Buon 1° maggio a tutti

DAL SITO DI GREENREPORT



Montagnart: Le vie dell'acqua 10 maggio ore 21 Teatro del Forte

MONTAGNART

10 maggio ore 21 Teatro del Forte di Torre Pellice, verrà proiettato il filmato 
“Le vie d’acqua” 
in collaborazione con Francesco Salvato e Free Flow Kayak

Workshop sulla Gestione del patrimonio faunistico: 10 maggio ore 9.

LEGAMBIENTE REGIONALE

10 maggio dalle ore 9 

Il gruppo di lavoro che ha elaborato il documento sulla "Gestione del patrimonio faunistico" propone una giornata di lavoro (a Torino il 10 maggio prossimo) dedicata alla tutela degli habitat, condizione necessaria per evitare una progressiva perdita di biodiversità;
 il gruppo di lavoro ritiene che questo sia il punto di partenza necessario per poter elaborare efficaci politiche di tutela dei popolamenti animali e di gestione faunistica.



Guarda la locandina: 10 maggio Workshop "Gestione del patrimonio faunistico"

Si è accesso l'inceneritore di Parma. Lunedì 29 aprile bruciati i primi rifiuti (tra le proteste)

DALL'ECO DALLE CITTA'

L'inceneritore di Parma è entrato in funzione. La conferma è arrivata da Iren che in una nota ha fatto sapere che lunedì 29 aprile "ha preso il via con esito positivo la messa a punto del sistema impiantistico del Polo Ambientale Integrato di Parma effettuata a caldo attraverso la combustione di rifiuti solidi urbani
L'avvio dell'attività è però avvenuta tra le proteste degli attivisti "no termo" che hanno presidiato i cancelli dell'impianto. Sul posto si sono recati anche anche i funzionari del servizio Ambiente del Comune di Parma insieme alla Polizia Municipale per verificare e verbalizzare le procedure relative all'avvio dell'attività (l'amministrazione comunale 5 Stelle di Parma come noto è contraria all'impianto).
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Ecco come Londra ha deciso di gestire i propri rifiuti

DAL SITO DI GREENREPORT

SITA UK è stata formalmente nominata come miglior offerente per il contratto da 900 milioni di Sterline (circa 757 milioni di Euro), della durata di 25 anni per il trattamento, recupero energetico e smaltimento, dei rifiuti indifferenziati per la West London Waste Authority (WLWA). A tal fine si ricorda che la capitale inglese è stata suddivisa, a partire dal 1986, in 4 Authority per i rifiuti: East London, North London, West London, Western Riverside che complessivamente gestiscono oltre 1.000.000 di tonnellate di rifiuti solidi urbani indifferenziati l'anno (cioè al netto della frazione avviata a riciclo).
Il contratto copre tutti gli aspetti del trattamento compresa qualsiasi attività di trasporto necessario, il funzionamento delle stazioni di trasferimento nonchè la produzione di energia e di combustibile da rifiuti per i quartieri di West London, Brent, Ealing, Harrow, Hillingdon, Hounslow e Richmond-upon-Thames. Si tratterà di gestire fino a 300.000 tonnellate di rifiuti domestici all'anno.
Secondo SITA UK, l'operazione consente di risparmiare più di 83.000 tonnellate di CO2 ogni anno rispetto all'attuale trattamento dei rifiuti in corso nella zona, aggiungendo fino a più di due milioni di tonnellate con il periodo di durata del contratto. Il nuovo impianto avrà un costo di oltre 240.000.000 Sterline (circa 208 milioni di Euro), impiegando 53 posti di lavoro permanenti e circa 200 posti di lavoro creati durante la sua costruzione. Per saperne di più leggi l'articolo: Ecco come Londra ha deciso di gestire i propri rifiuti

Joint venture Cina-Russia per costruire centrali nucleari galleggianti, in barba alla sicurezza

DAL SITO DI GREENREPORT

Il disastro di Fukushima Daiichi del 2011 sembra già un ricordo sbiadito, visto che alla vigilia dell'anniversario della catastrofe nucleare di Chernobyl Djomart Aliev, direttore generale di Rusatom Overseas, ha pensato bene di celebralo annunciando che la Cina ha proposto alla Russia di creare una joint venture per costruire e sfruttare le centrali nucleari galleggianti. «Abbiamo ricevuto un progetto di messa in opera di una joint venture russo-cinese che beneficerà di investimenti dei due Paesi - ha detto Aliev - Questa società produrrebbe e gestirebbe una flotta speciale. Si tratta di una joint venture di produzione e sfruttamento delle centrali nucleari galleggianti. I nostri colleghi cinesi hanno fatto questa proposta e noi non la abbiamo respinta. L'idea è buona dal punto di vista commerciale».
Comunque i russi, che pensavano di piazzare questi pericolosi attrezzi nucleari galleggianti a qualche Paese africano e sudamericano con smanie nucleariste, dal 2010 si sono trovati di fronte all'interesse di un mercato molto più ricco e con molto più potenziale: la Cina, che deve sfamare a qualsiasi costo di energia la sua crescita.
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Richiesta di realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico sul Torrente Ghicciard, le considerazioni di Legambiente Valpellice

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Purtroppo continua a non essere una novità, piovono richieste su tutti i torrenti.
L’impianto in progetto però corre lungo i confini dell’oasi faunistica del Barant (in parte coincidente con il SIC Prà-Barant IT1110032), unica area protetta esistente in Val Pellice, caratterizzata da popolamenti animali e vegetali di pregio e di cui il torrente Ghicciard costituisce, ovviamente, componente importante dal punto di vista degli habitat e, in particolare, della caratterizzazione ambientale necessaria alla salvaguardia della vegetazione erbacea, dei popolamenti di Salamandra di Lanza, dei popolamenti di coleotteri carabidi (definiti “eccezionali” dalla documentazione relativa al SIC) e delle interazioni tra fauna selvatica e ambienti acquatici.
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Il Piano per le infrastrutture di ricarica per l'auto elettrica

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Viaggiare con un auto elettrica in tutto il Paese, da città a città, immaginare di potersi muovere in Europa da Paese a Paese con lo stesso veicolo elettrico: sembra un futuro lontano ma è molto più vicino di quanto possiamo immaginare. In tutto il mondo le istituzioni stanno puntando sulla mobilità elettrica.
Anche in Italia, dove è da poco stato compiuto un importante passo avanti. Il 10 aprile infatti è stato pubblicato on-line per la consultazione pubblica il documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul Piano nazionale per le infrastrutture di ricarica elettrica, pubbliche e private. Il Ministero mira a raccogliere dai cittadini e da tutte le parti interessate entro il 10 maggio suggerimenti sul modo migliore di favorire l'uso di mezzi alimentati ad energia elettrica, in particolare per la realizzazione di una infrastrutturazione di base in grado di garantire livelli minimi uniformi di accessibilità del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica.
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Rapporto Greenpeace: Api in declino

DAL SITO DI GREENPEACE

La prossima volta che vediamo un’ape ronzarci intorno ricordiamoci che la maggior parte del cibo che mangiamo dipende in modo significativo dall’opera delle api e degli altri insetti impollinatori, un servizio chiave per gli ecosistemi.
Senza l’impollinazione effettuata dagli insetti, circa un terzo delle colture a scopo alimentare dovrebbe essere impollinato con altri mezzi, oppure avremmo una produzione di cibo significativamente inferiore
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4 maggio, l'Italia cambia strada

DAL SITO DI LEGAMBIENTE

Nata la rete dell’altra velocità. Pendolari, pedoni e pedali insieme per reclamare il diritto a una migliore qualità della vita. Manifestazione a Milano il 4 maggio.
15 milioni di italiani si affidano al trasporto pubblico per i loro sostamenti quotidiani, in costante crescita le persone che scelgono di usare la bici o le proprie gambe. Milioni di cittadini che continuanio ad essere ignorati dalla politica per la mobilità nazionale che insiste, nonostante la richiesta, ad investire il 75% delle risorse destinate al settore, in autostrade, tangenziali, alta velocità.

