DAL SITO DI GREENREPORT.IT
In occasione del 27esimo anniversario dell'incidente nucleare che il 26 aprile del 1986 sconvolse il mondo, Legambiente chiede di essere «Uniti per aiutare e non dimenticare i bambini che vivono nelle terre contaminate da Chernobyl» e per questo lancia su change.org una petizione europea per chiedere alle istituzioni e alle organizzazioni governative internazionali «Interventi e progetti concreti a favore dei bambini e delle famiglie, vittime della contaminazione di Chernobyl. Ricollocazione residenziale, monitoraggio ambientale indipendente delle zone radioattive e interventi di bonifica».
Stefano Ciafani, vice-presidente di Legambiente, ricorda che «Le istituzioni fanno finta di non vedere che queste zone morte, entro un raggio di 30 km dalla centrale esplosa, si stanno ripopolando. Tutto ciò è inaccettabile: serve una seria presa di coscienza della situazione e doverosi interventi per ridurre i rischi e gli effetti della contaminazione, e l'insopportabile pericolo dell'oblio. Senza interventi tempestivi tutte le persone che vivono nelle terre contaminate sono destinate a morire.
Per saperne di più leggi l'articolo: Via da Chernobyl, la petizione per i bambini e le famiglie che vivono ancora nelle zone contaminate
Stefano Ciafani, vice-presidente di Legambiente, ricorda che «Le istituzioni fanno finta di non vedere che queste zone morte, entro un raggio di 30 km dalla centrale esplosa, si stanno ripopolando. Tutto ciò è inaccettabile: serve una seria presa di coscienza della situazione e doverosi interventi per ridurre i rischi e gli effetti della contaminazione, e l'insopportabile pericolo dell'oblio. Senza interventi tempestivi tutte le persone che vivono nelle terre contaminate sono destinate a morire.
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La zona vicina a Chernobyl e in particolare la Bielorussa era il granaio d'Europa prima dell'incidente nucleare
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