Kite Gen, gli aquiloni eolici che vogliono salvare l'Alcoa

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Ingegner Ippolito ha proposto al governatore della Sardegna il suo progetto Kite Gen.
A seguito di questa visita, Cappellacci ha presentato KiteGen al Ministero dello Sviluppo, come possibile parte della soluzione del problema Alcoa.
Ingegner Ippolito, a molti questa idea di usare semplici rettangoli di stoffa, sia pure high tech, per produrre i GWh ultraeconomici richiesti dall’Alcoa per rimanere in Italia, sembra uno scherzo di cattivo gusto, vista la drammaticità della situazione. Può spiegare come si fa a estrarre così tanta energia dal vento con dei semplici aquiloni? Gli aquiloni, una volta in quota, agiscono come grandi ali o vele che vanno di bolina: il vento che passa sopra la loro superficie ricurva, genera una trazione, proporzionale alla superficie del kite e al cubo della velocità del vento. Gli aquiloni usati attualmente da KiteGen, da 50 mq, tirano con una forza di alcune tonnellate. Manovrando da terra il kite, tramite due cavi, affermano alla KiteGen, gli si può far percorrere una traiettoria ad otto, in parte della quale l’aquilone si allontana, azionando un alternatore e producendo energia, e in parte viene richiamato indietro da un motore elettrico, consumando una piccola frazione dell’energia prodotta in precedenza. L’uso di un aquilone veloce e leggero, consente di sfruttare con grande efficienza un volume di atmosfera molto più grande di quello utilizzabile da una turbina eolica, e di andare a pescare venti fino a 2.000 metri di altezza, più forti e costanti di quelli vicino a terra.
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