Ilva minaccia: “Lo Stato dissequestri l’acciaio. O paghi 27 milioni di dollari”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Se la procura di Taranto non provvederà a dissequestrare l’acciaio entro il 5 maggio, l’Ilva è decisa a chiedere allo Stato italiano un risarcimento danni per circa 27 milioni di dollari. Ecco la minaccia allo Stato firmata Ilva. È contenuta nell’ennesima istanza di dissequestro presentata dal presidente Bruno Ferrante nella cancelleria della procura ionica. Non sono bastate, evidentemente, le due inammissibilità della precedente richiesta dichiarate nei giorni scorsi, a distanza di poche ore, prima dal gip Patrizia Todisco e poi dal tribunale dell’appello.
L’acciaio è finito sotto sequestro il 26 novembre 2012 perché ritenuto frutto dell’attività inquinante dello stabilimento, già ritirato quattro mesi prima. Un milione e 700mila tonnellate del valore, secondo i custodi giudiziari, di circa 800 milioni di euro. Materiale che l’Ilva vorrebbe commercializzare immediatamente. Senza se e senza ma. Senza, soprattutto, rispettare le regole.
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