DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
Ci sono piccole storie, in questa nostra povera Patria, che scaldano il cuore e regalano un po’ di speranza a chi ha voglia di continuare a lottare. Una di queste piccole storie si svolge in Lunigiana e ha come protagonisti 14 ragazzi che nella vita vorrebbero fare agricoltura e produrre cibo e 12 loro “maturi” conterranei che per tutta la vita si sono occupati di agricoltura e cibo.
In Lunigiana ci sono terreni incolti e abbandonati e una impermeabilizzazione dei suoli che procede imperterrita come la peggiore delle malattie. La Lunigiana, come l’Italia tutta, è un territorio al bivio: apparentemente rassegnato a non prendere in mano il proprio destino e a subire le decisioni che altri, altrove, prenderanno; ma con la possibilità di cambiare ancora il corso (in)naturale degli eventi.
La locale Condotta di Slow Food, ha fatto nascere un “corso per il recupero delle professioni agricole tradizionali”. Semplice l’idea: prendiamo i custodi dei saperi agricoli e alimentari del nostro territorio e chiediamo loro di farsi “maestri”; cerchiamo dei giovani che non vogliono scappare e sognano di mettere le mani nella terra e in pasta e chiediamo loro di essere “allievi”.
Paolo, sta lavorando al recupero di uliveti per la produzione di olio, da abbinare alla produzione di piccoli frutti. Miele, piccoli frutti e testaroli per Daniele, che recupera un’altra cucina “nera” storica con aggiunta di nuovo laboratorio.Emanuele ha già iniziato i test per avviare la sua produzione di birra artigianale e a breve acquisterà un impianto professionale. Anche Alessandra e Fabrizio faranno squadra e si occuperanno di coltivare grano da varietà autoctone per produrre i testaroli in una cucina “nera” recuperata.
Per saperne di più leggi l'articolo: Lunigiana, un esempio di scelte di Territorio
Paolo, sta lavorando al recupero di uliveti per la produzione di olio, da abbinare alla produzione di piccoli frutti. Miele, piccoli frutti e testaroli per Daniele, che recupera un’altra cucina “nera” storica con aggiunta di nuovo laboratorio.Emanuele ha già iniziato i test per avviare la sua produzione di birra artigianale e a breve acquisterà un impianto professionale. Anche Alessandra e Fabrizio faranno squadra e si occuperanno di coltivare grano da varietà autoctone per produrre i testaroli in una cucina “nera” recuperata.
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