DAL SITO DI QUALENERGIA
La rivoluzione della mobilità urbana é in atto e il successo del car sharing “car 2 go” di Milano lo dimostra coinvolgendo 40mila iscritti in sole 7 settimane. In Italia come nel resto d’Europa, infatti, il mercato dell’auto si sta muovendo rapidamente verso nuove soluzioni gestionali e tecnologiche, come appunto il car sharing e le auto elettriche.
L'entrata in gioco di nuove reti che forniscono questo servizio sta diversificando l'offerta. Che si tratti anche del frutto dell’istinto di sopravvivenza del settore automobilistico che dal 2007 ha sofferto in Italia un calo delle vendite del 50%? In ogni caso il nuovo paradigma della mobilità urbana riflette la necessità comune di trovare soluzioni alternative, economiche e flessibili, proprio come il car sharing.
Per saperne di più leggi l'articolo: Car sharing, la rivoluzione della mobilità urbana é iniziata
L'entrata in gioco di nuove reti che forniscono questo servizio sta diversificando l'offerta. Che si tratti anche del frutto dell’istinto di sopravvivenza del settore automobilistico che dal 2007 ha sofferto in Italia un calo delle vendite del 50%? In ogni caso il nuovo paradigma della mobilità urbana riflette la necessità comune di trovare soluzioni alternative, economiche e flessibili, proprio come il car sharing.
Per saperne di più leggi l'articolo: Car sharing, la rivoluzione della mobilità urbana é iniziata
+ Biciclette, + Car Sharing e + Car Pooling (fuori città): il mondo della mobilità sta cambiando!!!
RispondiEliminaspostare il lavoro e non le persone, questa è buona organizzazione;
RispondiEliminainvece si preferisce fare il contrario e fare girare le persone come delle trottole;
molti lavori, non tutti, possono benissimo essere svolti a distanza dai centri decisionali e di potere; andate a leggere questo articolo http://goo.gl/bC4gbO per capire che cosa significa effettivamente progettare l'informatizzazione del futuro in modo da consentire meno mobilità e più lavoro;
certo se si deve produrre ad esempio la "moka per il caffè" devo andare dove ci sono gli strumenti della produzione, ma in tutti i settori dei servizi dove la mobilità è molto alta questo è possibile;
invece si concentrano le attività produttive in centri urbani dove possono essere raggiunti solo con le auto, che significa maggiori costi, rischi personali, perdite di tempo e inquinamento maggiore;
certamente questa decisione è la più semplice e denota scarsa competenza e managerialità, nonostante i soldi con cui vengono pagati questi dirigenti;
risultato: la gente è incazzata, stressata e lavora meno.