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Giretto d'Italia 2013, città in gara per un'altra mobilità

DAL SITO LEGAMBIENTE

Aumentano gli italiani che scelgono la bicicletta per spostarsi in città. Esasperati dal costo dei carburanti e stufi di trascorreere ore nel traffico, sempre più spesso lasciano a casa l'automobile. Ma nonostante l'aumentata richiesta di spazi adeguati, i ciclisti, portatori una nuova mobilità, economica ed ecocompatibile, non sono presi in considerazione, usano la bici a loro rischio e pericolo in città che privilegiano solo le automobili.
Le piste ciclabili rimangono quasi ovunque iniziative sporadiche e non integrate in una più ampia progettazione di mobilità sostenibile. Insiema a Fiab e Città in bici vogliamo convincere le amministrazioni che per liberare i centri urbani dal traffico e dall'inquinamento è indispensabile investire risorse in un cambiamnto radicale, che renda le città più vivibili, moderne, attente alle esigenze dei cittadini. Vogliamo che i ciclisti abbiamo percorsi dedicati e sicuri come già accade in molte città europee.


9 maggio sfida a colpi di pedale in 23 comuni italiani. Check-point nelle strade per contare quante persone usano la bici per gli spostamenti quotidiani.
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Gerbido: Inceneritore, noi non ci arrendiamo (Coord. No Inceneritore Rifiutizero Torino)

DALLO SPIFFERO.COM

La decisione di mettere in funzione l'impianto del Gerbito è stata presa senza nemmeno informare il Comitato locale di controllo, esautorando nei fatti le amministrazioni e il territorio. Allargare la partecipazione ai cittadini della zona
All'impianto stanno arrivando i camion di Amiat che portano il rifiuto indifferenziato prodotto dalla città di Torino. Per ora è attiva, per alcune ore al giorno, solamente una delle tre linee di cui è dotato l'impianto.
Il Comitato Locale di Controllo (CLdC) non è stato informato dell’inizio dell’attività dell’inceneritore del Gerbido, perdendo quindi completamente quella poca credibilità che già deteneva. Appare chiaro come un organo a cui partecipano la Provincia di Torino e i rappresentanti di Comuni che detengono quote azionarie di TRM determini una situazione in cui “controllore e controllato coincidono”: tale Comitato, oltre a non essere rappresentativo dei cittadini, non può quindi dare alcuna garanzia e sicurezza in merito alla funzione di controllo delle emissioni e di tutela della salute pubblica. Per far fronte a questa grave anomalia, il CARP e il Coordinamento No Inceneritore Rifiuti Zero (attraverso i suoi gruppi di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Rivoli, Torino) propongono di modificare la composizione del CLdC, inserendo un numero di cittadini pari alla componente istituzionale e con diritto di voto: cittadini che lo stesso CARP e lo stesso Coordinamento si propongono di nominare.
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Inoltre... Un operaio, al lavoro nel cantiere del termovalorizzatore di Torino per conto di una ditta subappaltatrice, è caduto da un ponteggio mentre lavorava alla coibentazione dei canali delle ceneri, nei pressi di una delle caldaie.
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L’auto che si guida da sola: ecosostenibile e non lontana

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Le driverless car, ossia le auto che si guidano da sole, per ora in fase sperimentale, potrebbero essere una realtà già entro una dozzina di anni. Oltre alla comodità porterebbero anche significativi vantaggi ambientali, rivoluzionando i sistemi di mobilità urbana.
Troppo presto? Pare di no: dal primo volo sperimentale dei Fratelli Wright del 1903 al primo volo di linea regolare KLM passarono esattamente 16 anni
Le auto di Google sono modificate con un sensore rotante sul tettuccio che scansiona a 360 gradi e fino a 60 metri di distanza dal veicolo, creando una mappa 3D dell’ambiente circostante. Un sensore sulla ruota posteriore sinistra misura il movimento dell’auto con precisione ed aiuta a definirne la geolocalizzazione. Una videocamera sul parabrezza, vicina allo specchietto retrovisore rileva pedoni, ciclisti, semafori e ostacoli sulla strada e invia i dati al computer di bordo. Sensori radar davanti e dietro contribuiscono a identificare oggetti piu’ lontani. Completano il pacchetto un GPS, un rilevatore laser e un sensore inerziale di moto.
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Viterbo, allarme arsenico nell’acqua: “Abbiamo paura per i nostri figli”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il problema della presenza di arsenico nell’acqua destinata al consumo umano ha assunto dimensioni paradossali nella Tuscia. Un’ordinanza dei sindaci dei Comuni interessati ha stabilito il divieto di bere l’acqua che arriva nelle case e l’obbligo per i commercianti del settore alimentare di usare dei dearsenificatori per realizzare, quindi, dei prodotti fatti con acqua depurata.
L’umore dei residenti nel comune di Viterbo è pessimo. Sono costretti ormai da anni a doversi rifornire ogni giorno alle “casette dell’acqua” presenti sul territorio cittadino: “Sono troppo poche e le file sono interminabili, così spesso siamo obbligati a comprare l’acqua in bottiglia – denunciano i cittadini - In più dobbiamo dare noi l’acqua ai nostri figli che vanno a scuola perché altrimenti non potrebbero bere quella dei rubinetti”.
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Ilva minaccia: “Lo Stato dissequestri l’acciaio. O paghi 27 milioni di dollari”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Se la procura di Taranto non provvederà a dissequestrare l’acciaio entro il 5 maggio, l’Ilva è decisa a chiedere allo Stato italiano un risarcimento danni per circa 27 milioni di dollari. Ecco la minaccia allo Stato firmata Ilva. È contenuta nell’ennesima istanza di dissequestro presentata dal presidente Bruno Ferrante nella cancelleria della procura ionica. Non sono bastate, evidentemente, le due inammissibilità della precedente richiesta dichiarate nei giorni scorsi, a distanza di poche ore, prima dal gip Patrizia Todisco e poi dal tribunale dell’appello.
L’acciaio è finito sotto sequestro il 26 novembre 2012 perché ritenuto frutto dell’attività inquinante dello stabilimento, già ritirato quattro mesi prima. Un milione e 700mila tonnellate del valore, secondo i custodi giudiziari, di circa 800 milioni di euro. Materiale che l’Ilva vorrebbe commercializzare immediatamente. Senza se e senza ma. Senza, soprattutto, rispettare le regole.
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Nuovo governo: grandi intese per abolire il ministero dell'ambiente?

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Ieri le associazioni ambientaliste hanno scritto al presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta per fargli i migliori auguri per il pieno successo del suo incarico, ma soprattutto per richiamare la sua attenzione «Sulla necessità di mantenere inalterato il presidio ambientale al più alto livello istituzionale e quindi governativo con una titolarità specifica nell'ambito della nuova compagine governativa, e che vengano garantite le risorse perché il ministero sia messo in condizioni di operare proficuamente».
Umberto Martini (Club alpino italiano), Giuseppe Onufrio (Greenpeace), Andrea Carandini (Fondo ambiente italiano), Marco Furlan (Federazione nazionale Pro Natura), Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente), Franco Iseppi (Touring club italiano), Dante Caserta (Wwf) sono preoccupati per le insistenti voci che il taglio draconiano dei ministeri (poi ridimensionato per far posto agli appetiti ed alle correnti di Pd e Pdl) trovi una sua vittima sacrificale nel ministero dell'ambiente, magari da accorpare come orpello a quello dello sviluppo economico o delle infrastrutture.
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Gerbido comincia a funzionare. I primi passi dell'inceneritore di Torino

DALL'ECO DALLE CITTA'

E' entrata in funzione una delle tre linee d'incenerimento del Gerbido a cui verranno conferite nel mese di aprile 3.000 tonnellate di rifiuti.
All'impianto stanno arrivando i camion di Amiat che portano il rifiuto indifferenziato prodotto dalla città di Torino. Per ora è attiva, per alcune ore al giorno, solamente una delle tre linee di cui è dotato l'impianto.
A regime l'impianto è autorizzato a smaltirne fino a 421 mila tonnellate annue.
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Rifiuti in Campania: Italia verso maximulta Ue, ma da due anni Napoli non vive più l'emergenza

DAL SITO DEI COMUNI VIRTUOSI

"L'infrazione europea - spiega Sodano - nasce negli anni della drammatica emergenza rifiuti per la pessima gestione del ciclo e per la mancata raccolta differenziata. Da due anni Napoli non vive più l'emergenza, anche grazie al nuovo clima creatosi tra le istituzioni, cresce la raccolta differenziata, abbiamo aperto le ecologiche, un sito di trasferenza temporanea dei rifiuti e, ora, stiamo lavorando per la realizzazione di impianti di compostaggio. Su queste politiche - conclude Sodano - esiste condivisione da parte dell'Ue e siamo certi che non farà mancare il suo sostegno".
La Corte di giustizia Ue ha respinto oggi il ricorso con cui l'Italia chiedeva in sostanza lo sblocco dei fondi europei Fesr destinati al piano di smaltimento dei rifiuti in Campania. Lo stop deciso da Bruxelles, secondo la Corte, è legittimo perché direttamente collegato al finanziamento con soldi Ue delle misure al centro della procedura d'infrazione aperta, ovvero la realizzazione del sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti in Campania e, in particolare, per la raccolta differenza.
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Più differenzi, più riduci, più risparmi, l'esempio di Colorno (PR)

