DAL FATTO QUOTIDIANO
Ci ha pensato ancora una volta la Corte Suprema di Cassazione a mettere la parola fine all’ennesimo tentativo di mercificare l’acqua.
Il bacino della Piave è uno dei più artificializzati d’Europa. La Regione Veneto sta per dare il via libera a 176 (ad oggi) nuove concessioni per impianti idroelettrici su fiumi e torrenti bellunesi, mettendo a repentaglio l’ecosistema delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità.
All’inizio del 2012 la E.Va Energie Valsabbia Spa, società presieduta dall’ambientalista nuclearista, Chicco Testa, promotrice del progetto, inizia i lavori. Il Wwf e i comitati, superato lo sgomento, presentano ricorso in Cassazione e sostenuti da centinaia di cittadini organizzano una lunga serie di mobilitazioni che culminano, nel luglio di quest’anno, con un corteo di migliaia di persone in valle del Mis che occupano il cantiere e piantano simbolicamente alberi tra le ruspe.
Nella storia comincia a guardarci dentro anche Giuliano Marrucci di Report che, nel servizio andato in onda, dà voce ai comitati e mette in evidenza l’inadeguatezza e la superficialità colpevole delle Istituzioni.
Il 9 novembre la Corte Suprema di Cassazione, (sentenza n. 19389) accoglie completamente il nostro ricorso e mette la parola fine al progetto con una sentenza limpida, definitiva e inappellabile.
Per saperne di più leggi l'articolo: Cassazione: una nuova sentenza libera l’acqua, questa volta nel bellunese
Il bacino della Piave è uno dei più artificializzati d’Europa. La Regione Veneto sta per dare il via libera a 176 (ad oggi) nuove concessioni per impianti idroelettrici su fiumi e torrenti bellunesi, mettendo a repentaglio l’ecosistema delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità.
All’inizio del 2012 la E.Va Energie Valsabbia Spa, società presieduta dall’ambientalista nuclearista, Chicco Testa, promotrice del progetto, inizia i lavori. Il Wwf e i comitati, superato lo sgomento, presentano ricorso in Cassazione e sostenuti da centinaia di cittadini organizzano una lunga serie di mobilitazioni che culminano, nel luglio di quest’anno, con un corteo di migliaia di persone in valle del Mis che occupano il cantiere e piantano simbolicamente alberi tra le ruspe.
Nella storia comincia a guardarci dentro anche Giuliano Marrucci di Report che, nel servizio andato in onda, dà voce ai comitati e mette in evidenza l’inadeguatezza e la superficialità colpevole delle Istituzioni.
Il 9 novembre la Corte Suprema di Cassazione, (sentenza n. 19389) accoglie completamente il nostro ricorso e mette la parola fine al progetto con una sentenza limpida, definitiva e inappellabile.
Per saperne di più leggi l'articolo: Cassazione: una nuova sentenza libera l’acqua, questa volta nel bellunese
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