Quando fermeremo davvero il consumo di suolo in Italia?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Per quanti hanno a cuore la difesa del paesaggio e dei suoli liberi, il documento diffuso in queste ore da Fillea Cgil e Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio è un fatto storico.
Il più grande sindacato italiano della filiera delle costruzioni (che conta più di 300 mila iscritti) e il Forum (che raggruppa 911 organizzazioni nazionali e locali attive in difesa del patrimonio paesaggistico italiano) annunciano con un comunicato stampa di aver siglato un documento congiunto all’interno del quale indicano con chiarezza una strada: stop definitivo alle nuove edificazioni su terreni liberi e azione decisa per il recupero del vasto patrimonio edilizio esistente e ad oggi non utilizzato o sfitto, restituendo ai territori la centralità di un primario ruolo nella ridefinizione delle pianificazioni urbanistiche.
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1 commento:

  1. "L’unica proposta di legge possibile stoppa il consumo di suolo (riconoscendone il valore di bene comune, anche al di là e al di sopra della proprietà privata individuale), che orienta gli investimenti e l’attività sul recupero e la messa in efficienza (in primis energetica) del patrimonio esistente".

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