DAL SITO DEI COMUNI VIRTUOSI

Grazie alla sensibilità e alla collaborazione dei suoi cittadini e delle sue imprese, il sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” ha consentito di raggiungere negli ultimi anni ottimi risultati: da circa il 32% di raccolta differenziata del 2005 a circa il 70% del 2012.
Ora, Amministrazione Comunale, Provincia di Parma ed Iren Emilia hanno deciso di fare un ulteriore passo in avanti: premiare i cittadini virtuosi mettendo loro a disposizione una tassa “ritagliata su misura”. Cosa significa?
Significa che verrà utilizzato un nuovo sistema di calcolo più preciso e più equo, che premierà le utenze più virtuose. Quindi una separazione dei rifiuti riciclabili sempre più puntuale consentirà di ridurre i rifiuti residui destinati allo smaltimento e di ottenere pertanto un sensibile risparmio sulla quota della TARES relativa all’Igiene Urbana.
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Lotta alla povertà e sviluppo sostenibile: le nuove priorità europee per gli Obiettivi del millennio

DAL SITO DI GREENREPORT

La Commissione sviluppo del Parlamento europeo ha approvato, con 20 voti a favore e 4 contrari, una risoluzione sugli Obiettivi del millennio per lo sviluppo nella quale si legge che «L'eradicazione della povertà e lo sviluppo sostenibile dovranno essere le priorità del programma di sviluppo post-2015. Anche la copertura sanitaria universale ed un'educazione di qualità devono rappresentare degli obiettivi chiave e l'uguaglianza di genere e delle opportunità di lavoro decente devono diventare delle nuove priorità».
La risoluzione ricorda «Il ruolo cruciale delle fonti innovative di finanziamento dello sviluppo, in particolare una tassa sulle transazioni finanziarie» e chiede anche «Un finanziamento addizionale per lo sviluppo, al fine di coprire i costi dei danni provocati dal cambiamento climatico».
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La quota di rinnovabili farà ridurre la concentrazione dei gas serra già nel prossimo decennio.

DAL SITO QUALENERGIA.IT

La quota di rinnovabili sulla nuova potenza elettrica installata nel mondo al 2030 sarà forse del 70%, come stima uno studio di Bloomberg New Energy Finance. Questo cambiamento del sistema energetico potrebbe far ridurre la concentrazione dei gas serra già nel prossimo decennio.
In Europa le fonti rinnovabili stanno rapidamente coprendo ampie fette di produzione elettrica, ma anche del settore del calore e dei biocarburanti. Ma sono gli scenari sul medio e lungo periodo che ci dicono che il sistema energetico sta cambiando in tutto il mondo.
La novità del Rapporto Bloomberg è che questa esplosione delle rinnovabili non sarà confinata solo all’Europa: nei prossimi 20 anni coinvolgerà tutto il pianeta .E questo dovrà far rivedere pesantemente le strategie dei soggetti energetici tradizionali.
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Buon 25 aprile

DAL SITO DI GREENREPORT


In Italia serve un nuovo governo subito che sia partigiano della sostenibilità ambientale e sociale

DAL SITO DI GREENREPORT

I tempi dell'economia finanziaria fossero a dir poco incompatibili con quelli della politica. I nanosecondi con cui si possono spostare con un click immense ricchezze da una parte all'altra del mondo stanno uccidendo le democrazie, mentre i tempi della politica sono drammaticamente lenti anche per cose molto meno veloci: è questo il caso, ad esempio, dell'impoverimento di un Paese come il nostro, che fino a poco tempo fa aveva risparmi familiari invidiabili. Mai un Pil eccezionale negli ultimi quindici anni almeno, tuttavia un tenore di vita alto.
Nel giro di qualche anno, la crisi economica ha però spazzato via tutto, e quello che non ha fatto lei lo ha fatto quella politica che è contemporaneamente causa e risultato della crisi economica stessa. Sbagliate tutte le analisi sul "dove si stesse andando", tutti incantati dalle magnifiche virtù del turbo liberismo, nessuno è stato capace di far cambiare binario in tempo e inevitabilmente il treno ha deragliato. Da 17 anni di berslusconismo siamo usciti con le ossa rotte, ma senza costruire una vera alternativa possibile
Serve prima di tutto un governo nazionale stabile, che sappia cogliere le (pare) inversioni di tendenza in Europa rispetto all'austerità e che non giochi a spararla sempre più grossa alla Grillo, ma che faticosamente costruisca un modello di crescita economica sostenibile che faccia ripartire il Paese. Sì, una crescita sostenibile, che suonerà anche come un ossimoro o una contraddizione in termini, ma che purtroppo è l'unica strada perseguibile in quanto questo maledetto modello di sviluppo non lo si può nemmeno riconvertire se l'economia resta ferma. Siamo vicini al 25 aprile, servono nuovi partigiani, stavolta partigiani della sostenibilità ambientale e sociale. E speriamo che ci portino via da questa disperazione.
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Via da Chernobyl, la petizione per i bambini e le famiglie che vivono ancora nelle zone contaminate

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

In occasione del 27esimo anniversario dell'incidente nucleare che il 26 aprile del 1986 sconvolse il mondo, Legambiente chiede di essere «Uniti per aiutare e non dimenticare i bambini che vivono nelle terre contaminate da Chernobyl» e per questo lancia su change.org una petizione europea per chiedere alle istituzioni e alle organizzazioni governative internazionali «Interventi e progetti concreti a favore dei bambini e delle famiglie, vittime della contaminazione di Chernobyl. Ricollocazione residenziale, monitoraggio ambientale indipendente delle zone radioattive e interventi di bonifica».
Stefano Ciafani, vice-presidente di Legambiente, ricorda che «Le istituzioni fanno finta di non vedere che queste zone morte, entro un raggio di 30 km dalla centrale esplosa, si stanno ripopolando. Tutto ciò è inaccettabile: serve una seria presa di coscienza della situazione e doverosi interventi per ridurre i rischi e gli effetti della contaminazione, e l'insopportabile pericolo dell'oblio. Senza interventi tempestivi tutte le persone che vivono nelle terre contaminate sono destinate a morire.
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Mobilità sostenibile, costituita la Rete per la #MobilitàNuova

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

«Il variegato fronte che ha aderito alla Rete per la #MobilitàNuova esprime bene la multidimensionalità del tema della mobilità, che non è solo smog e congestione, ma anche qualità dell'ambiente urbano e del territorio, efficienza del trasporto pendolare e di quello pubblico urbano, consumo di suolo e qualità ambientale, valorizzazione turistica delle città e del paesaggio, diritti dei consumatori ed equità nell'accesso ai servizi di mobilità, legalità, opposizione a nuove, grandi e inutili opere autostradali o ferroviarie, sviluppo degli spostamenti non motorizzati. E ancora sicurezza stradale, emissioni di gas serra, dipendenza petrolifera, costi economici, sociali, sanitari e ambientali, urbanistica.
La mobilità è l'insieme di queste dimensioni connesse tra loro e quindi richiede una visione d'insieme da parte di chi governa e un agire mirato al raggiungimento dell'interesse comune da parte dei cittadini che metteranno in rete le rispettive competenze e capacità, sulla mobilità come sulla legalità, sulla qualità delle relazioni sociali come sulla qualità dei territori, per migliorare così la qualità della vita di tutti».
«Certo non consideriamo il 4 maggio come il punto di arrivo di un percorso o una manifestazione di protesta ma anzi l'avvio di un cammino comune che ci vedrà, da una parte, condividere una proposta di legge di iniziativa popolare e la raccolta delle firme necessarie per presentarla in Parlamento e, dall'altra, la costruzione di una rete permanente dove poter individuare le strategie e le azioni comuni per garantire maggiore efficacia alle nostre proposte sui diversi temi prima evidenziati», ha concluso Cogliati Dezza.
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Il Piemonte guida l’innovazione «micro idro»

