DALLA REPUBBLICA.IT
Sono scesi in piazza e hanno pedalato tutti insieme in 32 città per chiedere di fermare la strage di ciclisti e pedoni sulle strade. La manifestazione spontanea indetta dal movimento #salvaiciclisti - e sostenuta anche dall'associazione ecologista Legambiente e dall'Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada) - ha lanciato un messaggio chiaro: "Ora basta morti in strada", raccogliendo l'adesione di migliaia di partecipanti in tutta Italia e dando vita a una "Critical Mass" separata sul territorio ma unita grazie ai social network e soprattutto attraverso Twitter con l'hashtag #bastamortinstrada.
In ogni città la manifestazione ha assunto caratteristiche autonome, dando vita a forme di espressione eterogenee: a Pavia i cicloattivisti hanno letto i nomi dei ciclisti investiti e uccisi dall'inizio dell'anno, in piazza Leonardo Da Vinci con una ghost bike circondata da candele sullo sfondo. A Torino è stata installata un'altra "bici bianca" in ricordo dei ciclisti uccisi dal traffico motorizzato.
A quanto si apprende, Cazzella (Affari interni della presidenza della Repubblica) avrebbe assicurato il massimo sostegno da parte della presidenza per temi "di così grande importanza che riguardano tutti" e la preparazione di una serie di argomenti per applicare la massima "moral suasion" sulle amministrazioni di ogni livello per arginare la piaga dell'incidentalità stradale. Come la moderazione della velocità del traffico nelle aree residenziali, con l'abbassamento dei limiti a 30 chilometri orari.
Per saperne di più leggi l'articolo: L’onda di #salvaiciclisti arriva al Quirinale in sella in tutta Italia per fermare la strage
In ogni città la manifestazione ha assunto caratteristiche autonome, dando vita a forme di espressione eterogenee: a Pavia i cicloattivisti hanno letto i nomi dei ciclisti investiti e uccisi dall'inizio dell'anno, in piazza Leonardo Da Vinci con una ghost bike circondata da candele sullo sfondo. A Torino è stata installata un'altra "bici bianca" in ricordo dei ciclisti uccisi dal traffico motorizzato.
A quanto si apprende, Cazzella (Affari interni della presidenza della Repubblica) avrebbe assicurato il massimo sostegno da parte della presidenza per temi "di così grande importanza che riguardano tutti" e la preparazione di una serie di argomenti per applicare la massima "moral suasion" sulle amministrazioni di ogni livello per arginare la piaga dell'incidentalità stradale. Come la moderazione della velocità del traffico nelle aree residenziali, con l'abbassamento dei limiti a 30 chilometri orari.
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