DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
Forse non tutti sanno che la Val d’Agri, in Basilicata, fornisce (si dice così, ma in realtà non fornisce nulla, è semplicemente sfruttata) il 10% del petrolio nazionale. Questo dal 1998 quando venne stipulato un accordo fra Governo, Regione ed ENI.
Peccato che ora la Regione Basilicata sia contraria all’estensione delle trivellazioni sul proprio territorio, rivendicando un proprio ruolo decisionale, previsto peraltro dal titolo V della Costituzione, che, grazie al federalismo, aveva demandato anche alle Regioni competenze proprie in materia di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia. Trattavasi di legislazione concorrente fra Stato e Regioni: “Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato. “
La “legge di stabilità” di cui tanto si parla in questi giorni perché prevede l’aumento dell’IVA, tagli alla sanità, ed altre chicche, è previsto che la materia dell’energia torni nelle competenze esclusive dello Stato, come già era un tempo.
Per saperne di più leggi l'articolo: Petrolio: Italia, novello Texas
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