DALLA STAMPA.IT

Sostenibilità economica ed ambientale per i piccoli impianti idroelettrici. Il Piemonte punta sul «micro» grazie a Mhy Tech, il centro di innovazione per la promozione del micro idro con sede a Vercelli nato a febbraio durante la settima edizione della mostra-convegno Agroenergia e diventato ora operativo a tutti gli effetti.
Il tema degli impianti idroelettrici di piccola taglia è di stretta attualità, vista la grande richiesta di energia da fonti rinnovabili. In particolare, spiegano i tecnici del Mhy Tech, «nel settore con potenza inferiore ai 100 kW le opportunità di sviluppo sono notevoli considerato l’elevato numero di possibili siti su cui operare». «Per attrezzare un sito di micro idro - osserva Roberto Isola, coordinatore tecnico del polo Enermhy e del centro sul mini idroelettrico – è fondamentale disporre della soluzione tecnologica più adatta e che contenga il più possibile i costi di investimento.
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Earth Day 2013, il Concerto per la Terra e gli altri eventi in programma

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Come di consueto, anche quest’anno il 22 aprile si festeggia l’Earth Day, la giornata che celebra la salvaguardia del pianeta Terra e promuove lo sviluppo sostenibile, giunta alla 43esima edizione. Tantissimi gli eventi in programma in tutto il mondo, da Melbourne a Dubai, da Pechino a Rio.
In Italia il clou dei festeggiamenti è il “Concerto per la Terra”, che si svolgerà alle 20.45 al Teatro della Luna ad Assago (Milano). A condurre l’evento, sarà Carlo Massarini. Sul palco si esibiranno Fiorella Mannoia (sostenitrice di varie associazioni non governative) e Khaled, il cantante algerino nominato “Ambasciatore di buona volontà” della Fao. Il concerto sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma www.earthdayitalia.org.
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Una settimana di proiezioni del FILM "Meno 100 Chili": com'è andata?

LEGAMBIENTE VALPELLICE



450 persone circa tra adulti e ragazzi hanno assistito la settimana scorsa alla proiezione del Film di Roberto Cavallo “Meno 100 chili -Ricette per la dieta della nostra pattumiera”. Un numero sicuramente molto alto di cui siamo sicuramente soddisfatti, ma la cosa importante è il messaggio che volevamo far arrivare agli spettatori, cioè che i rifiuti bisogna prima di tutto produrne di meno e poi differenziarli bene.

Questa iniziativa è inserita in un progetto più ampio che ha come fine ultimo la promozione del centro del Riuso di Torre Pellice, dove Legambiente Valpellice ha la funzione di divulgare e diffondere la cultura ambientale.

Il FILM ha una funzione educativa sia per i più piccoli, forse il target migliore sono i ragazzi delle superiori, ma anche per i grandi in particolari amministratori del territorio: infatti Roberto nel suo viaggio insieme al Senatore Fluttero ci ha mostrato tanti esempi di buona gestione dei rifiuti ma anche del territorio. Esempi di un Italia troppo spesso dimenticata ma molto viva. In Italia più di 1000 comuni hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci (per noi il paese più vicino è Pomaretto) e quasi 100 sono i Comuni Virtuosi (per noi il paese più vicino è Avigliana)

Esempi di Italia bella e buona che lavora e che ha l’appoggio dei suoi cittadini

Azienda israeliana sviluppa nuova batteria per auto ibride

DAL SITO DEI COMUNI VIRTUOSI

L'azienda israeliana Phinergy ha realizzato una nuova batteria aria-metallo in grado di aumentare l'autonomia di una macchina ibrida a oltre un migliaio di chilometri, battendo in tal modo le auto ibride convenzionali.
Come riporta il sito di "Fastoexist", la batteria si basa sull'interazione fra l'ossigeno e un metallo, in questo caso l'alluminio, con l'acqua come elettrolita: il battery-pack pesa circa 27 chili ed è formato da cinquanta batterie, ciascuna delle quali rappresenta un'autonomia ulteriore di circa 30 chilometri.
Si tratta di batterie assai più leggere e con maggiore densità di energia rispetto a quelle tradizionali agli ioni di litio: la Phinergy ha già firmato un accordo con un non specificato costruttore europeo per iniziare la produzione di veicoli ibridi nel 2017, ma rimangono da chiarire alcune questioni tecniche quali la necessità di sostituire l'alluminio, un metallo che si deteriora col tempo e la cui produzione peraltro richiede molta energia, rendendola gravosa dal punto di vista delle emissioni.
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Il ministro Clini e i ringraziamenti dei petrolieri

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Un ministro dell’ambiente che riceve i ringraziamenti dei petrolieri. Questa e’ l’Italia, un paese dove è sempre più difficile avere fiducia nelle istituzioni perché non è mai ben chiaro quali trame si snodino alle spalle dei cittadini.
Prima di questo decreto il progetto Ombrina Mare della Medoilgas era praticamente “morto”, dopo il decreto è magicamente tornato in vita.
E così un governo tecnico che era stato eletto per guidare il paese attraverso l’emergenza si prende cura dei problemi di piccole società petrolifere. Si vede che avevano già risolto tutti i problemi di noi cittadini.
E noi cittadini signor ministro? Dov’è il suo “prezioso contributo” per salvare i nostri mari, quel mare che è anche suo? O per evitare la “situazione insostenibile e ingiusta” per chi andrà al mare e a pesca all’ombra delle trivelle? Nel caso in cui se lo fosse dimenticato, un ministro fa gli interessi dell’Italia mentre la lettera suggerisce una attenzione ai problemi della Medoilgas di Londra del tutto fuori luogo per un ministro dell’Ambiente della Repubblica Italiana.
Per saperne di più leggi l'articolo: Il ministro Clini e i ringraziamenti dei petrolieri

A Taranto: prima il lavoro poi la salute

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Sull’Ilva di Taranto gli epidemiologi si sono ormai espressi.
Dalle evidenze emerge un incremento delle patologie, dei decessi e del rischio per la salute nelle aree più vicine al polo industriale di Taranto.
Per i periti che hanno fatto i calcoli, sarebbero 386 i morti (30 morti per anno) attribuibili alle emissioni industriali. Questo si legge infatti a pagina 219 della perizia degli epidemiologi commissionata dalla Procura di Taranto. I periti hanno concluso che l’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato nella popolazione “fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte”.
Nonostante tutto questo tsunami di evidenze, c’è qualcuno nel Pd che ragiona ancora così: “All’interno del mio partito, il Pd, ho detto sempre che al primo posto deve venire il lavoro, più della salvaguardia della salute e dell’ambiente”. Questa dichiarazione è Egidio Di Todaro ed ha guidato, in qualità di presidente, la circoscrizione Tamburi, ossia il quartiere più vicino ai fumi dell’Ilva
Nel quartiere Tamburi i bambini non possono giocare nelle aree verdi perché contaminate da antimonio, piombo, zinco, PCB e IPA.
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Allarme caos climatico, c'è poco tempo: "Cambio di rotta possibile, ma subito"

DAL SITO REPUBBLICA.IT

Sabato scorso più di 10 mila persone si sono date appuntamento in 280 città del mondo - da Buenos Aires a Bangkok, da Roma a Johannesburg - per formare uno striscione umano con la scritta "I ♥ Arctic". E' stata la Giornata mondiale d'azione per l'Artico organizzata da Greenpeace alla vigilia dell'Earth Day per offrirne una chiave di lettura. Il 22 aprile del 1970 la prima Giornata della Terra aveva al centro la preoccupazione per l'inquinamento crescente: era la percezione di una minaccia ancora vaga, non ben distinta sia nella portata del rischio che nei tempi.
A distanza di 43 anni il quadro appare ben diverso all'opinione pubblica, anche se la politica fatica a registrare il cambiamento: il pericolo è estremamente concreto e immediato.
Obiettivi raggiungibili solo se si parte subito: la finestra per un intervento utile si sta chiudendo. Con il rapporto del novembre scorso l'allarme è stato rilanciato dalla Banca Mondiale che ha parlato della possibilità di un aumento di temperatura globale di 4 gradi a fine secolo: sarebbe un colpo devastante per buona parte degli ecosistemi che garantiscono la sopravvivenza di miliardi di persone.
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Democrazia energetica: come adottare un pannello fotovoltaico

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Nel 2009 un gruppo di cittadini di Castelleone, un comune in provincia di Cremona, decidono che il fotovoltaico può essere l'occasione per attivare in Italia percorsi di democrazia energetica e di partecipazione attiva dei cittadini al bene comune. Si uniscono all'associazione GAS Energia, dove GAS sta per Gruppo d'Acquisto Solidale, nata per portare nel mondo dell'energia la visione dell'economia solidale, già consolidata nel settore dei beni alimentari a km 0. Iniziano a studiare le modalità per realizzare un progetto per impianti fotovoltaici ad azionariato popolare e con un cammino di due anni in collaborazione con l'amministrazione locale arrivano ad installare 3 impianti sui tetti delle palestre, con il finanziamento di 64 famiglie.
Lo schema prevede che le famiglie finanzino l'impianto con delle piccole quote e, tramite una convenzione con il Comune, possano ricevere la restituzione del loro investimento con una equa remunerazione. Il Comune, senza impegnare le scarse risorse economiche a disposizione, riceve un compenso per l'affitto dei tetti, e utilizza energia pulita, rinnovabile e prodotta localmente.
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Inquinamento indoor: E se l'aria di casa fosse più inquinata di quella fuori?

