Tesseramento Legambiente Valpellice 2014

COMUNICATO LEGAMBIENTE VALPELLICE


Da soli non si può. In tanti per fare un'Italia più bella è lo slogan che abbiamo scelto per la nuova Campagna tesseramento 2014.
 

Tante mani simboliche che si prendono cura del territorio, tanti Circoli Legambiente che insieme ai cittadini si impegnano quotidianamente per rendere il nostro Paese più civile, legale, pulito, in una parola bello.
Attraverso le nostre iniziative dobbiamo contaminare di bellezza ogni angolo del nostro territorio, sottrarlo agli interessi illeciti, al degrado, all'incuria, per restituirlo alla fruizione della collettività.
Essere tanti è una prerogativa imprescindibile per un progetto così ambizioso, serve consenso e servono i numeri a testimoniarlo.

Perchè devo iscrivermi al circolo Legambiente della Valpellice?: Tesseramento Legambiente Valpellice 2014

Comunicato Stampa "Insieme in Comune" dopo la serata del 5 dicembre

COMUNICATO STAMPA: INSIEME IN COMUNE
Gruppo Donne Valpellice, SPI CGIL, Legambiente Valpellice, Associazione Genitori Valpellice, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne

Le associazioni che hanno dato vita al progetto di partecipazione ("Insieme in Comune") in vista delle elezioni amministrative del 2014 si sono presentate con un primo incontro pubblico ("Dico la mia!") il 5 dicembre scorso a Luserna S.G. Rosella Tagliero e Barbara Imbergamo hanno presentato alcune esperienze di democrazia partecipativa realizzate sia localmente che in altre regioni italiane. L'incontro di Luserna ha mostrato come questi percorsi possono contribuire concretamente a migliorare la qualità dei progetti e delle iniziative, ad evitare sterili conflitti e a far crescere la consapevolezza della complessità della gestione del territorio.

Le associazioni di "Insieme in Comune" proseguono ora la loro attività accogliendo l'adesione di nuovi gruppi (dopo i sette iniziali), a dimostrazione di quanto è viva sul territorio l'aspettativa di un maggior riconoscimento delle competenze diffuse e di un miglior rapporto con le amministrazioni. Sono in programma una serie di incontri con le amministrazioni che non si rinnoveranno nel 2014 e con liste e candidati che si stanno preparando alla competizione elettorale. Si stanno anche progettando confronti pubblici su alcuni temi considerati di cruciale importanza per il nostro territorio.

Le associazioni si augurano che, al più presto, inizi il confronto sui contenuti dei programmi con cui le diverse liste si presenteranno alle elezioni amministrative. Si ribadisce che i documenti presentati dalle associazioni non sono affatto dei "libri dei sogni" ma, piuttosto, il punto di partenza possibile per eleborare proposte, progetti e misure concrete per migliorare la vita economica, sociale e culturale del nostro territorio.

Le associazioni, nel momento in cui riconoscono l'autonomia decisionale degli eletti, rivendicano però il loro ruolo di portatori di competenze diffuse e il loro contributo di lavoro e di impegno sul territorio. Il prossimo periodo potrà permettere di verificare se davvero esiste la volontà di creare concretamente le occasioni istituzionali per la partecipazione e la valorizzazione di tali competenze, lavoro ed impegno.

Le associazioni si augurano che al più presto si cominci a parlare di programmi e di contenuti in vista delle elezioni amministrative del 2014, ribadendo che due sono e rimangono i valori di riferimento fondamentali:

- la necessità di affrontare i problemi del territorio alla giusta scala, superando logiche localistiche e campanilistiche; per questo è fondamentale l'impegno, da parte di liste e candidati, per una sempre maggiore integrazione del territorio, con disponibilità alla collaborazione e ad una progettualità condivisa;

- la necessità di istituire luoghi e occasioni istituzionali di confronto preventivo sulle scelte e i progetti che riguardano il territorio, garantendo l'informazione, il confronto con le competenze in campo, la possibilità di modificare i progetti e renderli il più possibile condivisi.

Le associazioni si augurano che le amministrazioni in carica, le liste e i candidati dimostrino disponibilità e impegno ad iniziare questo percorso di confronto e di collaborazione. Pochi mesi ci separano ormai dalle elezioni amministrative del 2014 e questo tempo non va sprecato. Molte opportunità sono state perdute in passato: cogliamo questa occasione!      

Il fiume «invisibile» che ha devastato mezza Sardegna

DAL SITO DEL CORRIERE.IT

L’acqua non dimentica. Puoi cercare di costringerla, la puoi deviare, ci puoi costruire sopra le case e le strade, ma prima o poi ritorna. È la lezione principale che ci viene dagli ultimi, terribili, fatti sardi.
Un fiume che si credeva morto, il Mogoro, e per questo motivo, aveva visto crescere sul suo letto, case, scuole, perfino la Asl locale, è improvvisamente risorto travolgendo tutto quello che l’uomo aveva osato costruirgli sopra e intorno.


Siamo risaliti alle sorgenti di questo rio, come si chiama in sardo. E l’abbiamo disceso fino a valle. E abbiamo visto come progressivamente l’uomo abbia violentato la natura: l’uomo di oggi però, non quello di ieri.
È l’espansione indiscriminata degli ultimi cinquant’anni, insieme alla cronica noncuranza di chi dovrebbe invece sovrintendere alla sicurezza del sistema idrogeologico, ad avere gettato le basi del disastro di novembre
Per saperne di più leggi il volantino: Il fiume «invisibile» che ha devastato mezza Sardegna

Legambiente su importazione prodotti agroalimentari da zone radioattive

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Legambiente: “Servono maggiori controlli a livello europeo sui prodotti agroalimentari importati in Italia da zone radioattive. Occorre inoltre abbassare i limiti di radioattività consentita per gli alimenti importati in Italia e in Europa, e tutelare la salute dei consumatori”
L’arrivo in Italia di prodotti contaminati dalle radiazioni nucleari (pellet, frutti di bosco, funghi, legno, ecc.) riapre anche nella nostra Penisola la questione dei limiti di radionuclidi consentiti per l’importazione di prodotti alimentari. “Chiediamo con forza – afferma Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale Legambiente - maggiori e migliori controlli sui prodotti agroalimentari importati in Italia da zone contaminate radio attivamente, come ad esempio quelle limitrofe a Chernobyl o Fukushima. I paesi colpiti dal disastro di Chernobyl, o quello di Fukushima, hanno posto sui prodotti agroalimentari contaminati limiti più restrittivi rispetto a quelli europei con la conseguenza che i prodotti alimentari che non possono più essere commercializzati sono, invece, legittimamente importati dai paesi dell'Unione Europea e venduti all'interno dell'Europa. Il Parlamento italiano e la Commissione Europea attui provvedimenti specifici per rivedere e abbassare i limiti di radioattività consentita per tutelare così consumatori, italiani ed europei, rispetto al rischio di alimentarsi nella dieta quotidiana con prodotti che altri paesi considerano radioattivi”.

