Le 24 mila scuole a rischio sismico Ecco come risanarle

DAL CORRIERE DELLA SERA

Almeno gli uragani, grazie a Dio, non li abbiamo. Le immagini della scuola di Moore in Oklahoma, però, dovrebbero essere di monito anche per noi. E ricordarci che le nostre scuole sono in larga parte esposte alle calamità di un territorio ad alto rischio sismico e idrogeologico. E che piuttosto che gli scongiuri servirebbe un'opera profonda di risanamento.
Se gli «interventi di green economy, finalizzati alla riconversione ecologica dell'economia, sono un importante volano per la ripresa dell'economia italiana dalla grave e prolungata crisi economica in atto», dice il documento, vale la pena di insistere. Allargando tutto alle ristrutturazioni per mettere le case in sicurezza. Un guadagno per i privati, un guadagno per lo Stato.
«Il presente e il futuro dell'edilizia, uno dei settori più in difficoltà con oltre mezzo milione di posti di lavoro persi dall'inizio della crisi, è legato più che a nuove costruzioni (e nuovo consumo di territorio) a scelte diverse come la riqualificazione del patrimonio esistente, la demolizione e la ricostruzione, il recupero di aree urbane degradate, la bellezza. Alla qualità più che alla quantità», dice Realacci, «Del resto concordano su questo anche i costruttori, le imprese, i sindacati, i professionisti... Non è un caso se il voto in commissione è stato unanime».
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