Monti e l’insostenibile inutilità della Tav

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

La Tav Torino-Lione, piuttosto, sembra rispondere solo a logiche di mantenimento e foraggiamento del sistema bancario: i 26 miliardi di euro necessari per la realizzazione di un’opera già bollata, come vedremo, quale “l’infrastruttura “più inutile d’Europa”, rischiano di lievitare, secondo uno studio della Corte dei Conti, ad oltre 100 miliardi nell’arco di un ventennio, incrementando illimitatamente il debito pubblico. Un affare appetibile per la finanza, e anche per la casta pronta a ritagliarsi consistenti “porzioni di utilità
Un “Paese aperto”, dice Monti: certo, alle banche d’affari europee, ma irrimediabilmente chiuso ai pendolari che si vedono irrimediabilmente tagliare tratte ferroviarie ritenute “economicamente svataggiose”.
E’ tempo di svelare questi inganni: non credo che ci sia una maggioranza di italiani che voglia grandi opere pubbliche, inutili e costose, come la Tav, credo, piuttosto, in una maggioranza che voglia opere ordinarie, non eventi straordinari che servono solo a sperperare il denaro pubblico. Non solo per riportare il discorso sulle infrastrutture in un ambito di sostenibilità economica ed equilibrio ambientale, ma soprattutto per cancellare poteri forti, lobby, cricche affaristiche trasversali e borghesie mafiose che vorrebbero continuare a lucrare sulla salute e sull’ambiente, ipotecando ogni forma di futuro
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1 commento:

  1. Questo pezzo dell'articolo mi piace molto: "non credo che ci sia una maggioranza di italiani che voglia grandi opere pubbliche, inutili e costose, come la Tav, credo, piuttosto, in una maggioranza che voglia opere ordinarie, non eventi straordinari"

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