Credevo fosse giunto il momento di raccogliere qualcosa, invece mi rendo conto ora che c’è ancora tanto, tantissimo da lavorare nella semina…
Pazienza. Così è la natura. Inutile prendersela con la terra o con il cielo. O con i parassiti che distruggono le piante, che pure ci sono, eccome se ci sono!
Bisogna semplicemente rimboccarsi le maniche e continuare a lavorarla questa nostra maledetta amata terra.
Con amore, con passione, con tenacia. E con fiducia, nonostante tutto.
Come del resto ho sempre fatto -e con grande piacere- investendo in cultura, formazione e informazione.
Saranno i nostri figli, un giorno, a raccoglierne i frutti.
Non intendo però cercare scorciatoie, iniziando ad usare pesticidi o Ogm per inseguire il mercato.
Lascio ad altri il business. Io avrò cura del mio fazzoletto di terra, come un padre dei propri figli.
Questo mi basta, questo mi è stato affidato, questo continuerò a fare.
Dopo ogni tramonto arriva sempre un’alba.
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Lotta contro la povertà e per lo sviluppo sostenibile, l'Ue vuole restare il leader mondiale

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Nel 2015 scade il termine per realizzare gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg), e l'elaborazione di nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) è stata avviata alla Conferenza di Rio+20: in questo quadro, oggi la Commissione europea fa appello a un approccio comune che agisca su entrambi i fronti. «Se da un lato gli Mdg gli Sdg si sono rivelati un potente strumento di mobilitazione mondiale nella lotta contro la povertà - si legge in un Comunicato della Commissione Ue - eliminare la povertà rimane comunque un imperativo, come pure contrastare i cambiamenti climatici, la scarsità delle risorse, il degrado ambientale e la disuguaglianza sociale. Eliminazione della povertà e sviluppo sostenibile sono infatti due sfide mondiali interconnesse».
Gli impegni assunti a Rio+20 vanno rispettati ed entro il settembre 2014 verrà presentata all'Assemblea generale dell'Onu un rapporto sugli Sdg, la comunicazione odierna della Commissione servirà a definire la posizione dell'Ue sulla loro formulazione.
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L'Europa e il futuro dei computer: siamo a una svolta ecologica?

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Domani l'unione europea discute e vota sull'efficienza energetica dei computer e server del futuro e Coalizione Coolproducts e Legambiente chiedono che si punti «Almeno al 20% in meno di consumo energetico (50% per le schede grafiche) quando il computer è in pausa (Idle) o in stand-by, e di introdurre misure di attenzione verso il riciclaggio dei pc, l'impiego di materie riciclate nella produzione e la diminuzione di sostanze tossiche al loro interno». Tutte istanze attualmente assenti nella bozza della Commissione europea.
Legambiente chiede anche che l'Italia a Bruxelles «Appoggi standard più stringenti di quelli proposti dalla Commissione Europea, per ottenere risparmi seri e consistenti. La proposta attuale, infatti, propone standard di consumo che la maggior parte dei computer di casa o da ufficio in commercio hanno già applicato dal 2011».
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Elezioni, dopo il caos un "Compromesso storico per l'ambiente" in dieci punti

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Proponiamo 10 punti, secondo greenreport.it essenziali, e sui quali riteniamo sia possibile convergere senza "spargimenti di sangue" e senza bisogno di tempi biblici.
1) Scuola e ricerca: i ¾ della popolazione italiana sono classificati dall'Ocse come «ai limiti dell'analfabetismo» o con «competenze molto limitate».
3) Strategia energetica nazionale: riscrivere ed approvare il documento redatto dall'esecutivo Monti, bloccando immediatamente l'iter delle pericolose concessioni petrolifere offshore - riavviato dal ministro Corrado Passera - a largo di aree di grande pregio ambientale come le Tremiti, le isole siciliane, in Adriatico e nel Canale di Sicilia. -
7) Consumo di suolo, dissesto idrogeologico e rischio sismico: la più grande opera di cui ha bisogno l'Italia, anche a causa dei cambiamenti climatici in corso, è la difesa del suo fragile territorio.
8) Legge sulla bellezza: approvare il disegno di legge presentato da Legambiente. "Investire sulla bellezza significa investire sul futuro", e «La bellezza, senza dubbio, è la principale caratteristica che il mondo riconosce all'Italia". Non possiamo rinunciarvi.
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Elezioni 2013: smettere di ragionare da tifosi ed iniziare a ragionare da cittadini

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

C’è chi, una volta, faceva discorsi che oggi come oggi trova del tutto assurdi. Ad esempio, c’è chi una ventina di anni fa, vedendo i primi subbugli in Valle di Susa a causa del Tav, si diceva, influenzato dalla tv: “Ma guarda tu per questi quattro gatti in mezzo alle montagne se bisogna restare tagliati fuori dal resto d’Europa”. Oppure, vedendo chi si ribellava all’apertura dell’ennesimo McDonald’s, si chiedeva come questi sovversivi non potessero vedere che, almeno, il Mac qualche posto di lavoro lo creava. C’è però anche chi ha cambiato idea su un po’ di cose, incluse quelle relative al Tav in Val Susa e i McDonald’s. Il motivo? Ha avuto modo (e si è preso la briga) di andare oltre le frasi e le opinioni preconfezionate. Il che gli/le ha permesso di scoprire i retroscena squallidi e mafiosi dietro ad alcune tematiche, incluse quelle legate alle montagne piene di uranio e di soldi della Valle in fondo al vento, e ai McJob che schiavizzano migliaia di persone in mezzo mondo.
Il trucco, in realtà, è solo un altro: smetterla di ragionare da tifosi. Non di calcio, ovviamente, ma in senso di approccio con la vita, l’economia, la politica, l’ambiente, la religione, i diritti, e iniziare a ragionare da cittadini.
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Dieci ragioni (e qualche norma) per puntare sul biotech

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Le biotecnologie (le pratiche biologiche fondate sulle tecniche del Dna ricombinante) sono - insieme alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) e alle nanotecnologie - uno dei vertici del «triangolo dell'innovazione». Il triangolo che, a detta di molti analisti, costituirà il motore dell'economia della conoscenza in tutto questo secolo.
Si tratta, come abbiamo detto, di dieci diversi motivi, che noi potremmo dividere in tre diversi blocchi, uno (quattro motivi) riferito alle biotecnologie rosse, ovvero alle biotecnologie utilizzate in campo biomedico; l'altro relativo alle biotecnologie verdi (quelle usate nel settore agroalimentare) e il terzo blocco relativo al biotech industriale.
Anche il blocco dei motivi per investire in R&S delle biotecnologie da impiegare nelle industrie suscita notevole interesse senza forti controindicazioni. Il Council on Biotechnology sostiene che le biotecnologie saranno molto utili per la produzione sostenibile di sostanze chimiche, di energia e di materiali vari; processi per produrre combustibili e sostanze chimiche in ambiente marino; processi di bio-combustione per raggiungere l'obiettivo ecologico dei "rifiuti zero"; l'utilizzo di anidride carbonica da usare come materia prima (cosa che fornirebbe un contributo a ridurre le emissioni del gas serra in atmosfera). Non saranno applicazioni miracolistiche, ma certo possono aiutare a costruire un'economia sostenibile.
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Smog, CO2 ed LCA: quanto inquina un’auto “in vita sua”?

DAL ECO DALLE CITTA'

CO2 da una parte, micro polveri e ossidi d’azoto dall'altra: come si calcola l’impatto ambientale di un'auto nel suo intero ciclo di vita, produzione e rottamazione incluse?
Partiamo dall’evidenza: in termini di inquinamento, meno auto ci sono in circolazione meglio è. Ma lasciando da parte la riduzione delle auto, difficile da realizzare “per legge”, resta aperto il dibattito sul rinnovamento del parco circolante. Le nuove auto sono sempre meno inquinanti, ma in molti si chiedono se il costo ambientale che deriva dall’intero processo di rottamazione e produzione di nuove auto sia effettivamente sostenibile. Se consideriamo l’intero ciclo di vita di un’automobile, è possibile che finisca per essere meno dannoso per l’ambiente tenersi la propria vecchia auto che sostituirla con una nuova di categoria superiore, per quanto meno inquinante?
Quando si parla di inquinamento causato dalle auto, ci sono due aspetti diversi da considerare: le emissioni di CO2 da una parte e gli inquinanti prodotti dall’altra, come le micro polveri e gli ossidi d’azoto. Elementi che non sono affatto direttamente proporzionali. E allora come si fa a stabilire l’impatto ambientale complessivo tenendo conto di entrambi i parametri?
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Le elezioni e l’ambiente scomparso

DAL SITO GREENREPORT.IT

In una situazione come questa (post elezioni n.d.r.) le tematiche qualiambiente, lavori, green economy, giustizia sociale, uso/riuso sostenibile delle materie, rischiano di esse, anzi già sono, chimere o tutt'al più clave grilline (speriamo, come nel caso della Tav) da agitare. Se in campagna elettorale l'ambiente è stato poco più di un paragrafo verde su programmi che nessuno ha letto, in questo caos rischia di scomparire del tutto: difficile pensare al rispetto dei nostri impegni internazionali su clima, biodiversità, direttive europee, Horizon 2020 quando dopo essersi sparato allegramente alla testa un colpo di pistola elettorale un intero popolo sta barcollando pericolosamente sull'orlo della Grecia. Nella Grecia in fiamme ed al freddo le foreste protette si tagliano per scaldarsi, Atene è soffocata dal carbone e il rispetto dell'ambiente è diventato una cosa da "ricchi".
Strano Paese dove anche la coerenza e la parola data sono così rivoluzionarie da essere diventate impraticabili.
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E' nata l'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente: soddisfazione della Commissione Ue

