Caro Monti, spegnere le luci non basta

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’operazione “cieli bui” inserita come provvedimento nel DDL denominato Legge di Stabilità dei giorni scorsi. Molti hanno gridato allo scandalo, paventando percentuali di criminalità in costante e pericoloso aumento a causa di uno spegnimento generalizzato delle luci e della pubblica illuminazione.
Il provvedimento che state adottando è non solo giusto e utile, ma consentirà di risparmiare denaro riducendo al contempo l’impatto ambientale, il fabbisogno energetico da fonti fossili, senza dover rinunciare per niente alla sicurezza (viabilistica e personale).
In Italia ad esempio, è nata la prima LED City al mondo, e spero che possa diventare un caso studio per i ministeri competenti che avranno il compito, immagino, di dettare le regole ai comuni. E’ la storia virtuosa del Comune di Torraca, un piccolo borgo in provincia di Salerno, che le suggerisco di approfondire e prendere a modello per tentare di replicarlo su larga scala in giro per il Belpaese. Qui i consumi sono diminuiti da tempo e in modo significativo, i lampioni non si spengono e la gente è contenta e sicura, potendo camminare per strade meglio illuminate e meno energivore.
Un’esperienza ancora più all’avanguardia è quella tedesca del villaggio di Dorentrup, dove l’amministrazione ha attivato un sistema di illuminazione pubblica “on demand”. Le luci delle strade si spengono automaticamente alle 23 e questo ha consentito di ridurre sensibilmente i costi per l’ente pubblico. I cittadini, all’occorrenza, possono con un SMS accendere per 15 minuti la strada o via che devono attraversare. In questo modo vedono dove mettono i piedi e raggiungono la rispettiva destinazione in totale sicurezza.
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