DALL'ECO DALLE CITTA'

Che aria tira in casa nostra? Detersivi, sigarette, stufe, incensi, candele, polvere, umidità, formaldeide nei mobili, gli agenti che possono inquinare pesantemente l'aria di casa sono molti, e soprattutto molto banali. Talmente banali da dimenticarcene.
Radon,monossido di carbonio, biossido d'azoto, composti organici volatili sono i principali inquinanti che trovano posto anche negli ambienti chiusi, come le nostre abitazioni o le postazioni di lavoro. Le fonti inquinanti in una casa o in un ufficio sono tante: riscaldamento, fornelli da cucina, prodotti chimici, fumo di sigaretta, mobili di scarsa qualità o trattati con prodotti non conformi alle normative... Alcune di queste fonti sono più conosciute, soprattutto perché le conseguenze dell'inquinamento sulla nostra salute sono evidenti: è il caso del fumo di tabacco, che infatti ormai è bandito quasi ovunque negli spazi pubblici al chiuso. “All'inizio i divieti furono duramente contestati – scrive l'Agenzia Europea – ma alla fine l'opinione pubblica cambiò completamente prospettiva, e oggi per esempio sarebbe addirittura impensabile in Europa pensare di fumare sui mezzi pubblici, come invece si poteva fare fino agli anni Ottanta”.
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Le grandi centrali Enel e il paradosso delle biomasse

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Enel Green Power investe in 5 impianti a biomassa la cui sostenibilità suscita dubbi. Beneficeranno dell’incentivo per la filiera corta, pur non essendo entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007. Fiper denuncia "l’ennesima eccezione di trattamento".
“Non c’è da stupirsi, aggiunge Righini presidente FIPER, se nascono i comitati locali contrari all’installazione degli impianti a biomassa. Anche noi gestori di teleriscaldamento a biomassa non condividiamo la scelta di puntare a grandi taglie, non sostenibili economicamente visto oltretutto il calo del prezzo dell’energia elettrica, che inevitabilmente creano distorsioni nel mercato di approvvigionamento della biomassa e non promuovono filiere virtuose date dalla messa in sicurezza del territorio".
Il paradosso nasce anche dal fatto che la domanda di energia elettrica nazionale è in netto calo; che senso ha incentivare nuovi impianti di questo tipo, quando i cicli combinati già esistenti e realizzati non riescono a essere impiegati a pieno regime, con l’effetto di un ulteriore aggravio di costi per l’economia italiana?
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Trivellazioni, i motivi per dire 'No', l'esempio di Ombirina MAre

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Per quanto riguarda le piattaforme fisse inglesi nel periodo considerato sono avvenuti 5.871 incidenti con una frequenza di 3,4 incidenti per unità all'anno. Gli incendi sono stati 0,412 l'anno per unità, le esplosioni 0,024 l'anno e le perdite in mare di petrolio ben 1,76 l'anno per unità. Pertanto, se la piattaforma di produzione del progetto Ombrina mantenesse la frequenza media di incidenti delle strutture fisse inglesi si potrebbero prevedere nel suo ciclo di vita 42 perdite in mare (e gli incendi una sessantina). Per quanto riguarda le 16 navi FPSO inglesi nel periodo considerato sono avvenuti 603 incidenti con una frequenza di 4,10 incidenti per FPSO all'anno. Gli incendi sono stati 0,42 l'anno per unità, le esplosioni 0,013 l'anno e le perdite in mare di petrolio ben 2,82 l'anno per unità. Pertanto, se la FPSO del progetto Ombrina mantenesse la frequenza media di incidenti delle FPSO inglesi si potrebbero prevedere nel suo ciclo di vita 68 perdite in mare (e gli incendi una ventina). Uno studio del Direttorato Norvegese per il Petrolio riporta la stima di perdite in mare di petrolio dalle FPSO di 3.240 barili in un ciclo di vita di 24 anni,
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Sorpresa: giù i rifiuti elettrici ed elettronici. Colpa della crisi, torna l'arte di arrangiarsi

DAL SITO DI REPUBBLICA.IT

La crisi morde anche l'elettronica e i mille apparecchi che ci riempiono le case. L'indicazione non viene dai venditori ma dai raccoglitori: sono i rifiuti l'indicatore che permette una misurazione più precisa degli umori dei consumatori. La flessione dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici), non ci racconta infatti solo una realtà che già conoscevamo, la difficoltà a mettere mano al portafoglio, visto il suo contenuto ridotto.
Il fatto che per la prima volta la raccolta di questo genere particolare di rifiuti - che ha un contenuto al tempo stesso prezioso (per la presenza di metalli pregiati) e pericoloso (per la presenza di sostanze molto tossiche) - sia diminuita ha anche un'altra spiegazione, legata all'antica arte dell'arrangiarsi
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Per la difesa del nostro ospedale: manifestazione lunedì 22 aprile ore 16.30

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Lunedì 22 aprile alle ore 16,30 ci sarà la Conferenza dei Sindaci con il Direttore Generale dell'ASLTO3

Partecipate numerosi per sostenere i nostri sindaci

Ci troviamo presso il Cottolengo, 
stradale Fenestrelle, 72   Pinerolo alle 16.30

Tesseramento Legambiente: guarda il Video

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Per dare ancora più voce ai territori e alle comunità, abbiamo bisogno del tuo aiuto: iscriviti a Legambiente!

Guarda il Video: Tesseramento Legambiente

I mozziconi di sigarette: micro-rifiuti tossici che inquinano gli ecosistemi acquatici

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

I filtri delle sigarette sono costituiti da acetato di cellulosa, una plastica che è tecnicamente biodegradabile, ma i mozziconi di sigarette degradano solo in situazioni che i ricercatori descrivono come "circostanze biologiche gravi", come quando i filtri finiscono nelle acque di scarico. Anche in condizioni ottimali, ci possono volere almeno 9 mesi per degradare un mozzicone. Lo sanno bene i frequentatori delle spiagge italiane, che li trovano sepolti sotto la sabbia praticamente integri da una stagione all'altra.
Il problema è che mozziconi di sigaretta sono veri e propri rifiuti tossici, non solo piccoli segni di inciviltà e un pugno nell'occhio estetico in aree che dovrebbero essere pulite. Secondo un rapporto di Environmental cleanup, possono anche percolare sostanze chimiche tossiche e cancerogene nell'ambiente, avvelenare la fauna selvatica e contaminare corsi d'acqua. Inoltre i mozziconi di sigaretta sono il rifiuto che si trova di più sulle spiagge e nei corsi d'acqua di tutto il mondo.
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Il 5 maggio è la festa di tutte le famiglie in tutto il mondo

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

In Italia l’appuntamento è nei parchi e nelle piazze di 9 città con Famiglie Arcobaleno, Legambiente, Amnesty International e Coordinamento Genitori Democratici.
Una giornata nel verde per festeggiare con giochi, fiabe, musica e teatro tutti i bambini e le bambine. Perché di famiglia non ce n’è una sola. E quest’anno, per la prima volta, la Festa delle Famiglie si svolge in contemporanea in tutto il mondo.
Giunta alla sua V edizione, la Festa delle Famiglie si conferma come un’eccezionale occasione di aggregazione tra le realtà più diverse, unite nel condividere una visione aperta, rispettosa e progressiva della famiglia, dell’educazione, dell’ambiente, della società. In luoghi pubblici e accoglienti, dove tutti possono incontrarsi, chiacchierare, condividere ore liete.
L’appuntamento è domenica 5 maggio nei parchi e nelle piazze di nove città italiane: Ferrara, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Roma, Torino, Venezia. Un’occasione per giocare, costruire, dipingere; per godersi laboratori, concerti, spettacoli teatrali; per scoprire la natura e la biodiversità, apprendere la democrazia dei diritti, e soprattutto incontrare famiglie di ogni tipo e toccare con mano che si somigliano tutte. E che stanno bene insieme.
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Centrali a carbone, Enel vs Greenpeace. Ecco la mappa delle battaglie giudiziarie