DAL SITO GREENREPORT.IT

E' nata l'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unea). Grande la soddisfazione del Commissario europeo per l'Ambiente Janez Potočnik per questa importante decisione presa al 27 "Consiglio direttivo dell'Unep" di Nairobi. Un Consiglio direttivo, il primo in questo senso, che ha aperto alla partecipazione di tutti gli stati, e si è concentrato sull'attuazione dei risultati emersi dalla Conferenza di Rio +20, in particolare per quanto riguarda l'operatività del programma di rafforzamento e riqualificazione dell'Unep.
Per Potočnik l'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente permetterà ai ministri di prendere decisioni strategiche e politicamente importanti sostenute anche dal punto di vista dei finanziamenti. L'auspicio del Commissario europeo e che la nuova struttura di governance rafforzi la preparazione delle decisioni, con ampia partecipazione delle leadership politiche che si dovranno assumere responsabilità sui temi dell'ambiente. «È nell'interesse dell'Unione europea e del nostro pianeta vedere l'Unep riuscire in questa nuova impostazione e farò quello che posso per contribuire a che questo avvenga» ha concluso Potočnik.
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Inaugurazione centro Riuso di Torre Pellice: appuntamento 1° marzo ore 21 con Pallante

LEGAMBIENTE VALPELLICE - COMUNE TORRE PELLICE


APPUNTAMENTO: 
VENERDI' 1° MARZO ORE 21
TORRE PELLICE - TEATRO DEL FORTE



Ospite: Maurizio Pallante:

                       fondatore del Movimento per la Decrescita Felice



La decrescita è una corrente di pensiero politico, economico e sociale favorevole alla riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l'obiettivo di stabilire relazioni di equilibrio ecologico fra l'uomo e la natura, nonché di equità fra gli esseri umani stessi.

La decrescita non è una rinuncia, una riduzione del benessere, un ritorno al passato. Piuttosto è una scelta consapevole, un miglioramento della qualità della vita, una rispettosa attenzione per il futuro. E la sobrietà non è solo uno stile di vita, ma una guida per la ricerca scientifica.


Guarda la locandina: Appuntamento 1° marzo con Maurizio Pallante

Inaugurazione centro Riuso di Torre Pellice: Riduci-Riusa-Ricicla

LEGAMBIENTE VALPELLICE - COMUNE TORRE PELLICE

 In funzione dell’inaugurazione del centro del Riuso programmata per sabato 20 aprile presso i locali dell'ex scuola maschile Mauriziana di Torre Pellice, Corso GRamsci 1, Comune di Torre Pellice e Legambiente hanno organizzato 3 serate di "educazione ambientale" legate alla riduzioni dei rifiuti e alla consapevolezza che con una migliore raccolta differenziata ci guadagniamo tutti.


Ricordiamo le date:












Guarda la locandina: Riduci-Riusa-Ricicla: diamo una seconda vita alle cose

Ponte sullo Stretto di Messina, altro giro elettorale altro regalo: pronta l’ennesima proroga?

DAL SITO GREENREPORT.IT

Cinque associazioni ambientaliste, Fai, Italia Nostra Legambiente, Man e Wwf, lanciano oggi una clamorosa denuncia contro l'esecutivo tecnico che anche un avvertimento a chi (risultati elettorali permettendo) dovrà governare l'Italia: «Dopo che il Governo in carica ha tenuto in vita artificialmente ancora per due anni il progetto del ponte sullo Stretto di Messina che manca dopo 10 anni della fattibilità tecnica e di quella economico-finanziaria, voci insistenti fanno trapelare che nella riunione del Consiglio dei Ministri di domani, con un'intollerabile, ulteriore forzatura se fosse confermata, si vorrebbe prorogare con decreto il termine perentorio del primo marzo 2013
Fai, Italia Nostra Legambiente, Man e Wwf concludono: «Speriamo proprio che nessuno pensi di piegare la legge: se il primo marzo SdM SpA ed Eurolink non saranno stati capaci di arrivare a trasmettere al Governo il testo dell'atto aggiuntivo, si deve mettere la parola fine alla storia indecente del Ponte sullo Stretto di Messina (dal costo abnorme di 8,5 miliardi di euro, oltre mezzo punto di Pil). Sono ben 10 anni che il progetto del ponte sullo Stretto di Messina (nel 2003 è stato presentato il preliminare) non riesce a stare in piedi: sono state chieste ben 223 integrazioni, date le scandalose lacune ed omissioni del progetto definitivo presentato nel 2011 da Eurolink, riscontrate dalla Commissione di valutazione di impatto ambientale.
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Terremoto de L'Aquila, la Corte dei Conti Ue boccia il progetto Case di Berlusconi

DAL SITO GREENREPORT.IT

L'audit della Corte è stato per lo più incentrato sul progetto "complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili" (Case) perché ha assorbito la maggior parte della sovvenzione dell'Fsue (350 dei 494 milioni di euro). L'audit è tato realizzato tra il novembre 2011 e il febbraio 2012, ed ha riguardato un campione di cinque procedure d'appalto e 12 contratti per la costruzione di edifici e la fornitura di arredi, calcestruzzo, pilastri ed isolatori sismici.
La critica è rivolta quindi ad uno degli ex fiori all'occhiello del governo Berlusconi: il progetto case , per il quale la Corte dice che «Sebbene rispondente alle effettive necessità, non ha rispettato le specifiche disposizioni del regolamento Fsue. Questo perché tramite il progetto sono stati costruiti edifici permanenti invece di case provvisorie. Il progetto Case ha assorbito il 70 % del finanziamento: 350 milioni di euro. La strategia prescelta per il progetto Case ha soddisfatto le necessità abitative di 15 000 delle persone colpite dal sisma, ma non ha risposto in modo tempestivo e con sufficiente capacità agli effettivi bisogni della popolazione. Gli edifici costruiti nell'ambito del progetto Cas sono stati molto più cari rispetto a quelli costruiti in situazioni normali».
La critica è durissima ed impietosa: «La strategia prescelta dalle autorità italiane per costruire gli appartamenti del progetto Case era facile da comprendere, ma il progetto non è riuscito a fornire alloggio a tutta la popolazione sfollata prima dell'inverno. Gli appartamenti Case si sono rivelati immotivatamente costosi ed hanno alloggiato troppe poche persone; vi erano carenze nella pianificazione del progetto e nell'assicurare l'economicità dell'attuazione dello stesso».
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Sanità Piemonte: Monferino ora “vende” pure gli ospizi

DALLO SPIFFERO.IT

In gergo si chiama “contracting-out” e consiste nell’affidamento, mediante gara a soggetti privati o del cosiddetto terzo settore, di servizi finora interamente a carico dell’ente pubblico. Nella fattispecie si tratta di passare a imprese e cooperative la gestione delle strutture residenziali (Rsa) di proprietà delle aziende sanitarie locali: case di cura per anziani e non autosufficienti, ricoveri di lungodegenza, ospizi.
Per Eleonora Artesio, oggi capogruppo della Federazione della Sinistra a Palazzo Lascaris, il provvedimento è «la prima prova del fondo immobiliare sanitarie». Sebbene la Regione ribadisca che la funzione istituzionale dell’assistenza alle persone rimane in capo alle Asl - «nemmeno l’onnipotente Monferino può ancora cambiare le leggi nazionali sui livelli essenziali di assistenza (Lea) e negare i compiti di cura» - non convincono le modalità di questa riorganizzazione.
Di comportamento schizofrenico parla il democratico Mauro Laus, peraltro non pregiudizialmente contrario alle esternalizzazioni: «Mentre le case di riposo del privato convenzionato si accingono a far saltare le convenzioni con le Asl e a mettere sul conto dei pazienti le rette, a causa dei ritardi nei pagamenti delle quote regionali, l’assessore Monferino offre nuove opportunità di lavoro agli stessi operatori, proponendo loro di accollarsi parte della gestione delle Rsa.
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Trailer 2 dello spettacolo teatrale di Roberto Cavallo: il 22 marzo a Torre Pellice

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Continuiamo con le anticipazioni dello spettacolo teatrale di Roberto Cavallo che Legambiente presenterà a Torre Pellice il 22 marzo nell'ambito delle iniziative organizzate insieme al Comune di Torre Pellice in funzione dell’inaugurazione del centro del Riuso.
Ricordiamo le date:

  • Al teatro del Forte: 1 marzo 2013 serata con Pallante a cura del Comune di Torre Pellice 
  • Al teatro del Forte: 20 marzo 2013 spettacolo teatrale di Roberto Cavallo "Meno 100 Kg: ricetta per la dieta della nostra pattumiera" a cura di Legambiente 
  • Al teatro del Forte: 19 aprile 2013 proiezione del docu-film di Roberto Cavallo a cura Legambiente/Comune.
20 aprile 2013, inaugurazione del centro con mercatino e gazebo di tutte le associazioni che hanno firmato la carta d'intenti.