Per l’associazione ambientalista, è fondamentale inoltre stringere la maglia dei controlli sui prodotti alimentari perché la coda avvelenata del disastro di Chernobyl e di quella di Fukushima non si è esaurita e minaccia sempre la salute di adulti e bambini. In particolare i bambini sono quelli più a rischio, come ha ricordato più volte Legambiente impegnata con il Progetto Rugiada di solidarietà a sostegno dei bambini colpiti dalle radiazioni dell’incidente che vivono nelle zone più contaminate.

“Grazie a questo progetto – spiega Angelo Gentili, coordinatore nazionale Legambiente Solidarietà - che vivono nelle zone più contaminate di Chernobyl -  i bambini, oltre a essere alimentati con una dieta che al contrario di quella a cui sono sottoposti nelle loro abitazioni non è radioattiva, vengono monitorati dal punto di vista medico-sanitario per evidenziare eventuali patologie tumorali latenti e seguirli da vicino con terapie mediche appropriate. Il tutto in un Centro ecosostenibile vicino Minsk, in area non contaminata, dove ogni anno riusciamo a ospitare più di 100 bambini”.

Mafia, l’ultima strage silenziosa: i morti di tumore per i rifiuti interrati nelle cave

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’ultima strage di Cosa Nostra non fa rumore. Non è un omicidio, non sparge sangue a colpi di kalashnikov e non ha bisogno di tritolo. Perché l’ultimo eccidio lasciato in eredità dai boss affonda il suo potenziale di morte in profondità, decine e decine di metri sottoterra, nel silenzio della campagna siciliana. Il nuovo triangolo della morte in Sicilia dimora in lembi di terra sconosciuti: Pasquasia, Mussomeli, Bosco Palo. Tutti nomi di cave ormai dimenticate ma che un tempo rappresentavano l’industrializzazione dell’isola.
Polveri di metallo, amianto, scorie liquide, rifiuti ospedalieri speciali e persino radiottivi attraversarono l’Europa e il Nord Italia, per finire seppellite nel Meridione.
Non è la Terra dei Fuochi e non è la Campania, non è l’Ilva di Taranto e nemmeno il Petrolchimico di Gela: nel cuore della Sicilia, le miniere un tempo ricche di zolfo sono rimaste per un trentennio a custodire nello stomaco rifiuti di ogni specie. Che oggi continuano ad uccidere nel silenzio. Perché nel lembo di terra tra Caltanissetta, Enna e Ragusa, morire di tumore è più facile che nel resto d’Italia.
Numeri catastrofici che peggiorano ancora se si allarga il cerchio all’intero territorio nisseno dove nel biennio 2008-2009 i malati di tumore sfiorano i 4mila casi, contro i 1.200 della media nazionale.
Per saperne di più leggi il volantino: Mafia, l’ultima strage silenziosa: i morti di tumore per i rifiuti interrati nelle cave

La terra (e il cielo) dei fuochi nel Nord Italia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Non ci sono i fuochi, ma c’è comunque l’inquinamento che nel Nord Italia unisce come mastice terra e cielo. Non c’è la camorra e suoi sporchi affari, ma c’è la colpevole mano dell’uomo e, in alcuni casi, la silenziosa complicità delle Istituzioni. Poche settimane fa l’allarme dell’associazione MeglioMilano sulla qualità dell’acqua in città: 2 pozzi su 10 sono chiusi perché inquinati. Poi c’è il monito, finora inascoltato, del sindaco di Brescia Emilio Del Bono che paragona l’impatto distruttivo e letale dell’azienda Caffaro all’Ilva di Taranto. Stesso discorso tra Pioltello e Rodano dove l’azienda chimica Sisas avrebbe lasciato sotto terra almeno 1.500 fusti di sostanze tossiche. E poi c’è l’Asl di Mantova che continua a sfornare report (letti?) sull’inquinamento nei laghi mantovani; senza dimenticare l’area lagunare di Marano e Grado in Friuli.
Qualcuno ricordi agli autotrasportatori travestiti da forconi che se le merci si muovono su ferro (e non su gomma) costano meno e si inquina meno. Ma in Italia non c’è nessuno disposto a fare un blocco stradale per la tutela della salute pubblica.
Per saperne di più leggi il volantino: La terra (e il cielo) dei fuochi nel Nord Italia

Economia verde, Strasburgo punta sulle imprese ecologiche per vincere la crisi

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Ecoinnovazione e lavori verdi, ecco come si combatte la crisi. È il messaggio del Parlamento europeo che giovedì 12 ha approvato a Strasburgo la relazione Ecoinnovazione – occupazione e crescita mediante la politica ambientale. I numeri parlano da sé: le imprese ecologiche europee producono un fatturato annuo di 319 miliardi di euro (il 2,5% del Pil dell’Ue) e impiegano attualmente 3,4 milioni di persone. Si tratta di uno dei pochi settori economici che ha continuato a crescere in anni di recessione, sia pur meno che prima della crisi.


Tra il 2004 e il 2008 sono stati creati circa 600mila nuovi posti di lavoro in questo settore che vanta un tasso annuale di crescita dell’occupazione di circa il 7 per cento.
Eppure in Italia il concetto di ecoinnovazione non ha ancora attecchito come dovrebbe. A dirlo è stato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando all’apertura della Conferenza nazionale su La natura dell’Italia: “A volte ho come l’impressione che il nostro Paese non abbia consapevolezza di cosa già oggi rappresenti l’economia verde”. Anche qui a parlare sono i numeri: secondo il ministro i “green jobs”, per dirla all’inglese, sono più di 3 milioni, con oltre 50mila assunzioni solo nel 2013.
Per saperne di più leggi il volantino: Economia verde, Strasburgo punta sulle imprese ecologiche per vincere la crisi

INCONTRO URGENTE: COMITATO VAL PELLICE PER LA DIFESA DEI VALORI DELLA RESISTENZA E DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA

COMITATO VAL PELLICE PER LA DIFESA DEI VALORI DELLA RESISTENZA E DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
Comune di Torre Pellice - Via Repubblica 1 - 10066 Torre Pellice

Ai Signori componenti del Comitato
Ai signori Sindaci e Amministratori
Al Presidente della Comunità Montana del pinerolese
Alle Forze politiche, sindacali e culturali
Alla cittadinanza tutta
Val Pellice

Oggetto: URGENTE
E’ convocata per
MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013 ALLE ORE 18,00
presso la sala Consiliare del Comune di Torre Pellice

una riunione aperta per valutare la gravità di quanto sta accadendo nel nostro Paese.
Si tratta di una situazione che sta andando ben al di là di un pur aspro conflitto politico e/o sindacale.
Nessuno può negare il profondo malessere presente in tutte le forze sociali medio-basse. Non escludendo le categorie dei commercianti e degli ambulanti tartassati dalle tasse e colpiti nei loro redditi dalla crisi che ha ridotto drasticamente i consumi delle famiglie.
Tuttavia i blocchi stradali stanno, per il loro modo di attuarsi (non semplice rallentamento del traffico o simbolici ed episodici) impedendo non solo la vita di migliaia di persone, ma nascondono (basta leggere volantini o vedere filmati) un disegno eversivo molto pericoloso.
In molte parti dell’Italia ormai le minacce e le violenze si stanno estendendo, rendendo il clima incandescente in questo delicato momento che sta vivendo il nostro Paese, strumentalizzando la disperazione di chi vive in questa drammatica crisi sociale.
Torre Pellice, 10 dicembre 2013
Il Presidente
Lorenzo Tibaldo
firmato in originale

Comunicato ANPI

COMUNICATO STAMPA ANPI PIEMONTE

Un fantomatico “Coordinamento nazionale per la rivoluzione” attraverso Facebook 09.12.13 ha indetto per lunedì prossimo una manifestazione di protesta in tutta Italia rivolgendosi in modo particolare agli ambulanti, ai negozianti, agli autotrasportatori e ad altre categorie «invitando il popolo italiano alla ribellione».

