Niente orti nell’Umbria dei veleni

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Vuoi vivere con mille euro al mese in quattro coltivandoti i tuoi ortaggi? Non puoi, anche se vivi nella campagna umbra. Lì, infatti, non solo non puoi irrigare il tuo orto con l’acqua di falda, ma non ci puoi nemmeno lavare i piatti, talmente è inquinata. È l’Italia in cui si finge di compensare gli sprechi con l’Imu, dove c’è chi preferisce morire di inquinamento che “morire di fame”. Ma anche di chi vede peggiorare le sue condizioni proprio a causa di un ambiente sempre più avvelenato – guarda caso dagli stessi che hanno convinto le masse che senza veleni non si può più vivere.
Adesso la terra è morta. Avvelenata. È uno scheletro che ci guarda. Dobbiamo buttare via tutto, la passata, i surgelati, i sottoli, sottaceti, tutto via. Sembra che il sindaco di Perugia abbia, a suo tempo, fatto un comunicato dove si vietava l’uso di questa acqua. Ma, in pratica, non lo sa nessuno, e tutti qui intorno continuano serenamente ad usarla per irrigare gli orti. Orti e terreni, perché ci sono campi di grano, orzo, girasole, granoturco… ortaggi vari, che vengono venduti a mercati e supermercati. Di conseguenza, rischiamo di andare a comprare (visto che non possiamo più coltivarceli) i prodotti dei nostri vicini, irrigati con la stessa identica acqua. Infatti la falda inquinata è molto grande; considera che in 40 anni non siamo mai rimasti senza acqua per irrigare, nemmeno nelle estati più secche.
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1 commento:

  1. Non pensiamo di essere estranei a questi problemi. A Barge esiste un problema analogo:
    http://legambientevalpellice.blogspot.it/2012/07/nuovo-processo-car-fluff-barge-e.html

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