Appuntamenti a Torino,
Villafranca Piemonte, in Valchiusella
e sul lago di Viverone
Domenica
8 luglio alle 15:00 decine di
migliaia di persone si tufferanno simultaneamente nei fiumi e nei laghi di
tutta Europa. Il Big Jump, campagna
europea di European Rivers Network (ERN)
per rivendicare la balneabilità di tutti i corsi d’acqua, coordinata in Italia
da Legambiente, lancia anche quest’anno un messaggio forte alle istituzioni
locali ed internazionali affinché adottino tutte le politiche necessarie al
ripristinino, entro il 2015, del buono stato ecologico dei diversi
ambienti acquatici. Il messaggio verrà lanciato anche in Piemonte
dove sono in programma 4 Big Jump
organizzati dai circoli territoriali di Legambiente.
“L'iniziativa conferma una
crescente presa di coscienza della necessità di tutelare la risorsa acqua a
tutti i livelli, all’interno di un ciclo che va dal prelievo fino alla
restituzione all’ambiente - dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente
Piemonte e Valle d'Aosta. Il successo dei referendum di un anno fa ha mostrato la volontà diffusa
di difendere senza compromessi questo bene comune ed è sempre più urgente che
le istituzioni locali mettano in campo politiche per risolvere le criticità
ancora aperte, a partire dal deficit di
depurazione fino al raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla
direttiva comunitaria 2000/60, senza dimenticare, in molti casi, il mancato
rispetto del Deflusso Minimo Vitale che riduce a rigagnoli o mette
completamente in secca i corsi d'acqua durante la stagione estiva. La
diminuzione delle portate per eccesso di derivazioni è una delle cause maggiori
del peggioramento della qualità delle acque superficiali. Rimane poi tuttora
irrisolta la revisione dei sistemi tariffari e gestionali e mancano politiche
efficaci per la riduzione dei consumi”.
Nel 2015 tutti i principali corpi
idrici italiani dovranno raggiungere un buono stato di qualità. Ma i dati
pubblicati dall’Ispra indicano che l’obiettivo è stato raggiunto soltanto da
meno della metà dei fiumi e dei laghi.
Gli ecosistemi acquatici continuano a subire le gravi conseguenze derivanti
dalla presenza di scarichi inquinanti, depuratori spesso mal funzionanti
e di una artificializzazione sempre più intensa. Interventi che oltre ad
aggravare il rischio idrogeologico del territorio italiano hanno anche gravi
ripercussioni in termini di qualità dei fiumi e delle acque.
“Le Regioni si sono dotate di piani di tutela delle
acque, con contenuti e indirizzi condivisibili in linea generale -dichiara Marco Baltieri, responsabile Acqua/Difesa
suolo di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta-. Il problema è però che
l’atteggiamento delle amministrazioni mostra poca convinzione, debolezza di
fronte alle pressioni delle lobby, tendenza a rimandarne l’attuazione
attraverso continue deroghe e, addirittura, pratiche e delibere in netto
contrasto con questi documenti che, di conseguenza, rischiano di restare meri libri
dei sogni. Così facendo si avvicina sempre di più il momento in cui, non
avendo attuato questi indirizzi pianificatori, ci troveremo in difetto rispetto
alle direttive europee (in particolare la 2000/60), con conseguenti sanzioni da
pagare e danni al territorio e all’ambiente. Un esempio di questo ritardo, che
è anche di tipo culturale, è la scarsa diffusione sul territorio italiano dei
contratti di fiume previsti dalle leggi nazionali e regionali, che, in quanto
strumento di partecipazione democratica e di condivisione dei problemi,
potrebbero contribuire in misura notevole al miglioramento della gestione dei
corsi d’acqua e dei bacini lacustri”.
Perché l’acqua continui a svolgere la sua funzione “naturale”, la
tutela della qualità deve andare di pari passo con quella della quantità della
risorsa. Per sottolinere questa necessità Legambiente, nell'ambito di
Carovana delle Alpi, lancia la campagna "Fiumi senz'acqua 2012”.
L'obiettivo è quello di raccogliere segnalazioni di tutti quei casi in cui ai
fiumi e ai torrenti viene sottratta tutta o quasi tutta l’acqua che costituisce
per loro fonte di vita. La sottrazione d’acqua, causata soprattutto dai canali
irrigui o dalle centrali idroelettriche, provoca infatti la distruzione degli
ecosistemi fluviali e il peggioramento netto della qualità delle risorse
idriche, impedisce gli usi sociali, ricreativi e culturali dei fiumi e dei
torrrenti, privatizza una risorsa a fini di profitto, scaricando sulla
collettività i danni ambientali. E questo avviene nonostante le leggi
prescrivano il rilascio di un certo quantitativo d’acqua (DMV - Deflusso Minimo
Vitale) a valle delle derivazioni irrigue o idroelettriche.
Il Big Jump, giunto alla sesta edizione,
conta quest’anno più di 170 tuffi in
tutta Europa, di cui 11 in
Italia. In Piemonte sono in programma 4 Big Jump organizzati dai circoli di Legambiente, a
partire dal tuffo nel Po a Torino, dove fino a 50 anni fa era
normale cercar refrigerio durante l’estate. Sempre nel Po, ma più a monte, è in
programma un tuffo a Villafranca
Piemonte. Gli altri due Big Jump sono in programma in Valchiusella, nell’omonimo torrente, e nel lago di Viverone dove, proprio domenica, farà tappa la Goletta dei
Laghi, la campagna itinerante di Legambiente per il monitoraggio scientifico e
naturalistico delle acque lacustri.
Il Big Jump è una campagna europea di
European Rivers Network (ERN) e dei suoi partners, coordinata in Italia da
Legambiente. Per maggiori informazioni
sul Big Jump in Italia: http://www.legambientepiemonte.it/bigjump.htm
- www.facebook.com/BigJumpItalia
Ufficio stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta:
011.2215851 – 392.9935376
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