Dieci ragioni (e qualche norma) per puntare sul biotech

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Le biotecnologie (le pratiche biologiche fondate sulle tecniche del Dna ricombinante) sono - insieme alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) e alle nanotecnologie - uno dei vertici del «triangolo dell'innovazione». Il triangolo che, a detta di molti analisti, costituirà il motore dell'economia della conoscenza in tutto questo secolo.
Si tratta, come abbiamo detto, di dieci diversi motivi, che noi potremmo dividere in tre diversi blocchi, uno (quattro motivi) riferito alle biotecnologie rosse, ovvero alle biotecnologie utilizzate in campo biomedico; l'altro relativo alle biotecnologie verdi (quelle usate nel settore agroalimentare) e il terzo blocco relativo al biotech industriale.
Anche il blocco dei motivi per investire in R&S delle biotecnologie da impiegare nelle industrie suscita notevole interesse senza forti controindicazioni. Il Council on Biotechnology sostiene che le biotecnologie saranno molto utili per la produzione sostenibile di sostanze chimiche, di energia e di materiali vari; processi per produrre combustibili e sostanze chimiche in ambiente marino; processi di bio-combustione per raggiungere l'obiettivo ecologico dei "rifiuti zero"; l'utilizzo di anidride carbonica da usare come materia prima (cosa che fornirebbe un contributo a ridurre le emissioni del gas serra in atmosfera). Non saranno applicazioni miracolistiche, ma certo possono aiutare a costruire un'economia sostenibile.
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