La denuncia dell’Isde: “Acqua contaminata potabile per decreto”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

La normativa che regola la potabilità delle acque potrebbe presto diventare meno restrittiva. Le modifiche al Decreto legislativo 31/2001 – riguardante la qualità delle acque destinate al consumo umano –, proposte dallo schema di decreto messo a punto dai ministeri della Salute e dell’Ambiente, consentirebbero infatti “di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene”.
Può succedere così che nei laghi o negli invasi artificiali, da cui si prelevano le acque destinate al consumo umano – come ad esempio i laghi di Vico, Garda e Occhito – finiscano scarichi abusivi e soprattutto i fertilizzanti derivanti dalle attività agricole. In sostanza crescono rigogliosi gli ortaggi ed anche le alghe rosse. Certo, prima di arrivare nelle case dei cittadini, le acque subiscono i necessari processi di potabilizzazione e filtrazione. Non sempre però gli appositi meccanismi funzionano come dovrebbero, spesso proprio a causa delle numerose esplosioni di fioriture. I filtri, intasati, di conseguenza riescono soltanto a ridurre la presenza delle microcistine, ma non ad eliminarla del tutto.
La microcistina è una sostanza classificata dall’Iarc, l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro, come cancerogeno di classe “2B”. Vero, un agente non così potente come l’arsenico – altro grande problema dell’acqua –, “ma è un apripista all’azione di cancerogeni più aggressivi – sottolinea la referente dell’Isde – ed anche un interferente endocrino”, in grado cioè di alterare il sistema ormonale. Inoltre, non essendo termolabili, resistendo cioè alle alte temperature, le microcistine vengono assunte dall’organismo umano anche attraverso i cibi cotti con l’acqua contaminata, oltreché con gli ortaggi (innaffiati) e naturalmente i pesci.
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