TAV - in Francia cominciano gli espropri?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT


Si è giunti a questa situazione di scontro frontale, ancora una volta giova sottolinearlo, è perché chi vuole la Torino – Lione la vuole contro la forza della ragione e delle cifre, che fin dal lontano 2001 dicevano che la linea non era competitiva, che i numeri del trasporto merci erano decisamente più bassi delle previsioni, ed era inoltre troppo cara. E non lo dicevano i No Tav, ma lo studio commissionato dagli stessi promotori, guidati allora da Pininfarina. I numeri si sono rivelati ancora più catastrofici delle previsioni del 2001. E se si è giunti a questo scontro frontale, è anche perché – nonostante la sbandierata condivisione democratica – non c’è mai stato un tavolo di lavoro concertato con i sindaci della valle, che rappresentano le popolazioni interessate. E questo lo ha affermato lo stesso onorevole Pietro Grasso in un convegno svoltosi proprio in questi giorni.
Perché chi tira le pietre in valle per dimostrare contro la democrazia e la ragione calpestate subisce le invettive e le reprimende di stampa e politici, quando la stessa stampa e gli stessi politici inneggiano a chi tira le pietre in Egitto o in Piazza Taksim?.
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1 commento:

  1. Progetto degli anni '80, ormai non più attuale. La globalizzazione ha spostato anche le rotte commerciali che non passano dalla Val Susa. La TAV Torino-Lione è inutile!

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