Carbone e trivelle, via libera al “futuro nero” dell’Italia

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

La sentenza del Consiglio di Stato sblocca la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per la riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle, in provincia di Rovigo; il Governo sdogana quella per la costruzione di una nuova centrale a carbone a Saline Joniche, sulle coste di Reggio Calabria e, dulcis in fundo, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, in un’intervista sul Corriere della Sera di oggi, mostra un segnale inequivocabile di cedimento alle pressioni dei petrolieri sulle trivellazioni per far ridurre il limite di 12 miglia dalle aree marine protette. E’ questa l’escalation di eventi che, in meno di 24 ore, ha fatto apparire il futuro energetico – e climatico – dell’Italia più nero che mai, mostrando all’orizzonte uno scenario costellato da centrali a carbone e trivelle.
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