In molti negozi e in tanti mercati rionali del Piemonte sono apparsi volantini per la mobilitazione. Dietro a questi “rivoluzionari”, come risulta da Facebook, ci sono “i forconi” che già avevano fatto parlare di sé in Sicilia e altre sigle consimili.

Nei giorni scorsi a San Mauro Torinese si è svolta un'affollata assemblea dei promotori dell'iniziativa nel corso della quale il presunto leader, tale Danilo Calvani, contadino di Latina, ha rivendicato «la costituzione di un governo temporaneo magari con una figura militare di riferimento».

È di ieri l'adesione al “Coordinamento dei rivoluzionari” del gruppo di estrema destra “Forza Nuova”, fondata dall'ex terrorista di “Terza Posizione”, Roberto Fiore, già latitante a Londra e rientrato in Italia qualche anno fa durante il governo Berlusconi.

“Forza Nuova” vanta oltre che legami con gruppi di nostalgici del fascismo anche con i fondamentalisti cattolici che fanno la guerra all'attuale pontefice.

Su segnalazione dell'associazione commercianti pervenuta in questura risulta che stamane, venerdì 6 dicembre, in numerosi negozi della città si sono presentate alcune persone qualificatesi come agenti di polizia in borghese le quali hanno invitato gli esercenti a tenere lunedì prossimo le saracinesche abbassate onde evitare tafferugli.

L'Anpi denuncia alle autorità competenti questo stato di cose e invita tutti gli antifascisti e i democratici a respingere con fermezza le iniziative illegali messe in atto da questi provocatori invitando tutte le sezioni del Piemonte dell'Anpi a vigilare e soprattutto a svolgere un'azione di denuncia e di informazione della cittadinanza.

La Presidenza Anpi Piemonte

Per saperne di più leggi il volantino: Comunicato ANPI

Pinerolo: blocchi stradali dei forconi, parla uno dei leader

DAL SITO DELL'ECO DEL CHISONE

La protesta dei "forconi" sta crescendo nel Pinerolese, difficile pensare che sia nata spontaneamente.
Molti si chiedono chi stia dietro all'organizzazione, indicando in certi casi la figura di Diego Bianciotto, commerciante di Pinerolo di autocarri militari e Recupero Rottami. A precisa domanda lui risponde: "Sì, sono io il riferimento per la zona, ma non abbiamo collegamenti con altri gruppi; abbiamo letto su Internet di questa protesta nelle settimane scorse, mi è sembrata giusta, quindi ho fatto un giro di telefonate tra amici e colleghi e ho visto che c'era adesione, non uno che mi abbia detto no, e così abbiamo deciso di manifestare!".


Ci si chiede anche quanto durerà la manifestazione: "Andremo avanti forse anche sei, sette giorni, finché non ci ascolteranno" afferma Claudio Sarzotti, un altro dimostrante della prima ora, impresario nel settore di autodemolizioni a Pinerolo e Bricherasio, che ammonisce: "Oggi passa ancora qualcuno che ha esigenze, ma domani non passerà più nessuno, solo le ambulanze".
Intanto a Pinerolo, il blocco del traffico da parte dei "forconi" si estende anche all'imbocco di via Martiri e a Ponte Chisone, rallentando fortemente l'entrata in città. In queste ultime ore è stata bloccata anche la rotonda di svincolo a Buriasco, per le direttrici Vigone-Macello.
Difficile dare una mappa precisa dei blocchi in quanto i protestanti, attraverso una rete di coordinamento affidata alla cellullare, occupano al passare delle ore nuove vie di fuga" fino a quel momento libere.
Per saperne di più leggi l'articolo: Pinerolo: blocchi stradali dei forconi, parla uno dei leader

“Ci saranno altri Forconi”

DAL SITO DELLO SPIFFERO

Qual è il segno della protesta che ieri ha tenuto in ostaggio Torino? Per lo storico Berta non si tratta di un fuoco di paglia: “Ormai basta una categoria per paralizzare la città. Le vertenze nelle fabbriche lasciano il posto alle rivolte dei padroncini” 
 

«Episodi come questo sono destinati a moltiplicarsi con esiti sempre più incerti» spiega lo storico dell'economia Giuseppe Berta. La miscela è esplosiva: «Abbiamo assistito alla saldatura tra una categoria, gli autotrasportatori, un nucleo organizzato di esercenti, e chi ha manifestato solo per menare le mani».
Mercatali, camionisti, piccoli padroncini, ultras del calcio, centri sociali: c’era di tutto ieri in piazza. Quanto mai confuse le argomentazioni e le rivendicazioni di gente che tra loro aveva poco o niente in comune: l’unico collante era la rabbia, in un contesto di crisi economica, etica e politica in cui le classi dirigenti e le istituzioni hanno perso credibilità.
Per saperne di più leggi l'articolo: “Ci saranno altri Forconi”

Treni regionali, l’incubo dei pendolari La classifica delle peggiori tratte ferroviarie

DAL SITO DEL CORRIERE.IT

Sono l’incubo dei pendolari. Treni sporchi, perennemente in ritardo, oppure così rari su tratte affollatissime. Legambiente ha stilato la classifica delle dieci peggiori linee ferroviarie regionali, nell’ambito della sua campagna Pendolaria.


I fondi destinati al trasporto pubblico sono stati drasticamente ridotti negli ultimi anni. Secondo le stime di Legambiente, rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% e le Regioni, a cui sono state trasferite le competenze sui treni pendolari, non hanno investito né in termini di risorse né di attenzioni.
Per saperne di più leggi l'articolo: Treni regionali, l’incubo dei pendolari La classifica delle peggiori tratte ferroviarie

Torino ostaggio dei “forconi”

DAL SITO DELLO SPIFFERO.COM

Il capoluogo piemontese paralizzato dalla protesta poujadista guidata da un'accozzaglia di elementi: mercatali, ultras del calcio, ambulanti, padroncini. Intimiditi i negozianti, bloccate le stazioni ferroviarie. Tafferugli e scontri sotto Regione e Comun..


