DAL SITO DI GREENREPORT.IT
A 27 anni di distanza, nelle regioni contaminate dal fallout di Chernobyl, le persone continuano ad ammalarsi e i bambini a morire per cancri e leucemie. Fra le tante Chernobyl (e adesso Fukushima) dimenticate, ci siamo imbattuti - a distanza di 24 anni - in una Chernobyl tutta italiana.
La vicenda di Rovello Porro, però, ci ha colti di sorpresa e non ne abbiamo capito subito la portata, anche perché ci siamo trovati in presenza di una documentazione che ci ha reso attoniti per la sua carenza e per la difficoltà di venirne in possesso, pur essendo avvezzi alle censure in merito.
Nel 1989 un grave incidente nucleare si è consumato alla Luigi Premoli e figli Spa, fonderia che forgiava i telai dell'Alfa 133 a Rovello Porro in Lombardia, tra Como e Saronno: una fonte radioattiva orfana, contenuta in un carico di alluminio proveniente dall'Est Europa ed equivalente a una sorgente radioattiva stimata tra i 600 e i 6.000 Curie di Cesio 137 (pertanto da 8 a 80 volte superiore a quella di Algeciras in Spagna) fu inavvertitamente fusa, immettendo nell'aria una enorme quantità di particelle radioattive altamente nocive, senza che nessun allarme scattasse.
Per saperne di più leggi l'articolo: Una Chernobyl italiana alle porte di Milano? Il caso della fonderia di Rovello Porro
La vicenda di Rovello Porro, però, ci ha colti di sorpresa e non ne abbiamo capito subito la portata, anche perché ci siamo trovati in presenza di una documentazione che ci ha reso attoniti per la sua carenza e per la difficoltà di venirne in possesso, pur essendo avvezzi alle censure in merito.
Nel 1989 un grave incidente nucleare si è consumato alla Luigi Premoli e figli Spa, fonderia che forgiava i telai dell'Alfa 133 a Rovello Porro in Lombardia, tra Como e Saronno: una fonte radioattiva orfana, contenuta in un carico di alluminio proveniente dall'Est Europa ed equivalente a una sorgente radioattiva stimata tra i 600 e i 6.000 Curie di Cesio 137 (pertanto da 8 a 80 volte superiore a quella di Algeciras in Spagna) fu inavvertitamente fusa, immettendo nell'aria una enorme quantità di particelle radioattive altamente nocive, senza che nessun allarme scattasse.
Per saperne di più leggi l'articolo: Una Chernobyl italiana alle porte di Milano? Il caso della fonderia di Rovello Porro
PAZZESCO, ASSOLUTAMENTE PAZZESCO, soprattutto perchè allora NON si è saputo: POST DA LEGGERE!!!
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