DALLA REPUBBLICA.IT
L'intesa non entusiasma, ma permette di evitare una nuova battuta d'arresto negli sforzi delle Nazioni Unite per fermare le crescenti emissioni di gas serra. Contraria la Russia.
Ha prodotto il Doha climate gateway, ma dietro questa pretenziosa definizione c’è ben poco. Si indica il gateway, il percorso per la sicurezza climatica, ma non si fanno reali passi in avanti. La strada per la salvezza dell’atmosfera è tracciata, ma tutti restano fermi o quasi.
Unione europea, Australia, Svizzera e Norvegia hanno firmato il «Kyoto 2», la seconda fase di impegni prevista dal protocollo siglato in Giappone nel 1997, ma la misura dei tagli dei gas serra nel periodo 2013 – 2020 sarà decisa solo il prossimo anno. Per l’accordo più ampio, che dovrà includere tutti i paesi, è confermata la corsa contro il tempo: l’intesa va raggiunta entro il 2015 e diventerà operativa dal 2020.
Per saperne di più leggi l'articolo: Doha, raggiunto accordo. Kyoto prolungato fino al 2020
Ha prodotto il Doha climate gateway, ma dietro questa pretenziosa definizione c’è ben poco. Si indica il gateway, il percorso per la sicurezza climatica, ma non si fanno reali passi in avanti. La strada per la salvezza dell’atmosfera è tracciata, ma tutti restano fermi o quasi.
Unione europea, Australia, Svizzera e Norvegia hanno firmato il «Kyoto 2», la seconda fase di impegni prevista dal protocollo siglato in Giappone nel 1997, ma la misura dei tagli dei gas serra nel periodo 2013 – 2020 sarà decisa solo il prossimo anno. Per l’accordo più ampio, che dovrà includere tutti i paesi, è confermata la corsa contro il tempo: l’intesa va raggiunta entro il 2015 e diventerà operativa dal 2020.
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