“La manifestazione di oggi è stata promossa da un movimento spontaneo, il Coordinamento 9 dicembre, che non ha nulla a che vedere con il movimento dei forconi”. A precisarlo è il portavoce torinese del Coordinamento, Andrea Zunino, che sottolinea: “siamo molto soddisfatti per la partecipazione ai nostri tre presidi che, avendo come unica bandiera il Tricolore, non hanno violato alcuna norma dei codici civile, penale ed etico.
Con il Coordinamento 9 dicembre - aggiunge - sono scesi in piazza quei cittadini che non si riconoscono in alcun partito, sigla sindacale o altra organizzazione e che per questo hanno deciso di dire basta e di chiedere che vengano riaffermati i principi sanciti dalla Carta Costituzionale. Siamo scesi in piazza per difendere i diritti di una fascia di popolazione che sta soffrendo pene infernali, piccoli commercianti, artigiani, ambulanti, per questo non possiamo riconoscerci in chi ha compiuto gesti di intimidazione proprio verso le categorie che vogliamo difendere”, conclude.
Per saperne di più leggi l'articolo: Torino ostaggio dei “forconi”

Al via Pendolaria la campagna di Legambiente per il trasporto ferroviario pendolare

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Legambiente ha redatto e diffuso il manifesto "Siamo tutti sullo stesso Treno" e chiesto ai sindaci dei comuni dove passano alcune delle linee pendolari più importanti d'Italia di sottoscriverlo, per reclamare attenzione e risorse da parte di governo e regioni affinché si investa in maniera prioritaria sul trasporto ferroviario pendolare.



I sindaci che sottoscriveranno il manifesto per i pendolari si impegneranno anche a essere i primi protagonisti di una riorganizzazione della mobilità all'interno dei propri Comuni, a partire dal trasporto pubblico e dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie e degli spazi pubblici prospicienti per farne delle aree accoglienti e sicure e facilmente accessibili, per migliorare la qualità di vita dei cittadini e diminuire traffico e inquinamento.  
Legambiente invita, inoltre, i primi cittadini a ripensare le scelte di pianificazione urbanistica per evitare il consumo di suolo.
Per saperne di più leggi l'articolo: Al via Pendolaria la campagna di Legambiente per il trasporto ferroviario pendolare

Non solo ambiente: i trasporti urbani sostenibili salvano vite umane

DAL SITO DI GREENREPORT

Anche le città che favoriscono le biciclette hanno anche visto significativi benefici nella sicurezza . Copenaghen e New York, che hanno entrambi investito nella realizzazione e ampliamento delle reti ciclabili ed hanno promosso l’utilizzo della bicicletta hanno avuto grandi risultati. A Copenaghen, tra il 1998 e il 2009, il volume totale del traffico ciclistico è aumentato del 28%, mentre il tasso di infortuni e decessi dei ciclisti è diminuito del 53%. Anche New York nel 2010 aveva triplicato il numero di pendolari in bicicletta rispetto al 2000, mentre il tasso di infortuni in bicicletta è diminuito di oltre il 70%.



E i vantaggi per la sicurezza delle piste ciclabili non si limitano ai ciclisti. Uno studio ha trovato che a New York le strade con piste ciclabili sono più sicure anche per i pedoni, cosa che potrebbe legata alla riduzione della velocità del traffico automobilistico quando si istituiscono piste ciclabili e percorsi pedonali.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il traffico automobilistico fa più di 1,2 milioni di vittime all’anno, un numero in aumento, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito.
Per saperne di più leggi l'articolo: Non solo ambiente: i trasporti urbani sostenibili salvano vite umane

Quei trentenni che salvano i lavori antichi

DAL SITO DEL CORRIERE

Mario Cicero, 35 anni, ha iniziato nel 2003: «Il primo raccolto non sapevo bene cosa fare...». Oggi è il referente del presidio Slow Food dei raccoglitori di manna del Palermitano.

La Cgia di Mestre ha stimato che in otto anni nessuno chiederà di occupare 385 mila posti «ad alta intensità manuale». I ragazzi sognano un avvenire diverso perché spesso non conoscono la bellezza (e la capacità di ottenere reddito) che può nascondersi dentro la pratica artigianale.
Anche Mario Cicero, il raccoglitore di manna, fa un lavoro antico ma con una tecnica moderna. «Utilizzo l’igrometro per controllare l’umidità e decidere quando è il momento giusto per l’intaglio delle piante. E una quindicina di anni fa Giulio Gelardi, di Pollina, è stato il primo a utilizzare il filo di nylon per convogliare la linfa. Non bisogna più aspettare otto giorni come una volta, che goccia dopo goccia si depositasse sulle pale di ficodindia. Così ottengo un prodotto purissimo, e lo vendo pure a un prezzo migliore».
Per saperne di più leggi l'articolo: Quei trentenni che salvano i lavori antichi

Iniziativa "insieme in Comune" del 5 dicembre: Imparare a partecipare per contare di più

COMUNICATO STAMPA: INSIEME IN COMUNE
Gruppo Donne Valpellice, SPI CGIL, Legambiente Valpellice, Associazione Genitori Valpellice, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne

Le associazioni Gruppo Donne, SPI CGIL, Legambiente, Associazione Genitori, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne operanti in Val Pellice hanno formulato dei brevi documenti, che contengono idee, valori, proposte che rappresentano il contributo che esse possono dare all'elaborazione dei programmi delle liste che saranno presenti nella consultazione amministrativa del 2014.

Tali documenti sono consultabili sui siti internet della Bottega del Possibile, Associazione Genitori e di Legambiente Valpellice.

Con la presente vogliamo invitarti 

giovedì 5 dicembre alle ore 21
presso l'Auditorium di Luserna San Giovanni 
in via Ex Deportati Internati 18

  ad una  serata intitolata “IMPARARE A PARTECIPARE PER CONTARE DI PIU’”.

A nostro avviso è una grande occasione offerta alla cittadinanza, per imparare a partecipare attivamente alla vita del proprio paese e alle amministrazioni, di capire quanto questi momenti, ancorché istituzionalmente regolamentati, possano essere importanti per affrontare le decisioni da prendere.
 Come associazioni ribadiamo inoltre la nostra disponibilità a collaborare con le amministrazioni ed la cittadinanza che vorranno, insieme a noi, migliorare la vita dei comuni della valle in cui viviamo.

In allegato il Volantino della serata: Insieme in Comune l'iniziativa del 5 dicembre

Noi nelle Alpi: la montagna di tutti, per tutti ... rispettando l’ambiente

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE PINEROLO

MONTAGNA DI TUTTI
Perché la montagna è un bene comune, è la casa di quanti ci abitano ma è anche una risorsa per chi sta in pianura o in città : è parte del nostro orizzonte, è la linea che definisce per noi piemontesi l’ orientamento nello spazio , è il polmone verde che ci dà respiro, la riserva di bellezza e silenzio, il luogo dello sport e del riposo, la fonte dell’ acqua che beviamo. Per questo è un bene ed una responsabilità comune. Ma è anche un bene che nel nostro paese è stato sempre più trascurato dalla politica che ha lasciato la montagna senza efficace rappresentanza politica, priva di un progetto di gestione e sviluppo ambientalmente sostenibili, vittima al contempo di abbandono in molte sue parti e sfruttamento aggressivo del territorio nelle “località turistiche”.