Guarda il video su You Tube: Trailer 2 dello spettacolo teatrale di Roberto Cavallo: la punta dell'iceberg

Campi di volontariato di Legambiente cosa sono, dove sono

DAL SITO LEGAMBIENTE NAZIONALE

Il tuo tempo libero per un mondo migliore. 
Partecipa ai nostri campi di volontariato, progetti entusiasmanti che si realizzeranno grazie al tuo contributo. 


Per saperne di più leggi l'articolo: Campi di volontariato di Legambiente cosa sono, dove sono?

Chi ha visto la Legge Obiettivo? Il dossier sulla legge che doveva rilanciare le grandi opere e della sua scomparsa dai programmi politici

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Ricordate Silvio Berlusconi a "Porta a porta" nel 2001, mentre disegna alla lavagna le grandi opere da realizzare? Da quell’episodio e per i dieci anni successivi la Legge Obiettivo, lo strumento creato per rilanciare il Belpaese e recuperare i ritardi infrastrutturali, ha dominato la scena politica italiana.
Incredibilmente poi, in questa campagna elettorale il tema è praticamente scomparso. Perfino nei programmi elettorali si trovano solo generiche indicazioni e promesse sul tema. Pochi accenni nel programma del Pdl con il Ponte sullo Stretto, la TAV Torino-Lione e il progetto “adotta una infrastruttura”, mentre le priorità per la Lega sono gli attraversamenti attraverso le Alpi e il federalismo completo per le infrastrutture. La Legge Obiettivo non esiste nel programma del Pd dove appare la proposta di un piano delle 100 “piccole e medie (ma grandi) opere” immediatamente cantierabili, oltre a interventi per il trasporto pubblico. Nell’Agenda Monti si parla di liberalizzazioni e grandi opere. Il Movimento 5 Stelle, come Rivoluzione Civile, chiede il blocco del Ponte sullo Stretto e la TAV Torino-Lione e investimenti nella mobilità sostenibile.
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I costi del fotovoltaico li tagliano anche cultura del solare e semplificazione

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Quando le rinnovabili entrano nella cultura e nella quotidianità di un popolo e delle sue istituzioni i costi calano sensibilmente. Se in Germania un impianto fotovoltaico costa quasi la metà che negli Usa, ad esempio, non è tanto perché gli installatori tedeschi pagano meno dei loro colleghi americani moduli, componenti e manodopera: la differenza principale si ha sui cosiddetti soft costs, come procedure autorizzative, acquisizione dei clienti, marketing e advertising, che sono molto più alte negli States, dove cittadini e istituzioni sono meno abituati al solare.
Ma a fare la differenza sono altri aspetti, come la maggior familiarità dei clienti tedeschi con il fotovoltaico, che permette di evitare molto lavoro di promozione, e i processi autorizzativi e di accesso agli incentivi più snelli: in Germania richiedono in media 5,2 ore di lavoro, negli Usa 22,6.
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Usa, perdite radioattive in impianto stoccaggio scorie

DALLA REPUBBLICA.IT

Da sei vecchi serbatoi di scorie altamente radioattive nel sito nucleare di Hanford, nel centro dello Stato di Washington sono in corso delle perdite, liquide. Lo ha reso noto il governatore Jay Inslee, che ieri è stato nella capitale e secondo il quale al momento la cosa non pone rischi per la salute.
"Il segretario Chu è stato molto chiaro nell'affermare che non ci sono minacce imminenti per la salute pubblica da queste perdite". Già la settimana scorsa la National Pubblc Radio (Npr) aveva riferito di perdite da un serbatoio del sito nucleare di Hanford, uno dei più contaminati degli Stati Uniti, e il governatore aveva definito la notizia "inquietante".
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Assemblea Ordinaria Legambiente Valpellice lunedì 25 febbraio

ASSEMBLEA ORDINARIA:
Lunedì 25 febbraio ore 21 - sede Legambiente
Torre Pellice - via Repubblica, 3 (adiacente al Municipio)


O.d.g:

  1. Commenti esito campagna elettorale nazionale
  2. Inaugurazione del centro "Riuso" e Trittico iniziative per marzo e aprile
  3. Organizzazione proiezione docu-film di Cavallo nelle scuole di Torre Pellice e Luserna
  4. Varie...
Se qualcuno volesse portare vettovaglie per festeggiare o consolarsi è ben accetto.
Le assemblee sono un occasione per vedersi e per conoscere più da vicino le iniziative del circolo.
  Ciao

Davide

Elezioni e mobilità: un giorno voteremo da dove vogliamo attraverso la rete?

DALL'ECO DALLE CITTA'

Tra la protesta degli Erasmus che non possono votare all’estero e la neve che rischia di bloccare le strade e i mezzi di trasporto, la questione del voto on line torna a riproporsi: è ragionevole aspettarsi che a breve il diritto di voto si possa esercitare in rete, indipendentemente dalla nostra localizzazione nello spazio?
L’internet voting non è una novità: schede elettorali elettroniche, un codice di identificazione del votante e lo scrutinio automatico sono già una realtà, che però è stata applicata solo sporadicamente in caso di elezioni politiche: l’esempio più vicino a noi è quello della Svizzera, dove la pratica è già piuttosto comune per quanto riguarda i referendum ed è stata sperimentata anche per il voto politico nel Cantone dei Grigioni.
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Nubifragio a Catania, esempio di vulnerabilità

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Gli effetti del nubifragio di Catania sono freschi e sotto gli occhi di tutti: era difficilmente prevedibile la quantità di pioggia caduta, ma il collasso dell’unico collettore che “protegge” la città ha fatto in modo che si verificasse quanto è poi accaduto. Una zona troppo urbanizzata senza gli adeguati strumenti tecnici per far fronte agli imprevisti. E il nubifragio di Catania, per quanto intenso e “rapido”, non era certo un Sandy. Il “Sistema Paese” Italia ha una vulnerabilità altissima nei confronti del rischio idrogeologico. In alcune zone anche di fronte ad eventi meno estremi di altri. Politiche climatiche di adattamento, declinate come supporto agli Enti Locali, sono la base per svolgere la tutela e la manutenzione del territorio. Un tema centrale. Un tema assente dalla oramai conclusa campagna elettorale.
In Italia i processi decisionali sembrano guidati dalle urla, dai sondaggi, dalle battute di dubbio gusto o dalla facile ironia. I casi sono due: o siamo veramente un Paese allo sbando, o ci piace ammorbare i cittadini con il circo (d’altronde è un marchio di fabbrica italiano che risale all’Antica Roma) e lo teniamo all’oscuro dei programmi e delle idee perché un popolo colto è più difficile da governare.
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L’Artecrazia non è più così lontana? un modello per lo sviluppo sostenibile è nascosto nel cuore dell'Italia

DAL SITO GREENREPORT

Bellezza che è riuscita insospettabilmente a guadagnarsi la ribalta elettorale in vista delle prossime elezioni: 7 delle principali associazioni ambientaliste italiane hanno presentato un disegno di legge in dieci articoli, già sottoscritto da 97 candidati. «La bellezza - osserva Legambiente nella premessa al disegno di legge - è la principale caratteristica che il mondo riconosce all'Italia, ma anche e soprattutto un fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo. Puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro».
«Facciamo l'Italia bella come bella è Firenze». Nella chiusura della campagna elettorale del Pd, Matteo Renzi è al Palacongressi del capoluogo toscano per tirare la stoccata finale
Uno dei grandi vantaggi dalla Toscana è che si tratta di un vero e proprio laboratorio su scala regionale, dove è possibile testare nuovi modelli di società finalizzati alla libera condivisione a livello internazionale. La Toscana infatti si trova di fronte a sfide simili a quelle che si presentano a molte altre regioni e nazioni, pertanto le soluzioni valide per questo territorio sono facilmente applicabili altrove. Fortunatamente, la Toscana gode di una reputazione così ampia e positiva che le conferisce la credibilità necessaria per illustrare e diffondere questi modelli al resto del mondo».
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F35, per problemi al motore Pentagono sospende tutti i voli

DALLA REPUBBLICA.IT

Nuovi problemi per il programma del caccia multiruolo Usa F-35, di cui l'Italia intende acquistare 90 esemplari. Il Pentagono ha sospeso tutti i voli degli esemplari finora realizzati dopo che in un'ispezione di routine è emersa una 'frattura' in una delle pale della turbina del reattore. Un segnale preoccupante perché potenzialmente nell'eventualità di una rottura e il conseguente distacco della pala, il pezzo potrebbe distruggere il motore del jet.
La sospensione dei voli degli F-35, di cui l'Italia intende acquistare diversi esemplari, fa seguito alle polemiche sorte alcune settimane fa quando si era appreso che il velivolo, ancora in fase di test, è vulnerabile ai fulmini
Per saperne di più leggi l'articolo: F35, per problemi al motore Pentagono sospende tutti i voli

Abbattimento orso M13: “Inaccettabile e da sanzionare la sistematica violazione dei trattati internazionali da parte della Svizzera"

