Legambiente: Contro le trivelle fondamentale il protagonismo dei territori

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Cresce il protagonismo dei territori e delle istituzioni locali contro l’arrivo di nuove piattaforme petrolifere in mare. Dall’incontro odierno è emersa la necessità che il nostro Paese esca dal petrolio e dalle fonti fossili, come auspicato da tanti anni dalla nostra associazione, per arrivare a un sistema energetico basato su risparmio, efficienza e produzione di energia da fonti rinnovabili
ribadito l’impegno a opporsi con ogni atto necessario alla ricerca e all’estrazione di idrocarburi liquidi nel mar Adriatico e più in generale nel Mediterraneo. Contrariamente a quanto previsto dalla Strategia energetica nazionale in discussione in queste settimane, che riapre con forza la strada alla ricerca e l’estrazione di idrocarburi in Italia
Una scelta assolutamente insensata, secondo Legambiente, anche perché le ultime stime del ministero dello Sviluppo economico stimano nei nostri fondali marini la presenza di 10,3 milioni di tonnellate di petrolio di riserve certe, che stando ai consumi attuali, coprirebbero il fabbisogno nazionale per sole 7 settimane. Non solo: anche attingendo al petrolio presente nel sottosuolo, concentrato soprattutto in Basilicata, il totale delle riserve certe nel Paese verrebbe consumato in appena 13 mesi. Il settore, insomma, è destinato a esaurirsi in pochi anni.
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