Pioggia di meteoriti, ultime notizie: sfiorata catastrofe nucleare in Russia

DAL SITO GREENREPORT

Il governo russo si è subito prodigato nel dire che la spettacolare pioggia di meteoriti che ha colpito la regione di Chelyabinsk, negli urali sud-occidentali, non aveva provocato alcun aumento del livello di radioattività e in molti hanno pensato che il ministero delle situazioni di emergenza russo si riferisse alla possibile radioattività del materiale precipitato dallo spazio. Ma molto più probabilmente le autorità locali e moscovite stavano tirando sospiri di sollievo a ripetizione dopo aver scoperto che i frammenti infuocati, che hanno fatto più di mille feriti e lesionato scuole, ospedali, fabbriche e migliaia di abitazioni, non avevano colpito nemmeno una delle decine di impianti atomici sovietici e post-sovietici dell'area, compreso il famigerato impianto per il trattamento del combustibile nucleare esausto di Mayak.
L'agenzia statale monopolista del nucleare russo, Rosatom, si è affrettata a dichiarare: «Tutti gli impianti di Rosatom nella regione degli Urali funzionano normalmente. Non hanno sofferto alcuna conseguenza dalla caduta del meteorite». Rosatom sa benissimo che in una zona così fittamente punteggiata di impianti nucleari come la regione di Chelyabinsk, la Russia ed il mondo devono considerarsi molto fortunati che non sia accaduta una catastrofe nucleare.
Nel 1957 Mayak è stato il teatro di uno dei peggiori incidenti nucleari e di una delle più gravi contaminazione della storia dell'Unione Sovietica e del mondo, seconda per conseguenze e nel volume delle emissioni radioattive rilasciate forse solo al disastro nucleare di Chernobyl
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1 commento:

  1. Il mio collega ha la moglie Russa proprio della zona del Mayak. La cosa più grave è l'abbandono di tutte queste strutture post unione sovietica che potenzialmente sono delle bombe ecologiche

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