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Ancora guai giudiziari per Greenpeace. Dopo la recente udienza a Milano per la vicenda della campagna di comunicazione contro Enel, la battaglia giudiziaria tra l’associazione ambientalista e il colosso dell’energia continua. Ad Adria, questa volta. Dove 30 attivisti attendono di essere giudicati per un’azione presso la centrale a olio combustibile di Porto Tolle, sul delta del Po. Una protesta “pacifica e non violenta”, dicono loro, che nel 2006 manifestarono per tre giorni consecutivi.
L’occupazione dell’impianto Enel fu provocata dalla decisione della compagnia elettrica di convertirlo a carbone, fonte di energia considerata dagli ambientalisti particolarmente nociva sia per l’ambiente che per la salute. Per mostrare la dimensione nazionale del problema, oggi Greenpeace diffonderà una mappa con tutti i contenziosi giudiziari riguardanti la sua campagna contro il carbone: una decina di cause in tutta Italia.
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Centrali nucleari, Greenpeace: “Reattori in Slovenia e Svizzera pericolosi per l’Italia”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il disastro di Fukushima sembra già dimenticato. E’ questa la conclusione di Greenpeace dopo un’indagine sulle centrali nucleari europee. Molti dei 132 reattori nucleari presenti nell’Ue, più altri 5 in Svizzera, restano profondamente insicuri e tre minacciano l’incolumità del nostro Paese. Dopo la tragedia di Fukushima, nel 2011, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno progettato una serie di “stress test” per rassicurare i cittadini europei sui pericoli che potevano derivare dalla presenza dei reattori nucleari. Uno studio per condurre a piani d’azione nazionali in grado di fronteggiare le possibili criticità emerse dagli stress test. Ma i risultati sono sconfortanti.
ra le centrali menzionate nel rapporto di Greenpeace ce ne sono due – Krsko in Slovenia e Muleberg in Svizzera – che minacciano anche la sicurezza italiana per ragioni comuni: i terreni sismici sui quali sono costruite e il pericolo di inondazioni.
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INAUGURAZIONE DEL RIUSO RIMANDATA al 5 MAGGIO

LEGAMBIENTE VALPELLICE


Riuso – Diamo una seconda vita alle cose

CAUSA MALTEMPO L'INAUGURAZIONE DEL CENTRO DEL RIUSO E' STATA RIMANDATA A

DOMENICA 5 MAGGIO

STESSO ORARIO, STESSO PROGRAMMA

Programma dell'Inaugurazione del Riuso

LEGAMBIENTE VALPELLICE


20 aprile 2013 - Corso Gramsci Torre Pellice
Riuso – Diamo una seconda vita alle cose

Programma della manifestazione

h. 10.00 Inaugurazione e taglio del nastro da parte del Sindaco di Torre Pellice Claudio Bertalot

h. 10.15 - 11.00 Concerto di apertura a cura della Banda Musicale dell'Esercito della Salvezza

h. 15.00 Concerto del gruppo di Ottoni della Scuola di Musica della Valpellice

h. 16.00 Canti eseguiti da una rappresentanza della Corale Valdese di Torre Pellice

h. 16.30 Eco-Sfilata di moda Vintage a cura della CRI di Torre Pellice

h. 18.00 Chiusura della manifestazione

Durante tutta la giornata, le 16 associazioni che hanno dato vita al Centro del Riuso di Torre Pellice proporranno nei loro Gazebo laboratori di manualità e altre iniziative tutte incentrate sul riutilizzo di materiali.

E per finire….

Goffri per tutti a cura della CRI di Torre Pellice

Pannolini compostabili in amido di mais: un compromesso tra praticità ed ecologia

DAL SITO DELL'ECO DALLE CITTA'

Una tonnellata di rifiuti altamente inquinanti. Tanto “pesa”, suo malgrado, ciascun bambino che usa i pannolini usa e getta per un periodo che in media dura circa 2,5-3 anni. I convenzionali assorbenti usati per contenere le deiezioni dei più piccoli, infatti, sono realizzati con materiali plastici, trattati con sbiancanti a base di cloro e contengono gel ad alta assorbenza (i cosiddetti Sap) che, tra l'altro, surriscaldano le parti intime dei bebè. Eppure, alternative più sostenibili, oltre che salubri, esistono, e spesso sono anche a buon mercato.
Quando è toccato a me scegliere, ho optato per dei pannolini monouso a basso impatto ambientale realizzati in amido di mais, privi di cloro, derivati petroliferi e con una ridotta quantità di Sap.
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Orti urbani per ridisegnare città più vivibili: la prima edizione di Orti in festa

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

La sfida che lancia in tutta Italia il 20 e 21 aprile la prima edizione di "Orti in festa" è molto ambiziosa: «Ridisegnare l'immagine delle città attraverso gli orti urbani, non solo per restituire il verde ai centri urbani, ma anche per produrre cibi sani e di qualità. Coinvolgere cittadini, studenti e amministrazioni nella diffusione dell'orticultura urbana dedicandosi ad un orto e alla rinaturalizzazione degli spazi verdi abbandonati».
Ma questa sfida di Legambiente per città più verdi che partano dai gesti e dai consumi quotidiani (che ricorda quella della first lady Usa Michelle Obama) è stata raccolta da molti centri urbani grandi e piccoli.
Il cuore dell'iniziativa; che ha il patrocinio del ministero dell'ambiente e di quello delle politiche agricole, sarà Napoli, dove i volontari saranno in piazza per coinvolgere cittadini, scuole e turisti in attività educative ludico ricreative per far conoscere e apprezzare i benefici dell'agricoltura urbana e spiegare come si realizza un piccolo orto. Inoltre verranno raccontate le migliori esperienze realizzate fino ad ora «Come quella di Pontecagnano (Sa), Eboli (Sa) e Succivo (Ce) - dicono gli organizzatori -, dove in 10 anni Legambiente ha già sperimentato e attivato oltre 100 orti che hanno permesso di riconvertire alla coltivazione bio di frutta e verdura aree prima dismesse o abbandonate.
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Zero Emissions Communities: Legambiente presenta: Piccoli comuni per grandi cambiamenti.

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

i risultati sono stati più che positivi: nei territori di Bagnone, Comano, Fivizzano (Italia), Paros, Sifnos, Hermopoulis (Grecia), l’Alcùdia, Montortal (Spagna), Alter do Chão, Avis, Gavião, Marvão e Sousel (Portogallo) sono stati realizzati piccoli interventi di efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili, che permetteranno di risparmiare 805.000 KWh all’anno e di produrre da fonti rinnovabili 572.000 KWh per anno, con un risparmio sulle bollette energetiche dei piccoli comuni pari a 163.600 euro annui e 380 tonnellate di CO2 risparmiate complessivamente.
“Mitigare i cambiamenti climatici non è una sfida impossibile - dichiara Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana - e i piccoli comuni del Progetto Med ZEroCO2 ce lo hanno dimostrato, diventando modelli virtuosi nel risparmio energetico, nell’efficienza e nello sviluppo delle fonti rinnovabili.
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Tragica esplosione in Usa. Salta in aria una fabbrica di fertilizzanti: tra 10 e 15 i morti. Preoccupa nube tossica

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Sembrava un fungo atomico quello che sovrastava West un piccolo centro abitato del Texas ad una ventina di miglia da Waco, con circa 2.800 abitanti, invece era il risultato di una tremenda esplosione e di un incendio che hanno distrutto una fabbrica di fertilizzanti e devastato i dintorni.


