Ilva, per Ferrante “non è emergenza”. Ma in una scuola a Tamburi è allarme-gas

DAL FATTO QUOTIDIANO

”A Taranto non c’è nessuna emergenza sanitaria. E le perizie che presenteremo lo proveranno”. Il presidente del cda Ilva Bruno Ferrante continua la difesa mediatica del siderurgico di Taranto.
Però ha ammesso che “al quartiere Tamburi c’è questo spolverio ferroso, ma stiamo lavorando per eliminarlo”. Uno “spolverio ferroso” che, secondo i periti del gip Patrizia Todisco ammonterebbe a circa 700 tonnellate di polveri nocive che ogni anno raggiungono abitazioni, scuole, chiese e vite degli abitanti. E proprio nelle stesse ore in cui Ferrante faceva queste dichiarazioni, un una scuola elementare del quartiere Tamburi i bambini erano costretti a uscire dall’edificio a causa del forte odore di gas che faceva lacrimare gli occhi.
L’allerta è scattata ai tecnici dell’Arpa che hanno rilevato nella centralina di via Machiavelli, situata a pochi metri dalla scuola Deledda, un picco di valori relativi alla presenza di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) nell’aria. Secondo fonti interne, le emissioni potrebbero essere riconducibili alle lavorazioni effettuate nel reparto cokeria dell’Ilva.
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