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Legambiente scrive alle autorità competenti italiane e svizzere, al Consiglio d'Europa e al segretariato della Convenzione delle Alpi
“Una immediata attivazione dei segretariati internazionali dei Trattati per la conservazione della natura alpina, affinché il comportamento delle autorità svizzere venga adeguatamente censurato e sanzionato nelle sedi internazionali, e affinché la sfida continentale per la conservazione delle specie e degli habitat possa dispiegarsi senza incontrare ostacoli insormontabili all'interno dei confini della Confederazione Elvetica”. E’ la richiesta inoltrata oggi da Legambiente alle autorità competenti italiane e svizzere, al Consiglio d’Europa e al segretariato della Convenzione delle Alpi in merito all’abbattimento nel Cantone dei Grigioni dell’orso trentino denominato M13.
Un abbattimento autorizzato che, scrivono il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine, “riapre una ferita alle politiche e agli sforzi internazionali per la conservazione dei grandi carnivori”. Animali protetti sia dalla Convenzione di Berna, esecutiva dal 1982, che inserisce l'orso bruno tra le specie di fauna strettamente protetta, sia dalla Convenzione Internazionale per la Protezione delle Alpi, ratificata tanto dall'Italia quanto dalla Svizzera e dall'Unione Europea.
Per saperne di più leggi l'articolo: Abbattimento orso M13: “Inaccettabile e da sanzionare la sistematica violazione dei trattati internazionali da parte della Svizzera"

Carne di cavallo in prodotti a base di manzo. “Grave frode alimentare. Chiediamo controlli severi e sicurezza nella tracciabilità”

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

“Un’intollerabile frode alimentare. Chiediamo controlli severi e maggiore sicurezza nella tracciabilità”. Così Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente sulla vicenda della carne di cavallo riscontrata in alcuni prodotti Nestlè a base di carne di manzo, come i ravioli e tortellini di manzo Buitoni ritirati dalla Nestlè stessa dagli scaffali italiani e spagnoli. “E’ necessario che le aziende si impegnino a fare verifiche rigorose sui fornitori e che i controlli proseguano severi - dichiara Muroni -. Non esiste solo la questione della sicurezza alimentare, legata in questo caso alla qualità della carne di cavallo scoperta dato che non tutti i cavalli possono essere destinati al macello, ma anche quella della trasparenza e tracciabilità. Etichette che riportino con esattezza la composizione dei prodotti sono un diritto che deve essere garantito ai cittadini consumatori, compito che in Europa dovrebbe essere assicurato dall’Efsa proprio per non incorrere in situazioni come quella che si sta invece verificando con la carne di cavallo”.
“Questa esperienza - aggiunge Antonino Morabito, responsabile Fauna e benessere animale di Legambiente – ripropone la necessità di una corretta cultura alimentare, che riduca il consumo di carne, a partire da quella prodotta negli allevamenti intesivi dove è praticamente assente l’attenzione al benessere animale che, invece, deve essere sempre garantito”.
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Ricerca e innovazione, Cnr e Confindustria stringono un Patto per un nuovo modello di crescita

DAL SITO GREENREPORT.IT

Scienza ed industria si uniscono per scommettere su ricerca e innovazione, elementi ritenuti insostituibili per lo sviluppo economico e sociale del Paese: Confindustria e Cnr hanno infatti sottoscritto un Patto per intensificare la collaborazione su progetti di ricerca industriale e di diffusione dell'innovazione, come risposta alle esigenze tecnologiche e economiche delle imprese. Un accordo che potrebbe risultare davvero importante, soprattutto se ricerca ed innovazione si mostreranno improntate allo sviluppo sostenibile, le cui componenti sociali e ambientali troppo spesso vengono dimenticate di fronte a quella economica.
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Elezioni, alla fine spunta un po' di ambiente. I programmi di coalizioni e partiti

DAL SITO GREENREPORT.IT

Sembra più confortante del previsto il risultato del forcing di sette tra le più importanti associazioni ambientaliste (Cai, Fai, Federazione Pro Natura, Greenpeace, Legambiente, Touring Club Italiano, Wwf), alle quali aderiscono oltre un milione di iscritti e che hanno proposto all'attenzione delle forze politiche il loro documento Elezioni nazionali 2013:Agenda ambientalista per la Ri-Conversione ecologica del Belpaese con 80 proposte (28 prioritarie). Nonostante le pur presenti lacune - una tra tutte la cronica, scarsa attenzione verso i flussi di materia che attraversano la nostra economia - In un comunicato congiunto, le associazioni affermano che «C'è un cambio di passo nell'attenzione ai temi ambientali in questa campagna elettorale, che però ancora stenta a diventare consapevolezza sulla necessità di un Green Deal per uscire da una crisi che è nel contempo economico ed ecologica e c'è una voglia trasversale agli schieramenti di collaborare al di là degli steccati alla ri/conversione ecologica del Paese: lo ricaviamo dalle 16 ore di maratona per 8 incontri che abbiamo avuto con tutte le forze principali di centro-sinistra, centro e centro-destra in lizza nelle Elezioni 2013, alle quali abbiamo chiarito che siamo disposti a collaborare anche dopo le elezioni, verificando nei primi 100 giorni di governo la qualità del loro impegno».
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Carnivori contro vegetariani: tra sprechi e scandali alimentari il cibo da ripensare

DAL SITO GREENREPORT.IT

L’uomo è ciò che mangia, asseriva Ludwig Feuerbach ne il suo Il mistero del sacrificio o l'uomo è ciò che mangia. Dall’800 ad oggi, questo quotato aforisma è rimbalzato dai testi di filosofia a quelli di cucina, senza perdere il suo tono di esagerazione. Ma se effettivamente ci domandassimo adesso, da cittadini occidentali, che cosa mangiamo, in quanti sapremmo davvero rispondere? ParafrasandoFeuerbach dovremmo probabilmente ribattere - una volta di più - che non sappiamo chi siamo. Horsegate è solo l’ultimo degli scandali alimentari a montare nelle cronache quotidiane: nonostante la crescita dei prodotti biologici, o del mercato a chilometro zero, nonostante il moltiplicarsi vertiginoso di diete salutiste quanto maldestre, finiamo comunque per addentare dei tortellini comprati nel negozio dietro casa e, ops! Scopriamo che invece che della carne di manzo stiamo masticando un pezzo di cavallo. Niente di grave, si dirà, ma il ripieno del tortellino avrebbe potuto contenere ben altro e, in ogni caso, si tratta di frode alimentare.
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Effetti sull'uomo dell'esposizione ai prodotti chimici, storico rapporto Unep-Oms

DAL SITO GREENREPORT.IT

Secondo il nuovo rapporto State of the Science of Endocrine Disrupting Chemicals, pubblicato dal Programma Onu per l'ambiente (Unep) e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), «Numerose sostanze chimiche sintetiche i cui effetti perturbatori sul sistema endocrino non sono stati testati, potrebbero avere delle conseguenze non trascurabili sulla salute».
«Delle valutazioni più esaustive e migliori metodologie nei test permetterebbero di ridurre gli eventuali rischi di malattia e di realizzare importanti risparmi nella sanità pubblica. La salute dipende dal buon funzionamento del sistema endocrino, che regola la secrezione di ormoni essenziali, per esempio al metabolismo, alla crescita, allo sviluppo, al sonno ed all'umore. Alcune sostanze, conosciute sotto il nome di perturbatori endocrini, possono perturbare una o più funzioni del sistema endocrino e così accrescere il rischio del sorgere di problemi di salute. Alcuni perturbatori endocrini sono naturali, mentre altri, presenti nei pesticidi, nelle apparecchiature elettroniche, nei prodotti per l'igiene personale e nei cosmetici, sono sintetici. Alcuni additivi alimentari o contaminanti presenti nell'alimentazione sono ugualmente in grado di perturbare il sistema endocrino».
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Veicoli elettrici, ora la ricarica stradale si può fare in soli 30 minuti

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Un passo in avanti per la mobilità elettrica: da oggi, ricaricare un veicolo elettrico in tempi brevi è possibile. Grazie a Enel Fast recharge, il sistema di ricarica per veicoli elettrici a 43kW di potenza, in soli 30 minuti si può ricaricare un mezzo di trasporto, che deve avere però un'interfaccia adeguata.
l sistema innovativo, frutto della partnership tra Enel e Renault per lo sviluppo di una mobilità a basse emissioni, è stato presentato oggi a Roma insieme alla nuova Renault Zoe, in arrivo sul mercato in primavera (autonomia di oltre 200 km), il primo mezzo sul mercato dotato dell'interfaccia universale per poter utilizzare i diversi sistemi di ricarica, compreso il Fast recharge.
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Concerto M'illumino di Meno di CISCO per Legambiente: il Video ed i commenti