Quello che è certo è che gli ospedali dei dintorni sono pieni di feriti, molti dei quali anziani e bambini ed alcuni gravissimi. E ora la Cnn riporta che una nube tossica di ammoniaca anidra è il timore dell'autorità del Texas dopo l'esplosione.Per saperne di più leggi l'articolo: Tragica esplosione in Usa. Salta in aria una fabbrica di fertilizzanti: tra 10 e 15 i morti. Preoccupa nube tossica

Rinnovabili, uno studio assolve i costi: "Alla fine ci guadagniamo quasi 50 miliardi"

DALLA REPUBBLICA.IT

Additate spesso come le principali responsabili del caro bolletta che colpisce l'Italia più di quasi tutti gli altri paesi europei, le rinnovabili sono invece un elemento di risparmio. A ribadire questa conclusione è la nuova edizione dell'Irex Annual Report, il dossier realizzato dalla società di consulenza strategica Althesys presentato questa mattina a Roma nel corso di una tavola rotonda presso il Gestore dei servizi energetici. La diffusione delle fonti pulite, illustra lo studio, può portare entro il 2030 al sistema elettrico italiano benefici netti compresi tra i 19 e i 49 miliardi di euro. Malgrado i ripetuti allarmi per il costo degli incentivi e le ricorrenti campagne di stampa lanciate contro l'energia verde, investire su fotovoltaico ed eolico ha portato al nostro paese un chiaro vantaggio economico che potrebbe diventare ancora più ampio se continuassimo a sostenere l'energia alternativa con convinzione.
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Inaugurazione del RIUSO: 20 aprile 2013

LEGAMBIENTE VALPELLICE


Clini, si cambi pure le mutande

DAL FATTO QUOTIDIANO

Qualcuno maliziosamente si chiede: ma per farsi il bidet non consuma acqua? Ironie e sorrisetti nascono spontanei ascoltando le parole del ministro dell’Ambiente Corrado Clini che, su Radio2 a ‘Un giorno da Pecora’, ha confessato di cambiarsi le mutande ogni quattro giorni per risparmiare energia e acqua. Ecco qualche consiglio (da massaia non da Ministro) per lavare senza spreco.
1) Lavaggio a mano con sapone.
2) Sciacquo a mano con la sola centrifuga in lavatrice.
3) Acquistare una lavatrice a basso consumo (quella A+++ fa risparmiare fino al 60%)
4) Fare un carico pieno (dove possono essere lavate anche 60 mutande insieme)
5) Utilizzare un ciclo rapido (alcune lavatrici hanno quello da 12 minuti)
6) Attivare la lavatrice nel fine settimana (l’energia costa meno)
7) Lavare ad acqua fredda (i detersivi in commercio agiscono anche così)
Per saperne di più leggi l'articolo: La lotta contro gli sprechi di Andrea Segrè

La lotta contro gli sprechi di Andrea Segrè

DALL'ECO DALLE CITTA'

L'ideatore di Last Minute Market ha raccontato in prima persona la sua lotta contro gli sprechi.
Muovendosi fra la pratica del recupero e l’obiettivo di non produrre sprechi, Segré cuce insieme un mondo con risorse finite e le leggi di mercato che sono regolate dal profitto. E propone una rivoluzione, non solo grammaticale, dimostrando che la parola rifiuto dovrebbe essere usata con cautela. “Se le risorse sono finite l’unico modo di sopravvivere per la nostra economia è recuperarle. Quelli che chiamiamo rifiuti sono un costo per tutti. Per il pianeta che viene sfruttato. Per le aziende che li devono smaltire. Per i cittadini che ci pagano tasse sempre più alte. Ma è possibile che tutti guadagnino da questa situazione. Le aziende possono donare i beni scartati eliminando un costo. Chi riceve il dono ha un guadagno evidente. E così si riduce anche lo spreco di risorse ambientali. Insomma, un’economia del dono che riduce la produzione di rifiuti è la via per uscire dalla crisi economica sociale e ambientale che oggi stiamo affrontando”, ragiona Segrè.
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Concordia: Ministero Ambiente parte civile. Il plauso di Legambiente: “Importante tenere alta l’attenzione sul danno ambientale”

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

E’ importante che il ministero si sia costituito parte civile nel processo relativo al naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio. Il danno ambientale non può essere trascurato. L’incidente ha provocato danni alla flora e alla fauna in un’area tanto pregiata quanto fragile e ed è quindi corretto insistere sul riconoscimento di questo aspetto, che potrà essere complessivamente valutato solo quando il relitto verrà spostato”.
Questa la dichiarazione di Legambiente sul caso Concordia.
E’ fondamentale riconoscere il risarcimento per le vittime e per gli enti locali colpiti – ha concluso l’associazione – ma è importante rispettare anche l’ambiente che ci circonda”.
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Energiewende, la transizione energetica verde della Germania che vale mille miliardi di euro

DAL SITO DI GREENREPORT

Gli obiettivi di Energiewende, che significa appunto transizione energetica, sono chiari: entro il 2020 la Germania produrrà il 35% dell'energia elettrica di cui ha bisogno da fonti rinnovabili (idro, eolico e solare). Entro il 2050 la percentuale salirà all'80%. Inoltre l'efficienza energetica aumenterà del 50%. Ciò consentirà alla Germania di abbattere le emissioni di CO2 del 40% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990 e dall'80 al 95% entro il 2050. E tutto ciò nonostante il phase out totale dal nucleare.
Per certi versi il rapido sviluppo del programma Energiewende è visibile a occhio nudo: pannelli solari coprono i tetti di oltre un milione di case e fattorie e lungo le autostrade sciami di turbine eoliche ridisegnano (senza ferirlo) il paesaggio.
Molti ritengono che quella della Germania sia una scommessa, dal risultato niente affatto scontato. Ma, come sostiene Nature in un suo editoriale, se Energiewende andrà a buon fine, la Germania avrà acquisito conoscenze scientifiche, tecniche ed economiche che potrà riversare sul mercato e che le consentiranno di rafforzare la sua leadership mondiale nel campo delle tecnologie verdi.
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Proiezione FILM "meno 100 Chili", si comincia con le scuole

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Oggi cominciamo la proiezione del film al Teatro Santa Croce per le scuole elementari e medie di Luserna San Giovanni
Domani sarà il turno delle elementari di Torre Pellice, questa volta al Teatro del Forte e Venerdì le medie e il liceo Valdese.

A Rossano Ercolini il premio internazionale per l'ambiente Goldman Enrivonmental Prize 2013

DAL SITO DEL COMUNE DI CAPANNORI

Può essere definito un "Premio nobel per l'ambiente" il Goldman Enrivonmental Prize 2013 che Rossano Ercolini, coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero ha vinto.
Il premio ambientale Goldman, giunto alla sua edizione numero 24, viene assegnato annualmente a delle persone che si sono contraddistinte per il loro impegno ambientale, provenienti dai sei continenti.
Rossano Ercolini, capannorese e maestro di scuola elementare, è uno dei fondatori e attuale presidente di Ambiente e Futuro di Lucca. Presiede, inoltre, Zero Waste Europe. E' stato il principale promotore, insieme a Paul Connett della rete italiana per Rifiuti Zero.
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Chi inquina paga, un principio sempre disatteso: il Tar del Friuli riporta ordine sull'obbligo di bonifica

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Il proprietario del suolo, se non responsabile dell'origine del fenomeno di inquinamento che vi impatta, non può essere obbligato a effettuare la bonifica o la messa in sicurezza del luogo: tale obbligo è a carico di del responsabile, che vi ha dato causa a titolo di dolo o colpa.
Seguendo il rispetto del principio "chi inquina paga" la disciplina sulla bonifica, quindi, si ispira al concetto secondo cui l'obbligo di adottare le misure, sia urgenti che definitive, idonee a fronteggiare la situazione d'inquinamento, è a carico unicamente al responsabile dell'inquinamento, che potrebbe benissimo non coincidere con il proprietario ovvero il gestore dell'area interessata.
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Il Portogallo vince la sua scommessa: energie rinnovabili soddisfano il 70% dei consumi

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Secondo Redes Energéticas Nacionais (Ren), l'operatore di rete del Portogallo, nel primo trimestre del 203 «La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è bastata all'approvvigionamento di circa il 70% del consumo». Ren spiega che «Questi valori sono dovuti principalmente alla presenza di condizioni meteorologiche favorevoli per l'idroelettrico e l'eolico. Tra gennaio e marzo, la produzione idraulica è aumentata del 312% su base annua e del 37% il consumo alimentato, mentre la produzione eolica è aumentato del 60% nello stesso periodo ed ha fornito il 27% dei consumi».
Agli eccezionali risultati dell'energia rinnovabile portoghese contribuiscono anche l'energia prodotta dalle onde e una rete elettrica migliorata che consente ai fornitori di energia verde di collegare facilmente i loro impianti al sistema.
Un piano che la destra portoghese accolse con scetticismo quando il primo ministro di allora, il socialista José Sócrates, lo propose.
Sócrates fu addirittura accusato di fare proposte ridicole quando disse di voler realizzare una rete nazionale di stazioni di ricarica per auto elettriche e dovette sopportare anche le battute "spiritose" dell'ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi che si offrì di costruire per lui una Ferrari elettrica. Berlusconi non sapeva che nel marzo 2013 la Ferrari avrebbe presentata al salone dell'auto di Ginevra proprio un'auto ibrida gas-elettrica (Hy-Kers) da 1000 hp dotata di un futuristico kinetic energy recovery system.
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I 5 “Ecocrimini” quotidiani

