Spiagge in vendita: perché era la madre di tutte le porcate

DAL SITO DELL'HUFFIGTON POST

Si può prenderla a ridere, citando Totò che vendeva la Fontana di Trevi a un turista americano, ma il tema è terribilmente serio perché in gioco ci sono la difesa del paesaggio italiano e il grande tema dei beni comuni irriducibili a merce. 



La sdemanializzazione e la vendita delle spiagge coronerebbe questa ossessione che ha già causato la manomissione di tanto territorio italiano. Le spiagge verrebbero definitivamente sottratte all'uso e al controllo della collettività, chi le compra potrebbe in santa pace ricoprirle di alberghi, ristoranti, villaggi turistici.
La speranza è che questa infelice trovata di regalare ai privati le spiagge italiane finisca definitivamente nel nulla. Dopo di che bisognerà mettere in testa ai protagonisti delle attuali fantasmagoriche larghe intese - il Pdl, i "distratti" del Pd - che l'Italia, le sue risorse, le sue bellezze non sono "cosa loro", che la sopravvivenza del governo Letta non vale l'agonia di ciò che resta del "bel paese".
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1 commento:

  1. Ambientalisti inferociti, base del partito in rivolta, verdi e Sel all’attacco, imbufaliti il presidente della Regione Toscana Rossi, il ministro dell’ambiente Orlando e il presidente della Commissione ambiente della Camera Realacci… alla fine il Partito ha convinto i 9, capeggiati dalla senatrice toscana Manuela Granaiola, eletta in Versilia con un forte consense alle primarie da parte dei balneari, a ritirare tutto.

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