Ius soli e diritto di cittadinanza, i giudici di Lecce anticipano la politica

DAL FATTO QUOTIDIANO

E’ arrivata nel pieno della bagarre sullo ius soli e apre un nuovo varco nel sottobosco della discussione politica italiana. L’ultima sentenza sul diritto di cittadinanza emanata a Lecce rovescia il tavolo e allarga l’orizzonte. E’ cittadino italiano non solo lo straniero che, al momento della nascita, è stato iscritto all’anagrafe e possedeva il permesso di soggiorno, ma anche chi, semplicemente, aveva i requisiti di fatto per ottenere sia iscrizione che titolo, sebbene nessuno si sia attivato per richiederli.
“Se gli affidatari del minore non hanno effettuato le dovute richieste, l’interessato non ha, per motivi legati all’età, alcuna responsabilità per fatti od omissioni altrui”.
Per saperne di più leggi l'articolo: Ius soli e diritto di cittadinanza, i giudici di Lecce anticipano la politica

1 commento:

  1. Chissà se anche a Torre riescono a portare il ministro Kyenge per la cerimonia della cittadinanza onoraria dei ragazzi stranieri e la creazione della Consulta...

    RispondiElimina