DAL FORUM FUTURO

Ogni giorno, quasi senza accorgercene, molti di noi sono responsabili di alcuni “Ecocrimini”.
Il caffè: Ogni espresso è responsabile di 125 grammi di anidride carbonica. Il caffè solubile riduce le emissioni a 80 grammi. Mediamente l’italiano beve 5 espressi al giorno: in un anno si genera per produrli una quantità di CO2 equivalente ad un volo Roma-Londra.
Consigli? Rinunciare ad un espresso al giorno comporterebbe un risparmio del 16%.
La lavatrice. Si stima che solo il 7,5 % dei vestiti che viene lavato sia realmente sporco e che ogni famiglia con 5 lavatrici in media a settimana produca mezza tonnellata di CO2.
Consigli? Utilizziamo detergenti naturali ed ecobio. Lasciamo gli abiti a prendere aria sul balcone: spesso non sono sporchi, ma hanno solo bisogno di essere rinfrescati.
Lo scandalo del cibo buttato, il più diffuso. Arriviamo a buttarne anche il 30% di alcuni alimenti. Si calcola che in Italia lo spreco di alimenti costi 560€ a famiglia e anche gettando i cibi si aumentano i rifiuti e i costi di gestione dello smaltimento.
Consigli? Puntare quando è possibile ad un orto domestico, evitare cibi con imballaggi e condividere acquisti intelligenti con la rete dei G.A.S..
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Bici e rinnovabili. Lavoro, web, rifiuti: Oltre la crisi, l'Italia è in chiaro scuro

DALLA REPUBBLICA.IT

Pochi occupati (4 giovani su 5 a spasso) e molte macchine (più di 600 per 1.000 abitanti). Pochi utenti internet (1 adulto su 3 è fuori dal web) e molti rifiuti in discarica (quasi la metà degli urbani). Pochi investimenti in istruzione (20% di giovani laureati) e molte infrazioni alle leggi sull'ambiente (33 mila). La fotografia del nostro paese contenuta nel rapporto di Legambiente L'Italia oltre la crisi. Ambiente Italia 2013: idee di futuro a confronto è un chiaroscuro in cui gli scuri pesano molto.
"Oggi c'è una sola ricetta per uscire dalla crisi, ed è quella di una green economy che incrocia le domande e i problemi dei territori, che risponde ai ritardi del paese e alle paure del futuro rimettendo al centro la bellezza italiana e l'innovazione tecnologica", commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, lanciando una proposta in 5 punti: fiscalità verde per premiare il lavoro e scoraggiare gli inquinatori; lotta alle ecomafie; più investimenti; premiare l'autoproduzione energetica da rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio; mettere al centro le città.
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19 aprile Film "Meno 100 Chili": perchè andarlo a vedere?

LEGAMBIENTE VALPELLICE


Perché vedere il film di Cavallo?
Il film propone due modi di pensare ai rifiuti neanche troppo contrapposti fra loro.
Il Senatore pensa che la soluzione al problema dei rifiuti consista nell’aumentare la percentuale di differenziata mentre vede nel suo aumento un fattore positivo perché, secondo il Senatore, è direttamente proporzionale all’aumento del PIL e dell’occupazione.
Il Rifiutologo reputa che prima di differenziare, i rifiuti debbano essere ridotti.
Alla base del modo differente di pensare, c’è una filosofia di un modello economico-sociale molto diversa, l’una , quella del Senatore, espressione di un modello di sviluppo messo in discussione dalla crisi e che ha condizionato, nel bene e nel male,  a livello sociale ed economico il paese negli ultimi 20 anni, l’altro, del rifiutologo, un modello nuovo ma che ricorda il passato meno recente, basato sull’eliminazione dello spreco, sulla cooperazione e sulla tecnologia.
La differenza fondamentale tra l’opera teatrale e il Docu-Film consiste nel fatto che nel Film sono presenti molti esempi positivi italiani di buona gestione dei rifiuti, ma anche del territorio. Quegli esempi che in Italia esistono, che sono anche tanti, ma che non hanno gli onori della cronaca.
Dei buoni esempi di Italia che lavora, sfruttando una risorsa, strana, ma sicuramente sovrabbondante: i rifiuti

Venerdì 19 aprile al Teatro del Forte di Torre Pellice alle ore 21

il Docu-Film di Emanuele Caruso
Meno 100 Chili
 


Guarda la locandina: 19 aprile Film "Meno 100 Chili"

4 maggio, manifestazione a Milano per promuovere un modello di mobilità che metta al centro della progettazione del Paese non più la circolazione delle auto, ma i bisogni delle persone

DALL'ECO DALLE CITTA'

Il 4 maggio davanti alla Stazione Centrale di Milano si terrà la manifestazione nazionale della Rete per la #mobilitànuova: "una cordata di cittadini impegnati a promuovere un modello di mobilità che metta al centro della progettazione del Paese non più la circolazione delle auto, ma i bisogni delle persone"
In Italia le opere pubbliche nel settore mobilità sembrano studiate per portare tanto guadagno a pochi e pochi benefici per tutti - affermano gli attivisti del movimento - Milioni di pedoni, ciclisti, utenti del trasporto pubblico locale, pendolari regionali e forzati dell’automobile vengono abbandonati al loro triste destino: spostarsi tra mille disagi nel migliore dei casi, morire di “mala mobilità” nel peggiore. Si continua a nutrire un sistema, quello autocentrico, che ormai è diventato dannoso per tutti. Si continua a perpetrare una logica, quella delle grandi opere, che destina il 75% delle risorse per il 2,8% degli spostamenti di persone e merci (quelli che superano i 50 km).
Per questo chiediamo una Mobilità Nuova e un ribaltamento nella logica degli investimenti. Una mobilità basata sull’uso delle proprie gambe, della bicicletta, del trasporto pubblico locale, dei treni regionali e dell’uso occasionale dell’auto in condivisione (car sharing, car pooling, taxi). Una riallocazione delle risorse a favore della mobilità urbana, locale e regionale, distraendo fondi alle opere autostradali e all’alta velocità ferroviaria. E per questo formiamo una rete. Una rete per proteggerci l’un l’altro. Una rete che tenga uniti i nostri interessi condivisi. Una rete che intrappoli le bugie, gli sprechi, le logiche affaristiche".
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Decalogo della buona raccolta differenziata

LEGAMBIENTE VALPELLICE

Un esempio per l'Italia: sondaggio AreaC e DomenicAspasso: ai milanesi piacciono

DALL'ECO DALLE CITTA'

AreaC? Valutazione positiva dal 58,5% dei milanesi. Le DomenicheAspasso? Promosse dal 63,6%. E il 71,5% dei cittadini premia la qualità della vita a Milano. Questi i risultati della ricerca realizzata dalla società Emg e pubblicata dal Comune di Milano, per monitorare e analizzare la percezione da parte della cittadinanza milanese di alcune iniziative assunte dall'Amministrazione comunale.
È stato chiesto ai milanesi anche quali mezzi di trasporto prediligano (erano possibili più risposte). Il 66,7% ha dichiarato di utilizzare i mezzi pubblici, il 32% di andare a piedi, il 31,5% di ricorrere all'automobile, il 12,2% di scegliere la bicicletta per spostarsi, e il 4,5% la moto, lo scooter o il ciclomotore.
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La decrescita non è chiedere l’elemosina

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

I poveri sono tra noi. E sono sempre di più. In Italia 8 milioni secondo il recente rapporto Istat. Anche chi fino a qualche tempo fa riusciva a cavarsela, ora non arriva più alla fine del mese.
Questa è solo un’altra faccia dello sviluppo e della crescita. La faccia da nascondere, di cui non parlare, di cui anzi vergognarsi. Non confondiamo la recessione che c’è e ci sarà sempre di più, con la decrescita.
Jorgen Randers in “2052. Scenari globali per i prossimi quarant’anni”, di recente pubblicazione, sostiene che il sistema attuale potrebbe collassare nei prossimi decenni. Un po’ come quel tizio che cade dall’ultimo piano di un grattacielo e ad ogni piano mormora tra sé e sé che non si ancora fatto niente, l’umanità potrebbe improvvisamente implodere per cause imputabili ad essa, solamente ad essa.
Ma non è per questo che si dovrebbe cambiare rotta. Non per salvarci, ma per avere un mondo giusto, per stare meglio noi
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