Contro la crisi l’istruzione è l’arma migliore. Ovunque, tranne che in Italia

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Il valore dell’istruzione aumenta in tempo di crisi, ma gli investimenti in questo settore sono in calo. La sintesi del preoccupante messaggio lanciato dall’Ocse con la pubblicazione del rapporto Education at glance 2013 non ci coglie impreparati: l’Italia, purtroppo, si conferma ancora una volta un palco privilegiato per osservare le dinamiche di questa perversa tendenza
L'Italia è abituata da tempo ad occupare gli ultimi posti in classifica, come dimostra già l’analisi della passata edizione del rapporto Ocse e innumerevoli altri studi, tra i quali All – Adult Literacy and Life Skills – condotto sempre sotto il cappello dell’organizzazione parigina – che individua nell’analfabetismo di ritorno una delle vere e proprie piaghe del Bel Paese.
In Italia, i più giovani tendono ad avere un livello d’istruzione più elevato rispetto ai concittadini più anziani, ma solo il 15% degli Italiani di 25- 64 anni ha raggiunto un livello d’istruzione universitario, rispetto a una media Ocse del 32%». Già a 15 anni, la percentuale di giovani italiani la percentuale che spera di conseguire una laurea è addirittura diminuita di 11 punti percentuali.
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2 commenti:

  1. Ma il "Drive-In" degli anni '80 non era cooltura?

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  2. cominciare con 10 in prima elementare è già un buon inizio, anche se siamo in Italia :)

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