DAL SITO DELL'ECO DALLA CITTA'
Sfociata rapidamente in una protesta contro il governo guidato da Recep Tayyip Erdogan e i suoi metodi autoritari, la mobilitazione della popolazione turca (già battezzata da molti "primavera turca") si è coagulata intorno ad un conflitto ambientale-urbano.
Centinaia di persone si sono accampate nei giorni scorsi al Gezi Parki, polmone verde a ridosso della centralissima piazza Taksim, per difendere i 600 alberi del parco che, secondo le intenzioni governative, dovrebbero far posto ad un grande centro commerciale (ospitato all'interno di un edificio di nuova costruzione con le fattezze di una vecchia caserma ottomana) e ad abitazioni di lusso.
I più noti sono sicuramente il terzo ponte sul Bosforo, il terzo aeroporto internazionale della città (che nelle intenzioni di Erdogan sarà "il più grande del mondo") e -sicuramente il primo in termini di impatto ambientale- il canale artificiale lungo 50 chilometri alternativo al Bosforo per il transito delle navi cargo.
Per saperne di più leggi l'articolo: Le ragioni ambientali della rivolta di Istanbul
Centinaia di persone si sono accampate nei giorni scorsi al Gezi Parki, polmone verde a ridosso della centralissima piazza Taksim, per difendere i 600 alberi del parco che, secondo le intenzioni governative, dovrebbero far posto ad un grande centro commerciale (ospitato all'interno di un edificio di nuova costruzione con le fattezze di una vecchia caserma ottomana) e ad abitazioni di lusso.
I più noti sono sicuramente il terzo ponte sul Bosforo, il terzo aeroporto internazionale della città (che nelle intenzioni di Erdogan sarà "il più grande del mondo") e -sicuramente il primo in termini di impatto ambientale- il canale artificiale lungo 50 chilometri alternativo al Bosforo per il transito delle navi cargo.
Per saperne di più leggi l'articolo: Le ragioni ambientali della rivolta di Istanbul
Il premier dal Marocco: "Al mio ritorno sarà tutto risolto".
RispondiEliminaNella notte assedio al palazzo di Erdogan!!!
Bel casino!!!