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Tutto esaurito al concerto acustico a basso impatto ambientale di CISCO organizzato dai circoli Legambiente di Alpignano, Barge, Bra, Pinerolo, Valpellice e Villafranca Piemonte a Saluzzo presso il circolo Ratatoj.
L'occasione è stata la partecipazione a M’illumino di Meno del 15 febbraio, la più grande festa del Risparmio Energetico della trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio2.
Cisco ha dimostrato di essere un grande artista ed anche un ottimo comunicatore.
Oltre ad ascoltare le canzoni, Cisco ha richiamato il pubblico sul tema della lotta contro lo spreco e ha spronato la politica locale a tener conto del fatto che le tematiche ambientali possono avere significative ricadute anti crisi.
Un'esperieza importante per Legambiente, sicuramente da riproporre, magari, questa volta, in Valpellice.
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Clima, energia e poltrone

DAL SITO DEL FATTO QUOTIDIANO.IT

Le notizie più recenti sulle prossime elezioni riguardano il timore che le nevicate annunciate per il fine settimana possano influire sull’esito del voto. Non siamo messi bene. In effetti, con il “porcellum”, che non prevede preferenze, i candidati in fondo alle liste potrebbero sconsigliare perfino i parenti dall’inzupparsi le scarpe per un voto che non li vedrà salire su alcuno scranno. Naturalmente sto scherzando ma lo faccio disarmato per quanto un’elezione cruciale per il futuro del Paese e dell’Europa sia stata ridotta a un azzardo di alleanze, riesumazioni di bugiardi che credevamo screditati per sempre e scambi di invettive, che hanno comunque messo sullo sfondo contenuti e problemi cruciali. Il mio resta comunque un invito a andare a votare a tutti i costi per riallacciare quel rapporto tra politica e società che gli ultimi 20 anni hanno liquefatto.
Su questo blog tratto soprattutto di energia e dell’attenzione che meriterebbe una trasformazione epocale del sistema. Pane per la politica, che però da noi non se ne occupa quasi, delegando alle lobby energetiche la continuità degli interessi ereditati dall’era del petrolio e del gas.
Nel 2012 la domanda di energia elettrica è diminuita del 2,8% rispetto al 2011. Le uniche fonti energetiche che vedono aumentare la propria produzione sono il fotovoltaico e l’eolico. In 4 anni la produzione da solare FV è aumentata del 2.600%. Le due fonti insieme coprono il 9,5% della domanda elettrica nazionale. Il Governo però le sta disincentivando e ostacolando, con perdite cospicue di imprese e posti di lavoro.
Negli Usa una rivolta contro le compagnie delle fonti fossili. La francese Gdf Suez realizzerà in Marocco un parco eolico di 300 megawatt, il più grande di tutto il Nord Africa.
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Petrolio, incidenti e disastri a memoria d’uomo

DAL SITO DEL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il caso più noto di scoppi di pozzi di petrolio in Italia – forse perché più recente – è quello di Trecate, Novara, dove nel 1994 scoppiò un pozzo di petrolio dell’Eni. Per tre giorni ci fu eruzione incontrollata e pioggia di idrocarburi dal cielo. Tutto nero – risaie, case e vite.
Andando a ritroso nel tempo troviamo anche lo scoppio della piattaforma Paguro, nel 1965 in cui persero la vita tre operai dell’Eni. Quello fu un piccolo golfo del Messico italiano: 2 mesi e mezzo di rilascio incontrollato di acqua e metano in aria con nessuno che sapeva cosa fare per fermare il tutto.
Era il pozzo petrolifero numero nove di Tabuna, a circa un chilometro da Ragusa ed operato dalla Gulf Oil, società americana. La Gulf fu la prima a scoprire il petrolio in Italia, proprio a Ragusa nei primi anni ’50. Questa ditta è poi confluita nella Chevron.
A Tabuna, il giorno 5 Novembre 1955 una perdita di metano aveva fatto scoppiare una valvola e di lì un enorme incendio.
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Disastro Golfo del Messico: BP, qual è il prezzo giusto del disastro?

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Poco meno di tre anni fa, quando 4,9 milioni di barili di petrolio fuoriuscirono dai pozzi di estrazione della BP (la compagnia contesta la cifra e parla invece di 3,2 milioni di barili) dopo l'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, furono le coste degli Stati del Golfo a pagare il prezzo di una devastazione ambientale senza precedenti che si tradusse in pesanti perdite economiche per un'economia già debole.
La BP non condivide la valutazione del danno fatta dagli Stati colpiti che hanno chiesto un risarcimento di 34 miliardi di dollari. La cifra, secondo la BP, sarebbe stata calcolata con metodi “gravemente viziati, non supportati dalla normativa” e che “sovrastimano in modo sostanziale le rivendicazioni degli Stati”.
La maggiore preoccupazione degli Stati del golfo e degli esperti che stanno monitorando la zona sembra essere la difficoltà nel quantificare il danno sul lungo periodo. Al momento, infatti, è difficile stabilire quali saranno e quanto dureranno le conseguenze sull'ecosistema.
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Settore auto, una risposta alla crisi europea con produzioni davvero "green"

DAL SITO GREENREPORT.IT

Nei Paesi dell'Eurozona il mercato dell'auto sta subendo un tracollo. Secondo i dati di gennaio riportati dal Centro Studi Promotor, la contrazione è del 12,8%. Se poi aggiungiamo che rispetto ai livelli ante-crisi tutta l'area Ue a 27 più i paesi dell' Efta aveva già fatto registrare nel 2012 un calo del 21,5%, viene confermato come il mercato dell'auto sia tornato ai livelli degli anni 1990. In gennaio sono state registrate contrazioni dell'8,6% in Germania, del 15,1% in Francia, del 9,6% in Spagna e del 17,6% in Italia, dove già nel 2012 era stato registrato un calo delle immatricolazioni del 19,9%.
Insistere guardando soltanto le emissioni sarebbe oltremodo riduttivo: un'auto ecologica è un'auto nei cui processi produttivi si contempla l'utilizzo di materie prime seconde e, più in generale, si guarda alla sostenibilità del ciclo della materia che fisicamente le dà forma.
In Cina lo sviluppo di veicoli "green" è parte delle linee-guida per il piano di riduzione delle emissioni inquinanti presentato dal Consiglio di Stato. Nessuna analogia con la situazione descritta in precedenza viste le differenze di contesto (politiche, ambientali, sociali, economiche), ma gli indirizzi della politica testimoniano comunque una rinnovata attenzione all'ambiente di uno dei maggiori motori economici del pianeta che crea grandi impatti.
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"Sacchetti e rifiuti nei cementifici: una linea europea non c'è". Intervista a Roberto Cavallo

DAL ECO DALLE CITTA'

Sacchetti più o meno compostabili. Rifiuti (Cdr) da bruciare nei cementifici. I due pomi della discordia di febbraio 2013 nelle ultime battute dell'attività legislativa prima delle elezioni.
La sfida lanciata dai protagonisti della cosiddetta chimica verde, è molto importante e fa dell'Italia un po' un laboratorio, anche per la questione dei sacchetti usa e getta derivanti da bio-plastiche. Sono interessanti perchè facilitano la raccolta e gestione corretta dell'umido e perchè neutralizzano la eventuale dispersione nell'ambiente. Ma non bisogna dimenticare che anche per la gestione dei rifiuti generati dall’uso dei sacchetti vanno tenute in conto le priorità dettate dalla direttiva 98/2008 cioè la prevenzione/riduzione del loro utilizzo e la capacità di ri-usarli, prima ancora della introduzione di sostanze che li rendono compostabili.
I criteri di biodegrdabilità e compostabilità vanno commisurati alla qualità che pretendiamo dal compost. I sacchetti usa e getta fatti con additivi non dico che rovinino tutto, ma non sono coerenti con gli obiettivi di un compost di qualità. In Italia, vi sembrerà strano, ma sulla questione dell'umido per il compost siamo molto avanti, pretendiamo qualità.
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Proposta di legge sulla bellezza: i 97 i candidati che s'impegnano a presentare il disegno di legge

