Lezioni americane, che effetti hanno le armi da guerra sull’ecologia?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Alla fine degli anni ’90 il governo di Porto Rico – un protettorato Usa – chiede al Prof. Porter, esperto di barriere coralline, di fare delle ispezioni sui coralli dell’isola di Vieques.
Questa isola di 7,000 abitanti era usata da 60 anni circa dalla marina Usa per le esercitazioni navali ed aeree. Ci sparavano bombe per testarle. Ma le bombe non sono cioccolatini, e hanno dentro composti chimici cancerogeni e tossici. E ovviamente tutte le armi detonate sono rimaste lì, sui fondali del mare e sui prati di Vieques.
Il prof. Porter presenta il suo rapporto alle autorità portoricane. Il suo lavoro ufficiale era finito. E invece, era solo l’inizio. Non poteva lasciare la sua opera a metà. Adesso sentiva la responsabilità di aggiustare l’aggiustabile. E così il prof. Porter scopre che tutte queste sostanze tossiche sono presenti non solo in acqua, ma anche nei campi, nei corpi e nelle vite delle persone. E infatti, neanche a farlo apposta i cittadini di Vieques hanno i tassi di tumore più elevati di tutte le isole dei Caraibi. Inizia allora il suo nuovo lavoro, non da scienziato, ma da attivista.
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