MONTAGNA PER TUTTI
Per chi ci abita e ne presidia il territorio in primo luogo, e deve poter avere di che viverci in termini sia economici che di servizi, trovando nel turismo correttamente gestito una risorsa importante, ma anche per quanti ne fruiscono nei tanti modi possibili : con piccozza o sci, con scarponi o bicicletta, con cavalli o con mezzi motorizzati, ognuno sul percorso che gli è proprio. Montagna per tutti, ovviamente secondo le proprie capacità, anche per gli anziani e per i disabili.

RISPETTANDO L’ AMBIENTE
Perché la montagna è un territorio fragile, un territorio che “naturalmente” tende a scivolare in basso, un suolo facilmente erodibile , un reticolo idrogeologico delicato. La montagna che ci dà l’acqua da bere è anche quella delle frane rovinose, quella dove si generano le alluvioni.
In montagna non tutto si può fare. Non si può costruire ovunque, né fare qualsiasi percorso con qualsiasi mezzo. Per questo occorre confrontarsi e stabilire regole condivise.

.....

Per saperne di più leggi l'articolo: Noi nelle Alpi: la montagna di tutti, per tutti ... rispettando l’ambiente

Tanta Legambiente ieri al TgR: Ridurre si può

DAL SITO DEL TG3

Dare nuova vita a tanti oggetti e arredi, evitando che finiscano nella spazzatura. Ma come far sì che le buone pratiche si radichino nelle nostre città? In primo luogo premiando chi produce meno rifiuti!
Vogliamo una tariffa rifiuti puntuale secondo il principio europeo “chi inquina paga”. Per questo domani in piazza Vittorio raccoglieremo le firme perché la tassa sui rifiuti -la ex Tares ora Tari- sia equa e premi i comportamenti virtuosi. Ridurre si può!
Per saperne di più leggi l'articolo: Tanta Legambiente ieri al TgR

Maxi ospedale mai finito La vergogna nelle Langhe

DAL SITO DELL'ESPRESSO

Sono passati vent'anni dai primi finanziamenti. Dieci dalla prima pietra. E la struttura è ancora in costruzione. Su un terreno franoso ritenuto non edificabile: perché regga sono stati necessari 900 pali in cemento. E la strada per arrivarci costerà dodici euro al millimetro. Cronaca di uno scandalo a Verduno, la terra del tartufo 





Carlo Petrini, presidente Slow food: «Mi è sempre sembrata una follia costruire un enorme ospedale su una collina instabile a metà strada fra Alba e Bra quando ce n’erano due, più piccoli, ben funzionanti e vicini alla gente: di uno ho usufruito, c’è una dimensione umana, anche la mensa è eccellente. Ma da destra e sinistra mi facevano capire con un sorrisetto che io ero fuori dal tempo, che bisognava pensare e realizzare in grande. Ora paghiamo il fio di quella megalomania».
Una variante doveva costare 4 milioni di euro, l’ultima oltre 20. Per 1700 metri. Significa 12 euro al millimetro, roba che neanche il tartufo.
Per saperne di più leggi l'articolo: Maxi ospedale mai finito La vergogna nelle Langhe

Riproponiamo il documento delle 7 associazioni aderenti al progetto "Insieme in Comune"

COMUNICATO STAMPA: INSIEME IN COMUNE
Gruppo Donne Valpellice, SPI CGIL, Legambiente Valpellice, Associazione Genitori Valpellice, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne

Sette associazioni della Valpellice, impegnate in ambiti molto diversi fra loro, hanno deciso di mettere in gioco le proprie competenze per aiutare chi sarà eletto alle prossime amministrative del 2014 a svolgere al meglio il proprio compito istituzionale.

Sette associazioni che ritengono fondamentale il rispetto dei ruoli istituzionali ma che credono, alla luce anche del futuro drastico ridimensionamento dei consiglieri e degli assessori che diminuisce di fatto le potenziali rappresentanze da parte dei cittadini, che devono essere creati nuovi spazi per la partecipazione pubblica al fine di aumentare la qualità delle decisioni intraprese e, aspetto di non minor importanza, riavvicinare il cittadino alla politica (intesa come ricerca del bene comune), cosa della quale, come cittadini italiani, abbiamo un enorme bisogno.


A tal scopo le seguenti associazioni, Gruppo Donne, SPI CGIL, Legambiente, Associazione Genitori, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne, operanti in Val Pellice hanno formulato dei documenti contenenti idee, valori, proposte che rappresentano il loro contributo al dibattito per la formazione dei programmi delle liste che saranno presenti nella consultazione amministrativa del 2014. 

Per saperne leggi il testo del documento: Insieme in Comune

Festa dell’Albero 2013: centinaia di alberi piantati in memoria del naufragio di Lampedusa

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE REGIONALE

Festa dell’Albero 2013: centinaia di alberi piantati in memoria del naufragio di Lampedusa

Accoglienza e parità di diritti attraverso un gesto concreto: piantare nuovi alberi, simboli di radicamento e appartenenza al territorio
                           
Legambiente lancia l’allarme: “Alberate stradali a rischio estinzione. Serve una modifica al Codice della Strada”


E’ un messaggio per l’accoglienza e la parità dei diritti quello che Legambiente sta lanciando in queste ore con la Festa dell’Albero 2013. Sono tantissime le località in tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta dove i volontari dell’associazione, insieme alle scuole e alle amministrazioni comunali, stanno mettendo a dimora nuovi alberi. Tanti giardini dell’accoglienza per ricordare i migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere un futuro migliore, ma anche per i bambini nati in Italia da genitori stranieri che, per legge, acquisiranno il diritto a richiedere la cittadinanza italiana soltanto al raggiungimento della maggiore età.

“Con la Festa dell’Albero facciamo nuovamente appello al Parlamento affinchè venga finalmente rispettato il principio d’uguaglianza tra le persone sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione, arrivando in tempi brevi a discutere ed approvare le proposte di legge sulla cittadinanza e sul diritto di voto per gli stranieri residenti -dichiara Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Se vogliamo portare avanti politiche virtuose come quelle, ad esempio, legate alla tuteta dell’ambiente, dobbiamo anche creare le condizioni perché chi vive nei territori si senta appieno cittadino partecipe e responsabile”.

.......

Non di sola TAV. Un seminario sui trasporti transfrontalieri del futuro

DAL SITO DELLA STAMPA

E’ancora possibile riflettere razionalmente sull'opportunità di costruire, oggi, la TAV Torino-Lione, mettendo al centro della discussione i contenuti e non gli slogan pro o contro? L’impresa, vista la degenerazione degli ultimi mesi e il clima politico nazionale, che privilegia gli scontri frontali, sembrava disperata.



Ci ha provato, venerdì 15 novembre, il movimento Green Italia, a cui va il merito di aver organizzato a Torino – un giorno prima delle manifestazioni in Val di Susa – un momento di approfondimento pacato e pragmatico, a suon di cifre e analisi.

