Ilva, Ferrante: “Nessuna emergenza sanitaria”.

DAL FATTO QUOTIDIANO

Nei terreni vicini all’azienda sono stati individuate sostanze inquinanti come mercurio, nichel e cadmio e il sindaco ha vietato ai cittadini “l’accesso alle aree verdi non pavimentate del quartiere Tamburi”. Eppure secondo il presidente dell’Ilva, a Taranto non c’è nessuna emergenza sanitaria.
Il sindaco: “Sto dalla parte della ragionevolezza: investire per rispettare ambiente, salute e lavoro. Bisogna fare una sola cosa: ambientalizzare la fabbrica. Ancora l’Ilva non ha deciso di impegnare risorse per la tutela della salute e dell’ambiente”.
Legambiente: Abbattere l’inquinamento, bonificare, diversificare l’economia. Ma anche attuare interventi sanitari e garantire trasparenza. Sono queste le richieste di Legambiente Taranto. “L’annuncio della disponibilità Ilva ad investire 400 milioni non ha, giustamente e ovviamente a nostro avviso, convinto la Magistratura – ha scritto in una nota-. L’abbiamo detto e lo ripetiamo: per abbattere l’inquinamento Ilva deve stanziare risorse adeguate ed adottare un cronoprogramma stringente. E’ questa l’unica strada per tenere insieme salute, ambiente e lavoro”. Secondo l’associazione ambientalista è prioritario “abbattere drasticamente le emissioni inquinanti dell’Ilva e di tutti gli impianti industriali presenti nel territorio prevedendo limiti particolarmente severi anche in considerazione del carico complessivo di inquinamento che grava sulla città”.
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