“Binario morto”: Lisbona-Kiev, i fantasmi dell’Alta velocità europea

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il grande corridoio ferroviario continentale è un'illusione a cui solo l'Italia continua a credere. La porta d'ingresso dovrebbe essere il Portagallo che però ha i conti pubblici ormai troppo fuori controllo per investire nelle infrastrutture.
Le cifre portoghesi offrono una chiave per leggere uno dei temi più importanti del dibattito sull’Alta velocità e sui grandi corridoi infrastrutturali europee. Perché il dibattito sulle grandi opere viarie, a Bruxelles come in Italia, è sempre condizionato dall’eco di grandi previsioni disattese e di altrettanto grandi promesse a lunga scadenza: opere che andranno in esercizio fra il 2030 e il 2050, costi abbattuti nell’arco di decenni, rientri economici – spesso mirabolanti – previsti ben oltre la metà del secolo appena iniziato.
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1 commento:

  1. "Il grande corridoio ferroviario continentale è un'illusione a cui solo l'Italia continua a credere."
    Sempre meno anche in Italia!!!

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