Mentre l'Italia, da un lato si divide “ideologicamente” tra favorevoli e contrari all'opera, dall'altro lato ignora che la Svizzera sta portando avanti la costruzione del nuovo tunnel ferroviario del Gottardo, la cui entrata in funzione è prevista già nel 2016. Qui il paradosso è che i binari italiani potrebbero rimanere inadeguati ad accogliere i nuovi convogli in arrivo dalla Svizzera, tanto che Berna si è offerta di pagare di tasca sua gli interventi necessari per permettere ai treni di viaggiare sui binari italiani!
Per saperne di più leggi l'articolo: Non di sola TAV. Un seminario sui trasporti transfrontalieri del futuro

20 novembre: Giornata nazionale per l'infanzia, l'Italia dalla parte dei bambini

DAL SITO DI REPUBBLICA.IT

Forse non tutti lo sanno o lo immaginano, ma in Italia vivono oltre un milione di minorenni di origine straniera, e più della metà di loro sono nati nel nostro Paese



Unicef e Anci per i diritti dei piccoli stranieri. Quest'anno l'evento verrà con una "catena umana" che richiamerà l'attenzione sull'uguaglianza dei diritti di tutti i minori, in particolare dei gruppi più vulnerabili, come appunto quelli di origine straniera.
Il tema della tutela dei diritti dei minorenni di origine straniera e la semplificazione delle procedure per il conseguimento della cittadinanza italiana da parte dei minori sono, del resto, tra gli obiettivi che l'Unicef Italia persegue sin dal 2010 con la campagna "Io come tu. Mai nemici per la pelle" e, in occasione del 20 novembre, i comitati locali Unicef organizzeranno, in collaborazione con Anci, oltre 100 eventi pubblici legati a questa giornata, tra manifestazioni, iniziative, marce, seminari, laboratori e diverse cerimonie.
Per saperne di più leggi l'articolo: 20 novembre: Giornata nazionale per l'infanzia, l'Italia dalla parte dei bambini

Com'è andato il convegno Trasporti trasfrontalieri e il TAV Lione-Torino visto dal punto di vista francese

DA YOU-TUBE

 Il convegno sui trasporti trasfrontalieri di venerdì 15 novembre proposto da Green Italia è stato veramente interessante; quasi la totalità degli interventi sono stati oltre il Tav della Val Susa, opera ormai d'immagine senza una vera finalità economica.

In particolare segnalo l'intervento del prof. Sellari (romano che sa poco della Val Susa per sua stessa ammissione) sulla geopolitica dei traffici mercantili. Il Prof. Sellari si stupisce dell'accanimento con cui si vuole ammodernare una via ormai da 10 anni in decadenza (dal punto di vista del traffico merci) come quella dell'asse Francia-Italia e non si sviluppa un area potenzialmente molto interessante come quella del Nord Adriatico molto più vicina all'unica zona di sviluppo mercantile Europea di ricezione che è l'area che crea una mezzaluna tra il Baltico e il mar Nero.
Marc Pascal (Verdi Europei) ha invece spiegato che in Francia i favorevoli al TAV Lione-Torino (OKKIO NON vieceversa) sono i socialisti al governo mentre gli oppositori sono una parte della destra che dice che in un periodo di crisi questo tipo di opere,  che non hanno benefici nell'immediato ma forse tra 40 anni (se cambiano i flussi mercantili e se si investe sull'utilizzo di quella linea), non sono sostenibili economicamente.
Curioso che è la stessa cosa che dice la sinistra italiana!!!
C'è infine un inizio di ripensamento da parte della classe dirigente francese che ha capito che la Francia necessita di modernizzare le linee attuali, senza stravolgimenti, e favorire i pendolari, quelli che viaggiano tutti i giorni. 
 
Di seguito  il video (in francese) di Josè Bovè, del partito  Verde Europeo che spiega come in Francia si stia prendendo consapevolezza dell'attuale NON utilità di grandi opere per favorire i trasporti


Ultimo contributo bellissimo di Manuel Herrmann di Alpen Initiative (Svizzera) che ha parlato di come il governo svizzero dalla fine del 1990 sta contrastando il traffico di automezzi. Cosa che non è riuscita del tutto perchè il traffico totale delle merci verso la Svizzera è aumentato di 4 volte dal 2000 ad oggi, e ciò nonostante non vi è stato aumento di traffico di automezzi pesanti.
Una parola sola per noi italiani: Fantascienza.

Vivere di energia rinnovabile al 100%, la scomessa della Danimarca entro il 2050

DAL SITO DI GREENNEWS

Il governo danese si è già aggiudicato il prestigioso premio Gifts to the Earth, assegnato dal WWF a quelle nazioni, imprese e altre organizzazioni che dimostrino di contribuire in modo significativo alla conservazione dell’ambiente.
“La Danimarca è la dimostrazione che è possibile sviluppare una società sostenibile e al tempo stesso garantire la crescita economica e il benessere."



Il documentario racconta l’interessante caso di Samsø, un’isola danese situata nel Kattegat, con poco più di 4.000 abitanti, che dal 1997 non utilizza più combustibili fossili grazie a un impianto di pannelli solari e pale eoliche offshore e in terraferma.
le soluzioni adottate da Samsø non solo rispetto a energia eolica e solare, ma anche per quanto riguarda l’uso di biomassa, prodotta interamente dall’isola stessa: 3 Kg di paglia danno la stessa quantità di energia di 1 kg di petrolio ma a costi inferiori, con una produzione locale maggiormente controllata e con evidenti benefici sia per l’economia sia per l’ambiente.
Per saperne di più leggi l'articolo: Vivere di energia rinnovabile al 100%, la scomessa della Danimarca entro il 2050

Spiagge in vendita: perché era la madre di tutte le porcate

DAL SITO DELL'HUFFIGTON POST

Si può prenderla a ridere, citando Totò che vendeva la Fontana di Trevi a un turista americano, ma il tema è terribilmente serio perché in gioco ci sono la difesa del paesaggio italiano e il grande tema dei beni comuni irriducibili a merce. 



La sdemanializzazione e la vendita delle spiagge coronerebbe questa ossessione che ha già causato la manomissione di tanto territorio italiano. Le spiagge verrebbero definitivamente sottratte all'uso e al controllo della collettività, chi le compra potrebbe in santa pace ricoprirle di alberghi, ristoranti, villaggi turistici.
La speranza è che questa infelice trovata di regalare ai privati le spiagge italiane finisca definitivamente nel nulla. Dopo di che bisognerà mettere in testa ai protagonisti delle attuali fantasmagoriche larghe intese - il Pdl, i "distratti" del Pd - che l'Italia, le sue risorse, le sue bellezze non sono "cosa loro", che la sopravvivenza del governo Letta non vale l'agonia di ciò che resta del "bel paese".
Per saperne di più leggi l'articolo: Spiagge in vendita: perché era la madre di tutte le porcate

Arriva il motore alimentato a urina La soluzione contro il caro-benzina?