DAL SITO GREENREPORT

La proposta di legge di Legambiente vuole fare della prossima legislatura un'occasione di cambiamento. "La bellezza - scrive Legambiente nella premessa al disegno di legge - è la principale caratteristica che il mondo riconosce all'Italia, ma anche e soprattutto un fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo. Puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro".
Ecco chi ha firmato!!!
Michele Anzaldi, PD; Cristiana Avenali, candidata al Consiglio Regionale del Lazio; Mariella Baldo, SEL; Cristina Bargero PD; Marcello Belotti, SEL; Paolo Beni, PD; Stella Bianchi, PD; Vanda Bonardo, SEL; Massimo Bondioli, SEL; Angelo Bonelli, Rivoluzione Civile; Ilaria Borletti Buitoni, lista Monti; Alessandro Bratti, PD; Tiziana Burganti, SEL; Mirko Busto, Movimento 5 stelle; Ilaria Capua, lista Monti; Franco Capponi, lista Monti; Piergiorgio Carrescia, PD; Thomas Casadei, PD; Monica Cerutti, SEL; Giuseppe Civati, PD; Gian Aldo Collina, SEL; Emanuele Cozzolino, Movimento 5 stelle; Magda Culotta, Pd; Stefano Dall'Agata, SEL; Antonio Decaro, PD; Loredana De Petris, SEL; Pape Diaw, SEL; Luigi Famiglietti, PD; Davide Faraone, PD; Paolo Ferrero, Rivoluzione Civile; Francesco Forgione, Sel; Filippo Fossati, PD; Grazia Francescato, SEL; Silvia Fregolent, PD; Monica Frassoni, SEL; Paolo Gentiloni, PD; Davide Ghiglione, Rivoluzione civile; Roberto Giachetti, PD; Fabio Giambrone, Rivoluzione civile; Giovanni Giavelli, Movimento 5 stelle; Miguel Gotor, PD; Fabio Granata, FLI; Pietro Grasso PD; Francesca Gruppi, SEL; Mauro Guerra, PD; Pasquale Indulgenza, Rivoluzione civile; Luca Iosue, PD; Franco LaTorre, Rivoluzione Civile; Fabio Lavagno, SEL; Stefano Leoni, Rivoluzione Civile; Flavio Lotti, Rivoluzione civile; Stefano Lugli, Rivoluzione Civile; Annalisa Marani, Movimento 5 stelle; Giulio Marcon, SEL; Davide Mattiello, PD; Carla Mattioli, SEL; Edoardo Mentrasti, SEL; Massimo Mezzetti, SEL; Roberta Miti, Movimento 5 stelle; Federica Mogherini, PD; Carla Nattero, SEL; Consuelo Nava, PD; Andrea Olivero, Lista Monti; Daniele Ognibene, candidato al Consiglio Regionale del Lazio; Roberto Oreficini - Monti; Eugenio Patanè, candidato al Consiglio Regionale del Lazio; Edoardo Patriarca, PD; Serena Pellegrino, SEL; Stefania Pezzopane, PD; Elisabetta Piccolotti candidata SEL; Gea Schirò Planeta, Lista Monti; Gianfranco Porcile, Rivoluzione civile; Antonio Presti, Il Megafano; Pasquale Pugliese, SEL; Laura Puppato, PD; Daniela Raneri , SEL; Francesco Rasero, Sel; Ermete Realacci, PD; Lara Ricciatti, SEL; Massimo Rossi, Rivoluzione civile; Simonetta Salacone, SEL; Gabriele Santarelli, Movimento 5 stelle; Pietro Soldini, SEL; Claudio Sperandio, Movimento 5 stelle; Dario Stefano, SEL; Gabriella Stramaccioni, Rivoluzione Civile; Valeria Torazza Sel; Stefano Vaccari, PD; Alessandro Valente Sel; Nichi Vendola, SEL; Paolo Vescovi, MIR; Giuliano Volpe, SEL; Alessandro Zan, SEL; Giorgio Zanin, PD; Magda Zanoni, PD; Nicola Zingaretti, PD.
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Al via in Val di Fiemme i mondiali di sci nordico, ma stavolta niente "cattedrali nella neve"

DAL SITO GREENREPORT

Per una volta, i conti (almeno quelli ambientali) non si dovranno fare alla fine. E il pericolo di ritrovarsi con "cattedrali nel deserto" appena i riflettori si spegneranno è scongiurato.
Palacongressi, l'area accrediti, i trofei, le 50 casette sparse nella valle) sono state realizzate con il legno delle foreste locali, gestite in modo sostenibile.
«Le opere mondiali in legno - osserva Piero De Godenz, presidente del Comitato organizzatore di Fiemme 2013 - sono un segnale importante che la valle intera ha voluto dare di rispetto per il nostro patrimonio, di sensibilità e di indubbia cultura del legno.
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Pioggia di meteoriti, ultime notizie: sfiorata catastrofe nucleare in Russia

DAL SITO GREENREPORT

Il governo russo si è subito prodigato nel dire che la spettacolare pioggia di meteoriti che ha colpito la regione di Chelyabinsk, negli urali sud-occidentali, non aveva provocato alcun aumento del livello di radioattività e in molti hanno pensato che il ministero delle situazioni di emergenza russo si riferisse alla possibile radioattività del materiale precipitato dallo spazio. Ma molto più probabilmente le autorità locali e moscovite stavano tirando sospiri di sollievo a ripetizione dopo aver scoperto che i frammenti infuocati, che hanno fatto più di mille feriti e lesionato scuole, ospedali, fabbriche e migliaia di abitazioni, non avevano colpito nemmeno una delle decine di impianti atomici sovietici e post-sovietici dell'area, compreso il famigerato impianto per il trattamento del combustibile nucleare esausto di Mayak.
L'agenzia statale monopolista del nucleare russo, Rosatom, si è affrettata a dichiarare: «Tutti gli impianti di Rosatom nella regione degli Urali funzionano normalmente. Non hanno sofferto alcuna conseguenza dalla caduta del meteorite». Rosatom sa benissimo che in una zona così fittamente punteggiata di impianti nucleari come la regione di Chelyabinsk, la Russia ed il mondo devono considerarsi molto fortunati che non sia accaduta una catastrofe nucleare.
Nel 1957 Mayak è stato il teatro di uno dei peggiori incidenti nucleari e di una delle più gravi contaminazione della storia dell'Unione Sovietica e del mondo, seconda per conseguenze e nel volume delle emissioni radioattive rilasciate forse solo al disastro nucleare di Chernobyl
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Un albero per ogni neonato, dopo vent'anni l’obbligatorietà si fa seria. Sarà la volta buona?

DAL SITO GREENREPORT

Era il lontano 1992 quando la legge numero 113, la cosiddetta "Rutelli", introduceva l'obbligo di piantare un albero per ogni neonato per incentivare gli spazi verdi urbani. In realtà tale norma è stata poco applicata e più che la cogenza è stata la sensibilità di qualche amministratore ad aver dato luogo ad alcune "sperimentazioni".
Ora le cose potrebbero cambiare: infatti il 16 febbraio è entrata in vigore la legge n.10 del 14 gennaio 2013 che obbliga i comuni sopra i 15mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all'anagrafe o adottato e porta alcune modifiche al precedente impianto normativo, per cercare di garantire il rispetto della legge.
A vigilare sul rispetto della normativa è il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito presso il ministero dell'Ambiente, mentre i comuni dovranno comunicare informazioni sul tipo di albero scelto per ogni bimbo e il luogo in cui è stato piantato, provvedendo anche a un censimento annuale di tutte le piantumazioni.
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Strisciando verso l'estinzione. Gravemente minacciato il 19% dei rettili del mondo

DAL SITO GREENREPORT

QUESTO POST E' STATO INSERITO PER RICORDARCI CHE NELLE NOSTRE VALLI VIVE LA SALAMANDRA LANZAI CHE E' UN ANFIBIO NON UN RETTILE, MA E' UNA SPECIE ENDEMICA DELLA NOSTRA ZONA A RISCHIO ESTINZIONE. La maggior concentrazione si registra proprio lungo la strada tra Villanova e il Prà ed è a rischio estinzione perchè in massima parte può essere schiacciata dalle automobili dirette al Prà. Teniamo anche conto che il periodo di gestazione di questo anfibio è 4 anni e la "frittata" è fatta perchè la possibilità che passi sotto una macchina prima che si riproduca è veramente alta!!!
DALL'ARTICOLO DI GREENREPORT
Dallo studio è infatti emerso che sul 19% dei rettili minacciati di estinzione, il 12% sono classificati nella categoria in pericolo critico di estinzione della Lista Rossa Iucn, il 41% sono in pericolo e il 47% vulnerabili. Tre specie classificate in pericolo critico di estinzione potrebbero essere già estinte. La lucertola corridore Ameiva vittata, che vive solo in una regione della Bolivia, non è stata più osservata da tempo. L'Iucn sottolinea che «La minaccia è particolarmente forte nelle regioni tropicali, soprattutto a causa della conversione degli habitat naturali ad usi agricoli e dello sfruttamento forestale.
Ma per i rettili "terrestri" le cose non vanno molto meglio: i loro areali si stanno restringendo e «La loro mobilità ristretta e le loro specifiche condizioni biologiche e ambientali delle quali hanno bisogno, li rendono particolarmente vulnerabili alle pressioni antropiche». Ad Haïti, 6 delle "nuove" specie studiate di lucertole Anolis sono già ad elevato rischio di estinzione, a causa della deforestazione eccessiva che sta devastando il più povero Paese delle Americhe.
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La proposta di Clini: bruciare i rifiuti nei cementifici. Alla faccia dell’ambiente

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Bruciare rifiuti solidi urbani per alimentare i forni di cottura del clinker, cioè la componente principale del cemento. Questa la proposta avanzata ormai quasi un anno fa dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ma sottoposta alle commissioni di Camera e Senato soltanto nell’ultimissima fase della legislatura. Con più precisione: sostituire parzialmente i combustibili fossili, di solito utilizzati nei cementifici, con il cosiddetto combustibile solido secondario (CSS), ricavato dalla frazione secca dei rifiuti con l’aggiunta di altre componenti.
Lo schema di decreto “concernente regolamento recante disciplina dell’utilizzo di CSS in cementifici” ha suscitato però le proteste di alcune associazioni ambientaliste, secondo cui il provvedimento di Clini rischierebbe di trasformare, “se non di fatto, poco ci manca”, i cementifici in inceneritori. Un’ipotesi d’altronde non così azzardata, visto che è lo stesso ministro – intervistato da ilfattoquotidiano.it – ad ammettere che “l’utilizzazione del combustibile secondario dei rifiuti nei cementifici riduce anche il fabbisogno degli inceneritori”.
Visto che “la quantità di diossine è proporzionale alla quantità di rifiuti bruciati”, i microinquinanti emessi dai cementifici potrebbero essere “maggiori rispetto a quelli degli inceneritori”.
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Ambiente, Clini libera tutti: il governo fa un regalo a chi inquina

