Brindisi, sepolte 15mila tonnellate di fanghi tossici provenienti dal porto di Taranto

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

È tra gli ulivi brindisini che sono stati sepolti i fanghi tossici, risultato delle operazioni di dragaggio nel porto ionico. Contengono cromo e piombo. Hanno infarcito vecchie cave dismesse da anni. Quindicimila tonnellate sono già state tombate. Altre 70mila erano in arrivo e sono state bloccate in tempo.
È la polvere nascosta sotto il tappeto. Da anni era atteso, infatti, l’intervento di messa in sicurezza e bonifica della falda superficiale nell’area ex Yard Belleli, a Taranto. In quei 36 ettari confinanti con l’Ilva, a partire dal 1981, la “Belleli offshore” ha svolto attività di sabbiatura, verniciatura e assemblaggio di elementi di piattaforme petrolifere. I fanghi sequestrati oggi provengono da lì, da quel sito di interesse nazionale che, stando alle indagini di caratterizzazione ambientale eseguite nel 2004, risulta contaminato pesantemente. Mercurio, fenoli, idrocarburi e soprattutto Ipa, in particolare benzo(a)pirene e benzo(a)antracene. Inquinanti che hanno reso necessario un programma di bonifica costato alle casse pubbliche 12 milioni di euro di fondi Fas.
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1 commento:

  1. Ricordo a tutti che queste cose non succedono solo al SUD, ma anche molto vicino a casa nostra. Si sta infatti concludendo il processo Car_fluff che ha portato ad uno sversamento ed ad una contaminazione di alcuni terreni tra Revello e Barge!!!

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