Rifiuti in Campania: Italia verso maximulta Ue, ma da due anni Napoli non vive più l'emergenza

DAL SITO DEI COMUNI VIRTUOSI

"L'infrazione europea - spiega Sodano - nasce negli anni della drammatica emergenza rifiuti per la pessima gestione del ciclo e per la mancata raccolta differenziata. Da due anni Napoli non vive più l'emergenza, anche grazie al nuovo clima creatosi tra le istituzioni, cresce la raccolta differenziata, abbiamo aperto le ecologiche, un sito di trasferenza temporanea dei rifiuti e, ora, stiamo lavorando per la realizzazione di impianti di compostaggio. Su queste politiche - conclude Sodano - esiste condivisione da parte dell'Ue e siamo certi che non farà mancare il suo sostegno".
La Corte di giustizia Ue ha respinto oggi il ricorso con cui l'Italia chiedeva in sostanza lo sblocco dei fondi europei Fesr destinati al piano di smaltimento dei rifiuti in Campania. Lo stop deciso da Bruxelles, secondo la Corte, è legittimo perché direttamente collegato al finanziamento con soldi Ue delle misure al centro della procedura d'infrazione aperta, ovvero la realizzazione del sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti in Campania e, in particolare, per la raccolta differenza.
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1 commento:

  1. Capire la situazione di Napoli è molto complicato. Io mi fido della nostra associazione di Napoli che ci racconta di 2 anni in cui c'è stato, pur nelle enormi difficoltà, un miglioramento progressivo della situazione. Non bisogna pretendere la bacchetta magica!!!

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