DAL SITO DELLA STAMPA


L’idea di Franco Lisci che ha trovato l’approvazione di Legambiente. La svolta “gialla” è ecologica e fa risparmiare almeno il 35 per cento
La materia prima è a costo zero. E per fare il pieno non c’è bisogno di cercare una stazione di servizio: basta bere un po’ di quell’acqua che “stimola la diuresi” e fermarsi un attimo in una piazzola di sosta. La soluzione al caro benzina è un motore alimentato a urina.
I motori creati dall’imprenditore sardo, originario di Gonnosfanadiga, sono due ed entrambi rispettano alla lettera tutte le norme in materia. Uno è destinato ai mezzi di trasporto, l’altro è più utile per gli usi domestici: per alimentare la luce ma anche per far funzionare la lavatrice, lo scaldabagno o la lavastoviglie.

I risultati sono più che incoraggianti: su un’auto a benzina c’è un risparmio del 35 per cento, su una a gasolio del 60 e dell’80 per un mezzo a gas. Un’imbarcazione o un peschereccio, invece, possono ridurre del 65 per cento il costo per il gasolio
Per saperne di più leggi l'articolo: Arriva il motore alimentato a urina La soluzione contro il caro-benzina?

Cambiamento climatico, la soluzione nel piatto

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Negli ultimi anni per colpa del cambiamento climatico prodotto dallo sfruttamento delle risorse, dall’inquinamento di aria, suolo e acqua, dalla deforestazione selvaggia, da una irresponsabile gestione dei consumi, il mondo sopporta immense catastrofi.
Per contrastare l’innalzamento della temperatura media, aumentata di quasi 1°C negli ultimi 50 anni, e i suoi drammatici effetti – scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello del mare, esondazioni e violente tempeste, progressiva desertificazione di vaste aree – la soluzione più rapida ed efficace è ridurre il consumo di prodotti animali e di conseguenza il numero di animali allevati.



Forse non siamo ancora consapevoli che la principale causa del cambiamento climatico e quindi dei disastri ambientali,è dovuta agli allevamenti intensivi e all’uso eccessivo di carne che, secondo la FAO, potrebbe crescere del 73% entro il 2050 con effetto letale per gli ecosistemi terrestri.
Il ciclo di produzione della carne infatti è un sistema inefficiente che trasforma una moltitudine di alimenti a base vegetale in una quantità estremamente limitataIl di alimenti di origine animale incidendo non soltanto sulla fame nel mondo, sul consumo di acqua , sulla distruzione di foreste e sulla nostra salute (diabete, cancro, obesità, malattie cardiovascolari) ma in modo devastante anche sulla salute del pianeta.
Per saperne di più leggi l'articolo: Cambiamento climatico, la soluzione nel piatto

Insieme in Comune: la proposta di "Un mondo di Donne"

COMUNICATO STAMPA: INSIEME IN COMUNE
Gruppo Donne Valpellice, SPI CGIL, Legambiente Valpellice, Associazione Genitori Valpellice, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne



PREMESSA
Il fenomeno dell’immigrazione è ormai una realtà ben percepibile nella nostra società e sul nostro territorio sono assai numerose le comunità  “straniere”  della cui integrazione cui  Amministrazioni locali devono farsi carico attivamente.
IUS SOLI
Riteniamo importante che  ogni Comune  si impegni perché finalmente venga riconosciuto il diritto alla cittadinanza italiana per chi nasce nel nostro Paese, qualunque sia l’origine dei suoi genitori.
Si tratta di una misura di giustizia sociale nei confronti di concittadini/e  fortemente discriminati e penalizzati dalla legislazione vigente. Questo processo di cambiamento normativo  deve esser messo in atto non solo attraverso campagne di sensibilizzazione sul territorio ma anche nella lotta al pregiudizio, al razzismo, alla discriminazione di genere e alla disuguaglianza sociale

CONSU LTA DEI CITTADINI E DELLE CITTADINE STRANIERI
Nell’organizzazione dell’amministrazione di un Comune deve trovare attuazione  la Consulta Comunale elettiva dei cittadini e delle cittadine  stranieri residenti.
La Consulta è uno strumento indispensabile per chi deve governare, per raccogliere i pareri sulle normative che si intendono attuare relativamente alle condizioni degli stranieri in Val Pellice rispetto a: istruzione, salute, mondo del lavoro, tempo libero, servizi. E all'incontro e al dialogo tra differenti culture e nella  prevenzione di ogni forma di xenofobia e razzismo.
Crediamo infine, che una buona amministrazione si realizzi anche nel coinvolgimento diretto della cittadinanza, perché una rispettosa collaborazione, tesa a  migliorare la qualità della vita della comunità, è utile per migliorare i rapporti di reciproca fiducia.
Per saperne leggi il testo del documento: Insieme in Comune: la proposta di "Un mondo di Donne"

Pinerolo: incendio della Turck: l'immobilismo della città

DAL SITO DI PINEROLO INDIALOGO

Il feroce incendio di domenica ha distrutto quanto era sopravvissuto ad assedi, guerre, epidemie, rendendo più agevole la radicale soluzione di "demolire tutto". Così ancora una volta, Pinerolo perde un pezzo di se stessa, come fu negli anni ‘60 per la caserma del Vauban in Piazza Cavour o, sempre a metà del secolo scorso, per le case medievali all’inizio di Via Principi d’Acaia, sul lato sinistro .
Tutti noi siamo dunque un po’ più poveri, anche se molti neppure conoscevano il valore di quanto è andato perduto. 

Da tempo molti hanno avanzato progetti e proposte sull’ampia area che comprende l’ex merlettificio e che si trova in una posizione di grande interesse, al centro della città. Vorremmo che su questi progetti si aprisse un dibattito con i cittadini , verificandone necessità ed eventuali proposte, anche nell’ottica di "restituire" almeno una parte dell’area all’uso pubblico con verde e servizi.
Per saperne di più leggi l'articolo: Pinerolo: incendio della Turck: l'immobilismo della città

Valpellice: Nuova Associazione per la tutela degli ambienti acquatici e dell'ittiofauna

COMUNICATO STAMPA: Associazione per la tutela degli ambienti acquatici e dell'ittiofauna

Cari Amici, con la presente vi informo che il prossimo 20 novembre, a Luserna S.G. (Saletta d'arte, Comune di Luserna S.G., ore 20,30) si terrà l'incontro costitutivo di una nuova associazione di volontariato, denominata "Associazione per la tutela degli ambienti acquatici e dell'ittiofauna" (di cui vi allego una breve presentazione). 
Si è deciso di arrivare a questo passo in quanto si era progressivamente esaurita l'esperienza dell'Associazione Pescatori Riuniti della Val Pellice (conosciuta anche come "Consiglio di Valle") che, a partire dal 1987, ha gestito le strutture dell'Incubatoio Ittico Provinciale di Luserna S.G. e tutte le attività collegate (vertenze ambientali, recuperi di ittiofauna in caso di lavori o di messa in asciutta dei corsi d'acqua, semine, campagne ittiogeniche, ecc.). 
Si è stabilito di costituire una nuova associazione sulla base del modello delle organizzazioni di volontariato di tutela ambientale soprattutto per sottolineare il fatto che chi si impegnerà nelle sue attività ed iniziative lo farà a titolo esclusivamente volontario e con il fine di migliorare la (oggi difficile) situazione dei nostri corsi d'acqua. 
L'associazione collaborerà con tutti quelli (Enti pubblici e privati, associazioni, comitati, cittadini) che si impegnano per le stesse finalità. Vi invito a partecipare alla seduta costitutiva e, naturalmente, a prestare la vostra opera nelle attività che la nuova associazione proporrà. Vi ringrazio per l'attenzione e vi faccio i miei più cordiali saluti. 
Marco Baltieri.

