Papa Francesco, gli animali e quell'antico filo rosso che unisce la Chiesa e le altre specie

DALLA REPUBBLICA.IT

Nella Genesi si parla di "tutte le fiere della terra". L'arte cristiana si ispira da secoli alla fauna. E tra i simboli del cattolicesimo ci sono colombe, cardellini, pesci, pecore. Tutto questo non si è mai tradotto nel riconoscimento di diritti. Ma ora, con Bergoglio, gli animalisti sognano
Quanti simboli cattolici, quante metafore, quanta iconografia dell'arte cristiana attingono da secoli alla fauna, prescindendo dai diritti negati: primo fra tutti, il mancato riconoscimento dell'inviolabilità della loro vita, considerando il dono concesso da Dio agli animali di categoria inferiore.
Al momento, dall'ufficio stampa della Santa Sede si ottiene solo: "La Chiesa non si occupa di animali". Lo sa bene il sacerdote austriaco Thomasz Jaeschke, che nell'ottobre 2011 rimase quattro giorni a digiuno, genuflesso in piazza San Pietro, supplicando che l'amore cattolico abbracciasse ogni creatura. Rimase inascoltato, ma Papa Francesco sembra assai incline a meravigliare e basta questo a non spegnere il sogno animalista.
Per saperne di più leggi l'articolo: Papa Francesco, gli animali e quell'antico filo rosso che unisce la Chiesa e le altre specie

1 commento:

  1. Forse si cerca di strumentalizzare il nuovo Papa, certo è che ci sono tante aspettattive...

    RispondiElimina