Uragano Sandy e il silenzio sul clima nelle elezioni Usa

DAL SITO QUALENERGIA.IT

Solo nei prossimi giorni si potrà fare un bilancio dei morti e degli enormi danni provocati dal catastrofico uragano Sandy anomalmente deviato verso il continente nordamericano dall’incontro di una tempesta tropicale con una zona di alta pressione sotto la Groenlandia. Restando alla sola New York, è incredibile la fragilità di una metropoli che resta totalmente bloccata, con ampie zone al buio, e infrastrutture strategiche come le metropolitane e tutta l’area vicina al mare già parzialmente inondate.
I climatologici e i meteorologi stanno esaminando tutte le informazioni per capire come si possa essere formato un uragano di queste dimensioni (l’ampiezza ha raggiunto i 1.500 km, più di tutta la penisola italiana). Dalla temperatura dell’oceano di 3-5 gradi superiore alla media
In questo allarmante contesto stupisce l’assordante silenzio sul tema dei cambiamenti climatici durante la campagna elettorale e nei faccia a faccia tra Obama e Romney.  In effetti si tratta di un tema tabù che vede gli Usa in grande difficoltà. Segnali sempre più forti e una disponibilità a trattare sul clima vengono dalla Cina che vede una forte crescita della propria green economy e che punta a creare un mercato mondiale per le tecnologie verdi.
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