Per saperne leggi il testo del documento: Valpellice: Nuova Associazione per la tutela degli ambienti acquatici e dell'ittiofauna

Meno 100 Chili, il film di Cavallo a Pinerolo

INIZIATIVE DI VALLE

l'ACEA Pinerolese Industriale S.p.A. e la Comunita’ Montana del Pinerolese
sono liete di invitarVi alla proiezione del film
"MENO 100 CHILI"che si terrà ad ingresso libero 
Giovedì 21 novembre 2013  alle ore 20.45
presso  la Sala Consiliare della Comunita Montana del Pinerolese
Piazza Terzo Alpini, 1 a Pinerolo.

Luserna San Giovanni: creazione di un Bio-Distretto delle Valli Valdesi?

DAL SITO DI AIAB


In seguito all’interesse dimostrato durante la serata di presentazione dell’idea di creare un biodistretto delle Valli Valdesi tenutasi presso la saletta d’arte del comune di Luserna san Giovanni il 30 Ottobre, AIAB in Piemonte (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) organizza un secondo momento di dibattito sulla proposta di creazione di un “Biodistretto delle Valli Valdesi”, in vista della creazione di un comitato promotore dell’iniziativa.

L’evento si terrà 
VENERDI’ 15 Novembre alle ore 18,30
 presso VILLA OLANDA di Via Fuhrmann 23
 a Luserna San Giovanni (TO).

Seguirà bio aperitivo locale

Siete tutti invitati/e a partecipare all’incontro

Cos’è un Biodistretto?
Un Bio-distretto è un’area geografica dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stabiliscono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio). 
Nel Biodistretto, la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali.

Nuovi modi di lavorare Lavorare in coworking

DAL SITO DI PINEROLO INDIALOGO

I sistemi di lavoro in coworking sono sempre più in aumento. Non solo i professionisti, ma anche i giovani si rivolgono a questa forma condivisa di spazio di lavoro dove si affitta una propria scrivania insieme ad altri coworking. I motivi sono non solo di tipo economico, perché è più sostenibile l’avvio di un’impresa, ma anche di tipo esistenziale, in quanto lo spazio condiviso è luogo di dialogo e di innovazione.
A breve, anche a Pinerolo, in via Vigone 22, partirà un’esperienza di coworking.


Posso testimoniare che, per chi ci lavora, accadono alcune cose importanti:
Il Coworking crea nuove opportunità di collaborazione e di businessSpesso si associa il coworking all’idea di uno spazio condiviso in cui le scrivanie costano meno. E’ un’idea decisamente riduttiva. Per dirla con una felice intuizione di Aurelio Balestra: "Il coworking non è figlio della crisi, è figlio di internet". Proprio come avviene nel web, si creano reti di persone che possono scambiare informazioni, collaborare e unire le forze in qualsiasi momento.
Il Coworking concentra in un unico luogo competenze specializzate e complementariCi si muove all’interno di un ecosistema dove risulta naturale sviluppare approcci interdisciplinari. E’ questo il vero valore aggiunto del coworking.
....
Per saperne di più leggi l'articolo: Nuovi modi di lavorare: Lavorare in coworking

Insieme in Comune: la proposta de "La Bottega del Possibile"

COMUNICATO STAMPA: INSIEME IN COMUNE
Gruppo Donne Valpellice, SPI CGIL, Legambiente Valpellice, Associazione Genitori Valpellice, Auser, La Bottega del Possibile e Mondo di Donne






COSA VORREMMO
L’Associazione “La Bottega del Possibile” auspica che, con il prossimo rinnovo dei Consigli
Comunali del territorio, possano insediarsi Amministrazioni che mettano al centro di ogni politicala persona e agiscano di conseguenza per migliorare le condizioni di vita e di ben-esssere delle persone e delle comunità in cui abitano.
Vorremmo Amministrazioni Comunali:
  • che intendano investire sui servizi alla persona, con un piano locale di sostegno alla domiciliarità, in cui la rivisitazione dell’attuale sistema, come nuovi servizi, nuove misure, nuove forme di mutualità, l’innovazione tecnologica e la valorizzazione del lavoro degli operatori sociali, siano i cardini di un nuovo piano di sviluppo del sistema dei servizi e degli interventi sociali;
  • attente alla valorizzazione, promozione e sostegno delle associazioni di volontariato e di promozione sociale, con specifici albi e consulte.
L’Associazione “La Bottega del Possibile” auspica, dunque, che le nuove Amministrazioni abbiano a cuore le POLITICHE SOCIALI.

In un momento in cui il sistema dei servizi sociali del Paese è sotto attacco e il disinvestimento e la disattenzione della politica perdura da tempo, il territorio deve invece come priorità continuare ad investire per rilanciare un nuovo modello di politiche sociali locale, integrato, partecipato e di prossimità per attivare un sistema di servizi ed interventi sociali in grado di dare risposte ai bisogni sociali presenti.
Il territorio che vogliamo è un insieme coordinato e unito di Amministrazioni Comunali che gestiscono in forma associata i propri servizi, che investono per continuare a migliorare il profilo di salute dei cittadini, un territorio che si prende cura dei suoi anziani, dei bambini, di chi soffre, di chi rischia di “rimanere indietro”. Vogliamo un territorio che contrasta l’esclusione e la solitudine, che è attento alla sicurezza sociale e per questo intende investire per diventare, sempre più, uno spazio vissuto e partecipato dai suoi abitanti, una comunità in cui ci si riconosce e di cui ci si sente parte.
........

Per saperne leggi il testo del documento: Insieme in Comune: la proposta de "La Bottega del Possibile"

Ilva Taranto, quartiere Tamburi. La centralina rileva il “crollo” del benzo(a)pirene

DAL SITO DELL'ECO DALLE CITTA'

Il 7 novembre scorso Arpa Puglia ha pubblicato sul proprio sito le risposte ai quesiti di Report
Il Dg Giorgio Assennato ha ritenuto di offrire, in luogo di una intervista, una risposta scritta, “più informativa rispetto ad un approccio immediato, magari più spettacolare ma meno adatto per funzioni tecniche che richiedono la necessaria elaborazione”. Nel frattempo, la trasmissione della Gabanelli, benché avesse annunciato per lunedì 11 novembre una puntata dedicata all’Ilva di Taranto, fa dietrofront e cambia la programmazione.


“Certamente – spiega l’Arpa – il miglioramento della qualità dell’aria, può essere messo in relazione anche con il processo di adeguamento in corso nello stabilimento ILVA che vede, attualmente, spente diverse batterie di forni a coke con una sostanziale riduzione dell'apporto emissivo degli impianti

Per saperne di più leggi l'articolo: Ilva Taranto, quartiere Tamburi. La centralina rileva il “crollo” del benzo(a)pirene