Economia decarbonizzata. In Europa fan così

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’elettricità da fonti a basse emissioni di carbonio è indispensabile per la decarbonizzazione entro il 2050. Ma nella riunione interparlamentare dei Presidenti delle Commissioni competenti per l’ambiente e l’energia che si è svolta a Dublino domenica e lunedì scorsi, Günther Oettinger, il commissario europeo per l’Energia, è stato ancora più chiaro: la via per liberare l’Europa dal carbone passa dalle fonti rinnovabili più innovative. L’Ue si è posta l’obiettivo di arrivare al 2050 con l’80-95% in meno di emissioni rispetto ai livelli del 1990. Ma Oettinger ha sottolineato anche il ruolo di un piano energetico europeo: se ogni stato membro elabora i suoi personali piani, abbiamo poche possibilità di creare un mercato interno dell’energia. Serve una visione europea e una strategia di lungo termine.
Secondo alcune stime, investendo i 2,5 miliardi di euro previsti dall’Enel per la centrale di Porto Tolle su un mix di fotovoltaico ed eolico, si avrebbero ricadute occupazionali almeno 3 volte superiori, non solo ma i dati sulla richiesta energetica porta all’evidenza una necessità di non oltre 2000ore, ragione per cui non risulta bancabile cioè finanziabile un’offerta di 3 volte tanto.
Senza contare che le ricadute sulla salute pubblica, e sul suo costo sociale, sarebbero enormi.
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1 commento:

  1. Commento della Puppato più che corretto. Mi aspetto che lavori all'interno del governo in questo senso

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