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha portato e fatto approvare venerdì in Consiglio dei ministri il decreto che istituisce la nuova Autorizzazione unica ambientale (Aua) per le Piccole e medie imprese, che ingloba una serie di adempimenti burocratici in vigore fino ad oggi. Bene, si dirà, semplificare è giusto. Vero in generale, ma il diavolo – al solito – si nasconde nei dettagli e la linea che separa uno snellimento burocratico dalla deregulation è sottilissima: “Più che una semplificazione – denuncia Angelo Bonelli, leader dei Verdi e candidato di Rivoluzione Civile – è un tana libera tutti per chi inquina, un regalo elettorale per un sistema produttivo che lo stava aspettando con ansia: l’interesse dell’impresa a risparmiare tempo e denaro è prevalente rispetto alla tutela dell’ambiente e della salute”.
all’articolo 3, la lunghezza straordinaria di questa nuova autorizzazione: si passa dai cinque anni attuali a ben 15
In questi 15 anni, potrebbe pensare qualcuno, ci saranno però allora frequenti controlli e un rilevante apparato di sanzioni per chi non rispetta le regole. Macché: all’articolo 9 si prescrive che ci sarà solo un monitoraggio annuale sull’attuazione della nuova Aua (vale a dire sul fatto se la semplificazione funziona). Controlli e sanzioni? Non ci sono. Anche stavolta il governo ammette nella sua relazione che entrambi gli erano stati richiesti dalle Regioni, ma – purtroppo anche stavolta – non si può perché ci si è dimenticati di inserirli nel dl Semplificazioni e quindi il regolamento non li può creare dal nulla. E così potranno lavorare per 15 anni praticamente senza controlli robette come inceneritori, discariche, fonderie, raffinerie e impianti pericolosi d’ogni genere.
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Trailer 1 dello spettacolo teatrale di Roberto Cavallo: il 22 marzo a Torre Pellice

LEGAMBIENTE VALPELLICE

In funzione dell’inaugurazione del centro del Riuso, il Comune di Torre Pellice e Legambiente hanno organizzato un trittico di iniziative di "educazione ambientale" legate alla riduzioni dei rifiuti e alla consapevolezza che con una migliore raccolta differenziata ci guadagniamo tutti.
Queste le date e le proposte:
  • Al teatro del Forte: 1 marzo 2013 serata con Pallante a cura del Comune di Torre Pellice 
  • Al teatro del Forte: 20 marzo 2013 spettacolo teatrale di Roberto Cavallo "Meno 100 Kg: ricetta per la dieta della nostra pattumiera" a cura di Legambiente 
  • Al teatro del Forte: 19 aprile 2013 proiezione del docu-film di Roberto Cavallo a cura Legambiente/Comune.
20 aprile 2013, inaugurazione del centro con mercatino e gazebo di tutte le associazioni che hanno firmato la carta d'intenti.
 
PRESTO LA LOCANDINA!!!

Guarda il video su You Tube: Trailer 1 dello spettacolo teatrale di Roberto Cavallo: il 22 marzo a Torre Pellice

Com'è andato il One Billion Rising a Torre Pellice?

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Di seguito il commento di una giovane partecipante...

Il 14 febbraio anche Torre Pellice ha partecipato al flash mob mondiale.
è stata una bellissima esperienza, soprattutto perchè abbiamo ballato per protestare contro una così grande ingiustizia, e perchè tutti noi ci sentivamo parte di un grande gruppo!!
Poi è stato bello vedere così tanta gente, di tutte le età, partecipare a questa iniziativa, un evento straordinario in una giornata invernale a Torre*;) occhiolino Molti l'avranno trovata una cosa di poco conto ma è a partire da piccole iniziative che si arriva a cambiare le cose!!
Sicuramente è un'esperienza che ricorderò sempre.
Guarda il video su You Tube: Com'è andato il One Billion Rising a Torre Pellice?

Il Car-Fluff di Barge verso la Germania

DAL CORRIERE DI SALUZZO.IT

La più grande sciagura ambientale del nostro territorio verso una (parziale) soluzione.
Finiranno in Germania i rifiuti degli scarti di car-fluff che sono stati individuati in località Crocera di Barge. Lo smaltimento in terra tedesca ha infatti costi inferiori (nonostante l'evidente incidenza della voce relativa al trasporto) rispetto a quanto costerebbe in Italia.
L'operazione di bonifica dovrà essere completata entro quattro mesi a decorrere dalla data di consegna dei lavori. Sarà la ditta Selca spa, con sede a Berzo Demo, in provincia di Brescia, ad occuparsi dell'intervento di bonifica ambientale dei primi otto lotti di terreni inquinati da car-fluff.
Gli otto siti oggetto dell'appalto sono i seguenti: Richiaretta, Paolina, Crocera, Dalmas-Ghiandone, Soleabó-Richiaretto, Galleane (mais), Prabosco-Ghiandone, Galleane (riso). Al termine dei lavori i terreni saranno teoricamente restituiti alla loro naturale vocazione agricola. Non da subito peró. Quei lotti continuano infatti ad essere sotto sequestro ed occorrerà attendere lo sviluppo delle indagini da parte della Magistratura, nella speranza di individuare in via definitiva i responsabili dell'inquinamento, sui quali poi rivalersi per le spese finora sostenute.
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Governo Monti, via libera last minute al rigassificatore di Gioia Tauro

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Nel decreto sviluppo licenziato dal governo Monti, c’è anche una patata bollente per la Calabria. Ovvero il via libera al Rigassificatore di San Ferdinando, un colosso di oltre 47 ettari che vale 1 miliardo e 200 milioni di euro, in grado di riportare allo stato gassoso 12 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto ogni anno. L’articolo 38 del testo supera le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici che, per ben due volte, aveva bocciato l’opera proprio perché gli studi presentati risultano “incompleti e non definiti con l’estensione e gli approfondimenti necessari all’espressione di un compiuto parere sulla fattibilità dell’opera”.
I sindaci del comprensorio sono sul piede di guerra, tanto che durante una riunione per discutere sulla questione, il primo cittadino di San Ferdinando, Domenico Madaffari, ha minacciato che non si recherà alle urne, per l’indifferenza che la politica ha dimostrato in merito all’argomento e nonostante, fino a poco tempo fa, avesse accolto a braccia aperte la candidata del suo partito, Rosy Bindi.
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Poco verde nelle urne

DALLO SPIFFERO.IT

Le tematiche ambientali e del governo del territorio sono praticamente assenti in questa campagna elettorale. Eppure si tratta di temi strategici non solo per il futuro, ma anche per la stessa ripresa economica.
Negli ultimi 60 anni 3660 persone hanno perso la vita a causa di frane e alluvioni e il costo complessivo dei danni a seguito di questi eventi è superiore ai 52 miliardi di euro.
Nuove soluzioni alla crisi economica capaci di dare risposte alla drammatica carenza di lavoro e occupazione non può prescindere da un intervento di tutela del territorio e dei beni paesaggistici e culturali del Paese. Che, nonostante il massacro subito dal dopoguerra ad oggi, mantiene un’intrinseca bellezza e una straordinaria presenza di beni. In questo contesto la difesa del suolo, il suo assetto idrogeologico e la manutenzione preventiva devono costituire la prima vera “Grande Opera” pubblica da realizzare.
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Se anche per Clini l’auto è un prodotto obsoleto

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Quando ieri, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha preso la parola in occasione di un convegno a Roma devono essere stati in molti a guardarsi in faccia sgomenti. Prima ha detto: “Siamo di fronte a un superamento dell’età dell’auto. E’ improprio parlare di crisi del settore. E’ un prodotto progressivamente obsoleto” e poi ha aggiunto che si rende necessario “un cambio delle modalità di trasporto perché proprio nei trasporti urbani si crea una congestione di traffico”.
E ancora: ”Una transizione verso una mobilità a basse emissioni di carbonio, gestita con intelligenza può rappresentare un miglioramento ambientale e delle condizioni di vita dei cittadini, e un’opportunità strategica per l’economia italiana“.
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Innamorati dell’Italia. Legambiente presenta la proposta di legge sulla bellezza e assegna gli Oscar dell’Ecoturismo

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Premiate 32 strutture turistiche e ricettive della Penisola “amiche dell’ambiente”. Legambiente: “Bellezza e turismo sostenibile sono le chiavi per valorizzare territori e risorse locali”
“Investire sulla bellezza significa investire sul futuro”. È questo il messaggio che Legambiente lancia
“Innamorati dell’Italia”: i suoi centri storici, le città d’arte, le aree protette e i paesaggi; ma anche i prodotti gastronomici di qualità sono le tante bellezze della Penisola che ne fanno un eccellente biglietto da visita e uno dei Paesi più amati e visitati al mondo.
Bellezze che hanno bisogno di essere difese e valorizzate. In questa direzione anche l’ecoturismo può essere un importante modo per far conoscere la forza dei territori e rilanciare l’economia locale.
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Perù: vincono gli indios, Pluspetrol si ritira dalla selva delle tribù incontattate

