Ecco perché servirebbe un Ministero dell'Energia

DAL SITO DI QUALENERGIA.IT

Il governo Monti, in articulo mortis, ha emanato il decreto sulla SEN, la Strategia Energetica Nazionale. Qui non c'è spazio per entrare nel merito, ma una riflessione può essere fatta. Con la SEN, seppure in modo blando, lacunoso e controverso, si è finalmente prodotto un embrione di quel piano energetico per l'Italia, tanto invocato e mai realizzato. Un esercizio lodevole, per quanto insufficiente. Il timore è che resti, appunto, un esercizio.
In un Paese dove i provvedimenti sull'energia vengono assunti e poi sconfessati perfino dalla medesima istituzione proponente, addirittura con effetto retroattivo, è impensabile che un ganglio vitale dello sviluppo economico e della salute dell'ambiente sia affidato a soluzioni estemporanee (e velleitarie, considerando che il governo era in scadenza).
Io dico che non se ne esce in altro modo: serve un Ministero dell'Energia, magari anche con altre competenze, ma che sia soprattutto concentrato su questo obiettivo. Che studi, elabori, emani e poi vigili, apportando tutte quelle correzioni richieste dal mutare delle condizioni, non da grossolani errori di valutazione iniziali, come accaduto in passato. I tempi sarebbero maturi, come la SEN tenta di dimostrare.
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