Civitavecchia, il sindaco: “Emissioni troppo alte, chiudo la centrale Enel”

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Dopo i numerosi attacchi subiti da parte di Greenpeace – ultimamente riconosciuti legittimi dal Tribunale civile di Roma – adesso l’Enel rischia di vedere apporre i sigilli ad una delle sue otto centrali a carbone presenti sul territorio italiano. A minacciare il colosso italiano dell’energia elettrica è il neo sindaco di Civitavecchia, Pietro Tidei: “Chiuderò lo stabilimento Enel di Torrevaldaliga Nord – ha annunciato nei giorni scorsi il primo cittadino – Civitavecchia sembra la Pianura Padana e non per colpa della nebbia, ma di questa polvere gialla che proviene dalla centrale”.
ciò che più allarma sono le emissioni prodotte: “Torrevaldaliga Nord brucia migliaia di tonnellate di carbone in più rispetto ai limiti consentiti dal ministero dell’Ambiente – continua nel suo j’accuse il sindaco di Civitavecchia –. E di conseguenza i livelli di inquinamento sono altissimi”. Pronta la risposta dell’Enel: “L’impianto opera nel pieno rispetto delle severe norme sulle emissioni ed è l’eccellenza mondiale del carbone pulito. Ogni anno vengono effettuati oltre cento controlli in materia di ambiente e sicurezza”.
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