Turchia, dietro le rivolte: il boom economico di Erdogan che distrugge l’ambiente marino

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Le politiche dello “sviluppo-ad-ogni-costo” che il primo ministro della Turchia Recip Tayyip Erdogan continua a propagandare nel suo tour di comizi contro le manifestazioni che hanno preso il via dalla difesa del Gezi Péark di Piazza Taksim di Istanbul, sono anche la causa del declino delle popolazioni di cetacei e foche nei mari locali.
Khan ricorda che «Le acque di Istanbul pullulavano di vita marina: pesci spada, tartarughe marine, anche foche monache del Mediterraneo. Le foche monache sono scomparse dalle acque locali, anche se hanno abbondanti popolazioni di pesci. Ma, in una delle vie d’acqua più trafficate del mondo, restano diverse specie di cetacei. Oltre ai tursiopi, il Bosforo è la patria di delfini comuni che in realtà sono timidi e vengono avvistati raramente, di focene in calo, alcuni stanziali nello stretto per tutto l’anno, altre che seguono la migrazione dei pesci dal Mediterraneo al Mar Nero. Ma tutte queste specie di cetacei sono ora classificate come in pericolo o vulnerabili, mentre il rapido sviluppo costiero della Turchia e la dilagante pesca eccessiva pongono minacce all’esistenza delle popolazioni di delfini e focene che una volta erano tra le più grandi del mondo».
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