DAL SITO GREENREPORT.IT

Dopo che Survival International aveva inviato a The Guardian un rapporto che rivelava i piani segreti di Pluspetrol per la prospezione di gas nel Parque Nacional de Manu in un'area di 1,5 milioni di ettari abitata da alcune tribù incontattate, nel Perù sud-orientale, il gigante degli idrocarburi argentino ha ceduto alle proteste internazionali e delle organizzazioni indigene ed ha fatto pubblicamente fatto marcia indietro.
Si tratta dell'area protetta con la maggiore biodiversità del Perù e del mondo e per questo è stata dichiarata nel 1977 Zona Núcleo della Reserva de Biósfera del Manu dal Programma uomo e biosfera dell'Unesco».
Il direttore generale di Survival International, Stephen Corry, è molto soddisfatto: «Questi eventi costituiscono un successo clamoroso per i popoli indigeni del parco di Manù e per i loro sostenitori in tutto il mondo" ha commentato.
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Emissioni di gas serra a -7%: l'Italia supera gli obiettivi del Protocollo di Kyoto

DAL SITO GREENREPORT.IT

Finalmente una buona notizia in materia ambientale che riguarda l'Italia. Il nostro Paese - certo, complice la crisi, ma non solo - ha centrato il target nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra individuato dal Protocollo di Kyoto a -6,5% rispetto al valore 1990 come media del periodo 2008-2012, arrivando ad una riduzione del 7%.

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APPUNTAMENTI di OGGI Venerdì 15 Febbraio

LEGAMBIENTE VALPELLICE


Venerdì 15 febbraio a Saluzzo alle 21.30 presso il Circolo Ratatoj in Via M.L. Alessi: concerto acustico di CISCO a basso impatto ambientale in occasione di M’illumino di Meno, la più grande festa del Risparmio Energetico lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio2, promosso dai circoli Legambiente di Barge, Bra, Pinerolo, Val Pellice e Villafranca Piemonte con Arci Comitato Monviso Savigliano.
L'ingresso è riservato ai soci ARCI.
Il costo del biglietto è di 10 euro. Per chi è sprovvisto di tessera ARCI il costo è di 17/18 euro (ingresso più tessera).
Per i soci Legambiente il costo del biglietto è di 5 euro. Per chi è sprovvisto di tessera ARCI il costo è di 10 euro (offerta ingresso più tessera).
E' necessario prenotare il biglietto a questo link. Sono disponibili 200 posti.

Locandina della serata: Legambiente Valpellice invita tutti al concerto di CISCO 
 
Venerdì 15 febbraio a Pinerolo alle 18 di fronte al Municipio in Piazza Vittorio Veneto 1: Termotour di Pinerolo organizzato dal Comune e dagli Sportelli Energia del Pinerolese (SEP), in occasione di M'illumino di meno 2013

Guarda la Locandina: M'illumino di meno: Termotour di Pinerolo

Cambiamenti climatici, anche una questione morale

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Il mondo scientifico ha messo ben in evidenza le conseguenze dei cambiamenti climatici, in parte già verificabili, e i gravi rischi legati all’incapacità di agire in maniera incisiva. Oltre alle valutazioni di tipo economico, sarà urgente affrontare la questione etica implicita nel tema, perché sappiamo che i cambiamenti climatici incideranno soprattutto sulla vita delle future generazioni, sui più poveri, in definita su coloro che non avranno certo contribuito a creare questo problema.
L’importanza di una posizione netta della Chiesa su questi temi è stata sottolineata lo scorso anno quando il cardinale ghanese Peter Turkson, prima di Rio+20, convocò un gruppo di ricercatori per fare una riflessione sull'ambiente. I governi non agiranno se non ci sarà una forte pressione dal basso e quindi anche da parte di tutte le religioni; una pressione che potrà favorire a livello planetario la consapevolezza che sia giunto il momento di agire e di intervenire con maggiore incisività rispetto a quanto fatto finora.
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Lezioni americane, che effetti hanno le armi da guerra sull’ecologia?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Alla fine degli anni ’90 il governo di Porto Rico – un protettorato Usa – chiede al Prof. Porter, esperto di barriere coralline, di fare delle ispezioni sui coralli dell’isola di Vieques.
Questa isola di 7,000 abitanti era usata da 60 anni circa dalla marina Usa per le esercitazioni navali ed aeree. Ci sparavano bombe per testarle. Ma le bombe non sono cioccolatini, e hanno dentro composti chimici cancerogeni e tossici. E ovviamente tutte le armi detonate sono rimaste lì, sui fondali del mare e sui prati di Vieques.
Il prof. Porter presenta il suo rapporto alle autorità portoricane. Il suo lavoro ufficiale era finito. E invece, era solo l’inizio. Non poteva lasciare la sua opera a metà. Adesso sentiva la responsabilità di aggiustare l’aggiustabile. E così il prof. Porter scopre che tutte queste sostanze tossiche sono presenti non solo in acqua, ma anche nei campi, nei corpi e nelle vite delle persone. E infatti, neanche a farlo apposta i cittadini di Vieques hanno i tassi di tumore più elevati di tutte le isole dei Caraibi. Inizia allora il suo nuovo lavoro, non da scienziato, ma da attivista.
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Legambiente aderisce a "M'illumino di meno"


Legambiente aderisce a “M'illumino di meno”

Concerti acustici, cene e aperitivi a lume di candela, passeggiate al buio e molto altro organizzato dai circoli di Legambiente in tutto il Piemonte e la Valle d'Aosta.


Torna anche quest'anno “M'illumino di meno”, la campagna nazionale all'insegna della razionalizzazione dei consumi energetici promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio2, a cui Legambiente aderisce ormai da anni. Domani sera dalle 18 circa, in Piemonte e Valle d'Aosta, come in tutta Italia, al via numerose iniziative per promuovere la riduzione dei consumi e il risparmio energetico.

Anche i nostri circoli partecipano attivamente a questa importante campagna – spiega Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta – invitando amministrazioni locali a spegnere le luci in città e organizzando iniziative di sensibilizzazione. Il riscontro è quasi sempre molto positivo, segno di una crescente sensibilità verso il tema dell'energia”.
E così ecco l'occasione per concerti acustici, aperitivi e cene a lume di candela, ma anche, per astronomi e appassionati, di poter finalmente osservare stelle, costellazioni e pianeti, solitamente resi invisibili dalla troppa luce.

In Piemonte, domani gli appuntamenti sono tanti. A Saluzzo, i circoli di Legambiente di Villafranca Piemonte, Barge, Braidese, Val Pellice, Alpignano e Pinerolo e il circolo Arci Ratatoj hanno organizzato un live acustico del cantante Cisco (ex Modena City Ramblers).
Ad Alpignano, il Comune aderisce spegnendo le luci delle maggiori piazze e il circolo di Legambiente C.E.A. Cascina Govean organizza una cena totalmente al buio. A Baveno, le piazze principali saranno al buio e si spegneranno per qualche minuto anche le luci sul lungo lago; inoltre, il circolo Brutto Anatroccolo organizzerà un apericena a lume di candela. A Caluso, gli esercizi commerciali spegneranno le luci dalle 18.30 in poi, mentre il Circolo Pasquale Cavaliere propone passeggiate al buio per le vie del paese, cioccolata e bugie offerte da produttori locali e danze occitane attorno al falò. A Chivasso, invece, ci sarà un aperitivo a lume di candela presso l'XXL Café, organizzato dal circolo locale, in collaborazione con l'associazione giovanile Alternative Karming.
Anche a Carmagnola il Comune partecipa, spegnendo l'illuminazione di alcuni dei monumenti principali della città, mentre il circolo Il Platano collaborerà all'organizzazione di uno spettacolo in piazza Sant'Agostino dalle 18 alle 19... alimentato a pedali!
Ad Aosta, in Place des Franchises, Legambiente e Vallevirtuosa saranno presenti con un banchetto informativo dalle 15 alle 19. E alle 20 cena a lume di candela presso l'Espace Populaire.

Le iniziative di Legambiente in tema energetico non finiscono con M'illumino di Meno: sono in programma diversi incontri con i cittadini di approfondimento sull'energia sostenibile ed anche corsi per professionisti, come quello in programma il 22 febbraio a Verbania organizzato dal circolo Il Centro Del Sole: “Climatizzazione efficiente nelle abitazioni”.
Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta è inoltre partner del Progetto Innovazione Energetica, finanziato nell'ambito del Programma Interreg Italia-Svizzera 2007-2013. Il Progetto coinvolge più di 50 Comuni nelle province di Alessandria, Biella, Novara, Torino e Verbano Cusio Ossola, e si propone di creare le condizioni per l'attuazione concreta di politiche energetiche ed ambientali improntate alla sostenibilità. Tra le azioni messe in campo grazie a questo progetto, c'è anche la sensibilizzazione dei cittadini: per questo quasi tutti i Comuni coinvolti hanno aderito a M'illumino di Meno, organizzando iniziative, aderendo formalmente alla campagna su internet e garantendo il “silenzio energetico” dalle 18.00 alle 19.00 (maggiori info sul progetto sul sito www.ecomuni.eu).